Moto Gp, Lorenzo domina ad Assen e “chiude” il discorso Mondiale. Pedrosa 2°, primo podio per Stoner

Netherlands MotoGPDopo la vittoria ottenuto ad Assen, possiamo tranquillamente affermare che adesso Jorge Lorenzo è probabilmente irraggiungibile per chiunque in classifica piloti. Il pilota spagnolo della Yamaha si è infatti aggiudicato con la solita autorità anche il GP d’Olanda e con altri 25 punti presi, ha scavato ulteriolmente il divario che pone fine alle residue speranze dei rivali, che volevano tentare di approfittare, soprattutto loro, dell’assenza di Valentino Rossi. Ne approfitterà senz’altro Lorenzo dell’assenza del campione italiano e compagno di squadra, visto che il titolo iridato della MotoGP è ormai saldamente nelle sue mani: Pedrosa adesso insegue a 47 punti.

Niente da fare dunque per Daniel Pedrosa, giunto 2°, Casey Stoner, 3°, Ben Spies 4°, Andrea Dovizioso, 5°, Randy De Puniet, 6°. Come già accaduto a Silverstone, Jorge si é dimostrato pilota di un’altra categoria. Ha gestito senza troppi affanni la prima parte di gara e poi ha definitivamente salutato il gruppo. Ma in fondo, ad essere onesti sino in fondo, non sono gli altri a essere lenti, ma è proprio il maiorchino, in coppia alla sua perfetta Yamaha, ad essere superiore. Nono posto per Marco Simoncelli, 13° per Loris Capirossi sulla Suzuki.

Importanti nell’economia della corsa, sono senz’altro risultati essere i primi tre giri. Lorenzo è subito partito in testa, ma Ben Spies si è messo alle sue spalle “bloccando” di fatto, la corsa di Pedrosa e Stoner che volevano provare a restare in scia al maiorchino della Yamaha. Poi al terzo passaggio, lo spagnolo della Honda e l’australiano della Ducati, sono riusciti a passare il texano e si sono lanciati all’inseguimento del leader iridato. Per Pedrosa il ricongiungimento è arrivato appena due giri dopo. Ma per Lorenzo, l’unico dei battistrada che ha scelto di utilizzare la gomma dura dietro, il margine preso si è rivelato importante in vista della seconda parte di gara. Al nono giro i tre davanti avevano staccato Dovizioso di 2”8.

Verso il 10° giro Lorenzo ha iniziato la sua lenta e inesorabile progressione verso la vittoria. In soli due giri Pedrosa e Stoner si sono ritrovati a 1”3 di distacco, primo segnale dell’allontanamento del pilota Yamaha. Dietro di loro la gara era inoltre già segnata: Dovizioso a 5”4, Spies a 6”5, De Puniet a 8”, Hayden a 13” e Edwards a 14” facevano già un altro tipo di gara, in lotta per le restanti posizioni. Si è così entrati nell’ultima parte della corsa con Lorenzo che non ha fatto altro che gestire il vantaggio. Pedrosa non è più riuscito a stargli vicino e da 1”3 il distacco è salito a 2”, in pratica una firma di atto di resa. Un nuovo, quasi definitivo segnale dell’esito di questo campionato.

Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa il sostituto di Rossi. E Lorenzo pensa ad Assen

wataru_yoshikawa_test_sepangLa Yamaha ha sciolto ogni dubbio e nella giornata di oggi ha scelto chi sarà il sostituto dell’infortunato Valentino Rossi. Una scelta interna, a differenza delle tante voci che nelle ultime due settimane davano ogni giorno il nome di un pilota diverso. Si tratta del collaudatore giapponese della casa dei tre diapason Wataru Yoshikawa, 41 anni. Il pilota giapponese, guiderà la M1 già dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen in programma questo weekend e vi rimarrà in sella fino al rientro del campione di Tavullia, alle prese con la riabilitazione dopo la frattura a tibia e perone riportata nella caduta al Mugello. Yoshikawa è stato campione nazionale di Superbike per due volte ed ha partecipato per nove volte al mondiale delle derivate di serie.

Intanto però, per un Yoshikawa che arriva, c’è un Jorge Lorenzo sempre più lanciato verso la vittoria finale del Mondiale, ipotecato dopo il trionfo ottenuto a Silverstone. Ora il pilota spagnolo vuole incrementare il vantaggio sugli inseguitori ad Assen, nel Gp d’Olanda: “Abbiamo iniziato questa serie di tre gare di fila esattamente come avremmo voluto – ha detto lo spagnolo – e Silverstone è stata una grande gara, molto importante per il campionato. Ora andiamo avanti e dobbiamo solo cercare di continuare nello stesso modo”. Il pilota della Yamaha si trova a suo agio sul circuito olandese, per molti il più bello di tutto il Mondiale: “E’ il mio circuito preferito e ancora una volta punteremo al podio. La squadra sta lavorando molto bene e ora ci concentreremo solo sul tentativo di migliorare la M1 ancora di più; è importante continuare a crescere. Ho vinto ad Assen in 125 e 250 quindi mi piacerebbe molto provare a vincere in MotoGp”.

Moto Gp, Gas/Honda: Dovizioso il rivale di Lorenzo. “Ora voglio vincere un Gp”

andreadovizioso21Andrea Dovizioso non può che essere soddisfatto del secondo posto ottenuto sul tracciato inglese di Silverstone nel Gran Premio di Gran Bretagna corso ieri. Ma per il pilota italiano, soddisfazione ancora maggiore deriva dall’aver scavalcato il compagno di scuderia Daniel Pedrosa nella classifica iridata della MotoGP, confermandosi il pilota più veloce del team Honda ufficiale. Dovizioso adesso è staccato di 37 punti dal leader del mondiale Jorge Lorenzo (Yamaha), vincitore anche a Silverstone.

Sono contento di questo secondo posto e anche per ritrovarmi nella stessa posizione in campionato.” A Silverstone l’italiano Andrea Dovizioso non ha commesso errori, correndo una gara agonisticamente perfetta ed è stato ripagato con un preziosissimo podio, che non fa altro che confermare la sua continua evoluzione in campionato: da spalla di Dani Pedrosa a vero protagonista del mondiale MotoGP.

Verso metà gara mi son ritrovato con molti piloti alle mie spalle, così ho provato a dare il mio cento per cento per guadagnare del margine ed evitare la volata dell’ultimo giro,” ha dichiarato il rider del Team Honda Repsol commentando la gara di Silverstone.Nelle curve 13 e 14 abbiamo avuto problemi per tutto il week-end e soffrivo molto, si tratta dell’ultimo tratto del circuito ed è per questo che era indispensabile arrivare con un buon vantaggio per evitare la volata. Ci sono riuscito e sono davvero soddisfatto di questa prestazione.”

Ma Dovizioso non é ancora appagato: il pilota italiano vorrebbe fare un ulteriore salto di qualità ed iniziare a poter competere per la vittoria di un gran premio: “Sono soddisfatto di come sta andando la stagione finora, dobbiamo ancora migliorare per puntare alla vittoria,” ha concluso il campione del mondo 2004 della classe 125cc, “Ma siamo un pò più vicini oggi. La prossima gara è Assen e dobbiamo proseguire su questa strada per progredire ancora insieme alla squadra e alla Honda.”

Moto Gp, Gran Premio d’Italia: Pedrosa su Gas/Honda Re del Mugello

n510460_pedrosa02_11.previewIl Gran Premio d’Italia TIM si apre con una sorpresa: il collegamento in diretta telefonica di Valentino Rossi, per la prima volta dopo 230 GP consecutivi, costretto a guardare la gara dalla stanza dell’ospedale. “Sto abbastanza bene, ma stavo meglio ieri prima di cadere,” ha scherzato l’italiano. “Voglio ringraziare tutti i presenti e tutti coloro che mi vogliono bene, ci vorrà un po’ di tempo, ma tornerò presto”.

Nella prima assoluta senza il Campione del Mondo, ci pensa però Dani Pedrosa a fare il fenomeno: lo spagnolo è autore di una vittoria schiacciante in una gara che comanda dall’inizio alla fine, senza alcun problema. Come sempre partenza autorevole, per poi proseguire con un ritmo di gara che lascia di stucco un po’ tutti, anche i più fiduciosi. Il primo ad esserne sorpreso è proprio il leader del mondiale Jorge Lorenzo. Il numero 99, che prima della gara ha voluto salutare Rossi con il messaggio “Everyone can feel the pain, but not everybody can be a legend”, deve però arrendersi sin da subito alla potenza e alla continuità della Repsol Honda, competitiva anche con Andrea Dovizioso al terzo posto in quattro gare.

Alle spalle di questi tre la caduta di Hayden dopo poche tornate e la rimonta di Marco Melandri dalla 14ª alla 5ª piazza sono i pezzi forti del pomeriggio italiano. Il pilota Gresini accende una bella sfida con Stoner, poi finito 4º, e con Randy de Puniet, che completerà la sesta posizione. Lorenzo rimane leader con 90 punti, ma Dani Pedrosa lancia un messaggio importante al connazionale. Il mondiale, orfano di Rossi, è più vivo che mai.

Moto Gp, Mugello 2010: Lorenzo prova lo scacco matto a Rossi

rossi-lorenzoC’è grande attesa per il Gp del Mugello, quarta prova del Motomondiale del 2010. Il leader della classifica iridata MotoGP, lo spagnolo Jorge Lorenzo, pur sapendo di correre in casa del “nemico”, non si dà assolutamente per vinto. Il maiorchino del Fiat Yamaha Team infatti, pur sapendo sin troppo bene che la pista toscana è un vero e proprio feudo di Valentino Rossi (anche se lo scorso anno in circostanze meteo molto variabili, vinse Stoner spezzando il dominio del pesarese che è durato dal 2001 al 2008), sa anche altrettanto bene che quest’anno ha tutte le carte in regola per puntare ad ottenere in tutte le gare, il gradino più alto del podio. Infatti, nonostante l’infortunio avuto nel pre-season, il già campione del mondo della 250cc, ha ottenuto un secondo posto (Qatar) e due vittorie (Jerez e Le Mans), nelle prime tre gare della stagione.

Ecco le sue parole, così come riportate da “Sport.es”. “Non sono ossessionato dalla conquista del titolo. Se quest’anno non riuscirò a vincerlo è perché sono giovane e penso che non dovremmo essere impazienti. La verità è che il mio obiettivo è essere campione e un giorno mi ritirerò felice, ma dobbiamo andare passo per passo. Vincerlo è il sogno di tutti. La verità è che ho avuto dei dubbi dopo il mio infortunio pre-stagione ma le cose non potevano andar meglio. L’inizio è stato perfetto e mi sento bene fisicamente e mentalmente. C’è ancora da migliorare la partenza e anche se a Le Mans l’ho migliorata non posso dire di aver risolto il problema. Non vado a Mugello partendo come sconfitto, so che Rossi avrà il sostegno dei tanti tifosi ma ogni volta ho più tifosi dalla mia parte e non mi metto limiti”.

Moto Gp, la Yamaha padrona del mondiale. Lorenzo e Rossi, la vittoria finale sarà affare loro

rossi-lorenzo okI primi tre gran premi della mondiale della Moto Gp 2010, ha lasciato emergere già un verdetto inqequivocabile: cioè che la Yamaha è decisamente la squadra da battere. D’altronde tutte e tre le gare sin qui disputate, hanno visto trionfare solo i due piloti della casa giapponese. Valentino Rossi ha trionfato all’esordio in Qatar, grazie soprattutto alla caduta di Casey Stoner, mentre Jorge Lorenzo si è aggiudicato il primo posto negli ultimi due appuntamenti di Jerez de la Frontera e sullo storico circuito della 24 ore di Le Mans.

E anche nel prossimo Gran Premio che si correrà sul tracciato del Mugello, la musica potrebbe rimanere la stessa, con il riproporsi del duello tra Rossi e Lorenzo per la vittoria finale.

In particolare, lo spagnolo proviene da uno straordinario momento di forma, iniziato con il secondo posto di Losail, e proseguito con il successo ottenuto in Spagna davanti ai suoi tifosi iberici e culminato poi con la grande prova di forza offerta nell’ultimo GP di Francia 2010. Il centauro iberico della Yamaha, con la vittoria centrata a Le Mans, ha ulteriormente rafforzato la sua leadership nella classifica del mondiale piloti. Ora infatti, i punti di vantaggio su Valentino Rossi sono 9, ma soprattutto, Lorenzo è riuscito nel suo intento di vincere per la prima volta due gare di fila da quando è approdato in MotoGP.

Indubbiamente al momento i bookmaker danno lo spagnolo favorito per il successo finale del Mondiale 2010, ma la stagione è ancora lunga e si può stare certi sul fatto che il “Dottore” venderà cara la pelle, soprattutto per non lasciare che lo scettro di campione iridato cada nella mani del più acerrimo rivale.

Ma c’è da credere che il discorso mondiale sarà affar loro, perchè nessuno sembra essere in grado di inserirsi nella lotta tutta interna alla Yamaha. Una moto che va davvero troppo forte rispetto alle altre e due piloti che la sanno guidare spingendola sempre al massimo ottenendo le migliori prestazioni possibili, bastano per credere che i due piloti daranno vita ad un campionato nel campionato in sella alle loro M1.

Moto Gp, boom di ascolti in Italia per Le Mans. E cambiano le quote dei bookmaker

n509927_MOTOGP01_26.slideshow okBoom d’ascolti su Italia 1 per la gara della classe MotoGP a Le Mans, sede del Gp di Francia, l’evento televisivo più visto della giornata. La volata di Jorge Lorenzo, che conquista il gradino più alto del podio dopo l’inaspettata caduta del ‘ducatista’ Casey Stoner, incolla al televisore 5.813.000 telespettatori, con il 38.24% di share sul target commerciale (ascolti in crescita rispetto al Gran Premio di Francia 2009, quando la MotoGP aveva ottenuto 5.392.000 telespettatori pari a uno share del 35.77% ). Alle ore 14.13, il momento del sorpasso di Valentino Rossi su Lorenzo fa raggiungere un picco di 6.155.000 telespettatori.

Doppio colpo di Jorge Lorenzo a Le Mans: con il successo in Francia il pilota spagnolo consolida il primato in classifica piloti e diventa il favorito dei bookmaker nelle scommesse sul titolo iridato. La quota di Lorenzo va giù da 3,25 a 1,80, scende anche quella di Valentino Rossi, secondo in Francia, che passa da 2,20 a 2,10. Annata nera per Casey Stoner, che in Francia è rimasto a secco: ne risente la quota dell’australiano, schizzata da 6 a 20 contro 1.

La classifica della classe MotoGp dopo 3 delle 18 gare in calendario:
1. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha 70 punti
2. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 61
3. Andrea Dovizioso (Ita) Honda 42
4. Dani Pedrosa (Spa) Honda 40
5. Nicky Hayden (Usa) Ducati 39
6. Randy De Puniet (Fra) Honda 26
7. Marco Melandri (Ita) Honda 21
8. Colin Edwards (Usa) Yamaha 16
9. Marco Simoncelli (Ita) Honda 16
10. Hector Barbera (Spa) Ducati 15.

Moto Gp, Le Mans: Stoner ha voglia di riscatto

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Il campionato del mondo della MotoGP 2010, non è certamente iniziato nel migliore dei modi per il pilota australiano Casey Stoner e la casa Ducati, che di certo non avevano messo nel conto di ritrovarsi sin da subito a dover rincorrere le due Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, tra l’altro subendo un distacco così significativo, dopo appena due gran premi disputati.

Prima della rovinosa caduta di Stoner nel primo Gp del Mondiale in Qatar infatti, tutto sembrava sorridere al rider della Desmosedici, dato come assoluto favorito per la vittoria finale. Ma come spesso accade nello sport, i pronostici, soprattutto quelli positivi, non sempre trovano riscontro nella realtà. E così l’australiano, sin dal prossimo weekend non può più sbagliare e dovrà disputare gare perfette, a cominciare dal prossimo Gran Premio di Francia, che si svolgerà domenica prossima sul tracciato di Le Mans.

Casey Stoner a Le Mans vuole dunque portare a casa un grande risultato: possibilmente una vittoria scaccia crisi e scaccia voci di mercato dell’ultima settimana. Il pilota della Ducati non può più sbagliare, altrimenti il divario venutosi a creare in classifica piloti tra lui e i due rider del Team Fiat Yamaha dopo la caduta di Losail e il quinto posto di Jerez, diventerebbe difficile da colmare nel proseguo della stagione.

In passato siamo riusciti ad essere abbastanza veloci, abbiamo lottato con i primi, ma alla fine non abbiamo ottenuto i risultati che avremmo voluto”, ha commentato il Campione del Mondo 2007. “Quest’anno penso che ci possiamo aspettare qualcosa di più rispetto alle ultime due stagioni e daremo il massimo per riuscirci”.

Nel Mondiale 2010 Stoner ha sin qui raccolto soltanto 11 punti in due gare, andando contro tutti i pronostici (anche in seguito agli ottimi test invernali) e la vittoria, oltre ad essere di fondamentale importanza per il futuro, deve giungere forte e chiara anche per lanciare un messaggio di rinascita all’intera Moto Gp. Queste le parole e le buone intenzione: i fatti, però, dovranno essere confermati sin dalle libere del venerdì, anche perché Le Mans tutto è, tranne che un circuito facile: “Per le sue caratteristiche di circuito stop-and-go, a Le Mans la moto deve essere molto efficiente in frenata e nello stesso tempo agile e veloce in uscita di curva, soprattutto nei punti più lenti”, ha commentato l’australiano, che in lo scorso anno in Francia è arrivato soltanto quinto.

Superbike, Biaggi trionfa a Monza. Doppietta storica per il pilota romano su Aprilia

300x200-images-stories-news-202_r05_race2_podiumMONZA, 9 maggio 2010 – Max Biaggi ha scritto una pagine indelebile della sua carriera motociclistica, vincendo entrambe le gare del Gp di Monza del Mondiale 2010 della Superbike. Con la sua Aprilia, il pilota romano ha letteralmente dominato il GP d’Italia: ora, in classifica pilota, si è portato ad appena tre punti dal capofila del Mondiale Superbike, Leon Haslam (Suzuki). Biaggi, grazie alla doppietta odierna, è arrivato a quota otto vittorie in Superbike, di cui quattro solo nel 2010: prima di Monza infatti, il pilota romano aveva travato la doppietta anche a Portimao (Portogallo). In carriera dopo la doppietta di oggi, in tutto fanno 50 vittorie tra Motomondiale e Superbike. La fantastica Aprilia RSV4, ha fatto il suo dovere quest’oggi, partendo a razzo in maniera impeccabile dalla pole, in entrambe le gare, lasciando così solo le briciole agli avversari. Nella prima gara il podio è stato completato dalle Yamaha di Toseland e Crutchlow, che hanno dato una grossa mano al fuoriclasse italiano, relegando al quarto posto il principale rivale di Biaggi in classifica generale, il pilota Haslam. L’Aprilia ha pure piazzato, in gara-1 il giovane Leon Camier (al debutto su questo tracciato) al quinto posto.

Gara-2 – La seconda gara è stata diversa dalla prima, sin dalla partenza: infatti si è aperta con una drammatica caduta al via, che ha tolto di scena James Toseland (Yamaha), Jonathan Rea (Honda) e Ruben Xaus (Bmw). A quel punto, l’unico pilota in pista in grado di impegnare l’Aprilia, è stata la Yamaha di Cal Crutchlow, finchè il quattro cilindri giapponese non ha ceduto, tradendo e provocando la scivolata (per fortuna senza conseguenze) del 24enne britannico. A quel punto, anche gara-2 per Max era fatta. Leon Haslam ha invece tenuto una condotta di gara, improntata a limitare i danni, conquistando il secondo posto, davanti all’australiano Troy Corser, che ha regalato il primo storico podio Mondiale alla Bmw. Male invece la Ducati: Michel Fabrizio, partito in prima fila, ha fatto 7° in gara-uno e poi è caduto.

 “È stata una giornata fantastica” ha dichiarato Biaggi ai microfoni a fine gara-2. “Grazie ai tecnici che hanno realizzato quest’Aprilia straordinaria, con questa marca mi trovo bene (ha vinto quattro mondiali in 250GP, ndr) e magari avrei dovuto tornaci prima. Bel colpo, ma il cammino è ancora molto lungo“. Domenica nuovo appuntamento: la Superbike vola in Sud Africa, nube del vulcano islandese permettendo. Gli organizzatori seguono la situazione e per adesso lo svolgimento della corsa è confermato.

Ordine di arrivo

Gara uno (18 giri, km. 103,986): 1. Biaggi (Ita-Aprilia) in 31’07”044 media 200,504 km/h; 2. Toseland (GB-Yamaha) a 0”247; 3. Crutchlow (GB- Yamaha) a 0”297; 4. Haslam (GB-Suzuki) a 0”958; 5. Camier (GB-Aprilia) a 4”493; 6. Xaus (Spa-Bmw) a 7”343; 7. Fabrizio (Ita-Ducati) a 7”369; 8. Corser (Aus-Bmw) a 9”344; 9. Sykes (GB-Kawasaki) a 15”338; 10. Guintoli (Fra-Suzuki) a 16”671; 11. Haga (Gia-Ducati) a 16”921; 16. Scassa (Ducati) 17. Lanzi (Ducati).

Gara due (18 giri): 1. Biaggi in 31’07”122 media 200,496 km/h; 2. Haslam a 4”547; 3. Corser a 5”469; 4. Camier a 10”267; 5. Sykes a 15”561; 6. Haga a 15”816; 7. Guintoli a 15”861; 8. Smrz (Cze-Ducati) a 20”977; 9. Byrne (GB-Ducati) a 21”920; 10. Scassa a 21”974.

La classifica del Mondiale piloti (dopo 5 round su 12): 1.Haslam punti 181; 2. Biaggi 178; 3. Rea e Checa 110; 5. Toseland 106; 6. Haga 100; 7. Corser 92; 8. Camier 72; 9. Guintoli 70; 10. Crutchlow 65; 11. Fabrizio 62; 16. Lanzi 26; 18. Scassa 16; 24. Baiocco 1.

Il Mondiale costruttori: 1. Aprilia 184; 2. Suzuki 181; 3. Ducati 149; 4. Honda 119; 5. Yamaha 113; 6. Bmw 95; 7. Kawasaki 37.

Moto GP, Rossi entusiasta della sua Yamaha: “Stiamo lavorando ottimamente”

ValentinoRossiDopo essersi lasciato alle spalle il Gran Premio di Spagna, corso sul circuito di Jerez de la Frontera, con la conquista del podio e di un ottimo 3° posto, guadagnato nonostante le precarie condizioni fisiche dovute all’infortunio alla spalla subito durante un meeting di cross, Valentino Rossi e il team Fiat Yamaha, hanno potuto sfruttare i test in Spagna, sostenuti nelle giornate di lunedì e martedì, per apportare importanti modifiche tecniche al propulsore della sua M1.

Le migliorie hanno riguardato soprattutto la stabilità della moto in entrata e uscita dalle curve e, in secondo luogo, la potenza del motore della M1 in accelerazione e velocità di punta sui rettilinei. “Oggi abbiamo provato molte cose – spiega il ‘Dottore’ dopo la sessione di test di Jerez – alcune mappature nuove per l’elettronica e un nuovo motore, che va meglio di quello che stiamo usando ora. E’ presto per dire se potremo già montarlo a Le Mans. Rispetto a ieri sono riuscito a fare molti più giri sul ritmo di 1.39, se lo avessi fatto in gara avrei potuto fare meglio del terzo posto. Comunque stiamo lavorando nella direzione giusta. Ci serve più accelerazione per uscire prima dalle curve e arrivare prima alla massima velocità“. Queste le parole rilasciate alla stampa da Valentino Rossi alla conclusione dei test di Jerez.

In ogni caso, a la base su cui si sta lavorando è comunque ottima: lo dimostrano gli ottimi risultati ottenuti dal nuovo motore proprio nei test post Gp di Spagna. Lo dimostrano i numerosi giri effettuati dal pilota pesarese, così come il secondo posto ottenuto ai test di Jerez (dietro alla Honda Repson di un pimpante Dani Pedrosa) della M1 di Valentino Rossi modificata. Ora il compagno di squadra della Yamaha e il leader attuale del mondiale piloti, lo spagnolo Jorge Lorenzo, è avvisato.

Malesia, Aoyama ipoteca il Mondiale. Simoncelli beffato da Barbera, solo terzo

aoyama_simoncelli250cc Malesia i top ten:

1 Hiroshi Aoyama JAP Scot Racing Team 250cc 42:55.689
2 Hector Barbera SPA Pepe World Pons Wrb +6.397
3 Marco Simoncelli ITA Metis Gilera +6.397
4 Thomas Luthi SVI Emmi – Caffe Latte +14.871
5 Hector Faubel SPA Thai Honda Ptt Sag +19.177
6 Ratthapark Wilairot THA Thai Honda Ptt Sag +19.567
7 Alex Debon SPA Aeropuerto Castello Blusens +20.255
8 Lukas Pesek CZE Auto Kelly – Cp +34.561
9 Alex Baldolini ITA Wtr San Marino Team +50.937
10 Shuhei Aoyama JAP Harc-Pro 1.04.186

250cc classifica piloti 2009:

1 252 Hiroshi Aoyama Scot Racing Team 250cc
2 231 Marco Simoncelli Metis Gilera
3 214 Hector Barbera Pepe World Pons Wrb
4 198 Alvaro Bautista Mapfre Aspar Team
5 128 Mattia Pasini Team Toth Aprilia
6 107 Thomas Luthi Emmi – Caffe Latte
7 106 Raffaele De Rosa Scot Racing Team 250cc
8 105 Mike Di Meglio Mapfre Aspar Team 250cc
8 105 Hector Faubel Thai Honda Ptt Sag
9 101 Alex Debon Aeropuerto Castello Blusens
10 82 Jules Cluzel Matteoni Racing

Non c’è ancora stata l’investitura ufficiale – anche per il fatto che i numeri della classsifica piloti 2009 lo impediscono e rendono evidente la possibilità che Marco Simoncelli possa ancora sperare di aggiudicarsi il Mondiale in corso – ma è certo che Hiroshi Aoyama sta facendo del proprio meglio per mettrsi in bacheca il titolo stagionale della categoria 250cc. L’ultimo disponibile, del resto, prima che la stessa vada in pensione e venga sostituita dalla neonata Moto 2.

125cc Phillip Island, Simon campione del mondo con vittoria (risultati e classifica)

julian-simon-2501 Julian Simon SPA Bancaja Aspar Team 125cc 37:55.798
2 Bradley Smith ING Bancaja Aspar Team 125cc +0.313
3 Sandro Cortese GER Ajo Interwetten +2.057
4 Pol Espargaro SPA Derbi Racing Team +2.161
5 Simone Corsi ITA Jack & Jones Team +2.330
6 Nicolas Terol SPA Jack & Jones Team +3.239
7 Efren Vazquez SPA Derbi Racing Team +3.290
8 Andrea Iannone ITA Ongetta Team ISPA +12.820
9 Marc Marquez SPA Red Bull KTM Motorsport +22.355
10 Sergio Gadea SPA Bancaja Aspar Team 125cc +22.602

Julian Simon merita la copertina di giornata, nonostante un grande Casey Stoner, nonostante l’enorme ipoteca marchiata da Valentino Rossi sul titolo piloti 2009 di MotoGp, nonostante lo sciagurato errore di un Jorge Lorenzo ancora troppo immaturo per ambire a qualunque primato, nonostante la capacità di un Marco Simoncelli nuovamente mostruoso in 250cc e capace di riaprire ufficialmente la corsa all’iridato.

Phillip Island, Rossi secondo e felice: “Io e Stoner, spettacolo allo stato puro”

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Forse anche Valentino Rossi sa essere umano alla guida di una motocicletta. Non nelel qualità tecniche, ovvio, perchè in quello è Maestro da che corre in sella a una due ruote e lo sarà, con tutta probabilità, fino al giorno in cui decidera di scendere definitivamente dalla moto.

Il Dottore – che non ha perso l’occasione per dimostrare di esserlo per davvero – ha però riconosciuto il piacere di un secondo posto che, sebbene non lo veda in cima al podio, lo accontenta eccome. Non capiterà molte altre volte di percepire un Rossi tanto soddisfatto per la seconda piazza ma è inutile ribadire che oggi, questa enorme contentezza, ci sta tutta.

250cc verso Phillip Island: Aoyama, iridato se vince con Barbera e Simoncelli k.o.

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Classifica piloti 250cc:

Hiroshi Aoyama – Honda – 218
Alvaro Bautista – Aprilia – 192
Marco Simoncelli – Gilera – 190
Hector Barbera – Aprilia – 174
Mattia Pasini – Aprilia – 128

Siamo agli sgoccioli. Phillip Island diventa un circuito decisivo ai fini della lotta per il titolo di campione del Mondo in ciascuna categoria. Nulla è ancora stabilito: i giochi sono aperti in 125cc, in 250cc e in MotoGp.

Analizzando nel dettaglio la classe intermedia (quella cioè nella quale il titolare dell’iridato è l’italiano Marco Simoncelli dopo una stagione – quella del 2008 – da incorniciare e raccontare ad amici, parenti e amanti delle imprese), a tre gran premi dalla fine ci si rende conto che i primi tre piloti sono compresi in una manciata di punti: 28, infatti, separano il leader provvisorio della graduatoria – Hiroshi Aoyama – dal terzo il classifica che, guarda caso, è proprio Simoncelli.