Verso Motegi, Capirossi: “Una vittoria per il Centenario Suzuki”

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loris-capirossi_suzukiSemplice coincidenza o brillante operazione di marketing? Chissà, forse il mistero potrà essere sciolto solo con una soffiata proveniente direttamente dalle “stanze dei bottoni”. Resta il fatto che, nella giapponese Motegi, la giapponese Suzuki festeggerà – proprio in coincidenza con il Gran Premio di motociclismo del Sol Levante – il centenario della propria fondazione. Un’occasione d’oro per il pilota italiano Loris Capirossi, atteso al riscatto – e perché no? Al colpaccio da 25 punti – dopo la caduta della prima uscita stagionale, dolorosa soprattutto per il morale specie se si considera che i test invernali avevano indicato “Capirex”tra i più accreditati per disputare una buona stagione, da protagonista.

Il pilota del team Rizla-Suzuki, raggiunto dai taccuini dei cronisti, ha voluto esprimere il proprio pensiero su quello che è stato (a Losail) e quello che vorrebbe che fosse (a Motegi). Ne è emerso un miscuglio di dolore, i cui lividi si stanno già assorbendo, e entusiasmo “da ragazzino”, quello che non ti aspetteresti da uno che a 36 anni (compiuti da poco) ha già detto – e dato – molto al motociclismo. “Mi sono arrabbiato per come è andata a Losail” è stato l’esordio di Loris nell’intervista. Ma ormai questa è acqua passata, e allora spazio ai sogni per domenica prossima.

“In Giappone ho già vinto e voglio riuscirci di nuovo“. Le premesse, poi, sono delle migliori: Capirossi infatti è riuscito a centrare addirittura una tripletta (quella che gli inglesi appassionati di calcio chiamano hattrick) tra il 2005 ed il 2007, e dopo la pausa della scorsa stagione conta di provare a riprendersi lo scettro. “Stavolta correremo su una pista che conosciamo bene e sulla quale abbiamo avuto delle grandi giornate. Spero di fare un grande risultato per la squadra, che ha lavorato duramente in inverno per darci una moto competitiva”. Per il centenario Suzuki, il regalo sarebbe ideale.

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