Dakar 2012 a Cyril Despres su Ktm

Il passaggio di consegne delera avvenuto di fatto nel corso della penultima tappa, quella di ieri, nel corso della quale Marc Coma, a un certo punto, si era perso tra le dune del deserto e aveva accumulato un ritardo tale (oltre dieci minuti) da Cyril Despres che colmarlo tutto ora, con l’ultimo appuntamento della Dakar 2012 categoria moto, pareva francamente più che impossibile.

Infatti, l’edizione 33 della competizione è stata vinta dal transalpino dopo che la quattordicesima e ultima frazione, da Pisco a Lima, è stata vinta dal norvegese Pal Anders Ullevalseter.

Dakar 2012 moto 13a tappa a Rodrigues su Yamaha

Per una volta la tappa della Dakar 2012 categoria moto non va a un pilota Ktm ma è in ogni caso il duello in seno alla classifica generale tra Marc Coma e Cyril Despres a tenere banco con un colpo di scena nel corso della dodicesima frazione che rischia di aver chiuso i giochi relativi al vincitore dell’edizione odierna.

Se, infatti, nel corso della tappa da Nasca a Pisco il  portoghese Helder Rodrigues su Yamaha mette a referto la prima vittoria con il tempo di 3 ore 21 minuti 16 secondi, quel che accade alle sue spalle ha dell’incredibile. Il leader provvisorio Coma, al chilometro 207, si perde tra le dune e consente al francese Despres di ipotecare la vittoria finale in graduatoria.

Pharaons Rally, Marc Coma campione

Con un ottimo terzo posto nella sesta ed ultima tappa del Pharaons Rally, Marc Coma si è laureato campione del mondo 2011. La 14° edizione della corsa più bizzarra e difficile del Mondo, è stata vinta alla grande da Marc che ha superato il record del grande Fabrizio Meoni. L’ultima tappa con destinazione Piramidi di Giza, invece è andata al suo rivale Helder Rodrigues che si è piazzato al secondo posto  nella classifica generale. E’ giunto invece secondo nell’ultima tappa Francisco “Chaleco” Lopez e terzo il giovane polacco, nonché futura promessa dei rally, Jakub Przygonski. Per gli italiani, Luca Viglio, sesto seguito subito dopo da Stefano Turchi. Un peccato, invece, per Andera Mancini, che è stato vittima di una caduta appena dopo 60 chilometri ed è stato costretto al ritiro.