GP di Jerez, è tutto pronto: Marquez e Lorenzo in cerca del riscatto

Ormai alle porte c’è il Gp di Jerez e anche il mondo della MotoGP non vede l’ora di riassistere ad un altro duello tra Marquez e Lorenzo. Entrambi i piloti spagnoli, infatti, hanno qualcosa da farsi perdonare dopo l’ultimo weekend particolarmente negativo. Il campione del mondo in carico è pronto per operare il riscatto e vuole tornare a vincere, mentre Lorenzo spera di lasciarsi alle spalle queste prime gare un po’ troppo dure.

Gp Jerez: vince Marquez, scivolone per Pedrosa, Lorenzo e Dovizioso

Il Gp Jerez si conclude in modo ben poco positivo per gli italiani. Marquez, infatti, approfitta della caduta di Pedrosa, Dovizioso e Lorenzo e allunga in classifica generale, portando a casa anche la vittoria sul circuito spagnolo. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, ha trionfato mettendosi alle spalle Zarco e Iannone in una gara che si è contraddistinta soprattutto per il ritiro dei tre moschettieri di cui sopra. Valentino Rossi solamente quinto, subito dietro Petrucci.

MotoGp, Preziosi contento dei test della Ducati a Jerez in vista di Sepang

Il team Ducati ha sostenuto senza problemi la tre giorni di prove sul circuito de Jerez, con le attività super visionate dal suo direttore tecnico Filippo Preziosi, che ha seguito con grande attenzione il programma di lavoro svolto dal collaudatore ufficiale Franco Battaini. Il meteo positivo ha consentito agli ingegneri Ducati di eseguire diversi test sulla configurazione e l’elettronica, con la raccolta di importanti informazioni in vista della stagione di MotoGp 2012.

MotoGp, nei test di Jerez per la CRT il più veloce é De Puniet

Al termine del day-2 dei test della MotoGP a Jerez, a cui hanno preso parte la Ducati e alcune scuderie della categoria CRT,  il pIù rapido per la categoria CRT è stato nuovamente Randy de Puniet, che con l’Aprilia ART del Team Aspar ha girato con il tempo di 1’40”9, seguito a 1”1 da Mattia Pasini con l’Aprilia del team Speed Master.

La novità di ieri è stata la presenza in pista dell’inglese James Ellison, che ha fatto il suo rientro nella MotoGP cinque anni dopo la sua ultima presenza.

Ellison ha cominciato a prendere confidenza con la ART del team Paul Bird Racing portando a termine 36 giri. Cadute invece per Aleix Espargarò, mentre Abrahams e Petrucci hanno distrutto le loro moto andate peraltro a fuoco.

Moto3, Danny Kent il più veloce nei test di Jerez

La nuova categoria della Moto3 ha effettuato l’ultima sessione di lavoro sul circuito spagnolo di Jerez sabato scorso, portandosi avanti con lo sviluppo delle loro nuove 250cc a quattro tempi che da quest’anno prendono il posto delle 125 a due tempi utilizzate fino all’anno scorso. L’inglese Danny Kent, della scuderia Red Bull KTM Ajo, é stato il più veloce grazie al tempo di 1’47”1, confermandosi dopo il primo posto ottenuto nelle prime due giornate. Secondo il giovane spagnolo Maverick Viñales della Avintia Racing, che ha chiuso a quattro decimi da Kent. Terza posizione per Alberto Moncayo, autore di una caduta nelle scorse giornate per fortuna senza conseguenze. Quarto il compagno di squadra di Kent alla Red Bull KTM Ajo, il tedesco Sandro Cortese, che ha preceduto lo spagnolo della Aspar Hector Faubel per la virtuale Top 5.

MALE GLI ITALIANI – Molto deludenti invece le prestazioni degli italiani, ad eccezione del giovane Niccolò Antonelli della Gresini Racing, che ha chiuso al 12° posto a 2”2 da Kent. I due piloti del Team Italia FMI, Romanoi Fenati e Alessandro Tonucci, sono finiti rispettivamente 23° e 24°, davanti a Luigi Morciano della Ioda. Da segnalare infine la caduta dello svizzero Giulian Pedone della Ambrogio Next Racing, che si è fratturato un polso: per lui l’inizio della stagione è seriamente a rischio.

La MotoGp correrà a Jerez sino al 2016

La MotoGP correrà il Gran Premio di Spagna sulla pista Jerez fino al 2016: l’accordo è stato raggiunto ieri tra la Dorna e la società che gestisce il circuito. Alcune divergenze di natura economica sul circuito di Jerez, avevano messo in dubbio la presenza della corsa nel calendario delle prossima stagione, ma Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna, é sceso in campo in prima persona per garantire che il tradizionale appuntamento di inizio stagione non venisse meno. «Siamo lieti di confermare che il Gran Premio di Spagna 2012 si terrà sul Circuito di Jerez de la Frontera, un luogo molto speciale per il Campionato Mondiale MotoGP», ha detto Ezpeleta. «Vorrei ringraziare la Junta de Andalucía e il Consiglio Comunale di Jerez de la Frontera per il loro supporto nel raggiungimento dell’accordo e per garantire un evento importante come questo». Del resto la Dorna, società spagnola, tiene molto a cuore le gare del suo paese, con ben quattro Gp che si disputano ogni anno sul suolo iberico: oltre a Jerez, ci sono anche le piste di Montmelò, Valencia e Aragon. Ma la pista andalusa, situata molto vicino lo Stretto di Gibilterra, è stata da sempre sede di gare spettacolari e per i tifosi ha la stessa valenza di piste mitiche come Brno, Assen, il Sachsensring. «Ora guardiamo avanti al futuro della manifestazione e dobbiamo concentrarci e lavorare insieme per raggiungere un accordo fino al 2016», ha concluso Ezpeleta.

MotoGp, Edwards proverà il prototipo CTR della Suter BMW 1000cc

L’americano Colin Edwards a partire da oggi e nei prossimi giorni, inzierà a prendere confidenza con il potenziale di prestazioni della nuova Suter BMW 1000cc nei test che si svolgeranno a Jerez. Il pilota tragicamente coinvolto nell’incidente mortale di Sepang in cui perse la vita Marco Simoncelli, sarà tra i protagonisti della tre giorni di test sulla pista spagnola in questa settimana: per l’americano sarà la prima volta in pista da quel maledetto 23 ottobre durante il Gran Premio della Malesia. Il 37enne texano in quell’occasione subì una lussazione della spalla sinistra ed ha subito un intervento chirurgico per riattaccare la cartilagine che si era separata dall’omero. «Siamo tutti entusiasti di questo nuovo progetto, ma penso che in questo momento c’è ancora un grande punto interrogativo», ha spiegato Edwards. «Guardando i tempi sul giro non mi preoccupo, perché dobbiamo solo lavorare».

DIVARIO COLMABILE – La Suter BMW fa parte delle nuove moto, le discusse CRT, prototipi non costruiti dalle grandi case ma frutto dell’elaborazione delle scuderie e la grande esperienza di Edwards ci darà una chiara indicazione delle potenzialità della moto, che dispone di un motore S1000RR abbianto al telaio costruito dalla svizzera Suter Racing Technology. «Sarà interessante valutare la moto perché sono stato sul telaio Yamaha per sette anni, quindi non vedo l’ora di lavorare su di essa. Sono stato protagonista nel Mondiale Superbike e poi per molti anni in MotoGP, per cui questa moto sarà un mix delle due categorie. Dovremo contare molto sull’elettronica e sul telaio per ottenere aderenza e trovare trazione», ha concluso l’ex pilota della Tech3.

Superbike, Melandri pronto per i primi test sulla BMW S1000RR

Dopo essersi classificato secondo nella classifica piloti della stagione 2011 della Superbike, Marco Melandri è pronto per la nuova sfida con la sua nuova squadra: il Team BMW Motorrad Motorsport. Il pilota romagnolo, reduce da una stagione d’esordio ottima nelle derivate di serie, chiuderà ufficialmente il 2011 con i due test in programma prima dello stop invernale, previsti sul tracciato di Jerez questa settimana e successivamente in Portogallo a Portimão nella prossima settimana. Assieme al suo nuovo compagno di squadra Leon Haslam, Melandri cercherà di trovare l’assetto migliore migliorando alcuni punti critici della sua S1000RR, al fine di renderla una moto competitiva per la lotta al titolo mondiale. «Abbiamo iniziato con un primo incontro per far conoscenza con la squadra e familiarizzare con l’ambiente», ha spiegato al sito della Superbike Melandri, parlando del suo approdo alla BMW. «Al momento è troppo presto per qualsiasi piano di lavoro perché ho fatto solamente una giornata di test. Abbiamo un periodo intenso di test davanti a noi a fine novembre, speriamo che il meteo ci assista. E’ importante capire i lati positivi della moto e quelli sui quali bisogna lavorare. Dobbiamo cercare di lavorare velocemente per cambiare alcune caratteristiche ed ovviare alle problematiche evidenziate nella stagione 2011».

NUOVA COPPIA CON HASLAM – Come detto, nella prossima stagione Melandri avrà al suo fianco un nuovo compagno di squadra, l’agguerrito Leon Haslam, che ha chiuso al secondo posto nel 2010 con la Suzuki nel Mondiale SBK, alle spalle di Max Biaggi. «Leon è un pilota molto forte, con lui sarà importante collaborare per il bene comune e per il bene dell’azienda. Poi se ci dovessimo ritrovare in pista a lottare per un risultato importante, che vinca il migliore. Io farò la mia strada, così come ho fatto lo scorso anno. Al momento sappiamo che dobbiamo inseguire, quindi dobbiamo collaborare con un programma ben definito. La pausa invernale introdotta in questo pre-stagione ci obbliga a fermarci e ad incominciare a ragionare sui dati accumulati nei test. Senza questa pausa avremmo continuato a testare cercando sempre nuove soluzioni, rischiando di non trovare una direzione di sviluppo chiara. Io andrò in crociera 10 giorni ai Caraibi per staccare la spina, poi inizierò nuovamente ad allenarmi duramente nel mese di dicembre. Adesso però non vedo l’ora di provare la moto», ha concluso il ravennate.

MotoGp, massimo riserbo in casa Ducati sui test di Hayden sulla Desmosedici 2012

Regna il massimo riserbo in casa Ducati sui test di Nicky Hayden a Jerez con la Desmosedici 2012. Così come già avvenuto nella precedente uscita, sempre sul tracciato nel sud della Spagna, dove fu Valentino Rossi a montare in sella alla nuova Ducati, il team di Borgo Pangiale non ha rilasciato alcun comento né reso noti i tempi sulla giornata di lavoro del pilota americano. Che tra l’altro era l’ultima delle otto a disposizione per i piloti ufficiali con le moto “mille” del prossimo anno. Quello che possiamo dare per certo é che Hayden, chiamato all’ultimo momento per sostituire l‘infortunato Rossi, ha proseguito il lavoro nello sviluppo del telaio perimetrale iniziato dallo stesso Valentino, dande anch’egli le sue prime valutazioni. Intanto, il “Dottore” e “Kentucky Kid” dovranno ora affidare la moto ai collaudatori, visto che il regolamento non concede alla Ducati giorni supplementari per continuare il lavoro sulla moto delle prossima generazione. Come detto nei scorsi giorni, tra i piloti che potrebbero salire in sella alla Desmosedici della rivoluzione potrebbe esserci anche Carlos Checa, fresco campione del mondo della Superbike.

 

MotoGP, divorzio Rossi – Ducati: vedi alla voce share?

Rossi-Ducati, separatevi. No, Rossi-Ducati non separatevi più. Anzi, vabbè: fatelo. MotoGP, ancora focus: stavolta, la tv non trasmette. Semmai posta su web. E, recita la televisione – che su web diventa informazione on line – è il periodo in cui le cose tutte le cose sono facili. Ci si cerchi e ci si perda, ci si pigli e ci si lasci. Sarà mica l’influsso del buon constume diffuso di questi tempi? Fosse così, bhè. Proviamo a fare i Bagnasco della situazione.

Qualcuno invoca il divorzio allo stesso modo in cui il genere femminile lo faceva – con ragione da sottoscrivere – quando ancora non era consentito divorziare. Battaglie e lotte convinte, motivazioni da vendere, sottomissioni pressochè scontate. Perchè in più di un contesto dell’Italia a cavallo tra i Sessanta e i Settanta, il ruoo della donna era non solo marginale ma addirittura passava in ultimo piano. La conquista del 1974 ha rappresentato, di fatto, un passo ulteriore verso la civiltà dell’etica e della libertà. Ma come ogni strumento, ha efficacia solo se utilizzato in maniera opportuna.

Ora, suvvia, invocare a gran voce (campane e campanari lo stanno facendo in maniera certosina) la separazione tra Valentino Rossi e Ducati pare troppo: se non – diciamo così – per scarsa propensione alla fiducia (ci sono: i pessimisti sempre; ci sono, i voglio tutto e subito; ci sono, i farei qualsiasi cosa per non fare mai fatica), almeno per il fatto che il binomio made in Italy ci piace. Lo volevamo, lo abbiamo atteso: non può finire così. E’ anche questione di immagine, intesa nel senso e nell’accezione più elevata: dignità, storia professionale, carriera, tradizione. E dovere, perchè no, dovere morale nei confronti di milioni di persone messe lì apposta per attendere questo.

Che la Ducati e Valentino Rossi vincano insieme, che sfianchino l’asfalto di Jerez. Allora, se il gotha del giornalismo specialistico (o chi ne fa e ne ha fatto le veci) tenta di dire che forse è meglio vederli ciascuno per la sua strada; se in maniera neppure troppo velata si invitano i protagonisti a leccarsi le ferite, lasciar perdere e ricominciare altrove; se con motivazioni – perchè no – che hanno motivo di essere si ribadisce che l’una – la Ducati – è diventata il limite dell’altro – Valentino – e viceversa; ecco allora lasciate perdere.

Jerez, sviluppo Ducati Desmosedici GP12: il punto

No comment in casa Ducati, con la scuderia di Borgo Panigale che sceglie il silenzio nel corso dei test di Jerez de la Frontera, durante i quali la rossa sta preparando la Desmosedici GP12. La voglia di consegnare a Valentino Rossi una due ruote competitiva per la stagione 2012 della MotoGP è ovviamente enorme: a tal fine, l’intero team, chiamato a sessioni di lavoro straordinarie, sta garantendo il massimo impegno e procede nell’intento di portare a buon fine l’obiettivo.

Il Dottore, presente assieme a tecnici e ingegneri, non ha alcuna intenzione di fallire: è anche da leggersi in questo senso – per la delicatezza del momento – la bocca cucita cui ciascuno è stato chiamato. La sensazione è ovviamente una: qualora nel corso dei test non si riuscisse a venire a capo dei principali problemi che fanno capo alla moto, si rischierebbe di incappare nella seconda stagione fallimentare.

MotoGp, la Ducati testa a Jerez il tradizionale telaio Deltabox

Valentino Rossi questo venerdì proverà sul circuito di Jerez un tradizionale telaio in alluminio del tipo Deltabox su quella che sarà la Ducati GP12, il prototipo da 1000 cc che rappresenterà la casa italiana nella prossima stagione. In quello che sarà l’ultimo test per la Desmosedici in vista della prossima stagione, sarà utilizzato un nuovo telaio perimetrale, simile nel concetto a quello utilizzato dai rivali giapponesi della Ducati, Honda e Yamaha, e sino ad ora sempre rifiutato dalla casa di Borgo Panigale. Dopo l’ennesimo fallimento patito con l’utilizzo di un telaio in alluminio al posto di quello tradizionale in carbonio nell’ultima gara ad Aragon, il Deltabox è solo l’ultimo di una lunga serie di cambiamenti radicali introdotti in corso d’opera per provare a dare a Rossi una moto vincente o quantomeno competitiva.

MotoGp, giornata di test per Hayden sulla nuova GP12

E’ stata oggi l’ultima giornata di test per la Ducati, svoltasi a metà a causa delle condizioni meteo poco favorevoli all’arrivo al circuito di Jerez de La Frontera. L’umidità altissima, che si é trasformata quasi in pioggerella, ha infatti reso impraticabile la pista fino all’ora di pranzo, quando finalmente un bel sole primaverile ha risolto l’impasse asciugando perfettamente l’asfalto. Nicky Hayden ha così potuto provare la GP12 così come aveva fatto il compagno di squadra Valentino Rossi venerdì e ha recuperato velocemente le ore perse, girando con grande continuità fino a completare 61 giri.

Questo il pensiero sui test odierni del pilota americano della Ducati. “Questa mattina al risveglio ho visto un cielo grigissimo e la pista completamente umida e mi sono cadute le braccia. Ho pensato che non se ne sarebbe fatto niente perché non avrebbe avuto senso sprecare una giornata per provare in condizioni così sfavorevoli. Invece la situazione e’ progressivamente migliorata e dopo pranzo ho potuto infilare la tuta. Non vedevo l’ora di poterlo fare e ne è valsa la pena“. “Considero un onore aver potuto partecipare al primo test della GP12, perché non capita spesso guidare una moto che vede la pista per la prima volta: è una sensazione speciale. E’ andato tutto bene non abbiamo avuto il minimo intoppo: il motore è molto piacevole da gestire e mi sono divertito a guidare. Spero di aver trasmesso un “feedback utile a Filippo e ai ragazzi che continueranno a lavorare su questa moto mentre noi torneremo a concentraci sulla prossima gara perche’ questo campionato e’ appena agli inizi“, ha concluso Kentucky Kid.

MotoGp, le pagelle del Gran Premio di Spagna

Queste le pagelle del “pazzo” Gran Premio di Spagna corso quest’oggi sul circuito di Jerez.

Jorge Lorenzo 7,5 – E’ indubbiamente favorito dalla caduta di gran parte dei suoi avversari e dal non perfetto stato fisico di Pedrosa. Ma ha comunque il merito di restare costante per tutta la gara, attraverso una guida attenta, pulita e sicura

Dani Pedrosa 7,5 – Stesso voto del vincitore perché se non fosse per la pioggia e per il braccio a cui si opererà domani, probabilmente avrebbe vinto lui questa gara. Sul finire di gara gira più forte di Lorenzo, poi però decide saggiamente di non esagerare accontentandosi di altri 20 punti importantissimi in una giornata che poteva rivelarsi estremamente difficile

Nicky Hayden 7 – Primo podio stagionale per la Ducati e per l’americano che ringrazia la pioggia ma soprattutto le incredibili cadute nel finale di Spies ed Edwards che gli spalancano la strada al podio

Hiroshi Aoyama 6,5 – Zitto, zitto, con calma e con la pazienza dei giapponesi, si porta a casa un ottimo quarto posto

Marco Simoncelli 5,5 – Quanto amaro in bocca per il pilota italiano del Team Honda Gresini. Sì, perché prima di quel maledetto volo, SuperSic aveva fatto mangiare la polvere a tutti. Un po’ le gomme, un po’ l’asfalto bagnato e un po’ forse per la voglia di strafare, un pomeriggio che sarebbe potuto diventare indimenticabile si trasforma in una incredibile beffa

Valentino Rossi 5 – La pioggia aveva cambiato radicalmente le carte in tavola, e probabilmente il Dottore avrebbe potuto come minimo centrare un podio assolutamente inaspettato alla vigilia. La foga e la fretta, però, lo tradiscono incredibilmente. Con un po’ di fortuna riesce comunque a portare a casa 11 punti, risultato che ne fanno lievitare leggermente anche il suo voto

Andrea Dovizioso 4 – Weekend tutto da dimenticare per il forlivese che continua ad essere molto lontano dagli altri piloti della Honda. I suoi compagni girano decisamente più veloci di lui. Il problema è che continuano a volare anche i piloti non ufficiali…

Ben Spies e Colin Edwards 3 – Voto bassissimo perché commettono degli errori imperdonabili quando oramai mancano solamente pochi chilometri alla bandiera a scacchi. Distrazioni che macchiano una prova fin lì più che positiva

Casey Stoner sv – E’ obiettivamente il pilota più forte al momento, anche se in Spagna la pioggia molto probabilmente lo avrebbe penalizzato a fine gara. Non è certo colpa sua se Rossi lo travolge e i commissari di pista si dimenticano di lui…