Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa il sostituto di Rossi. E Lorenzo pensa ad Assen

wataru_yoshikawa_test_sepangLa Yamaha ha sciolto ogni dubbio e nella giornata di oggi ha scelto chi sarà il sostituto dell’infortunato Valentino Rossi. Una scelta interna, a differenza delle tante voci che nelle ultime due settimane davano ogni giorno il nome di un pilota diverso. Si tratta del collaudatore giapponese della casa dei tre diapason Wataru Yoshikawa, 41 anni. Il pilota giapponese, guiderà la M1 già dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen in programma questo weekend e vi rimarrà in sella fino al rientro del campione di Tavullia, alle prese con la riabilitazione dopo la frattura a tibia e perone riportata nella caduta al Mugello. Yoshikawa è stato campione nazionale di Superbike per due volte ed ha partecipato per nove volte al mondiale delle derivate di serie.

Intanto però, per un Yoshikawa che arriva, c’è un Jorge Lorenzo sempre più lanciato verso la vittoria finale del Mondiale, ipotecato dopo il trionfo ottenuto a Silverstone. Ora il pilota spagnolo vuole incrementare il vantaggio sugli inseguitori ad Assen, nel Gp d’Olanda: “Abbiamo iniziato questa serie di tre gare di fila esattamente come avremmo voluto – ha detto lo spagnolo – e Silverstone è stata una grande gara, molto importante per il campionato. Ora andiamo avanti e dobbiamo solo cercare di continuare nello stesso modo”. Il pilota della Yamaha si trova a suo agio sul circuito olandese, per molti il più bello di tutto il Mondiale: “E’ il mio circuito preferito e ancora una volta punteremo al podio. La squadra sta lavorando molto bene e ora ci concentreremo solo sul tentativo di migliorare la M1 ancora di più; è importante continuare a crescere. Ho vinto ad Assen in 125 e 250 quindi mi piacerebbe molto provare a vincere in MotoGp”.

Moto Gp, Yamaha: Rossi parla dopo l’incidente. “E’ stato un mio errore. Ora sto bene, il peggio é passato”

rossi1-largeIl pilota italiano Valentino Rossi, dimesso nel pomeriggio dall’ospedale Cto Careggi di Firenze, ha voluto affidare al sito ufficiale del team Fiat Yamaha la prima lunga intervista post incidente al Mugello, dove si è fratturato tibia e perone della gamba destra, subendo due interventi da parte dell’equipe del dottor Roberto Buzzi. “La cosa positiva è che il peggio è passato e che le due operazioni sono andate bene, quindi tutto a posto. Ora mi aspetto un periodo difficile, in cui devo essere consapevole del rischio di infezione e in cui devo stare con la gamba sempre alzata. Poi verrà un secondo periodo chiave, quando sarò in grado di iniziare la riabilitazione e, appoggiando la gamba, sarò in grado di iniziare a camminare con le stampelle” dice Valentino che, poi, sul suo ritorno alle corse, aggiunge: “Atteso che il dottor Buzzi è stato molto prudente nella sua prognosi, voglio guarire la lesione, che è l’unica cosa che ora mi interessa. Se perdo quattro o sei gare non fa molta differenza. Il momento giusto per il rientro potrebbe essere Brno, ma non è necessario che sia così“.

Il “Dottore“, poi, ha confermato di ricordare fin troppo bene il momento dell’incidente. “Ricordo tutto alla perfezione – dice – Non ho battuto la testa. L’airbag della mia tuta ha lavorato molto bene e solo il mio casco era leggermente graffiato. Non ho un solo livido! Il problema è che sono atterrato sulla mia gamba, ed era incastrato sotto il mio corpo. Se fossi atterrato sulla schiena sarebbe stato diverso“, dice Rossi. “Avevo una gomma nuova e avevo fatto due giri. Ho rallentato perchè avevo Barbera dietro di me. Quando sono tornato in traiettoria ed è arrivato Pedrosa io non volevo causargli un problema e così mi sono spostato e poi quando ho riaperto di nuovo il gas, è successo improvvisamente e inaspettatamente. Sette secondi sono stati sufficienti a far calare drammaticamente la temperatura del pneumatico. L’errore è stato mio” chiude Valentino.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

Moto Gp, Mugello: il dramma di Rossi. Frattura di tibia e perone, mondiale addio. Carriera compromessa?

MOTORCYCLING-PRIXGravissimo infortunio per per Valentino Rossi. Il pilota italiano della Yamaha, ad un quarto d’ora dalla fine dalla seconda sessione di prove libere al Mugello, è caduto rovinosamente procurandosi una frattura scomposta ed esposta di tibia e perone della gamba destra. La lesione necessita dell’intervento. Il pesarese è stato trasferito in elicottero a Firenze, al Cto, dove il professor Roberto Buzzi, direttore dell’area traumatologica, lo ha operato. Per lui si parla di almeno tre mesi di stop. “Sono tranquillo – ha detto Valentino al medico della clinica mobile, dottor Macchiagodena – aspetto con calma, facciano il meglio possibile”. Il pilota è stato trasferito in un altro reparto, in terapia intensiva.

La peggiore delle cadute, la peggiore delle fratture: Valentino Rossi, il pilota che nella storia del motomondiale è quello che è rotolato sull’asfalto meno degli altri, paga in un solo colpo il debito con la sorte. Terribile la prima diagnosi: frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura e una forte lacerazione. Nella caduta Valentino Rossi ha riportato anche la frattura del perone della gamba destra oltre alla tibia. Lo ha riferito il dottor Claudio Costa, responsabile della clinica mobile che segue il campionato del mondo di motociclismo. Tradotto? Mondiale addio con lo spettro della fine della carriera motociclistica.

Jorge Lorenzo commenta l’infortunio occorso a Valentino Rossi al Mugello, dove in una caduta il ‘Dottore‘ ha riportato la frattura di tibia e perone. “Sfortunatamente il campionato ha perso un protagonista fondamentale. Una gara senza Valentino non è la stessa, ci divertiamo di meno”, ammette lo spagnolo della Yamaha, secondo nelle qualifiche odierne del Gp d’Italia alle spalle del connazionale Dani Pedrosa, e per il quale ora la strada verso il primo titolo in carriera è spianata. Ma lui assicura che, nonostante l’assenza di Rossi, non farà calcoli: “Io sono un pilota offensivo e vado sempre al massimo, non dipendo dagli altri”, conclude Lorenzo ai microfoni di Mediaset.

La Yamaha visto il lungo periodo di stop che attende Valentino Rossi, pensa a un sostituto per le prossime gare. “Rossi è insostituibile. La soluzione privilegerà un pilota Corporate ma non pensiamo che sarà Ben Spies. Non avrebbe senso. Piuttosto pensiamo che utilizzeremo uno dei collaudatori, Fujiwara o Yoshikawa“.

Luca di Montezemolo e tutto lo staff della Ferrari hanno inviato un messaggio di auguri a Valentino Rossi attraverso il sito ferrari.com. “Tutta la Ferrari è con te in questo momento difficile, siamo certi che sarai presto di nuovo in pista, ancora più forte di prima. Se durante la convalescenza avrai voglia di allenarti un pò su quattro ruote, ricordati che la porta di Maranello per te è sempre aperta”.