Kawasaki Ninja ZX-10R, una guerriera equilibrata

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kawasaki_ninja_zx10r_1Mentre le case europee propongono supersportive dotate di sistemi elettronici sempre più sofisticati, la Kawasaki va un po’ in controtendenza. Per il 2010 propone questa Ninja ZX-10R rinnovata in una serie di aspetti anche importanti, ma priva di mappature regolabili, controlli di trazione e altre “diavolerie” del genere. Sostanzialmente gli interventi si possono riassumere in una accurata e profonda messa a punto.

Sono stati poi modificati il selettore del cambio, il rivestimento dello scarico, il cupolino e l’ammortizzatore di sterzo. La ZX-10R in gara forse fatica a tenere il passo delle concorrenti, ma nel mondo reale – chiamiamolo così – si conferma divertente e efficace per la sua precisione di guida: con lei ci si sente subito a proprio agio. Buona la dotazione, anche rispetto alle tecnologie europee: la frizione ha un limitatore di coppia regolabile che funge da antisaltellamento, mentre un sistema di controllo dell’accensione contiene i pochi improvvisi di potenza. L’abitabilità è buona per essere una sportiva.

É sicuramente tra le più piacevoli da guidare. Ma meglio non darle troppa confidenza, finche non si prende la mano: da oltre 170 Cv alla ruota è privo di un vero controllo di trazione. La mappatura, come detto, è fissa quindi non si può modificare l’erogazione. Ma il 4 cilindri Kawasaki spinge sempre forte e la ciclistica lo asseconda benissimo: neutra, svelta, precisa, vanta un’ottima distribuzione dei pesi che permette di sfruttarla bene anche su percorsi e piste poco veloci. Non è certo una moto per macinare chilometri in autostrada, questo va detto. Ma il cupolino offre comunque un riparo sufficiente fino ai 130 km/h.

Viaggiando accucciato, poi, anche le spalle sono coperte. La zona centrale del telaio è piuttosto larga e quindi le gambe stanno un po’ larghe e poco protette dall’aria. In città non se la cava per niente male, grazie alla buona distribuzione dei pesi. Tra le più amate in assoluto costa 14.490 euro.

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