“Ho chiesto scusa, ci tenevo a farlo, è questo che conta, il resto no, quello che pensa Stoner non mi interessa“. Valentino Rossi non fa molti giri di parole, preferendo tagliare corto sulle polemiche esplose nel dopo gara, e spiega che “sul bagnato guido molto meglio, soprattutto riesco a frenare dove voglio. Sull’asciutto no, un mezzo disastro. La spalla mi fa ancora male e quando forzo in frenata non ce la faccio a frenare dove vorrei“. “Peccato per oggi, la moto andava forte, sul bagnato eravamo molto competitivi. Abbiamo avuto un colpo di fortuna e con queste condizioni meteo potevamo arrivare sul podio o addirittura vincere, ma abbiamo sciupato l’occasione. A inizio gara avevo detto che sarei voluto arrivare quinto, ma non pensavo di essere preso in parola, la prossima volta non parlo più...”.
STONER FURIOSO – “La tua ambizione è superiore alle tue capacità di guida“: così Stoner aveva risposto ai box a Valentino che gli chiedeva scusa. Poi però, con più calma e più lucidità, è tornato sul tema. “Certo – ha spiegato l’australiano – l’incidente è stato brutto, è stata colpa della spalla di Rossi o di altro, non so. Le gomme hanno inziato a cedere. Rossi ha più ambizione che talento, lo ripeto. Valentino è venuto a scusarsi, questa è stata una cosa positiva, ma non cambia il risultatoi della gara: la corsa è andata male la gara per me. Rossi oggi non è partito davanti e non è certo felice di come va la moto. Non riesce a partire davanti e questo gli pesa. Per noi è diverso. Vedremo a fine campionato come andrà la stagione, oggi pensavamo di fare tanti punti, peccato. Ma l’importante è rimanere forti per tutto il mondiale“.
SIMONCELLI: “COMMISSARI SCORRETTI” – C’è grande delusione sul volto di Marco Simoncelli. Il pilota del team Honda Gresini è infatti caduto mentre era in testa alla corsa. Ma nelle parole del pilota italiano c’è anche una vena polemica nei confronti dei commissari di gara. “Dopo cinque giri le gomme erano distrutte. A me non sembrava di stare esagerando. Nel punto dove sono caduto sono passato alla stessa velocità degli altri giri, ma la moto ha perso aderenza di colpo. Sono rimasto male che i commissari di percorso non mi hanno spinto, la moto non era danneggiata, sarei potuto ripartire. I commissari di percorso dovrebbero essere più corretti. Certo, sono contento che la moto sia competitiva, però mi dispiace molto per oggi, è stato un vero peccato“.
E’ successo di tutto oggi nel Gran Premio di Spagna sul tracciato di Jerez, secondo appuntamento della MotoGp. Complice la pioggia, assoluta protagonista di giornata per tutte e tre le classi, si é vissuto un gran premio dalle mille emozioni, condito da numorose cadute ed altrettante polemiche. Alla fine l’ha spuntata Lorenzo che ha conquistato il Gp di casa seguito da Pedrosa e Hayden.
In ogni caso la caduta di Rossi non è stata l’unica, anzi: è andato giù mentre era in testa alla gara, anche Marco Simoncelli (Honda), che ha così gettato al vento una vittoria probabile. E poi a tre giri dal termine è scivolato anche l’americano della Yamaha Ben Spies, in quel momento secondo. Senza contare le atre scivolate di Randy De Puniet (Ducati), Karel Abraham (Ducati), Cal Crutchlow, (Yamaha), Colin Edwards mentre era terzo (Yamaha). Insomma un festival di cadute.
La pioggia é stata la grande protagonista oggi a Jerez nel Gran Premio di Spagna: cambiano un po’ i valori in pista, con Terol che vince il GP della 125, l’abruzzese Iannone che domina la Moto2 e va in testa al Mondiale.
Moto2 — In Moto2 é l’Italia a dare spettacolo, grazie alla vittoria di Andrea Iannone (Suter), autore di una grandissima rimonta dopo essere partito undicesimo dalla griglia, e il 3° posto di Simone Corsi (FTR) che risale addirittura dal 18° posto, scatta benissimo al via e nelle prime curve é capace di sorpassare anche due rivali per volta in staccata. Positive le gare di Luthi (Suter), secondo, Smith (Tech 3), quarto, e Bradl, quinto. Con il successo odierno, il pilota abruzzese del team Speed Master, si porta in testa al Mondiale. De Angelis (Motobi) chiude brillante 7°, dopo un ride through per partenza anticipata. Paura per Marc Marquez, centrato da Cluzel in una staccata, ma incolume.
Sino ad ora non é stato un week end positivo per Valentino Rossi e la Ducati in quel di Jerez, per il Gran Premio di Spagna, secondo appuntamento stagionale. Nella sessione delle qualifiche infatti, il “Dottore” ha chiuso appena 12°, ma soprattutto é stato autore di una scivolata, per fortuna senza conseguenze fisiche, cha ha danneggiato la tuta e la Desmosedici con la quale sino ad ora si era trovato meglio. “La cosa positiva è che non mi sono fatto male quando sono scivolato, ma questo ha rovinato tutti i nostri piani perché la prima moto era quella che preferivo. Stavo andando bene e anche se non avevo il ritmo di Pedrosa e Lorenzo, non ero lontano. Purtroppo la moto si è un po’ rovinata e l’altra moto era diversa perché stiamo facendo dei test cercando il setting ideale. Ho cercato di spingere ma davanti non la sentivo bene e non volevo rischiare di fare un altro danno. Per domani, però, la prima moto c’è e penso di poter tenere un buon ritmo ma dovrò partire dalla quarta fila. Jerez è una pista che mi piace, mi diverto. La spalla? Mi manca ancora un po’ di forza ma non perdo tanto dopo pochi giri come in Qatar“.
Stefan Bradl partirà dalla pole position nel Gran Premio di Spagna della Moto2: il tedesco della Kalex è stato infatti il più veloce nelle qualifiche sul tracciato di Jerez, con il crono di 1’42″706, precedendo la Moriwaki del giapponese Yuki Takahashi, la Suter dello svizzero Thomas Luthi e l’altra Suter dello spagnolo Marc Marquez. Sesto il sammarinese Alex De Angelis con la Motobi, 7/o Michele Pirro con la Moriwaki mentre è giunto nono Claudio Corti con la Suter.
Dopo aver messo alle spalle l’esordio in Qatar, Valentino Rossi si prepara ad affrontare il Gran Premio di Spagna, sulla pista di Jerez dove il Dottore è sempre andato forte ma dove la Ducati, sua nuova compagna d’avventura, ha sempre sofferto: “Spero che a Jerez il fattore umano conti più del mezzo – ammette il campione di Tavullia – per andare via contento mi basterebbe far meglio che in Qatar, non mi aspetto un risultato da matto, poi bisognerà anche vedere come reagisce la spalla. In questi 10 giorni ho lavorato molto, purtroppo ho ancora abbastanza dolore, ma forse ho più forza: dovrò stringere i denti, spero di tenere fino agli ultimi giri per poter spingere al massimo“.
Nell’oramai abituale appuntamento del martedì pomeriggio su “Virgin Radio” nel programma “Revolver” condotta da Ringo, Super Sic Marco Simoncelli (nella foto AP/LaPresse), ha parlato con il dj milanese di Marco Melandri, Valentino Rossi e della Superbike. “Secondo me se lì c’è un invidioso, quello è Melandri. Quello che ha detto Valentino alla fine è anche giusto, non in senso dispregiativo, ma il livello delle moto è un po’ più basso e alla fine tutti i piloti che vanno via dalla MotoGP vanno lì e vincono, quindi è sintomo che anche il livello dei piloti è un pelo più basso. Non è una cosa dispregiativa, è una cosa statistica. Io guardo sempre le gare di Superbike e mi diverto, però ho toccato con mano e secondo me è una categoria un po’ più facile“. Inoltre, parlando anche sul sito ufficiale del Gresini Racing del prossimo impegno nel Gran Premio di Spagna, Simoncelli ha detto: “Dopo la gara del Qatar ero felice e soddisfatto. Ho disputato la mia più bella gara da quando sono in MotoGP ma soprattutto ho capito di poter stare con i migliori e poter ambire molto presto ad un podio. Siamo partiti con il piede giusto e questo ci consentirà di fare ancora meglio già da Jerez“. “Ci lasceremo alle spalle ‘i problemini’ sofferti in Qatar riuscendo ad essere più competitivi. Sono cresciuto io ed cresciuta la squadra, rispetto allo scorso anno siamo migliorati molto ma non dobbiamo pensare di essere arrivati perchè la strada da percorrere è ancora lunga – ricorda SuperSic -. Oggi sappiamo tutti come e dove intervenire per essere maggiormente competitivi e questo è fondamentale per i risultati. Jerez è tra le mie piste preferite dove ho vinto, nel 2004 con la 125, la mia prima gara del motomondiale e quindi sono fiducioso di poter disputare, questo fine settimana, un bel Gran Premio“.
“Il Qatar, con le sue tante “entrate” e frenate sulla destra, era una pista impegnativa per la mia spalla. Vedremo se invece Jerez, sotto questo punto di vista, potrà essere un po’ più facile, anche se credo bisognerà stringere i denti ancora per un po’. In questi giorni ho continuato ad allenarmi in palestra per cercare di aumentare forza e soprattutto resistenza ma sarà dopo la Spagna, con la cancellazione del Gran Premio del Giappone, che avrò quasi un mese per recuperare decisamente“. Questo il pensiero di Valentino Rossi durante la presentazione del team Ducati del prossimo appuntamento del motomondiale nel GP di Spagna, il secondo della stagione dopo il Gp del Qatar dello scorso 13 marzo, in cui il pilota italiano dovette accontentarsi del settimo posto finale. “Dal punto di vista tecnico, Jerez pare non essere la pista più favorevole per la Ducati ma vedremo, a me è sempre piaciuta molto e dobbiamo sicuramente provare a far meglio che in Qatar. Per il momento continueremo a lavorare sul set up, utilizzando tutto quello che abbiamo capito durante la prima gara, per la quale avevamo comunque trovato delle buone soluzioni” conclude il ‘Dottore’. “Quello di Jerez è un Gran Premio fantastico su una pista unica. Per me è uno dei più belli della stagione e, dato che è il primo in Europa, mi da quasi l’idea che sia di nuovo la prima gara dell’anno” dice, invece, Nicky Hayden. “In Qatar chiaramente non è andata come volevamo ma dobbiamo cercare di trarre il meglio da quanto fatto e provare a partire bene in Spagna sin dalle prove di venerdì. Non ci aspettiamo che le cose vadano bene da sole, si tratta di crederci e continuare a lavorare, cercando di fare un bel risultato. Mi piacerebbe potermela giocare con gli altri, far parte dell’azione, perchè a Jerez, se sei a posto, puoi davvero divertirti“.
Nello sport le cose possono cambiare da un momento all’altro. E’ ciò che per esempio é successo al pilota della Honda Dani Pedrosa, nel Motomondiale in corso nella Moto Gp 2010. Il pilota spagnolo é passato da una situazione, emersa nei test invernali, dalla quale sembrava difficile uscirne fuori alla ritrovata competitività per inseguire niente meno che l’obiettivo campionato. Dani Pedrosa al Mugello ha ottenuto una vittoria importante e senza discussioni, portando il proprio svantaggio in classifica rispetto a Jorge Lorenzo a soli 25 punti. Ma ancor più che questo dato, a render fiducioso verso il futuro il 24enne tre volte iridato tra 250 e 125cc, è la velocità fatta registrare in gara dalla sua Honda RC212V, come viene riportato nel proprio blog promosso da Repsol.
Dopo essersi lasciato alle spalle il Gran Premio di Spagna, corso sul circuito di Jerez de la Frontera, con la conquista del podio e di un ottimo 3° posto, guadagnato nonostante le precarie condizioni fisiche dovute all’infortunio alla spalla subito durante un meeting di cross, Valentino Rossi e il team Fiat Yamaha, hanno potuto sfruttare i test in Spagna, sostenuti nelle giornate di lunedì e martedì, per apportare importanti modifiche tecniche al propulsore della sua M1.
Il motomondiale accende i riflettori sulla 125. Non ci sono solo la famosa MotoGP (con i suoi piloti velocissimi) e la Moto2 (l’innovativa neonata classe che costringe tutti a utilizzare il propulsore Honda). Cresce anche l’attesa per il campionato dell’ottavo di litro che due giorni fa ha concluso la seconda serie di test a Jerez De la Frontera. Tra i piloti che possono lottare per il titolo 2010 c’è anche Efren Vazquez, che si candida come uno degli outsider di lusso. Nelle prime uscite della 125, il pilota del team ufficiale Derbi, ha dimostrato di essere in ottima forma e dal prossimo 11 aprile (via dal circuito di Losail in Qatar) potrebbe inserirsi nella bagarre per il titolo iridato. Vazquez sta confermando un ottimo feeling con la Derbi e i suoi risultati sono il frutto di un intenso lavoro, iniziato a Barcellona, proseguito a Valencia e poi concluso – momentaneamente – a Jerez.
Mentre la MotoGP è ancora in pausa in attesa dei prossimi test in Qatar, l’attenzione si concentra sulla Moto2, la neonata classe del motomondiale che ha preso il posto della 250. L’ex quarto di litro sta provando a Jerez De la Frontera e tra i team che possono ritenersi soddisfatti dei test c’è sicuramente la Cardion AB Motoracing, che dopo Valencia, ha ottenuto risultati interessanti anche in Andalucia. Per la seconda volta sono stati provati i motori Honda – fornitore unico dei propulsori – e Karel Abraham, pilota della scuderia, ha parlato di “sensazioni molto positive”. 