Le avvenenti ragazze bionde presenti ad ogni Gran Premio e per tutti i weekend nei vari paddock del Motomondiale, non fanno oramai più notizia. Se però parlando di una “bionda” si tratta di una pilota e non di una “ombrellina“, allora il discorso cambia radicalmente. E’ quanto avvenuto sul tracciato di Laguna Seca, dove la bellissima Elena Myers ha preso il primo contatto con quello che lei sogna possa diventare prima o poi il suo nuovo mondo e ha avuto subito un fantastico regalo: la 16enne californiana, già una stella nel campionato americano Supersport, a fine stagione proverà avrà il piacere e l’onore la Suzuki GSV-R di Capirossi e Bautista sul circuito di Valencia.
Insomma, la giovane Elena (nel nome il destino di una donna che ha già cambiato una volta il corso della storia n.d.r.) ha iniziato il conto alla rovescia che la porterà all’8 novembre, il giorno dopo la chiusura del campionato 2010 (il 7 novembre si chiude il Mondiale 2010), quando chiuderà la visiera del casco per provare l’emozione unica di guidare una MotoGP. La sua presenza nel box del GP degli Usa, in visita alla squadra giapponese (corre nell’Ama Pro Racing proprio con la Suzuki), ha subito dato i primi positivi riscontri, tanto che il team manager Paul Denning le ha fatto la grande promessa. Che per una donna “normale” sarebbe quella di contrarre matrimonio sull’altare di una bellissima chiesa, ma che per la Myers sarà quella di salire in sella a una delle moto più veloci del mondo. “E’ incredibile, provare una MotoGP anche se solo per qualche giro sarà l’esperienza più folle della mia vita. Mi piacerebbe arrivare a correre lì un giorno”, ha detto. Certo che per rimpolpare la griglia della classe regina non ci potrebbe essere scelta più gradita. Per tutti i tifosi e gli addetti ai lavori.

“Sono molto contento di come è andata“. Sono state queste le prime parole di Valentino Rossi dopo la seconda sessione di test con la Yamaha Superbike, stavolta sul circuito ceco di Brno dopo quello effettuato mercoledì scorso sulla pista di Misano. “Sono molto più in forma della scorsa settimana – ha detto Rossi -. Dopo qualche giro ho problemi alla spalla ed al ginocchio. Vorrei andare al Sachsenring, ma devo aspettare una radiografia. Se la tibia ha fatto callo osseo potrò andare. Decideremo mercoledì. Correre per una gara intera è un’altra storia, ma ho ancora un paio di giorni per recuperare qualcosina“, ha inotlre aggiunto il pesarese che però ha ancora a disposizione un paio di giorni per decidere se affrettare il rientro in gara già domenica al Sachsenring.
Valetino Rossi, dopo il positivo test di Misano di mercoledì scorso, è pronto per effettuare il bis, sulla pista ceca di Brno, dove in questo weekend è stato protagonista il suo storico rivale italiano, Max Biaggi, nel Mondiale della Superbike. L’appuntamento è dunque per domani pomeriggio, sempre alla guida della Yamaha R1 Sbk di James Toseland. Ma c’è da sottolineare che la ripresa dall’intervento per la duplice frattura alla gamba va davvero a gonfie vele: il pesarese potrebbe infatti arruolabile tornare per il GP di Germania del 18 luglio.
Dopo il test mercoledì scorso sostenuto da Valentino Rossi sul circuito di Misano, avvenuto appena 32 giorni dopo la rottura di tibia e perone della gamba destra riportata nella gravissima caduta nelle prove libere del GP d’Italia al Mugello, molti tifosi non sono affatto convinti che la scelta del pilota italiano sia la migliore in assoluto. In tanti infatti sono spaventati dalla pericolosità di questa prova. Il test di Misano ha infatti da un lato dimostrato che il Dottore può guidare una moto, ma dall’altro ha anche messo in evidenza che é grande l’incognita su una sua reale e immediata competitività in una gara della MotoGP. D’altronde, lo stesso Brivio ha dichiarato che prima dovranno passare due gara di “assestamento”, poi solo dalla terza il pilota italiano potrà inziarea ad attaccare.
Tutti i tifosi del “Dottore” e gli appassionati di motociclismo, oggi hanno potuto tirare un lungo sospiro di sollievo. Perché il loro “Dottore” preferito, quello da cui vorrebbero andare ogni giorno, è tornato. O meglio, quanto meno ci sta provando. Perché dopo il doloroso e choccante infortunio subito al Mugello, dove durante le prove libere del sabato mattina un volo con la sua Yamaha M1 gli procurò una frattura di tibia e perone, per la prima volta Valentino Rossi è tornato in pista dopo il brutto incidente del Mugello con conseguente stop di 5 mesi. Ma appena 32 giorni dopo, il nove volte campione del mondo è voluto tornare in sella ad una Yamaha Yzf-R1 fornita dal team Yahama World Superbike. Rossi ha cominciato a girare alle ore 18.28, compiendo ovviamente soltanto 11 giri per poi rientrare ai box alle 18.55. In questa prima sessione il campione di Tavullia ha girato in 1’41″000, più lento del miglior tempo fatto in gara da Max Biaggi di circa di 4,5 secondi (1’36″589).
Il Gran Premio di Spagna della Moto GP, non si è concluso con la tre giorni di prove, qualifiche e gare. Ma ha avuto uno strascico interessante per tutti gli sportivi amanti delle due ruote: le squadre e i piloti della classe regina del Motomondiale infatti, si sono trattenuti in Andalusia per altri due giorni, per svolgere una sessione di test sul circuito di Jerez de la Frontera.
Dopo essersi lasciato alle spalle il Gran Premio di Spagna, corso sul circuito di Jerez de la Frontera, con la conquista del podio e di un ottimo 3° posto, guadagnato nonostante le precarie condizioni fisiche dovute all’infortunio alla spalla subito durante un meeting di cross, Valentino Rossi e il team Fiat Yamaha, hanno potuto sfruttare i test in Spagna, sostenuti nelle giornate di lunedì e martedì, per apportare importanti modifiche tecniche al propulsore della sua M1.
Jorge Lorenzo parteciperà ai test di MotoGP al via domani in Qatar. Dopo essere stato costretto a saltare il secondo appuntamento a Sepang, il maiorchino ha deciso di stringere i denti e di essere al fianco di Valentino Rossi per continuare a sviluppare la sua Yamaha M1. L’infortunio alla mano destra (frattura subita durante un allenamento al Montmelò su una moto da cross) sembra essere stato superato, anche se la riabilitazione non è stata ancora completata. Ma perdere anche le prove in Qatar, a meno di un mese dalla partenza del mondiale, avrebbe significato dare un vantaggio troppo evidente ai suoi avversari e così Lorenzo, sentito il parere dei medici, ha deciso di volare con il resto della comitiva a Losail.
Cambia il giorno, ma non cambia la classifica finale. Nella prima giornata della seconda sessione di test a Sepang, in testa c’è sempre Valentino Rossi. Il pilota della Yahama ha confermato di essere già in forma mondiale e la sua M1 è già pronta per il debutto nel campionato: Rossi ha chiuso la sessione di prova con il tempo di 2:01.608. Il miglior crono del nove volte campione del mondo è arrivato dopo 47 giri complessivi che hanno permesso a Rossi di scoprire tutte le nuove potenzialità della Yamaha. La vera novità della seconda sessione riguarda gli pneumatici: la Bridgestone, come avevamo già anticipato qualche giorno fa, ha portato in Malesia le gomme dello scorso anno e quindi i team hanno potuto confrontare i tempi sul giro con quelli della scorsa stagione.
Primi test di MotoGP ed è già tempo di bilanci. Parliamo dei debuttanti della classe regina che a Sepang hanno affrontato il loro primo pre-stagione con la MotoGP. Ma attenzione, tra questi c’è anche chi una 800cc l’aveva già provata in pista lo scorso anno durante la stagione 2009. E’ il caso di Ben Spies che ha conquistato il titolo di “miglior debuttante” in Malesia dopo due giorni di test sempre nelle prime posizioni. Alla fine lo statunitense ha chiuso le prove con il quinto tempo assoluto, a ridosso dei “magnifici quattro” che si contenderanno anche nel 2010 il titolo piloti. “Non è stato facile – ha detto Spies –. Il primo giorno dovevo ancora smaltire il jet lag e poi non conoscevo gli pneumatici Bridgestone e neppure la moto. Nella seconda giornata abbiamo fatto qualche modifica e ho trovato la velocità”.
Quando siamo saliti sulla Honda CBF1000 del 2010, nonostante il freddo, un brivido caldo ha percorso tutta la schiena. Era l’emozione. Senza essere troppo retorici, ovviamente. In realtà questa Honda è già in vendita nelle concessionarie e al prezzo di 10.000 euro chiavi in mano. Si ispira al modello del 2006 che tanto ha avuto successo. Tuttavia la CBF1000 di quest’anno ha un nuovo telaio in alluminio, che sostituisce quello in acciaio. La sella è regolabile con un altezza che va dai 780 agli 810 millimetri. Questo vuol dire che, anche chi non è altissimo, può cavalcarla. Anche il parabrezza si può sistemare come meglio si crede.
Questa è la denuncia di Altroconsumo. «Su 15 modelli messi a prova di test in laboratorio abilitato per la certificazione ben 8 non hanno superato le prove, le stesse previste per l’omologazione». Una denuncia che non è rimasta inascoltata visto che la Durealeu ha già bloccato tutte le consegne e si è detta disponibile al ritiro volontario dal mercato. Altroconsumo non si è fermata alla denuncia, però. Ieri ha scritto al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture chiedendo una verifica immediata. «I caschi jet – viene spiegato in una nota – sono usati soprattutto da chi guida scooter o motorini. Li indossano soprattutto i giovani». Nonostante l’omologazione fosse sulla carta, i caschi si sono frantumati. E considerando le cifre delle vittime degli incidenti non c’è da stare tranquilli. Secondo l’ACI-Istat del 2008 le vittime tra chi guida moto e scooter sono aumentate del 12,4%.
Vecchia MotoGp, addio. Dalla prossima stagione saranno introdotte alcune novità nei regolamenti della classe regina del motomondiale. Ed entro il 2012 la capacità massima del motore non potrà superare i 1000cc. La Commissione Grand Prix, composta dal CEO di Dorna Sports Carmelo Ezpeleta, Claude Danis (FIM), Hervé Poncharal (Presidente IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), con la presenza di Vito Ippolito (Presidente FIM), Ignacio Verneda (FIM Sport Director), Javier Alonso (Dorna) e Paul Butler (in qualità do segretario), ha deciso di rivedere alcune norme, tra cui quelle che regolano i test e quelle sulle procedure medice. Durante la stagione di MotoGp, i piloti sotto contratto non potranno provare in nessun circuito inserito all’interno del calendario, con due sole eccezioni: saranno possibili solo i test programmati e si potranno effettuare prove solo il giorno successivo ai Gran Premi di Spagna (Jerez de la Frontera), Repubblica Ceca (Brno) e nei due giorni dopo l’ultimo appuntamento, Gp di Valencia (Valencia). Inoltre sarà vietato ai piloti di provare durante l’inverno su tutti i circuiti, con alcune eccezioni.