Freestyle, spettacolo davanti a 20 mila persone allo stadio Flaminio, per la Red Bull X-Fighters 2010

In 20 mila hanno assistito allo spettacolo di Freestyle del Red Bull X Fighters 2010 che si è svolto allo stadio Flaminio.  Il titolo di campione 2010 è andato a Nate Adams,  che si è esibito in modo fantastico. Una grande serata che ha lasciato tutti gli appassionati ed i presenti a bocca aperta, dopo le prove fatte dai tanti campioni che si sono mostrati al pubblico in diverse specialità: Whip, Hart Attack, Ruler etc… Persino lo Tsunami, una verticale sopra al manubrio cercando di tenere la moto in u assetto orizzontale e che non faccia perdere l’equilibrio al pilota.

Sicurezza, vietati i caschetti DGM, trasgressori multati di 74 euro con segnalazione di 5 punti sulla patente

Domani sarà una data importante per tutti gli appassionati di motorini e scooter, infatti dopo tanti anni saranno  vietati i i caschettini per ciclomotore, quelli che all’interno della calotta hanno il marchio DGM. Infatti  con la legge 120 del 29 luglio 2010 sono stati eliminati dalla circolazione, in quanto non ritenuti adatti per la sicurezza. Ovviamente c’è anche una sanzione per chi utilizzerà i caschi detti a scodella,  con una multa di 74 euro e una penalità di cinque punti sulla patente. Quando il mancato uso del casco riguarda un minore trasportato, della violazione risponde il conducente. In più, fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Se si fa un incidente con un casco non omologato subendo lesioni fisiche alla testa, l’Assicurazione potrebbe anche non pagare l’intero  risarcimento, in quanto il soggetto in questione ha commesso una infrazione, usando un casco non più omologato.

CR&S Duu, presentata al Salone EICMA 2010

La CR&S Duu è una monocilindrica monoposto, graziosa ed elegante, ma sicuramente poco appariscente, ed adatta soprattutto per viaggi di divertimento, e non per lunghi percorsi. Il motore è per la 1916 di cilindrata, con telaio in acciaio e design tutto in alluminio. La filosofia della Duu è la stessa che ha caratterizzato la sorellina monocilindrica, e al prossimo Salone EICMA 2010 dovrebbe apparire per la prima volta al pubblico. Per quanto invece riguarda la vendita diretta, bisogna aspettare la fine del 2011.

Moto Gp, l’ordine d’arrivo a Sepang e la classifica piloti dopo il Gp della Malesia

Questo l’ordine d’arrivo della classe MotoGp del Gp di Malesia (20 giri di 5,548 km per 110,96 km) disputato a Sepang: 1. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 41’03″448 (media 162,153 km/h); 2. Andrea Dovizioso (Ita) Honda + 0″224; 3. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha + 6″035; 4. Ben Spies (Usa) Yamaha + 13″676; 5. Alvaro Bautista (Spa) Suzuki + 15″402; 6. Nicky Hayden (Usa) Ducati + 18″826; 7. Hiroshi Aoyama (Jap) Honda + 20″218; 8. Marco Simoncelli (Ita) Honda + 23″574; 9. Marco Melandri (Ita) Honda + 23″964; 10. Randy De Puniet (Fra) Honda + 31″850.

La classifica della classe MotoGp del Motomondiale dopo 15 delle 18 gare in calendario: 1. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha 313 punti (campione del mondo); 2. Dani Pedrosa (Spa) Honda 228; 3. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 181; 4. Casey Stoner (Aus) Ducati 180; 5. Andrea Dovizioso (Ita) Honda 179; 6. Ben Spies (Usa) Yamaha 152; 7. Nicky Hayden (Usa) Ducati 139; 8. Randy De Puniet (Fra) Honda 94; 9. Marco Simoncelli (Ita) Honda 92; 10. Marco Melandri (Ita) Honda 86.

Moto Gp, Lorenzo festeggia omaggiando Rossi: “Ho imparato molto da lui”. Rossi ironico: “Non potevo lasciare la Yamaha con 45 vittorie…”

Queste le dichiarazioni dei protagonisti del Gran Premio della Malesia. Jorge Lorenzo (Yamaha): “Mi considero una persona fortunata, ho vinto due Mondiali in 250 e per me era il massimo quattro anni fa. Ma ora sono campione in MotoGp, che è il massimo del massimo per un pilota di moto. Penso di aver fatto una bella gara dall’inizio fino a metà, poi ho pensato che era meglio finire la gara e ho attivato il pilota automatico. Oggi ho raggiunto il traguardo massimo: voglio sempre migliorare, imparare, e dopo ogni sconfitta, ogni infortunio sono sempre tornato più forte. Rossi? I pro superano i contro. Ho imparato tantissimo da un pilota come Valentino. Non siamo amici e ultimamente abbiamo avuto qualche screzio ma non posso dire che non è un grande campione, direi una bugia. Quella australiana non è una pista favorevole per me, ma il Portogallo mi piace e tenterò di dare il massimo nelle prossime gare”.

Valentino Rossi (Yamaha): “Quando ho visto che avevo 45 vittorie con la Yamaha mi son detto, ‘devono essere 46′. E’ stato difficile, ho fatto grande fatica ma ringrazio il team. Sono contento. Lorenzo campione? Ho fatto i complimenti a Jorge che ha meritato ma io corro per me non per lui. Tutti i miei amici che si sono divertiti mi devono offrire una pizza. Non è stata la partenza più brutta della mia carriera, mi è capitato altre volte, l’ho vista brutta, ma poi sono bastate 4-5 curve per capire che si poteva fare. Ho guidato bene, ero forte in staccata, era una gara da vincere e la differenza tra i grandi piloti e i campioni è quella di arrivare davanti quando ci sono gare da vincere. Io in questa pista vado molto forte e se sto bene ho qualche decimo di vantaggio sui miei avversari. Questa vittoria ha una grandissima importanza per me. Mi dispiace molto andare via dalla Yamaha. Se proverò la nuova moto? Se non me la fanno provare sono veramente delle…..(risata, ndr)”.

Andrea Dovizioso (Honda): Non possiamo pretendere troppo. I miglioramenti sono enormi, sono soddisfatto, ne riparleremo il prossimo anno. Stiamo ancora imparando. Quando ti giochi la vittoria ci credi, scoccia se ti sfugge per qualche decimo ma non possiamo essere arrabbiati. Devo ringraziare il team, abbiamo fatto un lavoro esagerato, credono in me e io in loro e ringrazio l’Hrc. Siamo un gran gruppo e questo ci ha permesso di arrivare qui in Malesia e giocarci la vittoria con valentino. A Phillip island? Normalmente Stoner li fa la differenza, Valentino va forte, noi ce la giochiamo”.

Moto Gp, Lorenzo diventa Campione del Mondo a Sepang. Rossi torna alla vittoria, grande Dovizioso 2°

Ha provato a rubargli la scena sino all’ultimo, provando a rovinare la festa del compagno di squadra in Yamaha e grande rivale in pista. Valentino Rossi ha vinto, per uno strano scherzo del destino, il GP di Malesia al termine di una rimonta incredibile (alla partenza era scivolato addirittura all’11° posto) e di una gara divertente ed emozionante, proprio nel giorno che incorona Jorge Lorenzo Campione del Mondo grazie al terzo posto finale alle spalle di Andrea Dovizioso. Giornata davvero indimenticabile per il fenomeno spagnolo, che arriva a Sepang con la tranquillità di chi sa di poter chiudere il discorso mondiale per laurearsi campione anche con un anonimo nono posto e che, dopo la pole strappata sabato, ha cercato sino a pochi giri dal termine la vittoria, per porre la classica ciliegina sulla torta che lo attende ai box.

L’avvio di gara è vibrante, con Lorenzo che si porta sin da subito in vetta alla corsa, incalzato però da un Dovizioso scatenato e con un passo nettamente più veloce, mentre Rossi si “dimentica” di scattare al via e finisce col scivolare addirittura in undicesima posizione. Il primo giro però, perde definitivamente anche un altro protagonista: l’australiano Stoner, infatti, si sdraia con la Ducati proprio nella curva che precede il rettilineo dei box. Va in scena così un duello serrato tra Lorenzo e Dovizioso, col forlivese che riesce presto ad infilare lo spagnolo con una staccata imperiosa. Dalle retrovie, però, comincia ad intravedersi l’ombra della sagoma della M1 del Dottore, che grazie ad una serie impressionante di giri veloci, si riporta ben presto alle spalle dei due battistrada. Lorenzo prima e Dovizioso non possono nulla contro il ritmo impressionante imposto dal Dottore alla gara, venendo così risucchiati da un Rossi che conquista la prima posizione al termine di alcune staccate davvero al limite. Dovizioso però non molla e nel finale riesce anche a riportarsi in testa: ma è solo una breve illusione, spazzata via da un nuovo capolavoro di Rossi (staccata da brividi) che vola al traguardo e riesce così a tornare sul gradino più alto del podio dopo quasi sei mesi di assenza: l’ultimo successo del Dottore è infatti datato 11 aprile 2010, a Doha, per il primo appuntamento dell’anno.

Bandiera a scacchi che sventola alta per Rossi sul cielo di Sepang, ma che ben presto deve ovviamente lasciare spazio a quella spagnola per i festeggiamenti in pista di un Lorenzo scatenato. Il nuovo campione del mondo, prima indica alle telecamere un cartello con la scritta “game over”, poi ‘litiga’ con la bandiera iberica che gli si infila nella ruota posteriore della sua M1. Imprevisto che si trasforma però ben presto in un simpatico siparietto di una giornata comunque storica per il 23enne maiorchino, dominatore assoluto di questa stagione in cui ha sempre concluso le 15 gare fin qui disputate vincendone ben sette. Annata, ovviamente, anche condizionata dalle cadute di Rossi prima e Pedrosa poi (entrambi fuori dai giochi per infortuni che ne hanno minato il cammino nel Mondiale), che comunque non possono e non devono certo sminuire il trionfo di questo incredibile campione, che ora potrà godersi con assoluta calma la vera festa in suo onore organizzata da amici e parenti.

Motomondiale, Toni Elias Campione del Mondo nella Moto2. Ma a Sepang il podio parla solo italiano

Nel giorno della festa di Toni Elias, arriva la prima vittoria stagionale per Roberto Rolfo, che si è imposto nel Gran Premio della Malesia sul bollente tracciato di Sepang, al termine di un acceso e divertente duello vissuto con il sanmarinese Alex De Angelis. Roberto Rolfo torna dunque alla vittoria a distanza di ben sei anni dall’ultima volta, quando vinse a Jerez nel 2004. Gara perfetta del pilota Italtrans STR, che si difende fino all’ultima curva dagli attacchi di De Angelis che trova comunque il primo podio della stagione.

Gara dunque frizzante e divertente dall’inizio alla fine, che finito col premiare anche l’altro pilota italiano, Andrea Iannone. Il pilota della Speed Up, infatti, ha chiuso al terzo posto completando il podio della Malesia per la classe Moto2.

Quarto posto finale invece per Toni Elias, che si laurea Campione del Mondo con tre gare d’anticipo. Esultanza davvero incontenibile quella del 27enne pilota catalano che, arrivato ai box, si è lasciato travolgere dall’emozione, scoppiando in un lungo pianto liberatorio mentre venive abbracciato da parenti, amici e tecnici. Una stagione praticamente perfetta quella vissuta da Toni Elias, capace di vincere ben sette delle 14 gare fin qui disputate, tutte quante portate a termine fino alle bandiere a scacchi finali. Si tratta del primo titolo iridato della carriera per questo ragazzo nato a Manresa, che fino alla passata stagione correva in MotoGP in sella alla Honda del Team Gresini, dopo aver vissuto anche una breve parentesi con la Ducati dell’Alice Team.

Proprio per questo ha iniziato l’annata tra i favoriti per il titolo, e durante la stagione la sua esperienza e il suo talento lo portano a conquistare come detto 7 vittorie, di cui ben 4 consecutive. Le sue caratteristiche di guida e la sua forte personalità si sono guadagnati milioni di fans in tutto il mondo, con lo spagnolo che può gioire anche per un altro piccolo record: oggi è infatti diventa il primo Campione del Mondo Moto2 della storia con soli 27 anni.

Motomondiale, nel Gp della 125cc in Malesia trionfa ancora Marquez. Terol 2° ed Espargarò 3° completano il podio

E’ andata a Marc Marquez la vittoria del Gp della Malesia, 14a appuntamento del motomondiale per la classe 125cc. Il pilota spagnolo della Derbi (Red Bull Ajo Motosport) ha infatti preceduto sul podio i connazionali Pol Espargaro (Derbi Tuenti Racing) e Nicolas Terol (Bancaja Aspar Aprilia). Insomma, ancora una volta il copione è stato rispettato, con i tre piloti spagnoli che sin dall’inizio si contendono la vittoria del titolo iridato. Partenza complicata per Pol Espargaró nel GP di Malesia, che però nel giro di poche curve riesce a recuperare fino alla seconda piazza. Davanti invece, prova subito a scappare Terol, mentre l’uomo più in forma del fine settimana, Marquez, viaggia solo terzo, tallonato dagli scudieri dei suoi due rivali per il titolo, Bradley Smith ed Efren Vazquez. Si ritira invece quasi subito Lorenzo Savadori (Matteoni CP Racing). Ma dopo una fase di studio, parte subito la rimonta di Marquez, che si conclude dopo appena quattro giri: il pilota Red Bull Ajo Motorsport si prende la vetta della corsa quando mancano 13 giri alla fine, con Terol ed Espargaró che lo seguono a ruota. La gara vive di continui colpi di scena: un piccolo errore di Marquez, permette ad Espargaró di portarsi al comando della gara. La Derbi Tuenti Racing davanti rallenta il ritmo e da dietro recuperano tutti e tre i compagni di squadra dei piloti di fuga, con le strategie di squadra che diventano così decisive. Intanto cadono Simone Grotzskyj (Fontana Racing), e poco dopo da Danny Webb (trasportato in barella al centro medico). A cinque giri dal termine, Marquez preme sull’acceleratore e si lascia alle spalle tutti i rivali, un segnale chiaro della superiorità dimostrata per tutto il fine settimana. L’ottava vittoria stagionale arriva dunque senza troppi sforzi, caldo a parte, con Pol Espargaró e Nico Terol che compongono per l’ennesima volta il podio tutto spagnolo. Il podio sorride allo spagnolo anche grazie alla seconda piazza del numero 44 del Tuenti Racing, che regala a Marquez la vetta della classifica generale, con Terol 2º a tre punti ed Espararó sempre a 12, quando mancano ancora tre gare alla fine della stagione. Giornata amara invece per gli italiani, con Marco Ravaioli 18° a precedere Tommaso Gabrielli.

Moto Gp, a Sepang Lorenzo e Rossi con sentimenti contrastanti. E sul web spunta una “constatazione amichevole”

Ecco le dichiarazioni di alcuni protagonisti della Moto Gp. Partiamo dal leader Jorge Lorenzo della Yamaha, che ha conquistato la pole position: “La pista di Sepang era complicata per noi e ho fatto il massimo per essere il più veloce. In gara credo che ci saranno delle differenze e come al solito sarà molto importante fare bene alla domenica”.

Andrea Dovizioso (Terzo, Honda): “Sarà una gara difficile, dobbiamo studiare bene i tempi. Certo le condizioni qua erano difficilissime e stare davanti è una bella soddisfazione. Sarà una gara dura, anche se è difficile interpretare il passo di tutti. Bisogna capire chi è andato forte, nell’ultimo giro ho visto solo Valentino Rossi che tirava. Quanto alle gomme, non sarà semplice decidere quali usare”,

Valentino Rossi (Yamaha, sesto posto): Con la gomma da gara non andiamo malissimo, anche se non siamo i più veloci ho un passo piuttosto buono. Dovrò partire in seconda fila. Il davanti va bene, non abbiamo grip dietro è un problema che ci assilla tante volte, faccio fatica ad andare più forte. La gara? Non siamo messi malissimo. Sarà difficilissima per la temperatura, sarà una gara lunga. Partire in seconda fila complicherà tutto ma cercheremo di fare il massimo”.

Rossi e Lorenzo alla constatazione “amichevole” – Intanto, vi segnaliamo una simpatica iniziativa. I duelli in pista tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sono entrati nella leggenda del mondo delle due ruote, ma nello stesso tempo sono anche diventati uno spunto per trovate divertenti per tutti gli appassionati delle due ruote, che nel libero mondo del web, danno libero sfogo alla loro fantasia, ispirati proprio dalle gesta dei due campioni. E’ il caso dell’aspro duello che ha visto protagonisti i due compagni di team in Yamaha sul circuito di Motegi nel corso del Gp del Giappone, disputatosi nello scorso weeked. Su internet ha infatti iniziato a circolare da alcuni giorni, una fantasiosa “constatazione amichevole” su cui compaiono i nomi dei due piloti, i dati personali e il mezzo utilizzato, oltre che una serie di osservazioni del caso. Potevo cadere, scrive Lorenzo sul consueto modulo fornito dalle assicurazioni. “Mi sono divertito, replica, invece il “Dottore”. Il tutto corredato da uno foto del “fattaccio“. Naturalmente non mancano come prassi vuole i testimoni, tra gli altri gran parte del popolo italiano che ha seguito la gara in tv. E chissà cosa direbbe un assicuratore in questo caso: chi ha torto e chi ragione?

Moto Gp, a Sepang Lorenzo conquista una pole Mondiale. In Moto2 e 125 pole per Terol e Marquez

Ora possiamo scriverlo senza timore di essere clamorosamente smentiti: domani Jorge Lorenzo festeggerà quasi certamente la conquista del primo titolo iridato nella classe regina in carriera. Fatti i dovuti calcoli dopo l’incidente di Pedrosa e la conseguente rinuncia dello stesso e della Honda a partecipare al weekend di Sepang, il titolo Mondiale è distante appena sette punti. Jorge Lorenzo si è infatti presentato in Malesia, per il 15esimo appuntamento del Motomondiale 2010, con la seria intenzione di chiudere i giochi col discorso iridato ed evitare altri rischiosi duelli con il “compagno” Rossi. Ed è forse proprio grazie a questa grande convinzione, che il leader ha messo in pratica in pista questa mattina, sta alla base della conquista della pole position con il cronometro fermato sul tempo di 2’01″537, precedendo di un decimo l’ottima Ducati di Nicky Hayden. A completare la prima fila la Repsol Honda di Andrea Dovizioso, staccato di 292 millesimi. Più staccato, e in affanno invece, il “Dottore” Valentino Rossi, che in sella all’altra Yamaha ufficiale non è riuscito ad andare oltre a un deludente sesto posto scavalcato in seconda fila anche dalla Yamaha Tech 3 di Ben Spies e dalla Ducati di Casey Stoner.

Sarà invece Julian Simon a scattare domani dalla pole nella Moto2. Il pilota spagnolo della Super ha infatti fermato il cronometro sul tempo di 2’08″562 precedendo il sanmarinese Alex De Angelis (Motobi) e lo svizzero Thomas Luthi (Moriwaki) staccati rispettivamente di 192 e 298 millesimi. A completare la prima fila il leader del mondiale, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki) che ha preceduto gli italiani Roberto Rolfo (Suter) e Andrea Iannone (Speed Up). Per Simon si tratta della terza pole della stagione.

In 125cc, infine, continua il dominio assoluto del giovane spagnolo Marc Marquez che ha fatto segnare il tempo di 2’13″398, centrando così l’ottava pole stagionale in sella alla sua Derbi. Alle sue spalle le Bancaja Aspar Aprilia del tedesco Bradley Smith e del connazionale Nicolas Terol, attuale leader del mondiale. A chiudere la prima fila è un altro spagnolo della Derbi, ovvero Pol Espargaro.

BMW, richiama 122 mila moto dal 2006-al 2009, per una perdita nel sistema dei freni

BMW ha comunicato ai suoi clienti di dover richiamare 122mila esemplari  tra K 1200 GT, R 1200 GS/GS Adventure, R 1200 R, R 1200 ST e R 1200 RT, dal 2006-al 2009 a causa di perdite nel sistema frenante, anche se effettivamente non c’è stato nessun problema reale segnalato. Il modello K 1200 GT nella primavera del 2008 aveva già subito un primo richiamo. Sono 18mila le moto vendute, ,ma per ora i possessori dovranno controllare il liquido dei freni anteriori nel serbatoietto e controllarlo con un rivenditore in caso di dubbio, prima  di sostituire la parte difettosa con un breve intervento che sarà a carico di BMW Motorrad.

Triumph, ancora due novità a Parigi, America e SpeedMaster 2011

Per la serie non vogliamo farci mancare nulla, la Triumph ha presentato al Salone di Parigi le ultime due novità, la Triumph America e la SpeedMaster del 2011. Si tratta di piccole cruiser ma dal valore non indifferente. La parte estetica vede cerchi in lega da 16 pollici abbinati a pneumatici dalla spalla alta. Il parafango anteriore è più avvolgente, il manubrio arretrato e le pedane avanzate. A differenza della SpeedMaster, che dispone di una ruota anteriore da 19 pollici, con pneumatico più stretto, dotata di un disco singolo, look più sportivo. Completano l’equipaggiamento, il faro anteriore, il serbatoio a goccia parafanghi,ed i carter motore verniciati in nero. Entrando nel discorso prettamente tecnico, i motori sono un bicilindrico raffreddato ad aria da 865 cm3 con albero motore a 270°, che eroga 61 CV, con lo stesso motore che può anche essere alimentato ad iniezione elettronica-

Moto Gp, Valentino Rossi attacca la Dorna e Bernie Ecclestone. “Mettono i soldi davanti a tutto. Anche alle nostre vite”

La classica goccia ha fatto traboccare il vaso. Valentino Rossi ha attaccato duramente Bernie Ecclestone: temi dell’aspra critica, soldi, audience, ma soprattutto la salvaguardia delle vite di tutti quegli sportivi che in video non mettono solo la faccia. “Correre alle 4 del pomeriggio invece che alle 2 qui in Malesia è assurdo“, ha dichiarato polemico il Dottore, letteralmente scagliatosi contro le scelte della Dorna, organizzatrice del Motomondiale di mettere in programma la MotoGp alle 16:00 ora locale (le 10 in Italia) in modo da garantire così il successivo svolgimento delle gare di Formula 1.

Oramai si sa che qui dopo una certa ora, generalmente le 15:30, piove quasi sicuramente e sembra davvero che stiamo lì fermi ad aspettare che inizi a piovere – ha continuato Rossi Ci prostriamo sempre allo strapotere della Formula 1 che di noi della MotoGp se ne frega altamente e non ha paura di niente. Quelli che hanno paura siamo noi! Alle 14:00 qui c’è il 90% delle probabilità che non piova mentre alle 16:00 c’è la stessa percentuale che piova, è veramente una cretinata“. Ma la polemica contro la pessima programmazione delle gare, gestita dalla Dorna, era spuntata fuori nelle gare del 2009: “Lo scorso anno mi giocavo il mondiale ed avevo una gran paura“, ha detto Rossi. “Alle 16:00 è iniziata la gara, io sono partito dalla pole, ero in testa e poi dopo pochi giri abbiamo dovuto interrompere la gara e ripartire con assetto rain. Chi organizza dovrebbe calcolare queste cose e non pensare sempre e solo alla tv“.

Il campione di Tavullia però, dopo aver espresso la propria opinione riguardo alla questione al presidente della Dorna, Carmelo Ezpeleta, punta dritto su Bernie Ecclestone: “La cosa l’ho segnalata un sacco di volte! Gli ho anche detto che con Bernie se vuole ci parlo io, ma lui ha fatto una faccia come per dire che tanto Ecclestone se ne frega, non gli interessa nulla di quello che fa la MotoGp. La F1 fa più ascolti nella tv italiana“. Come a dire: “Se vuoi salvare la pelle lascia la moto e vieni a correre in vettura all’orario che più ci fa comodo!“. Messaggio ‘tra le righe’ che sembra aver colto anche il Dottore che ha chiuso con un categorico: “Non penso proprio che succederà”.

Moto Gp, a Sepang Valentino Rossi primo nelle libere del venerdì. Poi Dovizioso e Lorenzo

E’ stato Valentino Rossi il più veloce nelle prove libere del venerdì del GP della Malesia, 15a prova del Mondiale di MotoGP. Il pilota italiano della Yamaha ha infatti girato in 2’02″724 precedendo a fine sessione l’altro italiano Andrea Dovizioso (Honda) staccato di 109 millesimi. Terzo invece il leader e quasi campione del mondo Jorge Lorenzo (Yamaha). Per lo spagnolo, dopo il forfait di Dani Pedrosa, basterà arrivare nono per succedere al Dottore. Casey Stoner è invece caduto a inizio sessione, ma per fortuna per l’australiano non ci sono state conseguenze serie. La sua Ducati è giunta quarta davanti alla Suzuki di Alvaro Bautista. Marco Melandri è settimo, soltanto 11esimo Marco Simoncelli seguito da Loris Capirossi.

Il primo posto di Valentino Rossi, è frutto della mancanza pressoché totale dei problemi fisici che hanno afflitto il “Dottore” negli ultimi mesi. “E’ stato un buon inizio per noi, abbiamo trovato immediatamente un buon setting e io mi sono sentito bene, senza problemi sulla mia moto, e la spalla non mi ha fatto male – spiega il campione di Tavullia al termine delle prove -. La pista è piuttosto sporca ma migliorerà e io amo guidare su questa pista, è una delle mie preferite. Sono felice di poter essere qui e siamo fiduciosi che saremo capaci di fare ulteriori miglioramenti domani per tentare di prendere la pole o almeno la prima fila“.

De Angelis primo in Moto2 – Buone notizie anche dalla Moto2, dove il nostro Alex De Angelis ha realizzato il miglior tempo al termine delle prove libere. Il sanmarinese della Motobi ha infatti girato in 2’09″586 precedendo al termine della sessione, la Suter di Scott Redding, staccato di 188 millesimi. Terzo l’attuale leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki) a 249 millesimi. Buon quinto tempo anche per l’altro italiano in gara Andrea Iannone (Speed Up) alle spalle di Julian Simon (Suter) quarto.

In 125cc invece, il trionfatore dell’ultimo GP a Motegi, Marc Marquez, è finito subito davanti a tutti nelle prove libere del Gp della Malesia. Il pilota spagnolo della Derbi ha infatti chiuso la sessione in 2’14″274, mentre Pol Espargaro e Nico Terol si sono piazzati alle sue spalle rispettivamente a 376 e 510 millesimi. Esteve Rabat su Blusens STX completa il poker tutto spagnolo, mentre Bradley Smith (Bancaja Aspar) e Sandro Cortese (Avant Ajo) hanno dovuto accontentarsi della quinta e sesta posizione.