MotoGp, Rossi e la Ducati fiduciosi in vista di Assen

“Assen è una delle mie piste, una di quelle che mi piacciono di più e dove ho fatto delle belle gare, in tutte le classi. Cercheremo di fare tesoro del buon feeling e dell’esperienza su questo tracciato visto che giovedì mattina debutteremo con degli aggiornamenti della moto molto promettenti ma piuttosto giovani”. Valentino Rossi è apparso molto fiducioso in vista del Gp di Olanda in programma sabato prossimo. Sensazioni positive dovute soprattutto al fatto che la Ducati, proseguendo nel suo processo di sviluppo della Desmosedici, ad Assen introdurrà diversi nuovi aggiornamenti. Valentino Rossi scenderà infatti in pista con la versione GP11.1, la cui progettazione ha visto il suo inizio dopo i test di Sepang e la realizzazione dopo l’approvazione da parte dei piloti della ciclistica della GP12 nel primo dei due test effettuati a Jerez. “Filippo (Preziosi), i ragazzi in Ducati, il Test Team, hanno fatto un gran lavoro, che ci ha permesso di arrivare ad un’altra tappa dello sviluppo della nostra moto. Dopo Estoril -ha detto Rossi- non abbiamo avuto la possibilità di provare ancora la 800 quindi lo faremo nei fine settimana di gara con la consapevolezza che dovremo fare, in pochissimo tempo, un doppio lavoro pensando sia alla ricerca delle regolazioni di base per le novità tecniche, sia alla messa a punto generale per la gara di sabato. Dobbiamo essere bravi in pista a utilizzare al meglio il lavoro fatto a casa. Sara’ dura, sappiamo che può volerci un po’ per arrivare a sfruttare il potenziale di tutto il pacchetto ma siamo contenti e motivati dal lavoro che stiamo facendo”. Assen è una pista che piace ad entrambi i piloti del Ducati Marlboro Team, visto che vi hanno ottenuto quasi semrpe ottimi risultati: sette vittorie e tre podi in tutte le classi per Valentino Rossi, una vittoria e un podio per Nicky Hayden.

Il Motomondiale é in crisi di ascolti e di interesse. E non basterà il ritorno di Rossi a salvarlo

moto gp2La MotoGp é in crisi di ascolti. A dirlo senza possibilità di smentita alcuna, sono i dati dell’audience del Gran Premio d’Olanda corso ad Assen lo scorso weekend. In Italia il tonfo é davvero pesante, visto che si sono registrati picchi verso il basso mai accusati in precedenza. Questi i numeri implacabili: Assen 2010 MotoGP: 2.579.000, 16,79% di share. Nel 2009: 5.249.00, 31,69% di share: ma la debacle investe anche le altre due classi, la 125 e la Moto2 rispetto alla 250.

Siamo dunque in presenza di dati che, molto probabilmente, in qualsiasi azienda (così come anche in politica, ma forse non in Italia) porterebbero alle immediate dimissioni della dirigenza. Infatti, in appena tre gare corse nell’arco di soli venti giorni, il castello di carta costruito dalla Dorna e sostenuta da diversi media (a cominciare da chi in Italia gestisce i diritti tv) è miseramente crollato.

Chi ha invece sostenuto esattamente il contrario manifestando una chiusura mentale davvero incomprensibile, è stato inequivocabilmente smentito dai fatti e dai numeri. Indubbiamente nello sport la presenza del “fenomeno” (vedi Rossi) è fondamentale. Di contro lo é ancora di più l’eroe e l’antieroe (vedi Lorenzo). Ma non è altrettanto vero che una sola “stella” possa da sola reggere il gioco. Ovvio, però, che il problema non é certamente di oggi: negli ultimi anni la miopia della gestione del motomondiale, ha portato al suicidio un campionato storico, di straordinaria bellezza ed efficacia sotto il profilo tecnico, tecnologico, agonistico, industriale e commerciale.

Tra l’altro, gli spunti positivi sono davvero pochi e di rilevanza mediocre: parliamo della copertura televisiva (davvero internazionale e tecnicamente di altissimo livello) e dall’impegno sulla sicurezza (anche se a scapito della bellezza dei tracciati e dall’abbassamento qualitativo dei circuiti, ridotti a serpentine anonime, quasi da go kart). Ma la griglia con 15 piloti partenti ha spento la MotoGP. La Moto2, che doveva sostituire la 250 e rilanciarla si è già sgonfiata. La 125 è stata dissanguata. Ora, il trend negativo avrà un’ovvia la risalita, parlando solamente di audiance, grazie al rientro in pista di Valentino Rossi, che però fungerà solo da effetto placebo. Con il serio pericolo che chi é responsabile del decadimento della MotoGp ci si aggrappi, pensando di aver risolto tutti i problemi.

Infine un’ultima considerazione: perché Assen fa comunque il pieno di spettatori mentre in Italia milioni di “appassionati” fuggono dalla tv? La risposta é alquanto semplice, ma soprattutto molto triste: perché in Olanda e altrove la passione è sempre stata costruita sul motociclismo come sport in quanto tale, non sull’immagine effimera che può dare di sé: quindi sulle corse e su tutti i suoi protagonisti, diversi, ovviamente, col cambiare degli anni. Nel Belpaese invece, si punta solo sull’involucro di cartapesta, sul “personaggio”, spremendolo come un limone. Quando poi il limone non dà più neppure una goccia (euro), lo si getta e si spegne la tv. Il motociclismo, le ferite se le dovrà poi leccare da solo. E gli appassionati, gabbati, si addormenteranno sul divano.

Moto Gp, Lorenzo domina ad Assen e “chiude” il discorso Mondiale. Pedrosa 2°, primo podio per Stoner

Netherlands MotoGPDopo la vittoria ottenuto ad Assen, possiamo tranquillamente affermare che adesso Jorge Lorenzo è probabilmente irraggiungibile per chiunque in classifica piloti. Il pilota spagnolo della Yamaha si è infatti aggiudicato con la solita autorità anche il GP d’Olanda e con altri 25 punti presi, ha scavato ulteriolmente il divario che pone fine alle residue speranze dei rivali, che volevano tentare di approfittare, soprattutto loro, dell’assenza di Valentino Rossi. Ne approfitterà senz’altro Lorenzo dell’assenza del campione italiano e compagno di squadra, visto che il titolo iridato della MotoGP è ormai saldamente nelle sue mani: Pedrosa adesso insegue a 47 punti.

Niente da fare dunque per Daniel Pedrosa, giunto 2°, Casey Stoner, 3°, Ben Spies 4°, Andrea Dovizioso, 5°, Randy De Puniet, 6°. Come già accaduto a Silverstone, Jorge si é dimostrato pilota di un’altra categoria. Ha gestito senza troppi affanni la prima parte di gara e poi ha definitivamente salutato il gruppo. Ma in fondo, ad essere onesti sino in fondo, non sono gli altri a essere lenti, ma è proprio il maiorchino, in coppia alla sua perfetta Yamaha, ad essere superiore. Nono posto per Marco Simoncelli, 13° per Loris Capirossi sulla Suzuki.

Importanti nell’economia della corsa, sono senz’altro risultati essere i primi tre giri. Lorenzo è subito partito in testa, ma Ben Spies si è messo alle sue spalle “bloccando” di fatto, la corsa di Pedrosa e Stoner che volevano provare a restare in scia al maiorchino della Yamaha. Poi al terzo passaggio, lo spagnolo della Honda e l’australiano della Ducati, sono riusciti a passare il texano e si sono lanciati all’inseguimento del leader iridato. Per Pedrosa il ricongiungimento è arrivato appena due giri dopo. Ma per Lorenzo, l’unico dei battistrada che ha scelto di utilizzare la gomma dura dietro, il margine preso si è rivelato importante in vista della seconda parte di gara. Al nono giro i tre davanti avevano staccato Dovizioso di 2”8.

Verso il 10° giro Lorenzo ha iniziato la sua lenta e inesorabile progressione verso la vittoria. In soli due giri Pedrosa e Stoner si sono ritrovati a 1”3 di distacco, primo segnale dell’allontanamento del pilota Yamaha. Dietro di loro la gara era inoltre già segnata: Dovizioso a 5”4, Spies a 6”5, De Puniet a 8”, Hayden a 13” e Edwards a 14” facevano già un altro tipo di gara, in lotta per le restanti posizioni. Si è così entrati nell’ultima parte della corsa con Lorenzo che non ha fatto altro che gestire il vantaggio. Pedrosa non è più riuscito a stargli vicino e da 1”3 il distacco è salito a 2”, in pratica una firma di atto di resa. Un nuovo, quasi definitivo segnale dell’esito di questo campionato.

Motomondiale, Iannone trionfa ad Assen in Moto2. In 125 vince Marquez

n511417_IANNONE01_6.preview“In mancanza del “Dottore” Valentino Rossi, per fortuna che c’è Andrea Iannone“. Sarà questo il pensiero di molti tifosi italiani appassionati motociclismo. L’abruzzese (Speed Up) ha infatti confermato la pole conquistata ieri e oggi in gara ad Assen ha spezzato il dominio dei piloti spagnoli a cui si é assistito nella gara delle 125 vinta da Marc Marquez. Davvero prepotente la prova con cui l’italiano ha vinto il GP d’Olanda della classe Moto2. Partito subito bene, ha preso la testa della corsa dopo poche curve e si è progressivamente allontanato dagli altri piloti. A metà gara infatti, aveva già 7 secondi di vantaggio sui rivali più vicini, mentre sul traguardo ha chiuso con 4 secondi su Toni Elias, che ha bruciato sul traguardo Thomas Luthi. Quarto e quinto posto per Wilaitot e Tomizawa. Lontani invece tutti gli altri italiani: Corsi ha chiuso 12°, Pasini 14°, Baldolini 16°, Corti 17°.

In 125 dominio spagnolo – Nella classe 125 è stata invece, come già accennato, la giornata di Marc Marquez (Derbi). L’iberico ha avuto la meglio su Nico Terol (Aprilia) in quello che sta diventando un duello classico della stagione. Sul podio anche Pol Espargaro (Derbi) per un dominio tutto spagnolo come ormai d’abitudine. Quarto e quinto posto per Bradley Smith (Aprilia) e Sandro Cortese (Derbi). La gara è stata sin dalle prime battute un duello a due tra Marquez e Terol fin dalle prime battute. Davveroo superiore il passo tenuto dai due iberici, sicuramente i più in forma dell’intero fine settimana. Alla fine non c’è stata nemmeno la classica volata, visto che Marquez ha dato nel finale l’accelerazione decisiva vincendo sul rivale con un comodo margine di due secondi. Italiani invece ancora in grossa difficoltà: il nono posto di Simone Grotzkyj alla fine non è nemmeno da buttar via. Tutti ritirati per cadute gli altri, Savadori, Marconi e Ravaioli.

Moto Gp, Gran Premio d’Olanda: Lorenzo in pole ma prudente. “Presto per cantare vittoria”

Motomondiale Silverstone - InghilterraBene così, ma adesso conta fare lo stesso in gara”. Jorge Lorenzo si gode l’ennesima pole ma preferisce non cantare ancora vittoria. Il primo passo però, fare una buona qualifica é sato fatto, e la missione è stata dunque compiuta alla perfezione. Resta l’esame della gara, ma proprio perché tutto sembra filare liscio, è meglio essere prudenti. “Il mio obiettivo minimo per domani sarà quello di finire sul podio ma se ci sarà la possibilità cercherò di vincere, magari con una buona partenza”. Jorge oggi si è messo alle spalle Randy De Puniet e Casey Stoner. Ma se per il primo si è trattato di un exploit che domani difficilmente potrà avere un seguito (“Domani punto al podio – ha detto il francese – sarebbe fantastico”), per il secondo è stata una giornata differente rispetto a ieri. “Non sono molto contento – ha detto contrariato dopo le qualifiche – ho avuto qualche problema con la moto: all’inizio con la frizione, poi quando ho cercato di fare l’ultimo giro di qualifica ho sentito un ritorno di fiamma e uno scoppio sotto di me, così sono rientrato. Spero che non ci siano problemi per la gara di domani”.

A chi è andata comunque peggio in assoluto è ovviamente Marco Melandri, con la caduta in cui il pilota si è procurato la lussazione della spalla sinistra (che tra l’altro gli era già stata operata in passato). Non ha disputato le qualifiche e domani non correrà. Troppi rischi, come ha lui stesso confermato: “Tutto sommato sto abbastanza bene adesso – ha detto – il dottor Costa mi ha rimesso dentro la spalla che era uscita e ho pianto per il dolore. Lunedì è in programma un’altra visita per chiarire meglio la situazione”. Al momento è in forte dubbio anche la sua presenza nel GP di Catalogna di domenica prossima.

Moto Gp, Gran Premio d’Olanda: ad Assen pole di Lorenzo. Melandri cade, non sarà in gara domani

MOTORCYCLING/Lo spagnolo Jorge Lorenzo paritrà in pole domani con la Yamaha, con l’australiano della Ducati Casey Stoner a inseguire, in mezzo ai due rivali nuovamente la sorpresa Randy De Puniet con la Honda del team Cecchinello. Questo l’esito delle qualifiche del GP d’Olanda, disputatesi oggi sul circuito di Assen. Quarto tempo invece per la Yamaha di Ben Spies, poi Hayden (che era caduto al mattino) e a seguire le due Honda di Dovizioso e Pedrosa. Ottavo posto per l’italiano Marco Simoncelli. Rispetto alle prove libere del mattino però, il dominio di Lorenzo è sembrato meno netto ma lo spagnolo ha fatto la pole con una certa facilità, mentre tutti gli avversari parevano al limite.

La giornata però è stata purtroppo caratterizzata anche dall’incidente occorso a Marco Melandri nelle prove libere. Dopo un decina di minuti dall’inizio della sessione  infatti,  il ravennate è stato letteralmente sbalzato dalla sua Honda rientrando in pista da una via di fuga. Ha messo le ruote nell’erba e la moto si è imbarcata. La caduta è stata molto spettacolare e purtroppo ha avuto conseguenze gravi per il pilota italiano: Marco dopo la prima diagnosi ha riportato lussazione posteriore della spalla sinistra e poi una successiva risonanza ha escluso fratture. Però domani non sarà della gara  e si dovranno attendere esami successivi per capire se potrà correre domenica prossima a Barcellona.

Moto Gp, Assen 2010: Lorenzo soddisfatto. “Il team lavora molto bene”

lorenzo-assen-09Il pilota spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, alla fine della giornata era molto soddisfatto e tranquillo: “Giornata molto positiva, la moto si è comportata bene senza alcun particolare problema. La nuova curva? E’ molto veloce. Migliorare ancora comunque è possible, useremo le sessioni che mancano”. Sui pericoli della gara Jorge è apparso alquanto sicuro: “Da quello che si è visto sarà Stoner il più pericoloso”.

E infatti anche lo stesso Casey si è detto soddisfatto di questa prima giornata ad Assen: “Devo dire che finalmente la moto è tornata in buone condizioni e divertente da guidare. Attaccare Lorenzo? E’ troppo presto per dirlo. Già tornare a lottare per il podio in questo momento sarebbe un bel risultato”.

Un po’ più preoccupato invece l’italiano Andrea Dovizioso su Honda: “Purtroppo nel finale di sessione è venuto fuori un problema all’anteriore, speriamo di risolverlo anche se là davanti sono andati molto veloci. Se però lo risolveremo potremo essere molto vicini ai primi”.

Moto Gp, Pedrosa e Stoner ad Assen per la rivincita. “Dimentichiamo Silverstone”

podio-motogp-losailSilverstone ha dato diversi responsi sul Mondiale 2010 di MotoGp. Non solo che Lorenzo é oramai quasi irrangiungibile per la vittoria finale, ma anche che i grandi rivali dello spagnolo, escluso Rossi fermo ai box, ovvero Pedrosa e Stoner, ancora una volta, anche se per motivi diversi, hanno risposto picche.

E pensare che la vittoria ottenuta al Mugello dallo spagnolo della Honda, aveva laciato aperte le porte per un preoseguo di stagione, all’insegna di un nuovo ed inedito duello. Inveve a Silverstone, dopo i primi due giri in testa, Pedrosa si é trovato costretto a dover inseguire, incapace di tenere il passo dei primi. Fin dall’inizio della gara ha infatti sofferto la mancanza di trazione posteriore della sua Honda RC212V. Fuori dal podio, lo spagnolo si è dovuto accontentare di un misero 8° posto, cedendo la seconda posizione nel mondiale a favore di Dovizioso e ora si ritrova a -42 da Lorenzo. Ad Assen occorrerà piazzare una gara come quella del Mugello per tenere aperte le porte del mondiale. “E’ un bene correre ad Assen, subito dopo Silverstone, perché è per me e per il team una prima opportunità per lasciarsi alle spalle l’ultima gara e lavorare per ottenere un altro buon risultato, come abbiamo fatto al Mugello. Impareremo da quello che è successo nel Gran Premio di Gran Bretagna per andare avanti. E’ una fortuna – aggiunge il pilota spagnolo – che io non mi sia fatto male dopo Silverstone e sono fiducioso che possiamo ottenere di nuovo un buon ritmo in questo fine settimana. Assen è una pista buona – anche se era meglio prima dei cambiamenti- e mi piace correrci. E’ un circuito che richiede una moto agile perché ci sono parecchi cambi di direzione veloci – come ci sono al Mugello – quindi sarebbe bello se ottenessimo un altro risultato come in Italia. Il team sta lavorando molto duramente e sono fiducioso che possiamo partire bene nella prima sessione di prove e avere un weekend competitivo. La folla e la storia creano un’atmosfera speciale ad Assen quindi non vedo l’ora di scendere in pista di nuovo“.

Stoner, il momento della svolta – È il momento della svolta. O almeno così lasciano intendere il pilota australiano Casey Stoner e la Ducati, che sbarcano ad Assen per provare finalmente ad accendere la scintilla nella stagione 2010. Sul tracciato olandese infatti, l’australiano cerca il primo acuto in un’annata che sin qui è stata poco brillante. “Quest’anno a volte ho sbagliato io a volte abbiamo faticato a trovare il set up giusto ma in ogni caso, per un motivo o per l’altro, le cose non sono andate come dovevano nonostante avessimo l’opportunità di far bene e anche di vincere“, dice Stoner preparandosi al sesto appuntamento del Mondiale MotoGp 2010. Ad Assen, l’australiano ha vinto nel 2008.

Abbiamo velocità, un pacchetto tecnico competitivo e tutto il team sta facendo come sempre un ottimo lavoro quindi ad Assen riproveremo a rimettere insieme il tutto“, dice prima di ripensare al Gp di Gran Bretagna appena disputato, dove nonostante una gran rimonta, si é dovuto accontentare solo della quinta piazza. “Domenica scorsa nel warm-up eravamo riusciti a trovare un buon set up, forse ci mancava un pò di grip ma in generale ero contento della moto quindi in teoria anche in Olanda dovremmo riuscire ad essere veloci“, afferma mostrando un moderato ottimismo. “Non voglio comunque fare previsioni, devo solo continuare a lavorare bene con la mia squadra e vedere se insieme riusciremo a dare una svolta a questa stagione“, ha infine concluso.

Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa il sostituto di Rossi. E Lorenzo pensa ad Assen

wataru_yoshikawa_test_sepangLa Yamaha ha sciolto ogni dubbio e nella giornata di oggi ha scelto chi sarà il sostituto dell’infortunato Valentino Rossi. Una scelta interna, a differenza delle tante voci che nelle ultime due settimane davano ogni giorno il nome di un pilota diverso. Si tratta del collaudatore giapponese della casa dei tre diapason Wataru Yoshikawa, 41 anni. Il pilota giapponese, guiderà la M1 già dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen in programma questo weekend e vi rimarrà in sella fino al rientro del campione di Tavullia, alle prese con la riabilitazione dopo la frattura a tibia e perone riportata nella caduta al Mugello. Yoshikawa è stato campione nazionale di Superbike per due volte ed ha partecipato per nove volte al mondiale delle derivate di serie.

Intanto però, per un Yoshikawa che arriva, c’è un Jorge Lorenzo sempre più lanciato verso la vittoria finale del Mondiale, ipotecato dopo il trionfo ottenuto a Silverstone. Ora il pilota spagnolo vuole incrementare il vantaggio sugli inseguitori ad Assen, nel Gp d’Olanda: “Abbiamo iniziato questa serie di tre gare di fila esattamente come avremmo voluto – ha detto lo spagnolo – e Silverstone è stata una grande gara, molto importante per il campionato. Ora andiamo avanti e dobbiamo solo cercare di continuare nello stesso modo”. Il pilota della Yamaha si trova a suo agio sul circuito olandese, per molti il più bello di tutto il Mondiale: “E’ il mio circuito preferito e ancora una volta punteremo al podio. La squadra sta lavorando molto bene e ora ci concentreremo solo sul tentativo di migliorare la M1 ancora di più; è importante continuare a crescere. Ho vinto ad Assen in 125 e 250 quindi mi piacerebbe molto provare a vincere in MotoGp”.

Moto Gp, Gran Premio di Gran Bretagna: Lorenzo resta prudente. “Mondiale? Mancano ancora 13 Gp”

BRITAIN MOTORCYCLING MOTOGPAbbiamo fatto una grande gara, considerando che la situazione non era facile per l’asfalto freddo. Una vittoria molto importante anche per il campionato. Sono molto contento“. Jorge Lorenzo ha commentato così la vittoria nel giorno del ritorno della MotoGP a Silverstone. “È stato un week end molto buono. Alla fine ho guidato molto deciso e ho potuto prendere un grande vantaggio” ha aggiunto lo spagnolo, leader al momento incontrastato della classifica, che guida con ben 37 punti di vantaggio sul secondo che ora è Dovizioso.

Jorge però preferisce mantenere il profilo basso. “Abbiamo fatto solo cinque gare ma ne mancano ancora 13. Abbiamo un grande distacco e siamo convinti che quest’anno si vince facendo molti punti, ma non abbiamo ancora vinto il mondiale. Il clima è positivo, con tre vittorie su cinque e due secondi posti. Ma il motore manca ancora un po’ di potenza rispetto a Honda e Ducati. Gli altri stanno lavorando molto e sono vicini e quindi dobbiamo lavorare molto anche noi“. Anche perchè ora c’è subito l’impegno di Assen e quindi la gara di casa in Catalogna. “Preferisco vincere a Montmeló che è la mia pista di casa, ma anche Assen va bene per il mio stile di guida“.

Andrea Dovizioso, secondo in gara e in classifica, proverà però a mettergli i bastoni tra le ruote: “Sono contento perché correvamo su una pista nuova – ha detto il forlivese della Hondaho un po’ amministrato la gara perché Lorenzo teneva un ritmo purtroppo per me inavvicinabile. Lui è stato bravo a prendere subito la prima posizione quando era difficile superare con le gomme fredde. Quando ho visto che arrivavano da dietro ho spinto per tenere il secondo posto. Ora siamo secondi in campionato e quindi è una buona stagione ma dobbiamo provare ad andare più forte“.

Primo podio in MotoGP per Ben Spies, molto soddisfatto: “Sono felice – ha detto il texano della Yamahaquando mi sono reso conto che avevo il passo per combattere per il podio ho cercato di risparmiare le gomme e, arrivato tra i primi cinque, ho deciso che era la corsa dove potevo puntare al podio“. Marco Simoncelli ha chiuso settimo davanti a Daniel Pedrosa: “Sono molto contento. È stata una gara veramente bella: è volata via perché ho fatto tutti i giri superconcentrato, con il gruppo del podio a un soffio. Non sono riuscito però a agganciarlo, mi mancava la velocità con le gomme usate. Speriamo di migliorare e battagliare nelle prossime gare. Ma essere lì, con Pedrosa a vedere il gruppo del podio è bello, e sara ancora più bello quando sarò lì in mezzo”.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

Moto Gp, Yamaha: Rossi, ok seconda operazione. Brivio: “Non abbiamo fretta per sostituirlo”

35914_valentino-soccorso-al-mugelloE’ terminata alle ore 16.50 la seconda operazione alla gamba destra di Valentino Rossi, intervento resosi necessario per suturare e pulire la ferita, dopo l’operazione avvenuta ieri in cui al pilota italiano è stato applicato un chiodo con quattro viti. Questo il commento del professor Buzzi al termine dell’intervento: “Valentino sta bene, ha già la testa sulle due ruote, ma dovrà restare qui almeno altri 6 giorni. La seconda operazione è andata bene, è stata tolta la vac, il sistema per per l’aspirazione ventilata della ferita, ed è stato suturato“. Il campione di Tavullia è quindi rientrato nella sua stanza: ora l’obiettivo è di metterlo al più presto su una sedia a rotelle, in modo tale che possa così iniziare a muoversi e acquisire un po’ di indipendenza. Domani, inoltre, un altro professore lo visiterà alla spalla che Vale si è infortunato nella caduta in motocross a metà aprile.

davide-brivioYamaha senza fretta – La Yamaha non ha fretta di trovare il sostituto di Valentino Rossi in sella alla moto giapponese. Davide Brivio, team manager della Fiat Yamaha, dopo aver fatto visita al pilota pesarese al CTO di Firenze, ha fatto sapere che a Silverston e Assen, ci sarà solo Jorge Lorenzo in pista in sella alla M1. Scartate le ipotesi che a sostituirlo siano “i collaudatori Yamaha, troppo lenti come tempi, nè che possa farlo Spies, che è sotto contratto con un’altra marca. Se fosse stata la Yamaha a decidere autonomamente non avremmo schierato nessuno al suo posto da qui a fine campionato“. Rossi ieri ha visto la gara ma “non c’è stato nessun suo commento particolare – commenta Brivio – Come team Yamaha abbiamo ringraziato Lorenzo per la sua maglia gialla dedicata a Valentino, così come ha fatto Valentino che ha ritenuto il gesto carino“. Il centauro di Tavullia “sta bene, il clima nella sua stanza è scherzoso, allegro, gioviale e rilassato. Ama essere circondato da persone a lui care, fra poco fara un’intervento (chiusura della ferita, ndr), poi cercherà di farsi mandare a casa il più in fretta possibile. Il suo recupero deve essere esclusivamente di tipo ‘umano’ e non sportivo perchè la cosa che più ci preme è il suo stato fisico – aggiunge Brivio – Fra un mese e mezzo o due, dopo le radiografie che dovrà effettuare, capiremo meglio i tempi di recupero del suo rientro“.

MotoGp: da Rossi a Dovizioso, tutti in ferie; Capirossi e Vermeulen al Rizla Racing Days

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MotoGp in stand-by nel corso di questa prima parte di agosto. Si riparte il 16 del mese da Brno con Valentino Rossi davanti di 25 punti su Jorge Lorenzo. Quel che ci accompagna verso il prossimo appuntamento è un sacco di sole e le parole del Dottore, che ritorna su quanto accaduto nel corso del Gp di Donington:

“Correvo per vincere, è poco ma sicuro. Rimane il rammarico per l’errore perché potevo essere più furbo e amministrare la situazione, dovevo rallentare, far passare Dovizioso e magari avrei preso più punti”.

Yamaha MotoGp, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo pronti a darsele di santa ragione

ROSSI-LORENZOValentino Rossi vs. Jorge Lorenzo. Storia fresca, annata 2009. Per la serie “ogni campione lo è ancora di più di fronte ad un valido avversario”, i due stanno inscenando quello che, ad oggi, è il duello più interessante della MotoGp.

Elemento che contribuisce ad arricchire ulteriormente la rivalità – e scusate se è poco -, il fatto che entrambi corrano per la scuderia Yamaha, a questo punto in grado di gongolare realmente di fronte ad un duello che promette scintille. Valentino Rossi ha immediatamente pensato di mettere a tacere ogni velleità dell’avversario con un lapidario:

“Non può pensare di arrivare, vincere e in due anni essere importante come Valentino. Forse è un po’ presuntuoso”.