Moto Gp, Gran Premio di Indianapolis: dopo le libere di ieri Stoner é ottimista, Lorenzo senza pensieri. Mentre Rossi vuole migliorarsi

La prima sessione di prove libere del Gran Premio di Indianapolis corsa sotto uno splendido sole, al Motor Speedway. Il duo piloti del team Fiat Yamaha Team, Lorenzo e Rossi, hanno concluso rispettivamente al secondo e al quinto posto. Lorenzo, che sul percorso ha vinto lo scorso anno, si è è mostrato a suo agio sin dall’inizio della sessione. Rossi invece ha fatto più fatica, soffrendo per mancanza di grip sulla superficie sconnessa di questo tracciato.

Al termine delle prove libere, ecco cosa ha dichiarato Rossi alla stampa. “Fisicamente mi sento molto meglio. Ho ancora un pò di dolore, ma non va troppo male, quindi non sono preoccupato. Mi sento a mio agio sulla moto, ma dobbiamo migliorare l’assetto perchè ci manca pò di grip. Non è una pista facile perchè ci sono un sacco di buche. Abbiamo fatto un bel pò di lavoro oggi, ma non è ancora sufficiente e la differenza dai migliori è troppa. Il nostro obiettivo per domani mattina è di colmare questa lacuna ed essere in grado di ottenere una buona posizione in griglia“.

Questo invece il commento del compagno di scuderia, Jorge Lorenzo: “Ho guidato molto bene oggi, e sono migliorato costantemente durante le prove. La gomma posteriore scivolava molto, forse perchè la temperatura era molto alta e faceva molto più caldo rispetto allo scorso anno. Penso che il livello tra i top rider sia più o meno lo stesso, e tutti sembrano molto forti. Domani mi aspetto che tutti migliorino, e quindi dobbiamo assicurarci di fare altrettanto. Sarà una bella battaglia. Infine vorrei fare i complimenti a Ben Spies: l’anno prossimo sarà nel team ufficiale e penso che sia un’ottima notizia per lui e per Yamaha“.

Chi invece ha mostrato grande autorità sul tracciato americano, è stato il duo piloti del Ducati Team Casey Stoner e Nicky Hayden, che hanno cominciato molto bene il fine settimana del Gran Premio di Indianapolis, realizzando rispettivamente il primo e il terzo tempo nel primo turno di prime prove libere. Ed ecco il pensiero di Casey Stoner: “Nei primi due giri non ricordavo praticamente niente della pista, che non vedevo da due anni, ma mi sono ripreso subito. Questo è un tracciato unico per i diversi tipi di asfalto e per le buche numerose, quindi all’inizio non è stato facile trovare le linee giuste. Siamo partiti bene, ma sono sicuro che tutti daranno il massimo per ridurre il gap. Detto questo, il risultato di oggi è un ottimo inizio e, per la prima volta da un pò, ci rendiamo conto che c’è ancora potenziale per migliorare. Abbiamo usato la nuova forcella che avevamo provato a Brno ed ha funzionato bene, ma questo non è il tipo di circuito dove puoi spingere così al limite da capire se il pacchetto sia effettivamente migliore“.

Motomondiale, Gran Premio di Indianapolis: Stoner davanti a Lorenzo nella libere, Rossi 5°. In Moto2 vola Redding, in 125cc domina Marquez

L’australiano Casey Stoner (Ducati) è stato il migliore in pista nel primo turno di prove libere del Gran Premio di Indianapolis MotoGp. Il pilota della Rossa ha infatti fatto segnare il miglior tempo in 1’40″884, precedendo di 225 centesimi lo spagnolo leader del mondiale Jorge Lorenzo (Yamaha), poi terzo l’americano Nicky Hayden con la seconda Ducati, in 1’41″109. Quarto tempo invece per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), mentre Valentino Rossi (Yamaha) si é dovuto accontentare del quinto posto, staccato da Stoner di 0″739. Settimo tempo invece per l’altro italiano Andrea Dovizioso (Honda), 10° Marco Melandri (Honda), 11° Marco Simoncelli (Honda) e 15° Loris Capirossi (Suzuki). Da segnalare le due cadute di Hayden e dell’altro americano Ben Spies (Yamaha), entrambe senza conseguenze per i piloti.

Nelle Moto2 é stato l’inglese Scott Redding (Suter) a chiudere al posto il primo turno di prove libere del Gp di Indianapolis con il tempo di 1.46.728. Alle spalle del britannico si é posizionato il capo classifica della Moto2, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki), che è entrato in pista nonostante la febbre, con il tempo 1.46.743 a soli 15 millesimi da Redding. Terzo tempo per l’italiano Andrea Iannone (Speedup), poi un ottimo Simone Corsi (Motobi) in quarta posizione. Ottavo Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 20° ha chiuso Alex Baldolini (Caretta Racing).

In 125cc invece, continua il dominio del leader del Mondiale Marc Marquez (Derbi). Lo spagnolo anche quest’oggi è stato il più veloce nelle prove libere del Gp di Indianapolis con il tempo di 1.49.452. Il pilota della Derbi ha chiuso davanti ai soliti connazionali Pol Espargarò (Derbi) con 1.49.603 e Nico Terol (Aprilia), con 1.49.698. In quarta posizione il tedesco Sandro Cortese (Derbi), poi l’inglese Bradley Smith (Aprilia) con il quinto tempo. Il migliore degli italiani è Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che con il tempo 1.51.354 è in 14/a piazza.

Rossi – Brivio: insieme per sempre?

Davide Brivio e Valentino Rossi sono un binomio indissolubile. Insieme alla Yamaha per motivi professionali, hanno creato un legame a tal punto solido che – proprio adesso che il tavulliano si è accasato alla Ducati – la domanda sorge spontanea: che farà Brivio, legato alla Yamaha? Pensarli separati non è semplice perchè fino a ogggi li abbiamo percepiti come uno l’ombra dell’altro: le indiscrezioni circa la continuazione del rapporto sono già qualcosa di più. Brivio potrebbe infatti lasciare il ruolo di direttore tecnico o team manager, seguendo Valentino come manager personale ed esercitando il ruolo che per anni è stato di Gibo Badioli, che Rossi non ha più voluto al suo fianco dopo la vicenda dei soldi recriminati dal fisco.

E’ lo stesso Brivio ad aprire all’eventualità parlandone a gphone.com: “Non mi dispiacerebbe seguire le orme di Carlo Pernat e penso proprio che questo sarà il mio lavoro futuro. Del resto alla Yamaha si è chiuso un capitolo di storia, e non avrei molto altro da dare. Al momento non c’è ancora nulla di definitivo, però, ho tutto il tempo per definire nei dettagli ciò che farò, ma al momento escludo di continuare con la Yamaha”.

Rossi: “Yamaha ok, a Indianapolis per vincere”

Valentino Rossi lo immaginiamo già – tutto rosso e vincente – in Ducati e, complice il fatto che la vittoria finale di Jorge Lorenzo pare a questo punto incontrovertibile, non si vede l’ora che cominci la nuova avventura. Tuttavia, il tavulliano prova a non pensarci e cerca di proiettare ogni sua attenzione verso la gara di Indianapolis, dove cercherà di fare del proprio meglio con l’aiuto di Yamaha.

E’ questa la convinzione del Dottore: la scuderia, dice l’emiliano, l’aiuterà di certo. Le parole rilasciate a topfuel.it: “I test per me sono stati molto positivi avevo ancora un set di gomme nuove da usare, stavo girando forte e potevo fare il secondo tempo, ma la pioggia ci ha fatto smettere prima. C’è sempre un grande Lorenzo che anche nei test di lunedì sta continuando a guidare benissimo e quindi se si vuole cercare di dargli fastidio bisogna andare al 100%. Politicamente ho già detto quello che penso della nuova forcella. Stoner che va via dalla Ducati l’ha provata così come Capirossi che va via dalla Suzuki.

Per questo sono rimasto un pochino deluso, ma mi hanno detto che è una cosa che verrà usata nel 2011, se è veramente così non posso dire niente. Bisognerà solo vedere se Lorenzo la userà di qui alla fine della stagione. Secondo me è una stupidagine parlare dell’anno prossimo così presto anche perchè il nostro è un campionato che inizia tardissimo e ad agosto ci sono da fare otto gare. Il primo a dire quello che avrebbe fatto nel 2011 è stato Stoner e lo ha fatto prestissimo, io ho avuto pressioni per dirlo il prima possibile, ma è brutto e lo devono capire le squadre.

Ducati, Hayden: “Da Valentino ho sempre imparato. E’ una leggenda”

E’ stato uno dei centauri capaci di conquistare su pista un mondiale di MotoGp lasciando Valentino Rossi con un palmo di naso. Non solo: è uno dei piloti di vertice – uno dei pochi – a cui non toccherà in dote di cambiare scuderia con l’avvento della stagione 2011. Nicky Hayden, americano meglio noto come Kentucky Kid, rimarrà in sella a una Ducati e troverà quale compagno di scuderia proprio lui, il Dottore.

Nel gioco delle coppie da sogno – roba che già vedi insieme Jorge Lorenzo e Ben Spies, Dani Pedrosa e Casey Stoner e, appunto, loro due – Rossi e Hayden saranno una squadra a tutti gli effetti e lo statunitense non trascura i formalismi e comincia fin da subito ad accogliere l’italiano in Ducati. Parole di stima e voglia di instaurare un rapporto di feeling con il pesarese:

Ducati, Vasco Rossi felice per la scelta del suo amico Valentino:”guidare con una scuderia italiana è un’altra cosa”

Il grande Valentino Rossi con il suo passaggio alla Ducati ha coinvolto anche il mondo dei Vip e dopo il consenso dell’onorevole Romano Prodi, arriva anche il benvenuto di una grande della musica Pop, Vasco Rossi. Vasco è un suo grande estimatore e rinnova i complimenti al Dottore per la scelta fatta. “Sono molto contento che Vale sia passato ad una scuderia italiana”. Vasco conferma di essere un amante delle moto, ma quelle meno pericolose, “ vado in Harley perché è come andare “a cavallo”. Molto diverso dalle corse spericolate che amavo una volta, quando aggredivo le curve con la mia Honda 750». Una canzone per Valentino? Non credo, ne ho già individuate due : vado al massimo e vita spericolata”.

Moto Gp, Hayden accoglie Valentino in Ducati: “Sarò un plus enorme per noi”. E Stoner guarda al Gp di Indy

Il pilota americano Nicky Hayden, dopo l’annuncio ufficiale, ha deciso di dare il suo personale benvenuto in Ducati al nuovo compagno di squadra Valentino Rossi, con il quale aveva già diviso il garage al tempo della Honda Hrc. “Non è semplice avere uno come Rossi dall’altra parte del box – dice il pilota statunitense in un articolo che firma per Sette, magazine del Corriere della Sera, in edicola giovedì – ma Vale ha un’esperienza incredibile, sa come far crescere una moto e credo che sarà un plus enorme per la Ducati e per tutto il nostro team. Penso che l’arrivo di Valentino in squadra sia fantastico per il nostro sport e per l’Italia, e per me non è sicuramente un problema, anzi, siamo già stati compagni di squadra e da lui ho solo imparato“.

Intanto però, in attesa dell’arrivo sulla Rossa di Borgo Panigale di Valentino Rossi e della prossima stagione, la Ducati è volata negli Stati Uniti per affrontare l’undicesimo round del mondiale MotoGP sul mitico circuito di Indianapolis. Il pilota australiano Casey Stoner, in procinto di raggiungere la Honda sua prossima scuderia non vede l’ora di correre a Indy, dove nel 2008 ha ottenuto il quarto posto in una gara fortemente condizionata dal maltempo. “Aspetto con piacere il GP di Indy perchè è una pista dove nel 2008 ci siamo trovati abbastanza bene, nonostante il tempo pazzesco – spiega l’australiano -, l’anno scorso sfortunatamente non c’ero, ma stavolta cercheremo di sfruttare al meglio il lavoro fatto nei recenti test di Brno, per quanto il tempo a disposizione sia stato molto poco. Venerdì inizieremo con la nuova forcella, che ci ha fatto una buona impressione, anche se rimane da decidere se poi la useremo in gara. Proveremo anche qualche regolazione per il posteriore provata nei test, ma che ha bisogno di ulteriori verifiche“.

Moto Gp, Rossi verso Indianapolis: “Mi sento ogni giorno più forte”

Il team al comando del Motomondiale 2010 della Moto Gp, la Fiat Yamaha, arriva al weekend del Gran Premio di Indianapolis forte della vittoria che ha già conquistato negli Stati Uniti in questa stagione sul circuito di Laguna Seca. Ed entrambi i piloti, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, sperano ovviamente in un risultato da vittoria, nel circuito che vanta le tribune più grandi del mondo. La stagione di Valentino Rossi, purtroppo condizionata dal gravissimo incidente del Mugello del giugno scorso, ha incontrato un nuovo momento-no nel Gran Premio della Repubblica Ceca sul circuito di Brno, dove ha chiuso in quinta posizione. Il Campione del Mondo in carica è sempre molto felice quando si tratta di correre in America ed è stato contento di salire sul podio a Laguna Seca lo scorso mese, appena nella sua seconda gara dopo la frattura della gamba. Ricordiamo che Valentino Rossi centrò una memorabile vittoria nel GP inaugurale di Indianapolis nel 2008, quando la gara fu investita dall’uragano Ike, mentre l’anno scorso scivolò mentre si batteva con il suo compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo, al momento leader indiscusso del Mondiale. “Indianapolis è un luogo speciale per me, perché è una pista sorprendente e, come sempre, è molto divertente correre in America. Conservo ancora grandi ricordi del 2008, quando vinsi sotto l’uragano Ike, anche se cerrtamente non è qualcosa che voglio ripetere!“, ricorda un sorridente Valentino. “Quest’anno arriviamo in una situazione molto diversa da quella dello scorso anno: sono quinto in campionato e ancora non al 100% delle mie condizioni fisiche, ma mi sento sempre più forte ogni giorno che passa. Brno è stata una gara certamente deludente ma il test ci ha aiutato a capire cosa è andato storto e siamo quindi fiduciosi che potremo essere di nuovo in buona forma a Indy“.

Valentino Rossi dà spettacolo anche al kartodromo di Cattolica

Valentino Rossi sempre protagonista, la scorsa settimana il Dottore ha sfidato Marco Simoncelli, Mattia Pasini e Andrea Iannone in una corsa di go kart (sua eterna passione) nel kartodromo di Cattolica. Il campione di Pavullia ha voluto così testare, se la sua gamba operata qualche mese fa potesse ancora dargli problemi. Rossi infatti è rientrato a Brno dopo un periodo di degenza, ma non ha smesso la sua passione per i motori, e così è partita questa sfida simpatica con altri campioni un po’ più giovani di lui, ma sempre battuti anche in questa nuova specialità.  Il responsabile del circuito Muccioli è incredulo. “Era velocissimo, gli altri faticavano a fare i suoi tempi, ci hanno provato un po’ Iannone e Pasini ma niente. Ma intanto sulle tribune era il delirio di pubblico, in pochi attimi saremo arrivati ad oltre 450 persone. E’ stato uno spettacolo straordinario per tutti e credo che anche per Cattolica sia un biglietto da visita turistico da non sottovalutare”.

Moto GP, Lorenzo ha le idee chiare. “Arrivare a Valencia col titolo conquistato”. E intanto attacca Rossi: “Mi ha deluso dal lato umano”

Dopo la pausa, il Motomondiale torna ad occupare l’interesse di tutti gli appassionati sportivi. E a tenere banco è ancora una volta l’infinito duello tutto interno alla Yamaha. Il leader della classifica iridata MotoGP, Jorge Lorenzo ha espresso il desiderio durante un’intervista televisiva, che gli piacerebbe diventare campione del mondo ad Aragon, nel Gran Premio che si svolgerà il prossimo 19 settembre. Il pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha, sa bene che si tratta di un’impresa quasi impossibile e allora, intervistato dal programma di TVE ‘Paddock GP’, ha detto di voler arrivare al Gran Premio di Valencia con il titolo di campione in tasca, teatro dell’ultima gara della stagione in corso che gli ha permesso di accumulare nelle prime dieci gare, ben 77 punti di vantaggio sul secondo in classifica, il connazionale della Honda Dani Pedrosa.

Con sette vittorie e tre secondi posti, il maiorchino infatti, diventa insieme a Mick Doohan e Giacomo Agostini, il terzo pilota nella storia del motociclismo ad aver completato le prime dieci gare della stagione, senza andare mai oltre la seconda posizione.

Super Lorenzo, durante una recente intervista televisiva, ha dunque voluto confidare i suoi prossimi sogni iridati: “Vorrei essere campione ad Aragon, ma sarà impossibile, perché ci sono ancora molte gare. Ma spero di vincere prima, così sarò più rilassato e potrò festeggiare a Valencia. Questa fin’ora è stata una stagione incredibile, ben oltre ciò che ho sognato. Pensavo di ottenere una vittoria più dell’anno scorso, ma abbiamo fatto dieci gare e ottenuto sette vittorie. Sarà molto difficile continuare in questa linea nelle ultime otto gare”.

Nei giorni scorsi inoltre il maiorchino aveva riservato parole di certo non al miele al suo compagno di squadra Valentino Rossi, oramai passato alla Ducati, con il quale nella prossima stagione si accenderà un duello che promette scintille. Non mi piace il muro – spiega il maiorchino – Mi sarei aspettato più da Rossi dal lato umano, un maggiore scambio di informazioni tecniche. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perché la mia squadra ha fatto ancora meglio non avendo accesso ai dati delle telemetrie. Non mi sono mai sentito nervoso per l’idea di combattere contro Rossi. Sapevo che dovevo imparare, migliorare e lavorare duramente. Ho visto gare in TV da quando avevo 10 anni e ho imparato qualcosa dai piloti in ogni classe. Da Valentino ho imparato a gestire la gara”.

Difficile essere allo stesso tempo due cose differenti in questomondo: amici ed avversari. L’anno prossimo a dividere il box con Lorenzo ci sarà Ben Spies, Texas Terror, campione del mondo Superbike nel 2009 alla prima volta in sella su una Yamaha R1 e soprattutto sui circuiti europei. Lorenzo lo accoglie con parole positive: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”. Vedremo dopo le prime prove con una M1 ufficiale.

Ducati, Romano Prodi esalta l’arrivo di Valentino Rossi

Anche la politica coinvolge il mondo della moto, e così il passaggio di consegne di Valentino Rossi alla Ducati, ha lasciato perplesso pure i nostri onorevoli, in particolare l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi da tempo appassionato di Moto Gp, che si è detto molto sorpreso. “Da tifoso e appassionato sono felice, ma ho qualche dubbio per la carta di identità di Valentino Rossi, in ogni caso vediamo come se la caverà  in pista con una nuova moto.  Un pilota italiano alla guida di una moto italiana, era l’idea che secondo me doveva pensare anche il mondo delle F1, ad esempio la Ferrari, ma Maranello considerano troppo rischioso puntare su un italiano. In Formula Uno sarebbe un’accoppiata ancora più spettacolare.”

Motomondiale, Aprilia è record, conquistati 276 successi, ed è il marchio italiano più vincente di tutti i tempi

L’Aprilia è leader nel Motomondiale, con il successo del pilota spagnolo Nico Terol nella classe 125 al GP della Repubblica Ceca, la Casa di Noale sale a quota 276 successi, uno in più di MV Agusta e si classifica come il marchio italiano ed europeo più vincente di tutti i tempi. Numeri alla mano ci dicono che Aprilia ha vinto 133 gare in 125, e 143 in 250 conquistando ben 36 Campionati del Mondo: 18 piloti e altrettanto costruttori. Aprilia Racing vanta un palmarés complessivo di 43 titoli iridati, ed ha visto i trionfi di Biaggi, Rossi, Capirossi, Stoner, Lorenzo e Melandri.

Graziano Rossi:”Con il passaggio alla Ducati, più facile per Valentino arrivare in Formula 1″

Graziano Rossi, il papà del grande Valentino Rossi, annuncia come il trasferimento del Dottore alla Ducati, possa avvicinare il figlio al mondo delle 4 ruote in Formula 1. “Valentino oggi non è in grado di smettere di fare il motociclista,  è integro a livello di motivazioni, ma quel sogno è tutt’altro che svanito, anzi. Se tra 3-4 anni volesse arrivare in F.1, quale via migliore della Ducati? Questo passaggio mi sembra un grosso passo avanti’’. Il Papà Rossi spiega come è avvenuto il passaggio di consegne dalla Yamaha alla Ducati. “Erano 4 anni che ci stava pensando, quando scelse la Yamaha i tempi non erano maturi. Ora ha gli ingredienti per scrivere un’altra pagina della sua straordinaria carriera”. Infine il pensiero va al futuro, il papà Rossi è convinto che il futuro sarà ancora più positivo. “Valentino è un ragazzo con la testa a posto, se ha fatto questa scelta è perché se la sentiva, non di certo per una questione economica”.

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Ducati, la prima intervista di Valentino Rossi:”ho cambiato perchè avevo bisogno di nuovi stimoli”

Eccolo il grande giorno di Valentino Rossi in Ducati è arrivato. Nel momento della conferenza stampa, il campione di Tavullia ha riservato parole dolci e amare per  Yamaha che è stata sua compagna per  molti anni, prima di dare il benvenuto alla casa italiana, con la speranza del grande salto della Formula 1. “All’inizio dell’anno ho dovuto pensare più seriamente a cosa fare in futuro: la Ducati mi cercava da tanto tempo, così sono andato a parlare con l’ingegner Filippo Preziosi (direttore tecnico di Ducati corse, ndr), che conosco da tanto tempo. Ho trovato in loro una grandissima motivazione ad avermi sulla Desmosedici e, soprattutto, il mio lavoro in Yamaha mi sembrava terminato”. Vale ripercorre la vicenda da un inizio lontano. “ Nel 2004, in Yamaha mi volevano a tutti i costi e insieme abbiamo fatto un grande lavoro. Abbiamo migliorato la M1, ha una moto vincente e due piloti come Lorenzo e Spies, soprattutto lo spagnolo, che va forte. La situazione è cambiata tanto, non sono più così fondamentale qui. Alla mia età e dopo aver vinto così tanto hai bisogno di motivazioni, di una bella atmosfera, di un ambiente sereno: mi è sembrato che potessi avere tutto questo più in Ducati che in Yamaha”. Tra le cause dell’addio alla Yamaha la situazione del presidente corse della casa giapponese, Masao Furusawa. “Per me è lui il numero uno di Yamaha, è con lui che ho sempre discusso di questioni tecniche e non solo. A fine stagione andrà in pensione, verrà a mancare una figura importante della mia storia in Yamaha. Dall’altra parte ho trovato Preziosi, che mi sembra un po’ il Furusawa del 2004: mi ha voluto a tutti i costi, ha voglia di lavorare con me”. Infine un pensiero ai tifosi, e a quelli italiani che glielo chiedevano con grande attesa di poter passare ad una moto italiana. “Credo che in molti saranno contenti. In questi mesi, tutte le volte che andavo al bar a prendere un caffè, o a comprare il giornale, o da qualsiasi parte, tutti mi dicevano: “allora, quando vai in Ducati?”».«Sinceramente è stata una scelta molto graduale e più passa il tempo e più mi sembra di aver preso la decisione giusta. Ma non ho cambiato perché c’è Lorenzo: come ho detto, avevo bisogno di una nuova sfida e di un atmosfera differente. E in Yamaha il mio lavoro era finito».