La Yamaha Motor Italia si trasferisce in Spagna e manda a casa un terzo degli operai

yamaha-motor-italiaNon solo Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nella conduzione di un Mondiale di MotoGp che tiene con il fiato sospeso milioni di appassionati e che entusiasma col passare del tempo. Yamaha fa  anche assonanza con “mito” ma non allontana news amare. Yamaha, infatti, porta con sè una scia di notizie negative che dispiace mettere in evidenza. La crisi economica si fa sentite anche nel mondo dei motori, ed è notizia fresca quella che la famosa compagnia Yamaha Motor Italia chiude la catena di produzione nella sede di Monza  per trasferirla in Spagna.

Questo significa che un terzo dei 180 dipendenti verrà licenziato e sarà costretto a cercarsi un altro lavoro. A comunicare la notizia è Angelo Caprotti, uno degli addetti alla catena di montaggio:

“Saranno licenziati 67 dipendenti su circa 180 ovvero uno su tre. Chiudendo la produzione, perderanno il posto tutti gli operai e gli impiegati della filiera produttiva. Questo perché la fabbricazione delle moto sarà spostata in un altro posto dell’Europa, cioè la Spagna. Adesso ci stiamo organizzando per capire che contro mosse adottare. Pensiamo di resistere ad oltranza e di piantonare i cancelli dell’azienda perché, si sappia, faremo di tutto per salvare il posto di lavoro. Di tutto. La direzione aziendale ci ha comunicato ufficialmente la chiusura della catena di montaggio, con conseguente licenziamento collettivo di 66 persone con procedura di mobilità. Questi licenziamenti riguarderanno tutti i 47 operai, che resteranno in strada e 19 impiegati del settore commercio”.

Hybrid Sirio 50 cc a 29450 euro

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Duemilanovecentocinquanta euro, questo il prezzo dello scooter ibrido dell’Aspes. Si chiama Sirio Hybrid 50 cc con due motorizzazioni, una termica e una elettrica, che possono essere usate in modalità combinata o esclusiva.

Il tutto grazie ad un selettore inserito sul manubrio che permette di scegliere se viaggiare con il tradizionale motore a scoppio, che durante la marcia ricarica le batterie, o in modalità mista, che consente di viaggiare in elettrico fino a 25 km/h per poi passare al motore termico.

Infine, si può scegliere di affidare la spinta propulsiva esclusivamente al motore “a zero emissioni”. La batteria dello scooter può essere ricaricata anche tramite la normale rete elettrica domestica.

Il Sirio Hybrid è un prodotto cinese , ma con la supervisione italiana in loco, a testimonianza – della qualità . Al momento la rete distributiva Aspes si avvale di tre concessionari: a Roma, Rovigo e Varese. Oltre al Sirio, ci sono anche il Piaggio MP3 ibrido, lo scooter a 3 ruote e doppia propulsione, già in vendita a 9.200 euro.

Tri 280 e il rilancio del marchio Ossa

ossa-moto-logoLa rinascita della casa spagnola Ossa parte dal salone di Milano con il rilancio del marchio off road che negli Anni 60 e 70 ne hanno apprezzato le ottime moto da trial e motoalpinismo. La sua storia inizia nel 1928 correndo più volte la 24 ore di Barcellona.

Un marchio che si è sviluppato poi nel 1971 ed ha ha dominato il Campionato Europeo Trial, poi negli anni 80 la crisi fino alla chiusura definitiva.

Ora però sembra che le cose stiano andando meglio, Ossa tornerà su una moto da trial chiamata TRI 280.

Il merchandising c’è già e un bellissimo sito www.ossafactory.es è finalmente operativo.

Yike Bike la bicicletta elettrica a 3.500 euro

YikeBike

Sta arrivando e sarà il primo modello del 2010. Parliamo della Yike Bike, tutta fatta in carbonio, elettrica e che si ricarica in 30 minuti dal peso di 10 kg. E’ una bicicletta in carbonio che nell’aspetto ricorda i veicoli a pedali della metà dell’Ottocento. Per poterla guidare tocca sedersi sul manubrio per poi lanciarsi sulle strade a una velocità massima di 20 chilometri orari.

L’inventore è il neozelandese Grant Ryan ed ha avuto un bel successo in Europa e Stati Uniti. Basti pensare che quest’anno sono stati venduti 23 milioni di esemplari e i negozi specializzati in “e-bikes” hanno visto aumentare il proprio giro d’affari del 60 per cento. Entrerà sul mercato nel 2010, ma nel 2012 le vendite dovrebbero aumentare .Il prezzo è comunque ancora troppo elevato 3500 euro.

Rossi da grande: Yamaha (2010), poi Ferrari o Ducati (2011)

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Per Valentino Rossi, il riferimento non è più solo Giacomo Agostini ma pare essere sempre più John Surtees il solo pilota di moto diventato campione del Mondo anche in Formula 1 alla guida di una Ferrari. Non è ancora tramontata l’ipotesi suggestiva che Valentino Rossi si metta alla guida di una monoposto della Rossa.

Dopo gli attestati di stima – ennesimi – di Luca Cordero di Montezemolo e dell’entourage del Cavallino dopo la conquista del nono titolo del Mondo, per il nove volte iridato l’agenda continua a essere fitta di appuntamenti e includere imprgni che rimandano tutti alle quattro ruote.

C’è l’ultima gara di MotoGp sul circuito di Valencia (8 novembre), poi a ruota un motocross per beneficenza organizzato dal padre di Valentino, Graziano; il Rally di Monza e l’appuntamento del Messico a marzo. Che c’entra la Rossa in tutto ciò? A fornirci l’assist è proprio papà Graziano che dichiara palesemente:

Mv Agusta, i modelli del mito (Photogallery)

Mv Agusta

La storia di Mv Agusta è di quelle non semplici, a causa di una serie, continua nel tempo, di consegne e passaggi di proprietà della casa a due ruote.

Si parte con Meccanica Verghera Agusta, in attività dal 1945 al 1977, poi il marchio MV fu ceduto nel 1990 alla Cagiva e nel recente passato (siamo nel 2008) MV Agusta passa al gruppo Harley Davidson.

Fino alla recente volontà di mettere nuovamente sul mercato la marca. In questo travaglio societario, tuttavia, l’azienda non ha mai smesso di produrre modelli di moto da favola e capaci di stimolare l’interesse del popolo, numerosissimo e competente, di centauri.

Nella carrellata di Mv Agusta che proponiamo in calce, è evidente come i segni della storia non abbiano scalfito il mito.

Suzuki lancia Burgman, prima moto a idrogeno

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Suzuki si mette al passo con i tempi e presenta il Burgman, ovvero il primo scooter ad idrogeno. La vetrina è in l’esposizione nel salone di Tokyo, la cui quarantunesima edizione è iniziata il 21 ottobre e terminerà il 4 novembre presso la fiera di Makuhari.

Il serbatoio a idrogeno del Burgman da 70MPa consente un ampio raggio di utilizzo. Per garantire la sicurezza è protetto da una robusta cellula anti-crash. Fra le novità esposte dal marchio c’è la Gladius 400 ABS, una naked con un motore bicilindrico a V, progettato, di 400 cc, caratterizzata da un telaio solido, un look accattivante e una grande facilità d’utilizzo.

Oppure la Boulevard 400, una cruiser performante con un motore di 400 cc bicilindrico a V di 45° raffreddato a liquido ad iniezione elettronica. O infine la GSX1250F ABS, una tourer completamente carenata caratterizzata da una linea compatta, con una coppia eccezionale tanto da renderla divertente e al tempo stesso ideale per i lunghi viaggi.

Store Ducati in Cina, ed è solo l’inizio

ducati-cinaMomento imperdibile e news di sicuro interesse. In Cina è stato inaugurato il primo store ufficiale della casa motocisclistica bolognese, la Ducati: si chiama “Ducati Shanghai“. Un passo storico che ruota intorno al board della marca e che è stato introdotto da Gabriele Del Torchio, ovvero il Presidente Ducati Motor Holding, Cristiano Silei, responsabile Commerciale Ducati, e Mirko Bordiga, CEO Ducati Asia Pacific.

Un riconoscimento importante e un gran bel punto di partenza per future novità: l’iniziativa, infatti, va ben oltre la commercializzazione delle moto e include un percorso volto all’affermazione del marchio italiano quale riferimento impresciindibile. Ducati trova spazio in un mercato che sta diventando sempre più importante e imperdibile, tanto dal punto di vista economico quanto sotto quello del prestigio.

Etilometro nei ristoranti, motociclisti e automobilisti sotto tiro

etilometroLe stragi del sabato sera purtroppo stanno coinvolgendo, direttamente e indirettamente, anche il contesto delle due ruote per la quantità di incidenti che hanno per protagonisti e vittime molti centauri. Una piaga a cui porre rimedio immediato. Ecco che allora il Governo sta varando una nuova legge, quella degli etilometri obbligatori all’interno di ristoranti e locali pubblici.

Infatti, secondo i dati in possesso di Polizia e Carabinieri, la maggior parte delle tragedie avviene dopo aver mangiato e bevuto, oppure in concomitanza dall’uscita delle discoteche. Quando si indossa il casco, dopo aver bevuto molto, la vista è annebbiata dal sonno. Così, nella prima settimana di novembre, la Commissione lavori pubblici del Senato esaminerà gli emendamenti relativi al provvedimento di riforma del codice della strada ricevuto nello scorso luglio dalla Camera.

Il problema è capire se il decreto sarà obbligatorio per i ristoranti: dovranno dotarsi delle apparecchiature specifiche? Inutile ribadire che la prima accortezza dei centauri deve essere quella di rispettare le leggi in vigore anche nelle modalità relative alla guida della moto. Per assicurare sicurezza a se stessi e agli altri.

KTM 350 SX-F, unica immagine disponibile (in attesa del Salone di Milano)

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Anche KTM non manca all’appuntamento con le novità delle due ruote e decide di presentarsi al Salone del ciclo e del Motociclo di Milano (Eicma a novembre 2009) con la sua bella ventata di innovazione. Presso l’azienda si parla da tempo di una serie di accorgimenti tali da suscitare l’interesse di ciascun centauro.

Moto da cross di nuova generazione riconducibili tutte all’evoluzione garantita dal propulsore di 350cc, unito per la circostanza a un nuovo telaio. Nuove anche le sospensioni in un ritocco che dovrebbe interessare l’intera gamma KTM e che, inizialmente, viene immesso nel mercato con la 350 SX-F, di cui abbiamo a disposizione solo qualche immagine.

Il debutto sul mercato dovrebbe avvenire nel 2010, appena prima che venga testata nelle competizioni ufficiali in svolgimento nel prossimo anno. Mike Alessi pare esser l’indiziato a sperimentare la KTM 350 SX-F nel Supercross mentre Tony Cairoli potrebbe lanciarla nel Mondiale MX1.

Los Angeles, Brad Pitt cade dalla moto (un chopper): illeso

BradPitt-incidente-motoDella serie “Anche i ricchi, a volte, piangono”. Certo, in questo caso Brad Pitt, incappato in un incidente in moto come ne accadono tanti, ha tutto il nostro pensiero, con l’augurio che le conseguenze siano davvero lievi come si dice.

Solo un incidente con la motocicletta, si diceva, eppure basta che in sella ci sia una stella del cinema e uno dei più riconosciuti play boy dell’universo (quante, giovani e meno giovani, non vorrebbero essere nei panni e nella pelle di Angelina Jolie???) che anche una banale caduta dalla moto non è più tanto banale e si porta dietro una coda di polemiche, dubbi e illazioni che ne basterebbe anche solo la metà, per scriverci un articolo corposo.

Dunque: i fatti, lasciati trapelare in quel di Los Angeles, dove è avvenuto il crash, dicono che alla causa della caduta del cowboy più sexy del mondo (quello che si è visto in qualche scena del film Thelma & Louise, con Susan Sarandon e Geena Davis) ci sarebbe la responsabilità di un paparazzo, meglio ancora: di un fotografo che lo avrebbe inseguito per “rubare” qualche scatto sulla sua vita privata. Questa la prima versione, per cui il protagonista di pellicole cult (quali sono diventate Seven, Sleepers, Sette anni in Tibet, Vi presento Joe Black, Fight Club, Essere John Malkovich, Snatch, The Mexican, Troy, Mr. & Mrs. Smith) avrebbe perso il controllo della sua moto quando l’auto del fotografo gli si sarebbe avvicinata troppo proprio per fare la foto.

Portimao gara 2, Spies (5^) campione del Mondo 2009. Vince Fabrizio, Haga secondo

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Superbike World Championship 2009
Portimao, Gara 2 i top ten:

1 Michel Fabrizio – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 F09

2 Noriyuki Haga – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 F09
3 Jonathan Rea – HANNspree Ten Kate Honda – Honda CBR 1000RR
4 Shane Byrne – Team Sterilgarda – Ducati 1198 RS
5 Ben Spies – Yamaha World Superbike Team – Yamaha YZF R1
6 Max Biaggi – Aprilia Racing – Aprilia RSV4 Factory
7 Leon Camier – Aprilia Racing – Aprilia RSV4 Factory
8 Jakub Smrz – Guandalini Racing – Ducati 1198 RS
9 Troy Corser – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR
10 Sylvain Guintoli – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 K9

Superbike classifica 2009:

Ben Spies (462 punti)
Noriyuki Haga (456)
Michel Fabrizio (382)
Max Biaggi (319)
Jonathan Rea (315).

Superbike classifica costruttori 2009:

Ducati 572 punti
Yamaha 505 punti
Honda 431 punti

Valentino Rossi 2009, nono Mondiale (settimo in MotoGp): le prime reazioni

rossi-malesia-2009Dopo aver tagliato il traguardo della gara malesiana di Sepang al terzo posto, Valentino Rossi è corso a festeggiare il titolo del Mondo 2009 di MotoGp. Settimo nella massima categoria, nono in carriera (Vale ne ha vinto uno in 125cc e uno in 250cc).

Le prime battute del pesarese sono ovviamente di giubilo:

Sono campione del mondo per la nona volta, è qualcosa di cui andare fieri. Sono molto contento, è stata una stagione difficile: ho dovuto combattere con il mio compagno di squadra, che un avversario tosto con il quale abbiamo inscenato un grande duello. Ci sono stati anche momenti molto deludenti ma è stato tutto più complicato dell’anno scorso, quando la voglia di vincere era alle stelle”.

Gli hanno fatto eco i complimenti delle più alte personalità dello sport – di categoria e non – a livello mondiale. Il primo ad aver espresso grande soddisfazione per l’affermazione del pesarese è stato il presidente del Coni, Gianni Petrucci:

Portimao gara 1, Spies vince e scavalca Haga (fuori al sesto giro)

spies-portimaoSuperbike Portimao, la top ten di gara 1:

1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 38’15.390
2 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.697
3 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2.113
4 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2.757
5 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 14.753
6 22 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 20.044
7 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 25.634
8 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 31.104
9 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 36.689
10 15 Baiocco M. (ITA) Ducati 1098R 39.331

Finale thriller, e per lo spettacolo va bene così. Con il pubblico ad assistere con il fiato sospeso fino alla fine. A questo punto, per Ben Spies l’impresa è quasi giunta a compimento. Nel corso di gara 1 della Superbike in programma in Portogallo, circuito di Portimao, l’americano è riuscito ad imporsi con merito e in maniera netta.