Buone notizie per la Ducati: Hayden non dovrà operarsi

Arrivano buone notizie per il pilota della Ducati, Nicky Hayden: ‘Kentuchy Kide’ non dovrà essere operato per le fratture alla scapola sinistra e a due costole rimediate in una rovinosa caduta durante un allenamento presso una pista indoor di flat-track vicino la sua città natale di Owensboro, in Kentucky, lo scorso 27 dicembre. Il compagno di scuderia di Valentino Rossi ha postato su Twitter l’esito del check up a cui si è sottoposto: «L’esame è andato bene, non sarà necessario alcun intervento chirurgico». Visitato dal dottor Arthur Ting, l’americano dovrebbe riuscire ad essere pronto in tempo utile per prendere parte ai test di Sepang previsti tra due settimane.

SFORTUNA NERA PER HAYDEN –Kentucky Kid” non ha passato un 2011 dei migliori: il ducatista si era infatti rotto lo scafoide del polso lo scorso novembre nell’ultima gara della MotoGp a Valencia ed al ritorno in pista ecco la nuovatripla frattura: ma la sua presenza questa settimana al Wroom di Madonna di Campiglio, con la classica presentazione dei piloti di Ferrari e Ducati sulle nevi del Trentino, non appare essere in dubbio. Come per il romagnolo Andrea Dovizioso, sarà necessaria molta fisoterapia tornare in pista nei primi test della MotoGP a Sepang. Valentino Rossi ha lasciato un suo commento su Twitter in merito alla situazione dei suoi colleghi. «Dopo Nicky si è fatto male anche Dovizioso! che sfiga! Spero che stiano entrambi bene per Sepang. Buona fortuna», ha dichiarato il pesarese.

 

Dovi tranquillizza i tifosi: “Ragazzi, tutto ok. Sono come nuovo!”

Ragazzi tutto bene, dopo circa 1 ora sotto i ferri, sono quasi come nuovo!”. Con questo piccolo post su Twitter, Andrea Dovizioso ha tranquillizzato i suoi tifosi, dichiarando che l’operazione di riduzione della frattura alla scapola destra si é conclusa al meglio. Dovizioso si era infortunato in seguito ad una caduta avvenuta durante una sessione di allenamento con una moto da cross. Il pilota di Forlì, che debutterà nel 2012 in sella alla Yamaha M1 con i colori della scuderia Tech 3 diretta da Hervè Poncharal, è stato operato dall’equipe del dottor Porcellini, lo stesso specialista che operò anche Valentino Rossi lo scorso anno, quando il “Dottore” rimase vittima di un incidente simile poco prima dell’inizio della stagione. Proprio il pilota di Tavullia, sempre su Twitter, ha voluto fare i suoi personali auguri al Dovi: “Dopo Nicky (Hayden) si è infortunato anche Dovizioso. Spero di vederli entrambi a Sepang. In bocca al lupo…”

La Yamaha vicina al nuovo sponsor: sarà l’Eneos gruppo del gigante petrolifero JX Nippon

La situazione sponsor della Yamaha, dopo la fine del rapporto con il marchio petrolifero malese Petronas, pare essere meno grave del previsto: voci di corridoio infatti, dicono che la casa giapponese sarà sponsorizzata dalla ENEOS, societò produttrice di lubrificanti che risponde al gruppo petrolifero JX Nippon. L’avvenuto accordo è stato annunciato dal sito greco MotoGrandPrix.gr, che avrebbe avuto la notizia dai dirigenti di ENPO Hellas SA, l’importatore greco di prodotti ENEOS, ed è stata anche confermata dal sito inglese MotoMatters.com. Molto probabilmente l’annuncio arriverà nei prossimi giorni, per rispetto di accordi tra gentiluomini, visto che Petronas e JX Nippon sono da sempre rivali in campo economico.

Il Dovi ricorderà il Super Sic con un tatuaggio polinesiano

Andrea Dovizioso ha scelto di ricordare il compianto Marco Simoncelli con un tatuaggio: il pilota romagnolo ex Honda ed ora alla Yamaha Tech3 ne possiede diversi, ciò nonostante ha scelto ri ricordare il rivale di sempre attraverso un toccante messaggio e immagini cariche di significato simbolico. «Dopo quanto successo al Sic ecco il mio pensiero in un tatoo polinesiano con il dio sole (vita), l’uccello fregata (destino) e un geco», ha spiegato ai suoi fan su Facebook Dovizioso. «La frase è questa: “Sono padrone del mio destino, ma solo il destino conosce la fine del cammino”». Nonostante Simoncelli e Dovizioso siano sempre stati rivali (all’età di sette anni lottavano assieme nelle minimoto), pur con i loro caratteri opposti, la scomparsa di Supersic ha lasciato un grande vuoto nel cuore del Dovi. La frase che Dovizioso ha deciso di tatuarsi, rispecchia questo senso di rivalità e di vicinanza che unirà per sempre due tra i maggiori campioni della terra di Romagna.

Cluzel lascia la Moto2 per approdare nel Mondiale Supersport con la WTR Ten10 Racing

Jules Cluzel ha deciso di lasciare la Forward Racing ed il campionato della Moto2 per approdare nel Mondiale Supersport nelle file della scuderia WTR Ten10 Racing. Il team di Modena ha infatti scelto il francese come pilota di punta per guidare una delle loro Kawasaki Ninja ZX-6R che garegeranno nel campionato minore della Superbike. Cluzel, 23 anni, dal 2006 é in pista nel Motomondiale tra 125, 250 e Moto2 con una vittoria e tre podi in carriera: sorprende non poco quindi, la scelta di lasciare la classe intermedia per tentare l’avventura della Supersport. «Sono molto motivato e sono sicuro che affronterò questa nuovissima esperienza al meglio delle mie possibilità», ha dichiarato Cluzel. «Mi piace molto l’idea di partecipare al mondiale Supersport, il mio obiettivo è quello di puntare al massimo e sono contento di farlo con WTR perché sento anche loro molto motivati. In passato ho assaporato la vittoria di un Gran Premio ed è stato bellissimo, voglio però provare a vincere un titolo mondiale. Ora devo concentrarmi per arrivare alla prima gara al massimo delle mie condizioni anche perché non ho mai guidato questa moto e, velocemente, dovrò adattare lo stile di guida. Sono consapevole di alcuni errori fatti nella stagione passata e posso dire che sbagliando s’impara: un buon bagaglio per il 2012», ha concluso il transalpino.

La Suzuki pronta all’avventura in Superbike con il team Crescent

Dopo essersi ritirata dalla MotoGP, la Suzuki è ansiosa di iniziare la sua nuova avventura nella Superbike: il prossimo 26 febbraio a Phillip Island farà il suo esordio con la Crescent Suzuki ufficialmente indipendente, ma in partnership con il reparto corse Suzuki. La Crescent sarà gestita dall’ex team manager della scuderia di MotoGP, Paul Denning, titolare del nuovo team: «Posso dire che il campionato Superbike si presenta davvero interessante per il 2012. Nonostante il ritiro della Yamaha, lo schieramento dei costruttori è ben rappresentato con Suzuki, Honda, Kawasaki, Ducati, BMW e Aprilia impegnate grazie all’apporto di squadre, ufficiali o private, di alto profilo e con piloti veloci. Senza dubbio rispetto alla MotoGP i regolamenti ed il monogomma Pirelli consentono di ottimizzare al meglio il pacchetto a disposizione e raggiungere un buon livello di competitività. Ci sono tanti pretendenti alla vittoria e questo è un bene per lo spettacolo e per la categoria» ha dichiarato il dirigente inglese.

HOPKINS E CALMIER I PILOTI – John Hopkins e Leon Camier saranno invece i piloti ufficiali della Crescent, col primo ancora in fase di convalescenza dopo un brutto infortunio alla mano. «Nel pieno rispetto dei piloti, in Superbike tutti corrono come dei dannati per vincere: le gare sono combattute, emozionanti, l’ideale per gli appassionati. Qui i piloti possono ancora fare la differenza: con una buona squadra, moto e pacchetto è possibile vincere e la lotta non è ristretta a pochi nomi. Speriamo di esser anche noi della partita. Il livello è molto alto, ma noi come Crescent Suzuki abbiamo deciso di non pensare agli altri scegliendo un profilo basso: rispettiamo tutti, ma è giusto guardare a cosa succede all’interno del nostro box per capire dove migliorarci. Credo però che potremo puntare al podio in ogni gara», ha concluso Denning.

Bradl gareggerà in MotoGp con il numero 6 sulla sua LCR Honda

Il campione del mondo in carica della Moto2, Stefan Bradl, ha scelto il numero con il quale farà il suo esordio nella MotoGP. Il tedesco, che finora ha sempre gareggiato con il numero 65, ha dovuto abbandonare il suo portafortuna perché ritirato dopo l’addio alle corse di Loris Capirossi: FIM e Dorna hanno infatti deciso di rendere così omaggio al grande campione emiliano. Senza il suo 65, il tedesco della LCR Honda ha scelto di scendere in pista con il 6, numero che ricorda il suo vecchio 65 e che è tradizionalmente legato alla forma geometrica dell’esagono, sinonimo di laboriosità e perfezione del lavoro, concetti a cui i tedeschi sono legati da sempre. «Cari tifosi! Ora è ufficiale il mio nuovo numero di gara è il 6. Sono sicuro che sarà un numero fortunato, a presto!», ha scritto Bradl sulla pagina ufficiale del suo fan club sul network Facebook.

Capirossi nuovo addetto alla sicurezza: nel mirino gli pneumatici delle MotoGp

Loris Capirossi, dopo aver appeso il “casco al chiodo” al termine dell’ultima stagione, è pronto a mettere la sua esperienza al servizio per la sicurezza dei piloti in MotoGP: primo obiettivo sarà quello di migliorare la qualità degli pneumatici troppo duri e pericolosi. Il 38enne bolognese non ha dunque lasciato definitivamente la MotoGP, è ancora nel circus con il ruolo di consulente nel campo della sicurezza, su incarico conferitogli dal capo della Dorna Carmelo Ezpeleta.

«Carmelo mi ha detto che in tema di pneumatici posso sentirmi libero di arrabbiarmi, quindi ho usato questo potere immediatamente»,

ha spiegato Capirossi in un’intervista rilasciata al mensile Motosprint.

Petronas e Yamaha si dicono addio dopo quattro stagione e tre Mondiali vinti

Il 2012 non si preannuncia un anno dei più semplici per la Yamaha. La casa giapponese ha infatti perso lo sponsor della compagnia petrolifera Petronas durato quattro stagioni e costellato di tre titoli Mondiali vinti. Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing ha dichiarato: «Il rapporto tra Yamaha e Petronas è stata un grande successo, abbiamo avuto alcuni successi importanti insieme nella classe MotoGP. Ora che la partnership ha raggiunto la sua naturale conclusione vorrei ringraziare i nostri amici a Petronas per il supporto durante il loro tempo trascorso con noi e auguriamo loro ogni bene per il futuro». La Yamaha dunque, rischia di presentarsi ai nastri di partenza con una carenaimmacolata“, senza uno sponsor principale. Medan Mohammad Abdullah, manager della compagnia malese, ha comunque voluto ringraziare la Yamaha: «Siamo felici di avere avuto l’opportunità di lavorare con il team Yamaha Factory Racing nel corso degli ultimi anni. Abbiamo avuto il privilegio di essere associati a una squadra che condivide i nostri valori e la passione per le corse. Il team ha ottenuto molti successi attraverso un elevato livello di competitività e vogliamo che la squadra continui il successo in futuro». La Petronas si dedicherà alla Formula Uno, dove è partner della Mercedes; per la Yamaha invece è partita una vera corsa contro il tempo per trovare un nuovo partner tecnico in grado di fornire carburanti e lubrificanti, nonché il denaro necessario per restere al vertice. E con il rinnovo di Lorenzo ancora tutto da discutere, nuovi scenari sono possibili.

Danilo Petrucci sarà il quarto pilota italiano nella MotoGp

E’ Danilo Petrucci il quarto pilota italiano in MotoGP, dopo Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Michele Pirro. Il pilota originario di Terni, classe 1990, vincitore nel 2010 del titolo italiano Superstock 1000 e nel 2011 secondo al mondiale STK 1000, gareggerà nella categoria CRT: sarà il primo pilota del Ioda Racing Project, team romano fondato da Giampiero Sacchi e sarà seguito dall’ex capo meccanico di Biaggi, Giovanni Sandi. La moto che guiderà Petrucci sarà una Suter-BMW, simile a quella del team NGM Forward dal campione americano Colin Edwards.

LE NOVE CRT – Le moto della categoria CRT sono dotate di un telaio artigianale e motori derivati dalla serie. I team saranno sette, con nove piloti in sella. Questo l’elenco: team BQR con moto FTR-Kawasaki, piloti Yonny Hernandez e Ivan Silva; Aspar Team, su Aprilia, con Randy De Puniet e Aleix Espargarò; Gresini Racing con moto FTR-Honda, pilota Michele Pirro; Paul Bird Motorsport su Aprilia, pilota James Ellison; NGM Forward Racing su Suter-BMW, con Colin Edwards; Ioda Racing Project con Danilo Petrucci e infine l’abruzzese Speed Master Team su FTR-Aprilia, pilota l’australiano Anthony West.

Perché é caduto il gelo tra Valentino Rossi e la famiglia Simoncelli?

Da quando in quel maledetto 23 ottobre una curva del circuito di Sepang si è portata via Marco Simoncelli, Valentino Rossi, il migliore amico dentro e fuori la pista del Sic, non ha smesso mai di rivolgere il suo pensiero all’amico scomparso. In tutte le interviste rilasciate e nei tanti messaggi lasciati attraverso Twitter, il Dottore ha sempre speso parole in ricordo del Super Sic. Ma in una recente intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“, il papà del Sic, Paolo Simoncelli, ha messo in dubbio l’idillio fra il campione di Tavullia e la famiglia del Sic. “Valentino? Non l’ho più visto né sentito. Non l’ho più sentito. Punto e a capo”. Una dichiarazione lapidaria, che ha spiazzato molti, anche alla luce del bel gesto di Valentino nei confronti di Kate Fretti, la storica fidanzata del Sic, che da oggi ha iniziato a lavorare nell’azienda di comunicazione e marketing del nove volte campione del mondo, la VR46. Tra l’altro, chi si aspettava una risposta del Dottore o una smentita di papà Paolo, é rimasto deluso. Soltanto il tempo, dunque, ci dirà la verità sulla presunta rottura tra Rossi e la famiglia Simoncelli.

Michele Pirro saluta il 2011 da assoluto protagonista

Il pilota italiano Michele Pirro è uno dei piloti più alla ribalta del momento, dopo essere passato alla MotoGP. «Dopo la vittoria di Valencia gli impegni si sono triplicati ed ho passato molto tempo in macchina viaggiando da nord a sud per raggiungere i luoghi delle interviste e gli incontri con gli sponsor», ha dichiarato il pugliese della Honda Gresini. «E’ stato importante passare un po’ di tempo con i ragazzi che l’anno prossimo lavoreranno con me per la sfida più difficile della mia carriera, anche se ora ho voglia di passare le feste a casa con la mia famiglia. Confesso di aver aspettato fino all’ultimo giorno per capire se c’era la possibilità di un prolungamento dell’esperienza Moto2, soprattutto dopo aver appreso informazioni importanti sulle piste e sulla categoria in generale. Probabilmente, correggendo gli errori fatti e migliorando la moto, avremmo anche potuto disputare una stagione positiva, ma ne ho parlato più volte con Fausto, il quale ha sempre riposto in me la massima fiducia. Per tutti i piloti l’obiettivo principale è correre in MotoGP, ma ammetto che nei miei programmi questo passo era previsto entro uno, massimo due anni. L’importante ora è lavorare bene con la squadra e allo stesso tempo divertirsi, perché quando tutto va per il verso giusto e si riesce a guidare senza problemi, i risultati piano piano arrivano. In pochi anni ho fatto ciò che diversi miei colleghi impiegano molto più tempo a realizzare, ma credo di essermi guadagnato ogni volta sul campo i passaggi alle categorie superiori». «Non voglio solo partecipare alla MotoGP, ma vorrei anche poter dire la mia: anche se il livello è altissimo, e al mio fianco avrò i piloti migliori del mondo, voglio provare a giocarmela con loro», ha proseguito il pilota foggiano, che gareggerà su una moto CRT dotata di telaio FTR e motore Honda CBR 1000. «La moto promette bene, FTR è da sempre sinonimo di buona ciclistica e il motore Honda saprà certamente farsi valere. Anche se Aprilia e BMW si trovano già in una fase avanzata del lavoro, io cercherò comunque di concentrarmi e prepararmi per iniziare da qui e per portare avanti il progetto. C’è da sperare che il telaio si adatti al meglio alle gomme, mentre da parte mia avrò l’obbligo di imparare e scoprire i segreti della moto, dall’elettronica fino alla posizione di guida più consona. Di fondamentale importanza saranno i primi test, previsti teoricamente per febbraio».

Valentino Rossi vede un 2012 al vertice con la Ducati

Il “Dottore” Valentino Rossi, alla fine di un 2011 amarissimo per la sua carriera e la MotoGp in generale, dichiara di non avere rimpianti per essere passato alla Ducati, nonostante il numero 0 nella casella delle vittorie nel Motomondiale. «A volte mi dispiace, ma quando comincio a pensare più profondamente a quello che ho dovuto passare, secondo me non è stato un errore», ha dichiarato il pesarese in un’intervista rilasciata al mensile inglese MCN. «Il fascino di questa sfida è grande e mi sento ancora fiducioso. Tutti i problemi vissuti in questa stagione non li ho mai provati in precedenza, ma io corro e faccio tutte le scelte della mia carriera come in questa avventura, continuando a divertirmi sempre e così, nonostante quello che è successo, alla fine non ho rimpianti. Il primo che si sente giù sono io e tutte le persone che lavorano con me, ma so che i fan sono in attesa e che si aspettavano risultati migliori». Valentino ha 31 anni, con ancora almeno altri 6-7 anni ad alto livello, se prendiamo come punto di riferimento le prestazioni di campioni come Colin Edwards o Carlos Checa, giunti alle soglie dei 40 anni. «Una stagione come questa però mi aiuta a diventare più forte», ha replicato il ducatista. «Una stagione come questa non cambia quello che voglio per il mio futuro. Voglio restare ancora qualche anno in MotoGP e sono convinto che posso tornare al vertice e lottare per le posizioni più importanti. Sicuramente sarà impossibile fare undici vittorie in una stagione, ma posso andare a podio spesso. Il mio primo obiettivo è cercare di tornare al vertice con la Ducati, non possiamo finire come quest’anno e dobbiamo portare la moto più vicino alla Honda e alla Yamaha», ha concluso Rossi.

La Yamaha Motor Racing perde il main sponsor Petronas

Dopo aver dovuto togliere dalla carena della moto di Lorenzo il numero 1, passato sulla Honda di Stoner, la Yamaha ha perso anche l’ultimo sponsor rimastole. Il team giapponese di Iwata, che già nel 2011 ha gareggiato senza un main sponsor, e la Petronas hanno infatti reso noto la fine del loro rapporto durato tre anni. Decisamente un brutto segnale non solo per la Yamaha, ma anche per tutto l’ambiente delle MotoGP, che sta risentendo una crisi economica sempre più profonda. “Il rapporto tra Yamaha e Petronas è stato un grande successo, abbiamo goduto di alcuni risultati importanti nella classe MotoGP. Ora che la partnership ha raggiunto la sua naturale conclusione vorrei ringraziare i nostri amici della Petronas per il supporto“: queste le parole di Lin Jarvis, direttore di Yamaha Motor Racing. Che adesso sarà costrett a trovare uno o più sostituti.