Moto Gp, Gran Premio di San Marino: Lorenzo primo nelle libere del sabato, ma Pedrosa c’é. Rossi 5° con il nuovo casco

Dopo il successo di Indianapolis e il primo posto nella sessione delle prove libere di ieri del Gran Premio di San Marino, questa mattina Dani Pedrosa ha dovuto arrendersi al leader del Mondiale Lorenzo, tornato nuovamente ai suoi livelli. Le prove libere del sabato mattina sul circuito di Misano, iniziano con un’uscita di pista all’altezza della curva 12 di Marco Melandri con la sua San Carlo Honda Gresini. L’italiano veniva imitato poco dopo da Hiroshi Aoyama con la Interwetten Honda MotoGP che rischia seriamente di farsi male, andando a toccare erba sintetica e terra in accelerazione appena fuori dalla curva 3.

La mattinata vedrà per tutto il tempo uno Jorge Lorenzo decisamente più in forma e già sotto l’1’35 a metà sessione (ieri non ci era mai riuscito), mentre Dani Pedrosa su Repsol Honda avrà bisogno di quasi 40 minuti per recuperare e migliorare le crono di ieri. I due ingaggiano una bella sfida sul finire della sessione, con il leader del mondiale questa volta bravo a spuntarla con il tempo di 1’34.627. Con Pedrosa che chiude a 104 millesimi di ritardo (per lui anche un’uscita di pista alla curva 1), sono Casey Stoner su Ducati Team e Colin Edwards su Monster Yamaha Tech3 a completare la virtuale top4. Se per l’australiano continuano i soliti problemi con l’anteriore, per il texano è l’ennesima dimostrazione di valere sino in fondo il rinnovo del contratto (che potrebbe arrivare già durante questo fine settimana).

Valentino Rossi è l’ultimo pilota in grado di correre in 1’34. L’italiano del team Fiat Yamaha chiuderà infatti a poco più di tre decimi dal compagno di squadra, precedendo sul traguardo Andrea Dovizioso su Repsol Honda. Il numero 4 migliora troppo poco rispetto a ieri, perdendo così ben 4 piazze. Nicky Hayden (Ducati Team), Hector Barberà (Ducati Paginas Amarillas), Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) e Loris Capirossi (Rizla Suzuki) chiudono la lista dei piloti in top10.

Nuovo casco per Rossi – Valentino Rossi ha intanto indossato una nuova grafica per il suo casco durante le prove libere di quest’oggi. Al posto del solito “sole-luna” sulla testa di Valentino c’è una enorme sveglia che segna l’ora d’ingresso del turno. Per Rossi un modo simpatico di ironizzare sul suo calo di prestazioni in gran parte dovuto alle conseguenze dell’infortunio del Mugello. Il messaggio che Rossi vuole darsi è quello di “darsi una sveglia” per tornare a vincere.

Moto Gp, Pedrosa guarda con fiducia a Misano: “Lotteremo per la vittoria”. Dovizioso sente aria di casa: “Qui incominciai la mia carriera…”

Dopo il grande trionfo conquistato nell’ultimo Gran Premio di Indianapolis di domenica scorsa, terzo della stagione in MotoGp, il pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa, e con lui tutta la squadra, arriva all’appuntamento di Misano Adriatico con la ferma convinzione di poter puntare di nuovo al gradino più alto del podio, tentando così di ridurre ulteriormente l’ancora consistente gap (68 punti), che in classifica generale lo separa dal connazionale Lorenzo, attuale leader del Mondiale con la sua Yamaha M1. “Stiamo vivendo un importante periodo di forma ed il mio nuovo record personale di tre Gran Premi conquistati in un anno, non può che caricarmi ulteriormente”, ha confessato ai microfoni della stampa il centauro di Sabadell. “Misano si è rivelato un tracciato spesso ostico per la Honda negli ultimi anni, ma io spero che questa volta la musica finalmente possa cambiare. Ci concentreremo a lungo sul setting della moto, con particolare attenzione alla trazione. In classifica generale il ritardo da Lorenzo è ancora molto consistente, fin troppo direi. Il nostro obiettivo resta comunque quello di dare il massimo fino alla fine. Poi, quando taglieremo il traguardo dell’ultimo Gran Premio, vedremo se saremo o meno riusciti nell’impresa impossibile. Si vedrà…”.

Chi invece andrà a Misano alla caccia del colpo grosso sarà il nostro Andrea Dovizioso, terzo nella classifica mondiale con la sua Honda, particolarmente positivo in vista della gara di domenica. “Arriviamo al Gran Premio di San Marino in ottima forma con l’obiettivo di puntare dritti al podio. Il circuito è caratterizzato da curve strette e da un asfalto non particolarmente curato, ma dopo l’esperienza di Indianapolis non credo che il tracciato romagnolo possa riservarci spiacevoli sorprese da questo punto di vista. Qui cominciai la mia carriera da motociclista 10 anni fa. Tanti amici saranno presenti e mi daranno quella carica in più per fare davvero bene”.

Moto Gp, ad Indianapolis Pedrosa c’é: “Grazie a tutta la squadra”. Spies strafelice, Lorenzo e Rossi stremati al traguardo

Oggi è stata una gara molto dura, con un caldo così” il principale pensiero di Dani Pedrosa che ha vinto dominando la gara di Indy, anche grazie alla scelta di montare le gomme “hard”. “Le Yamaha andavano con la gomma più morbida ed io pensavo avessero qualcosa in più e ho dato il massimo e sono riuscito a vincere prendendomi anche una rivincita sulla corsa della scorsa stagione. Un grazie a tutta la squadra” conclude lo spagnolo della Repsol Honda Hrc. Alle sue spalle si è piazzato l’eroe di casa, Ben Spies, l’anno scorso dominatore in Superbike. Lo statunitense della Monster Yamaha Tech3, alla sua prima stagione nella classe regina è soddisfatto. “Sono al primo anno e tutto è andato molto bene. Sono secondo davanti ai miei, agli amici al mio pubblico. Sono stato anche al comando e questa è un grande soddisfazione. Sono molto felice“.

Sono veramente stanco, la gara è stata molto dura“. Jorge Lorenzo appare visibilmente provato ai microfoni di Mediaset dopo il Gp di Indianapolis. Lo spagnolo, giunto terzo con la sua Yamaha, spiega: “Tutti oggi sono molto stanchi, ma io non ho mangiato molto e questo mi ha fatto stancare tanto. Poi avevo un problema davanti, sono andato molto piano, era impossibile fermare Pedrosa e Spies. Questa resta una grande stagione, sono soddisfatto, ma oggi non posso essere felice“.

Valentino Rossi è stanco ma comunque soddisfatto del quarto posto ottenuto ad Indy. “E’ stata una gara abbastanza positiva per me: sono riuscito a girare come Lorenzo e Spies, poi sono tornato a guidare abbastanza bene, tornando a mettere la moto come piace a noi“, spiega il pesarese della Fiat Yamaha. “Ho fatto un pò di fatica nei primi giri come mi capita nelle ultime gare, poi nella fase centrale sono andato molto forte e di questo sono contento, perchè a Laguna Seca e Brno, invece, ero lontano dai primi, ma alla fine non avevo più ‘benzina’. Ho fatto fatica e ho dovuto mollare quando ho visto S.Pietro tra la curva 2 e 3 ho dovuto mollare. Un pò come Fantozzi nella partita di calcio” aggiunge sorridendo Rossi ai microfoni di Italia. “Oggi c’era un grande calore che arrivava anche dalla frizione: ho tutti i piedi rossi. Alla fine gli stivali si erano quasi squagliati” rivela Valentino che, ancora, non è ovviamente al massimo della sua forma. “Devo lavorare. Faccio fatica. Non sono al 100%, ma la cosa positiva è che ce l’ho fatta per una parte della gara. In questo periodo mi sono allenato, ma mi sono concentrato sulla gamba e sulla spalla, ora ho bisogno di fare un pò di fiato” ammette alla fine.

Moto Gp, Indianapolis: Pedrosa trionfa e mantiene aperto il discorso Mondiale. Spies secondo, Lorenzo terzo

Lo spagnolo Dani Pedrosa non vuole ancora arrendersi a consegnare il titolo allo spagnolo Lorenzo. E così il pilota della Honda festeggia il terzo successo stagionale, imponendosi nella undicesima gara della MotoGP sul circuito di Indianapolis: lo spagnolo della Honda ha preceduto sul traguardo le Yamaha dello statunitense Spies e Lorenzo, il leader del Mondiale, che ha dovuto così cedere 9 punti al suo rivale diretto. Ora la classifica vede Lorenzo con un ampio margine di 68 punti su Pedrosa, che però ha dimostrato di poter rendere la vita difficile a Jorge fino alla fine del campionato.

Al via scatta molto bene Spies dalla pole, la prima in carriera per lui, seguito da Dovizioso, Hayden, Pedrosa, Lorenzo e Rossi ed è un inizio che entusiasma il pubblico statunitense, che festeggia due dei suoi beniamini nelle prime tre posizioni. Ma la festa dura troppo poco, visto che Hayden è presto scavalcato da Pedrosa e Lorenzo che si lanciano all’inseguimento di Spies, mentre Melandri, buon settimo fin lì, cade rovinosamente. Il texano della Yamaha fa quello che può, ma al giro viene “sverniciato” in rettilineo da Pedrosa, che si porta così al comando e allunga con un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri piloti in gara. Alle sua spalle, Lorenzo passa in staccata Dovizioso, che poi si vede costretto a cedere il passo anche a Valentino. Pedrosa quando è nelle condizioni di esprimersi al meglio, con una moto impeccabile, non teme avversari e impone alla gara un ritmo impossibile: una vittoria che ha dunque il suo tipico marchio di fabbrica. Spies può comunque festeggiare il contratto ufficiale Yamaha con il secondo posto, il suo migliore risultato in MotoGP e Lorenzo, alla fine stremato, anche se per la prima volta in stagione, non finisce né primo, né secondo, blinda il suo vantaggio nel Mondiale e per una volta, saggiamente, si accontenta.

Rossi dopo le tre scivolate nel week-end, l’ultima nel warm up del mattino, chiude al 4° posto, in una gara resa per le sua condizioni ancora più difficile dal grandissimo caldo36° di temperatura -, che hanno inciso sul rendimento di tutti. Da metà gara in poi Valentino ha alzato il ritmo, andandosi a prendere un piazzamento che lo avvicina in classifica a un deludente Stoner, ancora una volta caduto nelle fasi iniziali. Prossima gara, domenica 5 settembre a Misano.

L’ordine di arrivo: 1. Pedrosa (Honda), 2. Spies (Yamaha), 3. Lorenzo (Yamaha), 4. Rossi (Yamaha), 5. Dovizioso (Honda), 6. Hayden (Ducati), 7. Simoncelli (Honda).

La classifica: Lorenzo p. 251, 2. Pedrosa 183, 3. Dovizioso 126, 4. Stoner 119, 5. Rossi 114. 6. Spies 110. 7. Hayden 109.

MotoGp Indianapolis: Pedrosa detta legge

Dani Pedrosa trionfa a Indianapolis, vanificando le attese del pubblico locale, desideroso di vedere sfrecciare i centauri di casa, Ben Spies e Nicky Hayden.

In realtà, Spies aveva illuso parecchio, con una partenza a razzo che sembrava lanciarlo come un proiettile verso la vittoria ma ha subito il ritorno della furia spagnola che, in sella a una Honda perfetta (va detto che è stato impeccabile anche Pedrosa, non sempre capace di conservare concentrazione per un gran premio intero), ne aveva più di tutti. A suon di giri record e di distacchi abissali su chi gli stava dietro, Pedrosa ha tagliato il traguardo con più di tre secondi su Spies, che diventano sei sul terzo, il leader del mondiale Jorge Lorenzo.

Valentino Rossi non è riuscito a fare meglio del quarto posto ma, di questi tempi, meglio accontentarsi. Non è un periodo felice per il tavulliano, incappato in una caduta nel corso delle ultime prove ma sempre capace di sdrammatizzare: “Sono un pilota giovane, si vede che devo fare esperienza, non so da quanto non cadevo così tanto, credo dal 1996…”.

Moto Gp, Pedrosa ha Indianapolis nel mirino. “Spero in una vittoria”

Dopo l’ottimo secondo posto ottenuto sul circuito di Brno, alle spalle dell’imprendibile connazionale Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa si prepara a vivere il secondo week-end della stagione su suolo americano, con l’obiettivo di portare a casa una vittoria, visto il feeling mostrato lo scorso anno con il circuito di Indianapolis. Il pilota Honda HRC infatti, nella stagione 2009, dominò sullo storico circuito americano dalla prima sessione di prove libere al turno di qualifica, nel quale ottenne la pole position. Vantaggio che purtroppo venne gettato alle ortiche in gara, a causa di una scivolata nei giri iniziali, con conseguente risalita in sella e decimo posto finale. Epilogo analogo per il catalano ha avuto luogo nel precedente round a stelle e strisce di Laguna Seca, e per questo motivo il pupillo di Alberto Puig ha tutta l’intenzione di tagliare il traguardo, nella giornata di domenica, in prima posizione. “Andrò ad Indianaplis in un buon stato mentale”, afferma Dani Pedrosa, “mi sento pronto a finire il lavoro che non siamo riusciti a completare in gara lo scorso anno. Mi sono sentito molto a mio agio nel guidare ad Indy lo scorso anno. Sono stato al top della classifica dalla prima sessione di libere, ho ottenuto la pole position e l’unico errore fatto è stato in gara. Quindi spero questa volta di poter mettere assieme un week-end di gara solido ed ottenere un altro buon risultato. Siamo stati veloci e costanti nella scorsa gara di Brno, e proveremo a tornare subito sul passo giusto anche questo fine settimana. Sarà importante, come sempre, riuscire a trovare un buon set-up abbastanza rapidamente da venerdì, e penso che abbiamo una base utile dall’anno scorso, che ci permetterà di trovare la direzione giusta sin da subito. Eravamo pronti a vincere di nuobo a Brno e questo sarà il nostro obiettivo anche ad Indianapolis. Competere in America è diverso, il circuito è davvero stupefacente e mi sento molto bene a gareggiare negli Stati Uniti perché il supporto che ottengo qui è davvero positivo, quindi non vedo l’ora di scendere in pista”.

MotoGp Brno, Lorenzo non ha più rivali

Solo Dani Pedrosa cerca di tenere il passo di Jorge Lorenzo ma la Honda del primo non può nulla rispetto allo starpotere della Yamaha numero 99 del leader del Mondiale in corso che inanella la settima vittoria annuale e si conferma sempre più leader indiscusso del campionato 2010. Alle spalle dei due, un vuoto che Casey Stoner e la sua Ducati non sono riusciti a colmare neppure un po’. Anche la Repubblica Ceca, dunque, diventa Lorenzo’s Land: bandiera piantata, pista messa in archivio.

Ottimo, invece, il quarto posto di Ben Spies che precede un deludente ma sereno Valentino Rossi che è andato male dall’inizio alla fine. Quinto con rammarico e incomprensione: “Non sono mai riuscito a tenere la moto sotto controllo, strano perchè per tutto il week end abbiamo fatto bene: cosa non è andato? Non chiedetemelo perchè davvero non lo so, non ho la risposta. Il contratto? (gli viene chiesto in attesa dell’annuncio ufficiale da parte di Ducati a comunicare il passaggio di scuderia del pesarese) Ho rinnovato per due anni con Yamaha (e ride, ndr)“.

Moto Gp Brno, Pedrosa va in pole, Rossi cade ma è 5°

Daniel Pedrosa partirà in pole position MotoGp nel Gp della Repubblica Ceca. Dopo aver fatto bene anche nelle seconde libere, lo spagnolo della Honda Repsol ha girato in 1’56″508. Seconda piazza per la Yamaha di Ben Spies (1’56″846). Il nostro Valentino Rossi n0nostante una caduta non grave, partirà in 5° posizione. Terza  piazza per Jorge Lorenzo, caduto insieme al Dottore. Sesto Andrea Dovizioso (1’57″117).

Pos.    Pilota                             Nazione   Tempo               

1      PEDROSA Daniel                     (SPA)     in 0h01’56”508     

2      SPIES Ben                          (USA)     + 00:00:00.338

3      LORENZO Jorge                      (SPA)     + 00:00:00.357

4      STONER Casey                       (AUS)     + 00:00:00.360

5      ROSSI Valentino                    (ITA)     + 00:00:00.551

6      DOVIZIOSO Andrea                   (ITA)     + 00:00:00.609

7      EDWARDS Colin                      (USA)     + 00:00:00.714

8      HAYDEN Nicky                       (USA)     + 00:00:01.127

9      BARBERA Hector                     (SPA)     + 00:00:01.452

10      CAPIROSSI Loris                    (ITA)     + 00:00:01.473

11      DE PUNIET Randy                    (FRA)     + 00:00:01.581

12      SIMONCELLI Marco                   (ITA)     + 00:00:01.661

13      KALLIO Mika                        (FIN)     + 00:00:01.674

14      MELANDRI Marco                     (ITA)     + 00:00:01.922

15      DE ANGELIS Alex                    (RSM)     + 00:00:02.014

16      ESPARGARO Aleix                    (SPA)     + 00:00:02.192

Moto Gp Brno, nelle seconde libere vola Pedrosa, quinto tempo per Rossi

Dani Pedrosa ha fatto registrare il miglior tempo nelle seconde libere del Gp della Repubblica Ceca. Lo spagnola della Honda ha fermato il cronometro 1.57.201. Secondo tempo per Jorge Lorenzo (Yamaha) a 16 millesimi, poi Andrea Dovizioso a  371 centesimi. Quarto tempo  per Casey Stoner con la sua Ducati, che ha  preceduto Valentino Rossi (Yamaha). Nono tempo per Marco Simoncelli (Honda), poi a seguire Capirossi, Melandri e de Angelis. Brutta caduta per la Suzuki dello spagnolo Alvaro Bautista

Dani Pedrosa istruttore di Honda Racing school

Per un giorno il campione Dani Pedrosa ha vestito i panni dell’istruttore della Honda Racing School. Il tre volte campione del mondo spagnolo ha dato consigli ai 16 fortunati studenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. Pedrosa ha anche effettuato alcuni giri di pista dimostrativi a bordo di una Honda Blade 110 cc. Lo spagnolo si è detto soddisfatto parlando con i giovani della sua voglia di arrivare fin da quando era bambino. “Il miglior insegnamento che posso darvi, è di seguire l’istinto che parte dal cuore e di divertirvi quando siete in sella alla moto. Avete una opportunità nella vita, e dovete ricordarvi per coglierla è necessario che diate tutti voi stessi. Quando ho cominciato ero anche io molto piccolo ma avevo una grande passione . Non avrei mai potuto immaginare che un giorno avrei gareggiato nel Motomondiale, ma fui molto fortunato a prendere parte ad un progetto molto simile a quello cui partecipate voi ora, per questo vi dico che dovete continuare a sognare e a lavorare duro per trasformare i vostri sogni in realtà“.

Moto Gp, Laguna Seca: Rossi troppo stanco per festeggiare. Lorenzo gongola verso il titolo, Stoner e Dovizioso delusi e amareggiati

La notizia più bella e al tempo stesso sorprendente del Gp di Laguna Seca, é il podio conquistato da Valentino Rossi a soli 50 giorni dal suo incidente nelle prove del Mugello. Dopo il quarto posto al Sachsenring nella sua gara di rientro, appena otto giorni dopo sale sul terzo gradino del podio a Laguna Seca, tracciato tutt’altro che semplice da disputare. “Ho fatto veramente fatica perché questa pista è più difficile della Germania, anzi è tra le più difficili di tutte. Abbiamo ottenuto l’obiettivo massimo, ce l’abbiamo fatta, ma non riesco ad esultare perché sono distrutto. Quanti giorni sono passati dal Mugello? Cinquanta… cercheremo di arrivare più in forma a Brno“.

Decisamente più rilassato, e non potrebbe essere altrimenti, il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, vittorioso per la prima volta in carriera da queste parti e oramai sempre più leader incotrastato della MotoGP con sei successi e tre secondi posti. “All’inizio è stata una gara difficile, perché Pedrosa girava su un ritmo molto più veloce rispetto alle prove e quindi ho dovuto spingere per stargli dietro, poi, però, lui era al limite ed è volato fuori” ha spiegato il maiorchino.

Ancora guai invece, problemi all’anteriore per essere precisi, invece,  per Casey Stoner su Ducati, che si è anche lamentato nel dopo gara dell’impossibilità di provare ad attaccare la prima posizione dell’iberico, se non rischiando di cadere e fare la stessa fine di Pedrosa. “All’inizio andava tutto bene: la moto andava bene, quando gli pneumatici si sono riscaldati ho cercato di spingere, di tenere il passo, ma ho avuto problemi per due volte all’anteriore e questo mi ha frustrato, perché ho dovuto rallentare di uno due centesimi al giro, ma anche cercando di rimanere costante ho avuto ancora problemi con l’anteriore – riferisce l’australiano della Ducati -. Sono più o meno felice del risultato perché magari potevo prendere Dani (Pedrosa) se non fosse caduto, ma non Lorenzo“.

C’è invece grande insoddisfazione nelle parole di Andrea Dovizioso, che ha chiuso in quarta posizione il Gp negli Usa. “Non posso essere contento di questo risultato perché puntavamo al podio – ha detto DoviziosoHo fatto una buona partenza, ma trovandomi all’interno della Curva 1 sono rimasto chiuso. Nei primi tre giri ho perso un po’ di tempo dietro a Spies e questo oltre a rallentarmi mi ha fatto perdere il contatto con i primi. Giravo con un passo di 1’22″5, pensavo di poter mantenere il terzo posto, ma negli ultimi giri quando Valentino ha abbassato il tempo e ha iniziato a girare in 1’22” basso non sono riuscito a girare così veloce. Perdevo nel terzo e nel quarto intertempo e non sono riuscito a riprenderlo quando mi ha passato. Mi dispiace perché non è il risultato che speravamo. Dobbiamo continuare a lavorare, a migliorare il passo gara per poter combattere per vincere le gare“.

MotoGp Laguna Seca: Lorenzo sfreccia, Pedrosa stecca e Rossi torna al podio

Sembrava non ce ne fosse per nessuno: perchè Dani Pedrosa, quando indovina una partenza così non lo riprenderebbe neppure un razzo. E invece: lo spagnolo su Honda cade vittima del più classico degli errori che sono per lui un marchio di fabbrica tanto quanto gli start fulminei. Quindi: poco prima di metà gara, Pedrosa cade e si autoesclude spianando la strada alla regolarità di Jorde Lorenzo, capace di collocare la bandiera del Lorenzo’s land (si veste da astronauta, a fine gara, e piazza il paletto con la scritta che recita proprio così) anche sul circuito statunitense di Laguna Seca. Quello di Casey Stoner su Ducati è un secondo posto che non riescer a entusiasmare, visto che l’australiano non ne aveva così tanto da riprendere Lorenzo ma gli altri ne avevano ancora meno per stargli alla ruota.

MotoGP, rientra Rossi e lo share vola. 5,5 milioni di telespettatori per il Gp di Germania

Valentino-Rossi-006Grazie al rientro anticipato di Valentino Rossi nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Sachsnering, lo spettacolo e l’appeal fanno ritorno nella MotoGp, con il Mondiale che prende una sana boccata di ossigeno e fa ritorno a livelli di ascolto più consoni al suo bacino d’utenza. D’altronde il rientro del “Dottore” a sole sei settimane dal terribile infortunio del Mugello, è coinciso anche con il ritorno dello spettacolo in pista, dopo gli ultimi tre Gran Premi alquanto piatti e monotematici, con lo spagnolo Lorenzo sempre vittorioso in solitaria. E così é stata la corsa del Sachsenring a diventare l’evento più visto della giornata: in una nota Mediaset comunica che ben 5.517.000 telespettatori, con uno share del 43,50% sul target commerciale, hanno seguito le imprese del centauro di Tavullia.  E nell’ultimo giro, dove si é vissuta la fase più intensa del duello tra Rossi e Casey Stoner per il terzo posto, si è addirittura raggiunto un picco di 6.139.000 telespettatori e del 49,26% di share sul pubblico attivo. Bene anche gli ascolti della Moto2 e della classe 125.

La classifica aggiornata della MotoGp – Diamo ora uno sguardo alla classifica piloti della Motogp 2010 dopo il Gran Premio di Germania che si è corso ieri sul circuito del Sachsenring. Jorge Lorenzo mantiene inalterata la sua leadership nel Motomondiale 2010 con 185 punti . Secondo posto per lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda (a 47 punti) che ha vinto il Gran Premio di Germania. Valentino Rossi, invece, con il suo quarto posto nel Gran Premio di ieri passa dal settimo al sesto posto in classifica.

Ecco i primi dieci piloti della classifica piloti della Motogp 2010:

1. Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha – 185 punti

2. Dani Pedrosa – Repsol Honda – 138 punti

3. Andrea Dovizioso – Repsol Honda – 102 punti

4. Casey Stoner – Ducati – 83 punti

5. Nicky Hayden – Ducati – 78 punti

6. Valentino Rossi – Fiat Yamaha – 74 punti

7. Randy De Puniet – LCR Honda Motogp – 69 punti

8. Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – 67 punti

9. Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – 49 punti

10. Marco Melandri – San Carlo Honda Gresini – 45 punti

L’appuntamento con un nuovo Gran Premio della Motogp 2010 è previsto per il 25 luglio prossimo: si corre negli Usa a Laguna Seca.

MotoGp, al Sachsenring torna a trionfare Pedrosa davanti a Lorenzo. Stoner terzo, Rossi chiude con uno storico quarto posto

n512471_pedrosa01_10_slideshowAnche nella categoria della MotoGp, succede un po’ di tutto durante l’eni Motorrad Grand Prix Deutschland, gara che segna lo storico ritorno in pista del Campione del Mondo in carica Valentino Rossi. L’italiano chiuderà alla fine con un quarto posto incredibile dopo una gara nella quale ha regalato emozioni fino all’ultima curva, pur perdendo il confronto con Casey Stoner e, di conseguenza, il podio.

La svolta della gara purtroppo arriva con l’incidente di Randy de Puniet (che riporterà la frattura della tibia) dopo soli nove giri, nel quale cadranno vittime anche gli spagnoli Alvaro Bautista e Aleix Espargaró. Ovviamente scattano le bandiere rosse e la gara viene prima sospesa per poi ripetere con una seconda partenza nella quale mancheranno tutti e tre i piloti coinvolti nella caduta.

Alla fine vince Dani Pedrosa su Repsol Honda, dimostrando, per la seconda volta in stagione dopo la gara del Mugello, di essere il più accreditato e vero rivale di Jorge Lorenzo, comunque giunto sul traguardo secondo e sempre più aggrappato ad una classifica generale che non può che continuare a sorridergli. La sfida tra i due spagnoli non regala grandi emozioni, visto che dura solo il tempo di qualche giro, fino a quando il pilota del team Fiat Yamaha decide di “accontentarsi”, per una volta, della seconda piazza. Come detto sul podio ci va Casey Stoner. Per l’australiano si tratta del secondo terzo posto stagionale, ma anche in questa occasione probabilmente egli stesso si aspettava finalmente di poter competere con i primi della classe. Con Rossi quarto sorridono anche Andrea Dovizioso (Repsol Honda) e soprattutto Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) che completano una top six per metà, anche se la seconda parte, tutta italiana. Con questo risultato Simoncelli recupera anche qualche punto nella classifica rookies nei confronti di Spies oggi solo . In una gara che ha visto solo 12 piloti al traguardo (Bautista, Espargaró, De Puniet e Edwards costretti al ritiro) c’è spazio anche per la 12ª posizione, anche se ultima, di Alex De Angelis, al ritorno in MotoGP con il team Interwetten MotoGP.