Moto Gp, Indianapolis: Pedrosa trionfa e mantiene aperto il discorso Mondiale. Spies secondo, Lorenzo terzo

Lo spagnolo Dani Pedrosa non vuole ancora arrendersi a consegnare il titolo allo spagnolo Lorenzo. E così il pilota della Honda festeggia il terzo successo stagionale, imponendosi nella undicesima gara della MotoGP sul circuito di Indianapolis: lo spagnolo della Honda ha preceduto sul traguardo le Yamaha dello statunitense Spies e Lorenzo, il leader del Mondiale, che ha dovuto così cedere 9 punti al suo rivale diretto. Ora la classifica vede Lorenzo con un ampio margine di 68 punti su Pedrosa, che però ha dimostrato di poter rendere la vita difficile a Jorge fino alla fine del campionato.

Al via scatta molto bene Spies dalla pole, la prima in carriera per lui, seguito da Dovizioso, Hayden, Pedrosa, Lorenzo e Rossi ed è un inizio che entusiasma il pubblico statunitense, che festeggia due dei suoi beniamini nelle prime tre posizioni. Ma la festa dura troppo poco, visto che Hayden è presto scavalcato da Pedrosa e Lorenzo che si lanciano all’inseguimento di Spies, mentre Melandri, buon settimo fin lì, cade rovinosamente. Il texano della Yamaha fa quello che può, ma al giro viene “sverniciato” in rettilineo da Pedrosa, che si porta così al comando e allunga con un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri piloti in gara. Alle sua spalle, Lorenzo passa in staccata Dovizioso, che poi si vede costretto a cedere il passo anche a Valentino. Pedrosa quando è nelle condizioni di esprimersi al meglio, con una moto impeccabile, non teme avversari e impone alla gara un ritmo impossibile: una vittoria che ha dunque il suo tipico marchio di fabbrica. Spies può comunque festeggiare il contratto ufficiale Yamaha con il secondo posto, il suo migliore risultato in MotoGP e Lorenzo, alla fine stremato, anche se per la prima volta in stagione, non finisce né primo, né secondo, blinda il suo vantaggio nel Mondiale e per una volta, saggiamente, si accontenta.

Rossi dopo le tre scivolate nel week-end, l’ultima nel warm up del mattino, chiude al 4° posto, in una gara resa per le sua condizioni ancora più difficile dal grandissimo caldo36° di temperatura -, che hanno inciso sul rendimento di tutti. Da metà gara in poi Valentino ha alzato il ritmo, andandosi a prendere un piazzamento che lo avvicina in classifica a un deludente Stoner, ancora una volta caduto nelle fasi iniziali. Prossima gara, domenica 5 settembre a Misano.

L’ordine di arrivo: 1. Pedrosa (Honda), 2. Spies (Yamaha), 3. Lorenzo (Yamaha), 4. Rossi (Yamaha), 5. Dovizioso (Honda), 6. Hayden (Ducati), 7. Simoncelli (Honda).

La classifica: Lorenzo p. 251, 2. Pedrosa 183, 3. Dovizioso 126, 4. Stoner 119, 5. Rossi 114. 6. Spies 110. 7. Hayden 109.

MotoGp Indianapolis: Pedrosa detta legge

Dani Pedrosa trionfa a Indianapolis, vanificando le attese del pubblico locale, desideroso di vedere sfrecciare i centauri di casa, Ben Spies e Nicky Hayden.

In realtà, Spies aveva illuso parecchio, con una partenza a razzo che sembrava lanciarlo come un proiettile verso la vittoria ma ha subito il ritorno della furia spagnola che, in sella a una Honda perfetta (va detto che è stato impeccabile anche Pedrosa, non sempre capace di conservare concentrazione per un gran premio intero), ne aveva più di tutti. A suon di giri record e di distacchi abissali su chi gli stava dietro, Pedrosa ha tagliato il traguardo con più di tre secondi su Spies, che diventano sei sul terzo, il leader del mondiale Jorge Lorenzo.

Valentino Rossi non è riuscito a fare meglio del quarto posto ma, di questi tempi, meglio accontentarsi. Non è un periodo felice per il tavulliano, incappato in una caduta nel corso delle ultime prove ma sempre capace di sdrammatizzare: “Sono un pilota giovane, si vede che devo fare esperienza, non so da quanto non cadevo così tanto, credo dal 1996…”.

Motomondiale, ad Indianapolis Spies in pole nella Moto Gp. Simon davanti a tutti in Moto2, Marquez nella 125cc. Nwl Warm-up brillano Lorenzo, Iannone e Marquez

Ben Spies ha piazzato a sorpresa il miglior tempo nelle qualifiche a Indianapolis davanti a Lorenzo nella Moto Gp: miglior modo per festeggiare il passaggio nel team ufficiale della Yamaha nella prossima stagione proprio non c’era per il pilota statunitense. Stoner, dominatore assoluto nelle libere del venerdì e del sabato è finito sesto, terza fila, invece, per Valentino Rossi. Nella 125cc Marquez regola il connazionale Nico Terol, mentre nella Moto2 la pole è di Simon.

Jorge Lorenzo (Yamaha), leader attuale del mondiale della Motogp, è stato il più veloce nel warm-up del Gp di Indianapolis con il tempo 1.40.482. E’ invece finito a terra, per la terza volta in questo week end, Valentino Rossi (Yamaha), tradito dall’anteriore della sua moto: un segnale non proprio ben augurante in vista del Gran Premio di questa sera. Rossi ha chiuso con il sesto tempo, staccato da Lorenzo di 0,419”. Secondo tempo per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), poi l’americano Ben Spies (Yamaha), quarto l’australiano Casey Stoner (Ducati). Quinto tempo per Andrea Dovizioso (Honda) a 0,401s da Lorenzo, nono Marco Melandri (Honda), 14/o Marco Simoncelli (Honda), 17/o Loris Capirossi (Suzuki).

Risorge il nostro Andrea Iannone (SpeedUp), che ieri era caduto procurandosi una forte contusione al piede sinistro, mentre oggi ha chiuso al primo posto il warm up del Gp di Indianapolis Moto2 con il tempo 1’45″720. L’abruzzese ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Julian Simon (Suter), l’inglese Scott Redding (Suter) e il romano Simone Corsi (Motobi). Undicesimo è giunto il napoletano Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 15/° ha chiuso Claudio Corti (Suter) alle spalle dell’attuale leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki).

Nemmeno le briciole agli avversari. E’ questo ciò che ha deciso il catalano della Derbi Marc Marquez: attuale leader del Mondiale, dominatore delle prove libere e delle qualifiche con relativa pole conquistata, è stato il più veloce anche nel turno di prove pre-gara della classe 125 con il tempo di 1’48″352. Alle spalle di Marquez, l’inglese Bradley Smith (Aprilia), poi l’altro iberico Nico Terol (Aprilia), mentre Luois Salom (Aprilia) ha chiuso in quarta posizione. Il migliore degli italiani è stato Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che ha chiuso in 14/a piazza.

Moto Gp, Gran Premio di Indianapolis: dopo le libere di ieri Stoner é ottimista, Lorenzo senza pensieri. Mentre Rossi vuole migliorarsi

La prima sessione di prove libere del Gran Premio di Indianapolis corsa sotto uno splendido sole, al Motor Speedway. Il duo piloti del team Fiat Yamaha Team, Lorenzo e Rossi, hanno concluso rispettivamente al secondo e al quinto posto. Lorenzo, che sul percorso ha vinto lo scorso anno, si è è mostrato a suo agio sin dall’inizio della sessione. Rossi invece ha fatto più fatica, soffrendo per mancanza di grip sulla superficie sconnessa di questo tracciato.

Al termine delle prove libere, ecco cosa ha dichiarato Rossi alla stampa. “Fisicamente mi sento molto meglio. Ho ancora un pò di dolore, ma non va troppo male, quindi non sono preoccupato. Mi sento a mio agio sulla moto, ma dobbiamo migliorare l’assetto perchè ci manca pò di grip. Non è una pista facile perchè ci sono un sacco di buche. Abbiamo fatto un bel pò di lavoro oggi, ma non è ancora sufficiente e la differenza dai migliori è troppa. Il nostro obiettivo per domani mattina è di colmare questa lacuna ed essere in grado di ottenere una buona posizione in griglia“.

Questo invece il commento del compagno di scuderia, Jorge Lorenzo: “Ho guidato molto bene oggi, e sono migliorato costantemente durante le prove. La gomma posteriore scivolava molto, forse perchè la temperatura era molto alta e faceva molto più caldo rispetto allo scorso anno. Penso che il livello tra i top rider sia più o meno lo stesso, e tutti sembrano molto forti. Domani mi aspetto che tutti migliorino, e quindi dobbiamo assicurarci di fare altrettanto. Sarà una bella battaglia. Infine vorrei fare i complimenti a Ben Spies: l’anno prossimo sarà nel team ufficiale e penso che sia un’ottima notizia per lui e per Yamaha“.

Chi invece ha mostrato grande autorità sul tracciato americano, è stato il duo piloti del Ducati Team Casey Stoner e Nicky Hayden, che hanno cominciato molto bene il fine settimana del Gran Premio di Indianapolis, realizzando rispettivamente il primo e il terzo tempo nel primo turno di prime prove libere. Ed ecco il pensiero di Casey Stoner: “Nei primi due giri non ricordavo praticamente niente della pista, che non vedevo da due anni, ma mi sono ripreso subito. Questo è un tracciato unico per i diversi tipi di asfalto e per le buche numerose, quindi all’inizio non è stato facile trovare le linee giuste. Siamo partiti bene, ma sono sicuro che tutti daranno il massimo per ridurre il gap. Detto questo, il risultato di oggi è un ottimo inizio e, per la prima volta da un pò, ci rendiamo conto che c’è ancora potenziale per migliorare. Abbiamo usato la nuova forcella che avevamo provato a Brno ed ha funzionato bene, ma questo non è il tipo di circuito dove puoi spingere così al limite da capire se il pacchetto sia effettivamente migliore“.

Motomondiale, Gran Premio di Indianapolis: Stoner davanti a Lorenzo nella libere, Rossi 5°. In Moto2 vola Redding, in 125cc domina Marquez

L’australiano Casey Stoner (Ducati) è stato il migliore in pista nel primo turno di prove libere del Gran Premio di Indianapolis MotoGp. Il pilota della Rossa ha infatti fatto segnare il miglior tempo in 1’40″884, precedendo di 225 centesimi lo spagnolo leader del mondiale Jorge Lorenzo (Yamaha), poi terzo l’americano Nicky Hayden con la seconda Ducati, in 1’41″109. Quarto tempo invece per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), mentre Valentino Rossi (Yamaha) si é dovuto accontentare del quinto posto, staccato da Stoner di 0″739. Settimo tempo invece per l’altro italiano Andrea Dovizioso (Honda), 10° Marco Melandri (Honda), 11° Marco Simoncelli (Honda) e 15° Loris Capirossi (Suzuki). Da segnalare le due cadute di Hayden e dell’altro americano Ben Spies (Yamaha), entrambe senza conseguenze per i piloti.

Nelle Moto2 é stato l’inglese Scott Redding (Suter) a chiudere al posto il primo turno di prove libere del Gp di Indianapolis con il tempo di 1.46.728. Alle spalle del britannico si é posizionato il capo classifica della Moto2, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki), che è entrato in pista nonostante la febbre, con il tempo 1.46.743 a soli 15 millesimi da Redding. Terzo tempo per l’italiano Andrea Iannone (Speedup), poi un ottimo Simone Corsi (Motobi) in quarta posizione. Ottavo Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 20° ha chiuso Alex Baldolini (Caretta Racing).

In 125cc invece, continua il dominio del leader del Mondiale Marc Marquez (Derbi). Lo spagnolo anche quest’oggi è stato il più veloce nelle prove libere del Gp di Indianapolis con il tempo di 1.49.452. Il pilota della Derbi ha chiuso davanti ai soliti connazionali Pol Espargarò (Derbi) con 1.49.603 e Nico Terol (Aprilia), con 1.49.698. In quarta posizione il tedesco Sandro Cortese (Derbi), poi l’inglese Bradley Smith (Aprilia) con il quinto tempo. Il migliore degli italiani è Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che con il tempo 1.51.354 è in 14/a piazza.

Yamaha – Spies, ufficiale

Non ci sarà più Valentino Rossi, ci sarà senza dubbio Jorge Lorenzo. Eppure, per non lasciare nulla di intentato, la Yamaha, che punterà con decisione sullo spagnolo quasi vincitore dell’attuale mondiale di MotoGp, ha optato per sostituire il tavulliano con il miglior talento in circolazione: Ben Spies. L’accordo tra lo statunitense e la Yamaha è stato raggiunto, ufficializzato e mette il centauro a stelle e strisce – già dominatore della Superbike – nelle condizioni di poter contare su una moto di elevato livello. Quella, a conti fatti, del Dottore.

Il comunicato dell’intesa è stato rilasciato dal team giapponese: il 26enne pilota texano, attualmente in sella alla Yamaha Tech3,per ora settimo in campionato alla prima esperienza in MotoGp. Testuale da Yamaha. “Siamo lieti che Ben si unirà al Factory Team per la prossima stagione”, ha detto Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing. “Ben ha mostrato di essere una grande promessa nelle sue prime dieci gare in MotoGP. Ha imparato rapidamente e ha registrato ottimi risultati, tra cui un meritato podio a Silverstone Crediamo che Ben sarà un futuro contendente del titolo e che sarà una buona scelta con il nostro team. L’anno prossimo la sua missione sarà quella di continuare ad apprendere, in modo coerente e di puntare al podio e provare a vincere qualche gara”.

Moto Gp, Rossi verso Indianapolis: “Mi sento ogni giorno più forte”

Il team al comando del Motomondiale 2010 della Moto Gp, la Fiat Yamaha, arriva al weekend del Gran Premio di Indianapolis forte della vittoria che ha già conquistato negli Stati Uniti in questa stagione sul circuito di Laguna Seca. Ed entrambi i piloti, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, sperano ovviamente in un risultato da vittoria, nel circuito che vanta le tribune più grandi del mondo. La stagione di Valentino Rossi, purtroppo condizionata dal gravissimo incidente del Mugello del giugno scorso, ha incontrato un nuovo momento-no nel Gran Premio della Repubblica Ceca sul circuito di Brno, dove ha chiuso in quinta posizione. Il Campione del Mondo in carica è sempre molto felice quando si tratta di correre in America ed è stato contento di salire sul podio a Laguna Seca lo scorso mese, appena nella sua seconda gara dopo la frattura della gamba. Ricordiamo che Valentino Rossi centrò una memorabile vittoria nel GP inaugurale di Indianapolis nel 2008, quando la gara fu investita dall’uragano Ike, mentre l’anno scorso scivolò mentre si batteva con il suo compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo, al momento leader indiscusso del Mondiale. “Indianapolis è un luogo speciale per me, perché è una pista sorprendente e, come sempre, è molto divertente correre in America. Conservo ancora grandi ricordi del 2008, quando vinsi sotto l’uragano Ike, anche se cerrtamente non è qualcosa che voglio ripetere!“, ricorda un sorridente Valentino. “Quest’anno arriviamo in una situazione molto diversa da quella dello scorso anno: sono quinto in campionato e ancora non al 100% delle mie condizioni fisiche, ma mi sento sempre più forte ogni giorno che passa. Brno è stata una gara certamente deludente ma il test ci ha aiutato a capire cosa è andato storto e siamo quindi fiduciosi che potremo essere di nuovo in buona forma a Indy“.

Moto GP, Lorenzo ha le idee chiare. “Arrivare a Valencia col titolo conquistato”. E intanto attacca Rossi: “Mi ha deluso dal lato umano”

Dopo la pausa, il Motomondiale torna ad occupare l’interesse di tutti gli appassionati sportivi. E a tenere banco è ancora una volta l’infinito duello tutto interno alla Yamaha. Il leader della classifica iridata MotoGP, Jorge Lorenzo ha espresso il desiderio durante un’intervista televisiva, che gli piacerebbe diventare campione del mondo ad Aragon, nel Gran Premio che si svolgerà il prossimo 19 settembre. Il pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha, sa bene che si tratta di un’impresa quasi impossibile e allora, intervistato dal programma di TVE ‘Paddock GP’, ha detto di voler arrivare al Gran Premio di Valencia con il titolo di campione in tasca, teatro dell’ultima gara della stagione in corso che gli ha permesso di accumulare nelle prime dieci gare, ben 77 punti di vantaggio sul secondo in classifica, il connazionale della Honda Dani Pedrosa.

Con sette vittorie e tre secondi posti, il maiorchino infatti, diventa insieme a Mick Doohan e Giacomo Agostini, il terzo pilota nella storia del motociclismo ad aver completato le prime dieci gare della stagione, senza andare mai oltre la seconda posizione.

Super Lorenzo, durante una recente intervista televisiva, ha dunque voluto confidare i suoi prossimi sogni iridati: “Vorrei essere campione ad Aragon, ma sarà impossibile, perché ci sono ancora molte gare. Ma spero di vincere prima, così sarò più rilassato e potrò festeggiare a Valencia. Questa fin’ora è stata una stagione incredibile, ben oltre ciò che ho sognato. Pensavo di ottenere una vittoria più dell’anno scorso, ma abbiamo fatto dieci gare e ottenuto sette vittorie. Sarà molto difficile continuare in questa linea nelle ultime otto gare”.

Nei giorni scorsi inoltre il maiorchino aveva riservato parole di certo non al miele al suo compagno di squadra Valentino Rossi, oramai passato alla Ducati, con il quale nella prossima stagione si accenderà un duello che promette scintille. Non mi piace il muro – spiega il maiorchino – Mi sarei aspettato più da Rossi dal lato umano, un maggiore scambio di informazioni tecniche. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perché la mia squadra ha fatto ancora meglio non avendo accesso ai dati delle telemetrie. Non mi sono mai sentito nervoso per l’idea di combattere contro Rossi. Sapevo che dovevo imparare, migliorare e lavorare duramente. Ho visto gare in TV da quando avevo 10 anni e ho imparato qualcosa dai piloti in ogni classe. Da Valentino ho imparato a gestire la gara”.

Difficile essere allo stesso tempo due cose differenti in questomondo: amici ed avversari. L’anno prossimo a dividere il box con Lorenzo ci sarà Ben Spies, Texas Terror, campione del mondo Superbike nel 2009 alla prima volta in sella su una Yamaha R1 e soprattutto sui circuiti europei. Lorenzo lo accoglie con parole positive: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”. Vedremo dopo le prime prove con una M1 ufficiale.

MotoGp Lorenzo: “Rossi, poca umanità”

Tocca a Jorge Lorenzo, fresco di contratto da 10 milioni di euro all’anno con Yamaha, prendere per mano la scuderia nipponica e mostrarsi tanto valido quanto Valentino Rossi, non solo in virtù del suo essere pilota ma anche per la capacità di predisporre – Rossi è un maestro in questo – la moto dal punto di vista tecnico.

Lo spagnolo resta e l’iatliano parte: per il tavulliano la Ducati torna a essere un grande stimolo per ricominciare, per il quasi campione del mondo 2010 potrebbe essere l’inizio di una lunga – magari quanto quella del rivale – carriera di vittorie. Intanto, con la separazione certificata, Lorenzo appprofitta per togliersoi qualche sassolino dalla scarpa criticando il modo di fare – chiuso, pieno di segreti e prettamente professionale – di Rossi, del quale dice a autosport.com:

“Non mi piace il muro nel box: da Valentino mi sarei aspettato di più da un punto di vista umano e un maggiore scambio di informazioni da un punto di vista tecnico. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perchè la mia squadra ha fatto ancora meglio e non abbiamo accesso ai dati delle telemetrie. Da lui ho imparato la gestione della gara, guardandolo in TV quando ero più piccolo”. Adesso, senza Rossi, Lorenzo può guardare al futuro con maggiore tranquillità dovuta alla minore pressione: non solo, la certezza è che ora il pilota di punta della Yamaha sarà proprio lo spagnolo che godrà del privilegio di poter ricevere in dote attenzioni mai avute prima: “Yamaha farà il massimo per vincere sarà necessario un motore più potente e lavoreremo più duramente che mai. Il prossimo sarà un campionato molto interessante”.

Intanto, prime parole destinate al suo nuovo compagno di squadra che dovrebbe essere Ben Spies: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”.

Yamaha, Ben Spies il nuovo partner di Lorenzo, provata la Yamaha 2011

Sarà Ben Spies il nuovo compagno di Jorge Lorenzo nella Yamaha per la prossima stagione, dopo l’addio di Valentino Rossi passato alla Ducati. La notizia però è un’altra, in quanto a Valentino non è stato permesso provare la moto nero in carbonio, che è stata guidata dal suo successore. Il test è servito a raccogliere anche le sue indicazioni sulla moto, con la possibilità di effettuare le prime modifiche in previsione del prossimo test dell’8 novembre. Tra Rossi e la Yamaha il matrimonio è finito e non con una semplice stretta di mano. La casa nipponica infatti, è convinta che nella decisione del Dottore di cambiare, sia stato influente il non idilliaco rapporto con il suo compagno di team Lorenzo, e non la mancanza di stimoli dichiarata dal campione di Pavullia.

Jorge Lorenzo prova la pista dell’Aragon, compiendo 34 giri con la Yamaha R1

La Yamaha R1 di Jorge Lorenzo ha testato la pista di Aragon, dove si disputerà il prossimo Gran Premio. Due ore di lavoro per provare un tracciato di 34 giri. Al termine lo spagnolo si è detto prima un po’ preoccupato per le difficoltà riscontrate del tracciato, poi sanioso di voler correre. “Mi ci sono voluti circa 15 giri per capire il circuito, ma una volta fatto mi sono divertito molto. È molto bello, con curve molto diverse,  le prime sembrano un po’ quelle della Turchia e altre sembrano Misano. Per il clima sembra di essere in Almeria. Non vedo l’ora di correre qui! e spero di far bene e migliorare le precedenti esibizioni”.

MotoGp Brno, Lorenzo non ha più rivali

Solo Dani Pedrosa cerca di tenere il passo di Jorge Lorenzo ma la Honda del primo non può nulla rispetto allo starpotere della Yamaha numero 99 del leader del Mondiale in corso che inanella la settima vittoria annuale e si conferma sempre più leader indiscusso del campionato 2010. Alle spalle dei due, un vuoto che Casey Stoner e la sua Ducati non sono riusciti a colmare neppure un po’. Anche la Repubblica Ceca, dunque, diventa Lorenzo’s Land: bandiera piantata, pista messa in archivio.

Ottimo, invece, il quarto posto di Ben Spies che precede un deludente ma sereno Valentino Rossi che è andato male dall’inizio alla fine. Quinto con rammarico e incomprensione: “Non sono mai riuscito a tenere la moto sotto controllo, strano perchè per tutto il week end abbiamo fatto bene: cosa non è andato? Non chiedetemelo perchè davvero non lo so, non ho la risposta. Il contratto? (gli viene chiesto in attesa dell’annuncio ufficiale da parte di Ducati a comunicare il passaggio di scuderia del pesarese) Ho rinnovato per due anni con Yamaha (e ride, ndr)“.

Moto Gp, Yamaha: Jorge Lorenzo si dà alle quattro ruote. A fine Mondiale guiderà una Fiat 500 Abarth, da definire in quale gara

Jorge Lorenzo, pilota spagnolo della Yamaha e leader del Mondiale di Moto Gp 2010 ancora in corso ma in questo momento in pausa, ha deciso di provare le sua abilità di autista passando dalle due alle quattro ruote come il (ancora per poco, visto che dal prossimo Mondiale le strade dei due piloti seguiranno strade diverse) compagno di squadra Rossi. Lo spagnolo, infatti, correrà una gara di endurance a bordo di una Fiat 500 Abarth. Inizialmente, il pilota della Yamaha sarebbe dovuto essere al via della 24 Ore di Barcellona dal 10 al 12 settembre, ma poi la cancellazione della prova ha fatto cambiare i suoi piani. Il debutto in auto così, è stato rimandato al termine della stagione della MotoGP.

E’ ancora però da definire la gara alla quale parteciperà: potrebbe essere la Coppa di Spagna del 13 e 14 novembre al Montmelò oppure la 500 Km di Alcaniz del 4 dicembre prossimo sul tracciato del Motorland Aragon, che a settembre ospiterà anche il Motomondiale. Di certo sarà in gara con il Difisa Racing, che al Montmelò avrebbe dovuto schierarlo al fiacno di Francesc Gutierrez e Josep Bigas. Certo, per chi è in cerca di gossip e di polemiche da ombrellone, c’è da scommettere che i suoi detrattori diranno ancora una volta che vorrà emulare, in tutto e per tutto, il suo acerrimo rivale Valentino

Moto Gp, Yamaha: Valentino incorona Lorenzo. “Ha meritato il titolo mondiale”

Il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, è stato e sarà senza ombra di dubbio il dominatore assoluto della prima parte della MotoGP 2010. Il pilota maiorchino infatti, nonostante l’infortunio patito nel pre-campionato durante i test, ha messo insieme 6 vittorie e 3 secondi posti in nove gare, un ruolino di marcia a dir poco fantastico. Molti addetti ai lavori però, sostengono che l’infortunio di Valentino Rossi al Mugello gli abbia notevolmente facilitato il compito; sarà pure vero, anche se non ne avremo mai una riprova pratica, ma dietro al maiorchino della Yamaha c’è il vuoto, e visto che si sta parlando comunque di piloti del calibro di Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, i meriti di Lorenzo sono comunque innegabili. Ora ad “incoronare” Lorenzo arriva anche il compagno di squadra Valentino Rossi: ecco le parole rilasciate all’edizione online di “AS”, dal “Dottore“.

E’ difficile dire quello che sarebbe successo con me in pista tutto l’anno, ma non si può rimproverare un pilota che ha vinto sei gare, è stato secondo nelle altre tre senza mai cadere. In questo momento, Lorenzo merita il titolo in grande stile. Con me in pista sarebbe stato più difficile psicologicamente, ma lui merita il titolo al cento per cento”.

Stoner contro la Bridgestone – Arriva dopo il Gp di Laguna Seca lo sfogo di Casey Stoner, il pilota australiano della Ducati, che si scaglia contro il produttore di gomme Bridgestone, e che riflette l’opinione della maggior parte dei piloti della classe regina. Del resto come non essere d’accordo con l’australiano alla luce dei numerosi incidenti che hanno caratterizzato finora la stagione 2010?  Nelle ultime gare ben due piloti, il campione del mondo Valentino Rossi e De Puniet, a causa delle gomme “dure come il marmo” e quindi difficili da portare in temperatura, sono caduti procurandosi fratture importanti alle gambe. “A causa della crisi economica, la Bridgestone sta cercando soprattutto di risparmiare denaro e questo non aiuta a risolvere il problema delle gomme che in certi frangenti sono pericolose” , ha dichiarato il pilota Ducati. ”La gomma morbida va bene in quasi tutte le condizioni, quindi c’è qualcosa che non va. Infatti la “dura” è di marmo! Molti piloti usano la morbida proprio per questo, e per il fatto che è dura abbastanza per non andare in crisi mai, nemmeno quando l’asfalto è molto caldo. Non va bene perché è imprevedibile, in quanto non trasferisce il calore dalla parte dura a quella più morbida”.