Non saranno una frattura al piede e una alla mano a mettere k.o. Toni Elias. Il pilota spagnolo di Moto2 è stato operato ieri dopo l’infortunio subito a Jerez de La Frontera dove lo scorso fine settimana hanno provato per l’ultima volta nel pre-stagione la moto di 125 e Moto2 (la classe che sostituisce da questa stagione la 250). Elias è scivolato sull’asfalto e ha riportato una frattura al piede sinistro e un’altra alla mano destra: l’operazione è stata eseguita dell’equipe guidata dal dottor Joaquim Casanas nella clinica Teknon di Barcellona che è riuscita a ridurre le fratture senza difficoltà. I medici hanno collocato una vite nel piede sinistro e cinque da 1,5 millimetri con una placca nella mano destra.
Bud per moto: le piastre di sterzo
Il marchio Bud è sempre stato al servizio degli amanti del mondo delle moto, curando con estrema cura i dettagli, leggerezza, estetica e raffinatezza.
Tra i prodotti più rilevanti troviamo le piastre di Sterzo interamente lavorate a CNC ricavate dal pieno con materiali aereonautici, che assicurano rigidità e leggerezza uniche e una migliore distribuzione dei pesi sulla ruota anteriore. Sono dotate di scanalature di registrazione con una semplice regolazione, per una scelta di posizione del manubrio multipla. L’anodizzazione con tutte le colorazioni assicura un look perfetto per ogni tipo di moto.
Kawasaki Ninja ZX-10R, una guerriera equilibrata
Mentre le case europee propongono supersportive dotate di sistemi elettronici sempre più sofisticati, la Kawasaki va un po’ in controtendenza. Per il 2010 propone questa Ninja ZX-10R rinnovata in una serie di aspetti anche importanti, ma priva di mappature regolabili, controlli di trazione e altre “diavolerie” del genere. Sostanzialmente gli interventi si possono riassumere in una accurata e profonda messa a punto.
Sono stati poi modificati il selettore del cambio, il rivestimento dello scarico, il cupolino e l’ammortizzatore di sterzo. La ZX-10R in gara forse fatica a tenere il passo delle concorrenti, ma nel mondo reale – chiamiamolo così – si conferma divertente e efficace per la sua precisione di guida: con lei ci si sente subito a proprio agio. Buona la dotazione, anche rispetto alle tecnologie europee: la frizione ha un limitatore di coppia regolabile che funge da antisaltellamento, mentre un sistema di controllo dell’accensione contiene i pochi improvvisi di potenza. L’abitabilità è buona per essere una sportiva.
Mondiale Superstock 1000, a Portimao successo di Ayrton Baldovini
Ayrton Baldovini del Bmw Motorrad Italia Superstock si è aggiudicato la prima gara del Mondiale Superstock 1000 a Portimao. La sua S 1000 RR ha preceduto il francese Berger. Alle loro spalle altri due transalini, Baz e Barrier, e poi una lunga fila di piloti italiani: Bussolotti, La Marra, Giugliano, Antonelli e Petrucci.
Risultati della gara:
1 86 Badovini A. Ita BMW S1000 RR 21’18.245 (155,193 kmh)
2 21 Berger M. Fra Honda CBR1000RR 2.744
3 65 Baz L. Fra Yamaha YZF R1 13.154
4 20 Barrier S. Fra BMW S1000 RR 13.800
5 5 Bussolotti M. Ita Honda CBR1000RR 15.304
6 47 La Marra E. Ita Honda CBR1000RR 15.861
7 34 Giugliano D. Ita Suzuki GSX-R 1000 16.727
8 8 Antonelli A. Ita Honda CBR1000RR 17.334
9 9 Petrucci D. Ita Kawasaki ZX 10R 20.558
10 30 Savary M. Sui BMW S1000 RR 22.386
Giannelli, silenziatore Rekord per scooter a 119 euro

Torniamo a parlare dei silenziatori con la marca Giannelli che presenta Rekord.
E’ uno scarico omologato EU, con polmone a fascette saldato manualmente e verniciatura trasparente opaca, scritta Rekord incisa a laser nel silenziatore inox, peso ridotto.
La vera novità è il fondellino del silenziatore, che non sarà più con il tubino a gas. Il kit completo per gli scooter è di 119 euro e le sue già buone prestazioni vengono ulteriormente esaltate intervenendo anche sui rulli al variatore.
Superbike; Max Biaggi e i due ruggiti del vecchio Leone
Il ruggito del vecchio Leone, così un grandissimo Max Biaggi con la sua splendida Aprilia RSV4 vince a Portimao dopo aver dettato legge in entrambi le manche. Dietro di lui il britannico Haslam su Suzuki e la Yamaha di Crutchlow.
Superbike – Gara 1
1 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 37’59.283 (159,562 kmh)
2 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 0.200
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 6.901
4 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 7.457
5 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 1000 F. 7.564
6 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 11.420
7 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 18.391
8 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 18.536
9 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 24.514
10 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 32.427
11 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 35.045
12 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 36.816
13 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 36.841
14 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 44.678
15 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 44.942
RET 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R
Mondiale Supersport, trionfo di Sofuoglu, Pirro ottimo terzo
Kenan Sofuoglu ha vinto la prova di Portimao nel Mondiale Supersport. La sua Honda CBR600RR ha beffato in volata la Kawasaki di Lascorz, ottimo il terzo posto di Pirro.
Risultati della gara:
1 54 K. Sofuoglu Tur Honda CBR600RR 35’21.143 (155,871 kmh)
2 26 Lascorz J. Esp Kawasaki ZX-6R 0.031
3 51 Pirro M. Ita Honda CBR600RR 8.879
4 7 Davies C. Gbr Triumph Daytona 675 15.270
5 99 Foret F. Fra Kawasaki ZX-6R 22.096
6 37 Fujiwara K. Jpn Kawasaki ZX-6R 23.041
7 127 Harms R. Den Honda CBR600RR 30.830
8 4 Rea G. Gbr Honda CBR600RR 35.171
9 55 Roccoli M. Ita Honda CBR600RR 35.225
10 25 Salom D. Esp Triumph Daytona 675 35.239
11 50 Laverty E. Irl Honda CBR600RR 49.540
12 40 DiSalvo J. Usa) Triumph Daytona 675 49.628
13 5 Lundh A. Swe Honda CBR600RR 1’08.602
14 8 Chesaux B. Sui Honda CBR600RR 1’13.455
15 9 Dell’Omo D. Ita Honda CBR600RR 1’30.738
16 33 Cazzola P. Ita Honda CBR600RR 1’30.852
Supermoto Internazionale d’Italia, prima gara al francese Van Den Bosh
Il francese Van Den Bosch si è aggiudicato la prima prova degli Internazionali d’Italia Supermoto 2010 mentre in testa al campionato tricolore è subito il campione Italiano Ivan Lazzarini che ha chiuso al terzo posto. Grandi novità introdotte quest’anno da DBO e FMI riguardano la marca degli pneumatici, ora Goldentyre, le nuove classi Open, Coppa Italia e Young e un ricco montepremi.
Risultati e classifiche:
S1 Gara-1: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-FRA) 11 giri in 18’52.859 e giro + veloce in 1’42.422; 2. B. Hiemer (Ktm-GER); 3. A. Chareyre (Husqvarna-FRA); 4. I. Lazzarini (Honda-ITA); 5. D. Gozzini (TM).
S1 Gara-2: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-FRA) 11 giri in 18’52.757; 2. T. Chareyre (TM-FRA); 3. I. Lazzarini (Honda-ITA); 4. B. Hiemer (Ktm-GER) giro + veloce in 1’42.071; 5. D. Gozzini (TM-ITA).
Honda PS 125i, quasi perfetto per la città

L‘Honda PS 125i sembra piccolo e compatto, in realtà è più corto di soli 3,5 centimetri rispetto all’SH da cui eredita il telaio e il motore (l’ottimo 125 Honda a iniezione, brillante e poco assetato). Questo scooter ha ruote belle larghe, da 13 pollici per la precisione, per passare sulle rotaie e ammortizzare anche il pavé più rovinato, grazia anche alle sospensioni ben tarate.
La sella è alta da terra, per garantire spazio nel vano che può contenere spazio nel vano che può contenere un casco integrale: nonostante la pedana sia stretta in centro, i più piccoli di statura appoggiano con difficoltà i piedi a terra. L’abitabilità è molto buona: anche se il manubrio è basso, il pilota non tocca con le ginocchia il retroscudo, mentre il passeggero ha una porzione generosa di sella. Tra le dotazioni manca il freno a disco posteriore, ma c’è la frenata combinata (più utile) e il cavalletto laterale. Ma la cosa davvero interessante è un’altra. Dal mese prossimo il prezzo della Honda PS 125i scenderà a 2.499 euro.
Non ha forse la stabilità del fratello SH a ruote alta, ma il PS è perfetto per la città: stretto e agile, si intrufola nel traffico in scioltezza e può cambiare direzione in un attimo. Andando un po’ più veloce del solito diventa un po’ meno docile, ma i consumi restano sempre bassissimi: introno ai 30 chilometri con un solo litro. Le sospensioni si adattano a qualsiasi fondo stradale, assorbendo tutto senza scomporre l’assetto.
MotoGP: L’esordiente Bautista cambia stile di guida per la Suzuki
Non ci sono solo Valentino Rossi, Casey Stoner e Jorge Lorenzo in MotoGP. Oltre alla Ducati e alla Yamaha c’è da tenere d’occhio anche la Suzuki, una delle moto che nel pre-stagioni riesce sempre ad ottenere buoni risultati. È stato così anche questa volta con Loris Capirossi e Alvaro Bautista che si sono piazzati tra i primi, provando ad inserirsi nella lotta per il mondiale. Certo, la coppia Stoner-Rossi pare aver già preso il largo – anche se per i primi verdetti c’è tempo, visto che la stagione deve ancora iniziare (il via da Losail l’11 aprile) –, ma se c’è un pilota su cui puntare quello potrebbe essere Bautista. Si tratta di un esordiente e quindi è piuttosto improbabile che il titolo 2010 finisce nelle mani dello spagnolo, ma non è detto che non vinca almeno una gara.
Lorenzo: “L’infortunio è passato, tenetemi d’occhio”
Che Jorge Lorenzo non sia più il pilota spericolato degli ultimi tempi (come dimenticare certi voli sulla ghiaia?) lo abbiamo detto. La novità è che lo spagnolo è riuscito a riprendersi in fretta dall’infortunio alla mano destra, quella che serve per dare gas alla Yamaha M1. Certo, lo abbiamo già visto in pista in Qatar – con il settimo tempo assoluto –, ma a distanza di una settimana dall’ultimo test, Lorenzo si sta caricando in vista del mondiale che tra poco più di dieci giorni prenderà il via da Losail. “Sto bene e sto recuperando la forma fisica” ha dichiarato il maiorchino della Fiat Yamaha il cui obiettivo è rientrare nella “top 4” insieme a Casey Stoner, Valentino Rossi e magari Dani Pedrosa, anche se lo spagnolo della Repsol Honda ha qualche problema con le sospensioni della moto.
Lo scatto sportivo. Ecco Kymco Xciting R500i
Se la Kymico voleva dare un look sportivo all’Xciting, c’è riuscita alla grande. Ora non ci sono più scuse. L’assalto a quella fascia di appassionati che guardavano alla Kymico con diffidenza per questa categoria, è partito. E sembra essere partito scattando. Come a un semaforo. Partendo da un dettaglio, il nuovo scudo con fanalini di posizione a led – che ricordano moltissimo quelli dell’Audi – e le pinze rosse dei freni sono tocchi azzeccati.
Cambiano anche le sospensioni: peccato che la nuova taratura piuttosto rigida sia buona per la guida sportiva, ma si riveli un po’ scomoda sul pavè cittadino. Le pasticche sono di qualità (anche nelle parti “nascoste”) e l’assemblaggio è curato: non si sentono rumorini, tutto combacia perfettamente. La dotazione di serie comprende doppio cavalletto, luce di cortesia nel vano sottosella e il freno di stazionamento.
Il tutto a un prezzo inferiore a molti concorrenti (5.399 euro). Il peso e gli ingombri, però, si sentono alle basse velocità. Appena si accelera, però, questo Xciting R500i si dimostra bilanciato e ben piantato a terra. Le sospensioni “sportive”, cioè rigide, funzionano solo su strade perfette: le asperità si sentono. Il motore è abbastanza scattante, anche se non ha la brillantezza dei concorrenti più potenti. La tenuta è buona, ma non bisogna farsi prendere troppo la mano perché è facile strisciare con il cavalletto, soprattutto quando si viaggia in due.
Accessori Rizoma T-Max Yamaha dai 39 euro ai 298,09 del kit riser

Rizoma Yamaha T-Max balza al primo posto, con la sua ricca gamma di accessori per ricchezza, ricercatezza e numero di proposte.
Poco prima dell’autosalone di Milano EICMA, il marchio ha deciso che fosse arrivato il momento di “aprire le porte” ad uno scooter, quello considerato il più vicino ad un motociclo sportivo in assoluto, ed ecco il Tmax.
Così ecco una ricca gamma di accessori che vanno dai 39 euro come il tappo-foro specchio singolo, o il tappo dell’olio del motore, ai al kit completo riser da 298,99.
Silenziatore Ghibli sullo scooter T-Max Yamaha
Il silenziatore Ghibli è un prodotto di altissima gamma, che verrà proposto in due versioni sullo scooter T-Max della Yamaha, è interamente in titanio, in alternativa in acciaio inox AISI 304.
Trattandosi di un prodotto semiartigianale, le caratteristiche tecniche parlano di saldaggio a TIG, staffaggio compreso, il dB-killer è fissato al fondello con tre viti a brugola, allo scopo di raggiungere la massima armonia estetica con il veicolo sul quale viene montato. Anche la volumetria, come si nota dalle foto, è importante.
I dati al banco rilevati alla ruota con Ghibli in configurazione omologata con dB-killer evidenziano che lo scarico raggiunge un aumento di potenza e coppia, toccando i 3,2 CV e i 6,5 Nm a 3.600 giri.