Capirossi in Qatar per l’ultima messa a punto della Suzuki

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capirossiNon sarà una gita fuori porta per Loris Capirossi e la Suzuki, il viaggio in Qatar. Per l’ultima prova prima dell’inizio del mondiale, la classe regina ha deciso di andare nel deserto per l’ormai classico test in notturna, prova generare per quello che l’11 aprile sarà il primo Gran Premio del 2010. Il pilota italiano della Suzuki si è comportato molto bene nei test in Malesia, tanto che più di un avversario ha iniziato a considerarlo un potenziale vincitore del titolo – anche se Yamaha e Ducati sembrano ancora inarrivabili. Capirossi ha ammesso che la Rizla Suzuki deve ancora sviluppare la moto e c’è molto lavoro da fare per concludere al meglio il pre-stagione. In Qatar la Suzuki GSV-R farà la sua prima apparizione con la nuova veste colorata e accanto a Capirossi ci sarà l’esordiente Alvaro Bautista che spera di poter costruire una solida base da cui partire, dopo che a sua volta si è messo in luce a Sepang. Secondo Capirossi il team deve ancora mettere a punto diversi aspetti e nella due giorni di Losail le attese per la Suzuki sono grandi. “Non vedo l’ora di poter tornare in sella – ha detto il pilota italiano poco prima di partire per il Qatar –. In questo pre-stagione ci sono stati pochissimi giorni utili per provare e quindi dovremo sfruttare al massimo anche l’ultima occasione a Losail. Abbiamo fatto tantissimi test sul motore, sull’elettronica e sull’assetto: stiamo cercando di curare tutti gli aspetti della moto”. Come per gli avversari, anche per Capirossi sarà fondamentale capire il potenziale della Suzuki, visto che tra meno di un mese – sempre in Qatar – ci saranno in palio i punti iridati. “Vogliamo capire la performance della moto di quest’anno in diverse condizioni e i test al freddo notturno del Qatar sono un momento molto importante – ha continuato Capirossi –. In Malesia la GSV-R ha lavorato in condizioni di caldo e adesso serve capire come sarà la reazione in condizioni climatiche differenti. E poi rispetto allo scorso anno sono cambiate tante cose”.

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