MotoGp, Gresini difende Simoncelli: “Sic penalizzato dalle gomme”

Il team manager Fausto Gresini ha commentato la gara dei piloti Marco Simoncelli e Hiroshi Aoyama, piloti ufficiali della scuderia Honda omonima che dirige.”E’ stata una bella gara questa di Aragon anche se non facile perché le nostre preoccupazioi prima del via sul consumo anomalo delle gomme si sono puntualmente verificate ed hanno messo in crisi Marco”, ha dichiarato il team manager della scuderia di Faenza. 2In ogni caso è un quarto posto meritatissimo e forse il piccolo errore non ha compromesso più di tanto la sua gara. Il podio sarebbe compunque stato difficile da conquistare”.

IL PROBLEMA DELLE GOMME – In diversi GP del Mondiale 2011, Marco Simoncelli ha risentito di un grande consumo di carburante e delle gomme, dovute forse anche alla sua notevole stazza fisica. Ma questo particolare varia da gara a gara e nelle prossime Supersic dovrebbe tornare ad essere pienamente competitivo.”Sono contento per la consistenza dei risultati dopo il quarto posto di Misano e credo che nel finale di stagione Marco ci farà vivere belle emozioni. Anche Aoyama è stato bravo lottando fino alla fine con Rossi e penso che a Motegi, sulla sua pista, con lui ci divertiremo”, ha concluso Gresini.

ANCORA UN ERRORE DECISIVO – Ciò detto però, é altrsì vero che Super Sic anche nel Gp di Aragon, ha commesso ancora un errore, certamente meno grave di quelli commessi in questo 2011 (il peggiore quello di Le Mans dove mandò fuori pista Dani Pedrosa che si fratturò la clavicola e disse addio ai sogni di gloria per il titolo iridato), che ha rovinato comunque una gara che il Sic avrebbe potuto festeggiare anche sul podio, visto che prima di andare lungo nei pressi del Muraglione della pista spagnola, era in terza posizione, davanti alle due Yamaha di Ben Spies e del campione del mondo in carica, lo spagnolo Jorge Lorenzo.

Formula 1, Simoncelli e il team Gresini con il mirino puntato Sachsenring

Il quinto posto del Mugello, per Marco Simoncelli rappresenta il punto dal quale ripartire. Perché il risultato ottenuto sulla storica pista toscana non lo ha quasi per nulla soddisfatto, ma lo ha comunque considerato positivo. Per il centauro del Team San Carlo Honda Gresini, dopo le due consecutive debacle di Silverstone ed Assen, era comunque fondamentale centrare un risultato ed andare a punti per ritrovare fiducia in stesso. “Sicuramente quello del Mugello è stato un week end ed un risultato positivo, ma di sicuro non mi ha soddisfatto del tutto – ha detto Simoncelli – Era molto importante terminare la gara senza inconvenienti e lasciarmi alle spalle le ultime disavventure di Silverstone ed Assen. Positiva è stata anche la giornata di test del lunedì nel corso della quale abbiamo provato alcune soluzioni interessanti che potranno aiutarci anche per i problemi che abbiamo avuto in gara al Mugello dove con l’aumento della temperatura la pista ha perso grip ed io ne ho risentito più degli altri. Sono contento perché la trasferta del Mugello è stata, nel complesso, positiva e mi permette di andare in Germania carico e motivato. Il Sachsenring è un circuito che mi piace molto dove sono sempre stato veloce, sia in 125 che in 250, dove ho vinto nel 2008 e 2009, e anche l’anno scorso ho fatto una bella gara lottando per il quinto posto. L’obbiettivo è fare del mio meglio insieme alla mia squadra e cercare di migliorare il risultato del Mugello.”

Dopo la breve parentesi di Assen in cui ha corso in sella alla RC212V factory del Repsol Honda Team, il pilota giapponese Hiroshi Aoyama, al Mugello, è ritornato a guidare la sua moto del Team San Carlo Honda Gresini. La gara del centauro giapponerse, non ha però portato particolari emozioni, anche a causa delle non perfette condizioni fisiche dopo la caduta di Assen, ma nella giornata di test del lunedì sempre sul tracciato del Mugello, ha ritrovato la giusta confidenza con la moto in vista del prossimo appuntamento del Sachsenring. “Dopo l’esperienza di Assen alla guida della RC212V factory Repsol Honda Team ho fatto fatica a riprendere confidenza con la moto del Team San Carlo Honda Gresini – spiega  Aoyama – A complicare la ricerca del feeling erano anche i dolori conseguenti alla caduta sulla pista olandese. Piano piano ho però ritrovato il ritmo anche con l’aiuto e la dedizione dei ragazzi del Team ottenendo un risultato finale soddisfacente. Decisamente più positiva è stata la giornata di test del lunedì sulla pista toscana del Mugello anche in vista della prossima gara del Sachsenring. Purtroppo sulla pista tedesca lo scorso anno non ho corso essendo infortunato ed i miei ricordi risalgono ai Gran Premi disputati con la 250. Al Sachsenring ho vinto nel 2007 e sono salito sul podio nel 2005. La pista fondamentalmente mi piace ma le differenze tra la classe 250 e MotoGP sono troppe per poter fare previsioni sul feeling che riuscirò ad avere con il tracciato.”

Questo invece, il pensiero del team principal Fausto Gresini. “Al Mugello Simoncelli doveva arrivare ed è arrivato! Il risultato è stato inferiore alle aspettative della vigilia e per quanto ha fatto vedere in prova, venerdì e sabato, ma per lui era troppo importante concludere la gara. Il vero valore di Marco lo conosciamo e lo ha dimostrato anche nei successivi test del lunedì dove è stato secondo al solo Stoner per 96 millesimi. Test costruttivi che hanno dato positivi riscontri e torneranno utili anche nel prossimo appuntamento del Sachsenring”.

MotoGp, Simoncelli: “Ho sbagliato solo la strategia”. Gresini smorza le polemiche, il manager di Pedrosa attacca: “E’ da rinchiudere”

Marco Simoncelli si aggira per l’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi prima dell’imbarco per Bologna: l’umore, ovviamente, non é dei migliori. Un passo indietro Marco lo fa, deciso, ma non sul fatto in sè. “Ho riguardato tante volte il momento dell’incidente e con il senno di poi forse avrei potuto lasciare un po’ di spazio in più. Però anche lui ha mollato i freni. Sicuramente ho sbagliato la strategia, perché ero molto più veloce e avrei potuto fare il sorpasso qualche momento dopo, rischiando molto di meno“. Il cruccio riguarda le conseguenze. “Continuo ad essere molto dispiaciuto per quello che sta passando Dani, ma io ritengo di non essere stato più aggressivo di altri in occasioni simili. Ne sono convinto, anche se tutti gli altri pensano il contrario. Mi sono fatto un esame di coscienza e credo di non aver esagerato. Se gli altri la pensano diversamente, non posso cambiare la mia idea“. Non si smuove nemmeno per il richiamo verbale della Honda, tramite Livio Suppo. “Non credo che se tutto il mondo dice una cosa abbia per forza ragione. Comunque sicuramente ho imparato la lezione e in futuro avrò più cautela, cercherò di scegliere meglio il momento in cui fare un sorpasso, magari prendendomi un po’ di margine in più“. In soccorso di Simoncelli ieri è arrivato Fausto Gresini, proprietario del team di cui il ragazzo di Coriano è la bandiera. “Faccio due premesse per sgombrare il campo da ogni dubbio — dice il due volte campione del mondo 125 —. Mi dispiace terribilmente che Pedrosa, un altro pilota Honda, in lotta per il Mondiale, che doveva provare la 1000 (domani a Jerez, oggi tocca al vincitore di Le Mans, Casey Stoner, n.d.r.) si sia fatto male. E sicuramente Marco ha commesso un errore per il quale è stato punito. Ma non accetto che questo ragazzo venga crocifisso in piazza come se tutto il male fosse lui. Sembra che abbia ucciso qualcuno. Abbiamo visto che un pugno vale 5 mila euro o qualcun che ha fatto cadere un altro pilota non venire punito. E se guardiamo bene, il sorpasso di Lorenzo a Dovizioso è stato più cattivo di quello di Marco“. Il manager di Pedrosa, Alberto Puig è arrivato addirittura a dire che occorre “rinchiudereSimoncelli. “Io vorrei cercare di abbassare i toni delle polemiche, ma non posso accettare certi discorsi, anche se capisco che arrivano da una persona ferita — aggiunge Gresini —. Ma vorrei ricordare a chi ha la memoria corta quanto successo a Estoril nel 2006 (Pedrosa stese il compagno Hayden che era in lotta per il Mondiale, n.d.r.): forse era anche peggio“. Ma ora bisogna guardare avanti, precisamente alla gara che vedrà il Mondiale in pista in Catalogna il 5 giugno. “E proprio pensando a quello voglio cercare di togliere l’enorme pressione che hanno messo sulle spalle a Marco. Magari era l’effetto che speravano, adesso che sta andando forte, mentre l’anno scorso non dava fastidio a nessuno. Chiedo solo regole precise per tutti, non vorrei che finissero per prendersela con noi, che siamo piccoli, e ci trattassero un po’ come Calimero“.

MotoGp, presentato il team Honda Gresini. Super Sic: “Abbiamo tutto per fare bene”

Il nuovo progetto è partito ufficialmente: Fausto Gresini ha infatti presentato quest’oggi la nuova squadra per la stagione di MotoGp 2011 che sta per andare a cominciare. Il team satellite Honda, che per il 2011 ha confermato il pilota italiano Marco Simoncelli, messosi positivamente in luce nei recenti test della MotoGP a Sepang, in Malesia, mentre l’altro pilota scelto dal team é stato Hiroshi Aoyama. Marco Simoncelli si è detto ottimista dopo i risultati positivi ottenuti nei test di inizio stagione: “Abbiamo imparato molto, la moto ha fatto un gran miglioramento e quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela”. I primi posti della classifica non sarebbero più destinati a restare un’utopia dunque: “Se mi sogno sul podio? Certo, ho sognato anche di vincere, ma tra i sogni e la realtà c’è differenza. Abbiamo le carte in regola per poterci giocare in ogni gara i primi 5-6 posti. Potrei essere più veloce di Rossi quest’anno? Spero, ma non solo di lui, di tutti gli avversari”.  Anche Fausto Gresini concorda con il pensiero del suo pilota di punta: “Sarà un 2011 fantastico nel corso del quale porteremo avanti il processo di inserimento di Marco Simoncelli nella MotoGP raccogliendo quei risultati che Supersic ha sfiorato nell’esaltante finale della passata stagione. Marco è cresciuto tantissimo, è un pilota ufficiale HRC che la Honda ci ha affidato e noi lo aiuteremo nell’entrare a far parte del lotto dei migliori”. E poi ancora su SuperSic: “È stato un grande protagonista dei test invernali e sono convinto che regalerà momenti meravigliosi alla Honda che ha creduto e continua a credere in lui. Simoncelli è un grande anche per la simpatia che riesce a trasmettere e per quelle fondamentali e importanti sinergie che è riuscito a creare con tutto il gruppo di lavoro. Per Marco il podio, in questa stagione, sarà un obiettivo costante che lo premierà per la sua ragionata crescita portata a termine con sapiente intelligenza”.

MotoGp, tutta la fiducia di Gresini: “Il 2011 sarà il nostro anno”

Fausto Gresini guarda con fiducia al prossimo anno: la speranza é che il suo team possa farsi valere in Moto Gp e togliersi diverse soddisfazioni. Il Team Manager della San Carlo Honda Gresini ha detto al sito ufficiale del motomondiale che ha fiducia nei due piloti: “Simoncelli è arrivato a fine campionato migliorando molto. L’aiuto di Honda è stato fondamentale e la squadra è cresciuta alla grande. Siamo arrivati nella seconda parte di campionato molto bene, dove ha dimostrato di avere un grande potenziale da esprimere soprattutto nella prossima stagione. Il bilancio è positivo perché il progresso è stato sensibile e continuo, sempre. In ogni gara ha guadagnato qualcosa ed essendo uno che ci crede sempre ha fatto passi da gigante. Il quarto posto del Portogallo è stato il punto più alto della stagione e terminare la stagione così con un rookie come Marco ci da grande fiducia per il prossimo anno. Nel 2011 Simoncelli sarà un pilota ufficiale HRC e sarà una bella responsabilità per noi e per lui. Sappiamo che può crescere ancora e fare un grande campionato. Partiamo con una buona base d’esperienza e lavoreremo al fianco dei tecnici di HRC già nei test. Difficile dire cosa potremo fare, la MotoGP è sempre molto complicata, ma siamo sicuri di avere un gran pilota e una gran moto…diremo la nostra”.

Moto Gp, il team Honda Gresini é pronto per Indianapolis

Il prossimo weekend ci sarà il Red Bull Indianapolis Grand Prix, seconda occasione per vedere all’opera i due piloti italiani Marco Melandri e Marco Simoncelli su un tracciato statunitense in questa stagione, dopo il Gp di Laguna Seca. I due italiani arrivano a questo appuntamento con stati d’animo differenti, ma entrambi motivati dalla voglia di far bene.

Marco Melandri, reduce da un buona prova nel GP di Repubblica Ceca vuole avvicinarsi ai migliori in classifica. “Dopo le prove deludenti del venerdì e del sabato a Brno la gara sul circuito della Repubblica Ceca mi ha ridato un pò di fiducia. Nella seconda parte sono riuscito a trovare quel giusto feeling con la moto che mi ha trasmesso un maggior entusiasmo per affrontare con più convinzione i test del lunedì durante i quali abbiamo fatto dei piccoli, ma significativi progressi“. “Lavorando sulle sospensioni siamo riusciti ad ottenere dei riscontri positivi che ci lasciano ben sperare per il continuo della stagione. Se riusciremo a lavorare ad Indianapolis con la stessa determinazione già dal venerdì, potremo fare un buon risultato in gara. Il circuito americano è alquanto difficile, bisogna guidare sciolti lasciando scorrere molto la moto pertanto riuscendo a trovare la giusta armonia con la mia Honda RC212V vorrei avvicinarmi sensibilmente al gruppo dei primi“.

Marco Simoncelli da parte sta vivendo una stagione positiva, ma per trovare continuità, dovrà per forza di cose fare bene nel circuito in cui trionfò lo scorso anno in 250. “Sono venuto via da Brno deluso per il risultato finale, ma soddisfatto per la prima parte di gara. Purtroppo il calo di potenza del motore nella seconda metà non mi ha permesso di essere altrettanto veloce e grintoso e questo mi ha lasciato l’amaro in bocca. In ogni caso non ci siamo persi d’animo ed abbiamo affrontato i test del lunedì con grande determinazione riuscendo a fare degli importanti passi avanti“. “Adesso abbiamo maggior confidenza con l’elettronica e possiamo interpretare meglio la gestione dei consumi. Sono dispiaciuto che la pioggia abbia interrotto anzitempo questi test determinanti per me e per il mio Team. Avevamo in programma anche interventi sulla ciclistica che purtroppo non siamo riusciti a portare a termine. Vado comunque ad Indianapolis con il giusto spirito, la pista mi piace e su questo circuito ho vinto la prima ed unica gara che si è disputata nella classe 250. Quest’anno mi aspetto di fare una gara positiva e di riuscire a terminare tra primi sei“.

E’ comunque fiducioso Fausto Gresini che nel recente passato ha potuto festeggiare grandi risultati su questo circuito. “Di Indianapolis abbiamo piacevoli ricordi perché lo scorso anno Alex De Angelis ha conquistato il secondo posto dietro a Jorge Lorenzo. È stato per lui il primo podio in MotoGP e per il Team San Carlo Honda Gresini il secondo podio della stagione dopo quello conquistato da Toni Elias a Brno“. “Quindi andiamo negli States confortati anche da questo bel ricordo. Inoltre siamo convinti che dopo i test fatti a Brno possiamo fare un importante passo avanti sia con Marco Melandri che con Marco Simoncelli. Dopo le prove effettuate sul circuito della Repubblica Ceca abbiamo migliorato il set-up della moto e riusciamo a gestire meglio il pacchetto di elettronica che abbiamo in dotazione da due Gran Premi, ma che fino ad ora non eravamo riusciti a sfruttare a pieno“.

MotoGp: Gresini vuole chiudere il Mondiale in bellezza

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“Vogliamo chiudere il campionato in bellezza”.

Con queste parole Fausto Gresini, patron dell’omonimo team di MotoGp targato San Carlo Honda, commenta il finale di stagione della classe regina del Motomondiale.

“Rispetto all’inizio di stagione siamo migliorati molto – dice Gresini – ed è il motivo per cui possiamo fare ancora un buon campionato nelle gare rimaste: in ogni fine settimana punteremo alla top six con entrambi i piloti, per chiudere al meglio la stagione e mettere in cascina più punti possibili”.

Nonostante i due podi consecutivi a Brno e Indianapolis (in Repubblica Ceca terzo posto per Toni Elias e negli Stati Uniti seconda piazza per Alex de Angelis che ha vissuto una giornata a dir poco indimenticabile), dal prossimo anno la scuderia italiana ha già deciso il cambio integrale della line up.

MotoGp, ufficiale: Melandri con Honda Gresini dal 2010

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Si attendeva solo l’ufficialità di una notizia che era nell’aria da qualche giorno: quella cioè legata a Marco Melandri, che fa ritorno nel Team San Carlo Honda Gresini per la prossima stagione.

Dopo un fitto corteggiamento reciproco, l’indiscrezione è stata confermata dai diretti interessati. Melandri aveva già fatto parte della scuderia nelle annate comprese tra il 2005 e il 2007; poi le parentesi, per la verità non troppo felici, in Ducati e in Kawasaki.

Nel cumulo delle deu recenti esperienze, il pilota emiliano ha collezionato 5 vittorie e 17 podi. Il primo a prendere la parola davanti ai microfoni è stato proprio il proprietario del team Fausto Gresini che non è stato affatto avaro di complimenti e che ha mostrato pienamente tutto il suo entusiasmo:

Marco Melandri a cuore aperto: “Vicino alla Honda Gresini”

melandriPer Marco Melandri il mondiale 2009 di MotoGP sulla Kawasaki Ninja ZX-RR in quota all’Hayate Racing Team è stato finora un groviglio agrodolce di emozioni.

Per il pilota italiano, reduce da una passata estate davvero travagliata e nel corso della quale sembrava dovesse mettere da parte ogni speranza di correre nella classe regina, la prima parte di stagione non è da incorniciare ma neppure da buttare via.

Va detto che le ambizioni della scuderia per la quale corre non sono certo delle più elevate, motivo per cui il podio conquistato nei primi dieci appuntamenti stagionali va addirittura oltre ogni più rosea previsione. Non solo: per il ravennate, che è settimo nella classifica piloti, anche 79 punti messi in cascina con il secondo posto di Le Mans che resta il risultato da battere o eguagliare.

MotoGP, Gresini contro Elias e De Angelis: “Peggio non si può”

fausto-gresiniQuarantacinque giorni sono assolutamente (ed oggettivamente) insignificanti se paragonati all’intero corso della Storia, ma possono essere un’eternità quando, invece che di grandi battaglie e personaggi eroici, si parla di sport. Matrimoni che sembravano indissolubili, affinità tecniche e progetti a lunga scadenza hanno vita breve, specie quando non sono suffragati da risultati quantomeno in linea con le aspettative, non tanto degli atleti quanto degli sponsor che li finanziano. La pazienza? Solo una parola, una bella dichiarazione di intenti che però – a conti fatti – nessuno riesce a mantenere. Ne sa qualcosa Fausto Gresini, ex pilota ed ora manager dell’omonimo team MotoGP con livrea San Carlo, il quale deluso dal rendimento dei propri piloti ha sbottato.

MotoGP: svelata la RC212V Honda-Gresini. Dirigono Elias e De Angelis

alex-de-angelisBella non è, o almeno non lo è “particolarmente”. La speranza, però, è che almeno sia buona come gli snack del marchio italiano che ne occupa la quasi totalità della carena. Il soggetto in questione, se siete degli appassionati del MotoGP ormai lo avrete capito, è la nuova RC212V del team Honda-Gresini, svelata mercoledì mattina presso le Officine del Volo di Milano. Un luogo simbolico? Ecco un altro auspicio. Già, perché in un epoca di significativa austerity, dove il pane per i team satellite si è fatto sempre più duro, l’ambizione del patron Fausto Gresini non si è certo ridimensionata.