Qatar, Stoner: “Ducati più affidabile, a Losail per vincere”

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Casey Stoner riparte con la voglia di gustarselo per davvero, questo Mondiale. La MotoGp 2010 per l’australiano combacia in maniera speculare con la voglia matta di andarsi a riprendere un ruolo da protagonista in un campionato che lo scorso anno gli ha riservato la peggiore delle sorprese: un break forzato e necessario per riprendersi da una crisi psicofisica per la quale Stoner si è giocato la possibilità di insidiare il regno del Campione del Mondo. Valentino Rossi.

Ripartire, dunque, con una voglia matta di spaccare il contesto motoristico della classe regina: riprendere da dove aveva lasciato, con un finale di annata davvero positivo. Soprattutto, ricominciare con il sorriso: quella stessa risata a 32 denti che il centauro in quota alla Ducati ha ritrovato assentandosi dai circuiti per tre gran premi.

Stoner, la rinascita: “Dedicato a me stesso e alla Ducati”

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Vederlo così, con la faccia di un bambino spensierato mentre festeggia per un secondo posto che sa non di vittoria ma di trionfo, fa bene allo sport. Perchè quella di Casey Stoner, ragazzino con il talento di un campione, è una storia che, nell’ultimo periodo, ha rischiato di sbiadirsi parecchio.

Vederlo così, gongolante con la sua bottiglia piena di bollicine da schizzare un po’ dappertutto dopo il podio ottenuto all’Estoril, piace tanto. Perchè il lieto fien dell’australiano ci fa dimenticare che per Valentino Rossi è stata una di quelle giornate da mal di testa, per esempio. Ma non solo, e soprattutto non per questo. Piace tanto perchè Casey Stoner, marito uscito da poco dall’incoscienza di un mondo teenager, il piazzamento del Portogallo ha un’importanza fondamentale.

Ha dimostrato innanzitutto a se stesso, cioè alla persona cui doveva risposte urgenti e necessarie, che Casey è uomo fatto e compiuto. Della stessa razza di quelli che affrontano un problema a viso aperto, senza nascondersi mai. Si è detto e si è scritto, a proposito di quello che negli ultimi mesi è stato descritto, e neppure tanto a torto, come il caso-Stoner. E Stoner, quel caso, ha dimostrato di arginarlo, combatterlo, viverlo senza paura.

MotoGp, Stoner in pista fra due mesi

Casey StonerSvelato il segreto: Casey Stoner starà lontano dalle piste e dai box di gara per almeno due mesi. Ancora poca chiarezza circa le cause che obbligano – o suggeriscono – all’australiano di prendersi un periodo di riposo.

Ad informare circa la tempistica di recupero ci pensa Livio Suppo, responsabile del progetto MotoGp per la Ducati, intervenuto da Brno, dove domenica si correrà il Gran Premio della Repubblica Ceca.

Casey Stoner non è il primo che ha un malanno che si fatica a trovare. Lasciamo il tempo ai dottori di lavorare. Loro pensano che due mesi possano essere sufficienti per capire il tipo di malattia e per permettere a Stoner di rimettersi”.