Moto Gp, alla scoperta del Sachsenring: circuito storico dal 1927

motogp_sachsenring_circuit_2Il cricuito del Sachsenring é situato a Hohenstein-Ernstthal, circa cento chilometri da Dresda, nella Sassonia tedesca che fino a pochi anni fa faceva parte della Germania Orientale. Il Sachsenring può vantare una lunga tradizione motociclistica avendo ospitato la prima gara di moto nel 1927. La prima volta in cui si corse sul tracciato del Sachsenring per il Gran Premio di Germania, fu nel calendario iridato del Motomondiale che risale al lontano 1961: da quel momento in poi il veloce circuito stradale tedesco, come era nelle sue origini, è finito per diventare uno degli appuntamenti più popolari di tutto il campionato. Si trattava però, proprio per via della sua velocità, di un circuito molto pericoloso: tanto che dal 1972 non è più stato sede di un GP. Completamente rinnovato, è rientrato nuovamente in calendario nel 1998, paradossalmente come una delle piste più lente, con una velocità media sul giro di 143 km/h. Con le ulteriori modifiche introdotte nel 2000, la velocità media è poi alita a 150 km/h, fino a raggiungere il limite attuale di 159 km/h dopo l’ultima revisione effettuata sul tracciato nel 2001. In ogni caso il percorso, che si corre in senso antiorario, rimane per tutta la sua prima parte alquanto stretto e tortuoso e richiede una buona prestazione del motore soprattutto ai medi regimi. Di contro, la sezione posteriore è molto veloce con lunghi curvoni (un pò come era negli anni 60′ e 70′), che richiedono una buona aderenza laterale delle gomme.

I dati del circuito
Record Ufficiale: Dani Pedrosa (Honda – 2009), 1’22.126– 160.918 Km/h
Best Pole: Casey Stoner (Ducati – 2008), 1’21.067 – 163.020 Km/h
Lunghezza Circuito: 3,671 km
Gara MotoGP 2010: 30 giri (110.130 km)
Orario gara MotoGP 2010: 14:00 Local Time
Numero di giri: 30
Distanza gara
: 110.130

PODIO 2009 : 1° Valentino Rossi, 2° Jorge Lorenzo, 3° Dani Pedrosa
POLE 2009: Valentino Rossi (Yamaha – 2008) 1’32.520 – 142.840 km/h

Moto Gp, Rossi rientra al Sachserning. Lorenzo gli dà il “benvenuto” mentre pensa a vincere ancora

rossi-lorenzoMolti addetti ai lavori sono pronti a leccarsi i baffi. E con loro i milioni di tifosi italiani e non di Valentino Rossi. Perché, come si suol dire, la pacchia per Jorge Lorenzo è (forse) finita. Questo perché al di là delle reali condizioni fisiche (non ancora ottimali) e della competitività (difficilmente da podio) che potrà esibire già sul tracciato del Sachsenring, Valentino Rossi in pista significa che i riflettori si sposteranno autometicamente dallo spagnolo per tornare ad inquadrare la Yamaha M1 del nove volte campione del mondo. Ma il pilota maiorchino della Yamaha, che durante l’assenza del compagno di squadra ha vinto tre gare di fila, scrolla le spalle e augura il bentornato al “Dottore“: Lorenzo può stare tranquillo, forte del vantaggio accumulato in termini di punti e non solo, anche se la casa giapponese e i media, nelle prossime gare saranno come detto concentrati prevalentemente sul rientro del Dottore.

Jorge Lorenzo torna dunque a dividere il box con Valentino Rossi, assente dalle gare dal lontano 5 giugno, giorno dell’incidente durante le prove libere del Mugello: “Sono felice che Valentino sia tornato” ha dichiarato durante l’intervista pre-GP il pilota spagnolo. “Un benvenuto a lui!”. D’altronde, cosa’altro avrebbe dovuto dire? Lo spagnolo, in assenza del compagno di squadra, ha fatto il suo dovere sino in fondo, non curandosi di nulla se non del suo Mondiale, non sbagliando praticamente nulla. E’ proprio grazie a questi fattori che Lorenzo é diventato il leader alla Yamaha e nella MotoGP: ormai sa molto bene come funziona il gioco ed è consapevole che da domani gli occhi saranno puntati tutti sul nove volte campione del mondo (sempre che la sua presenza al Gran Premio di Germania venga confermata dai medici del Motomondiale).

Tutto questo per quanto riguarda la teoria. Nella pratica, Lorenzo ha però tutta l’intenzione di riprendersi gli obiettivi delle telecamere nel solo modo che conosce: vincendo ancora. Un trionfo al Sachsenring significherebbe prima vittoria sulla pista tedesca e quarto successo di fila. “Il Sachsenring è una pista che mi piace, ma non ho mai vinto lì” ha commentato Lorenzo parlando del prossimo GP. “E’ lo stesso per Laguna Seca, quindi sono entusiasta di queste due belle sfide prima delle vacanze!”. “Il Sachsenring è una pista difficile, con un sacco di saliscendi ed è anche uno dei più brevi circuiti della MotoGP” ha commentato Porfuera. “Non sappiamo niente del meteo, può essere molto caldo lì, ma sempre meglio della pioggia”.

Moto Gp, Gp di Germania: i piloti carichi in vista del Sachserning. Stoner: “Faremo bene”. Pedrosa: “Vogliamo vincere”. Dovizioso: “Voglio riscattarmi”

n488417_227022_2007+MotoGP+group+in+action+in+Sachsenring-1280x960-jul8.jpg._original.originalE’ quasi tutto pronto per il Gran Premio di Germania e tutti i piloti dichiarono le loro intenzioni per il weekend che si avvicina. Casey Stoner è per esempio uno degli estimatori del circuito del Sachsenring: “Sono contento di andare al Sachsenring dove abbiamo sempre fatto delle belle gare e dove ho ottenuto il mio primo podio, in 125cc.. Siamo più fiduciosi per quanto riguarda la moto, nelle ultime tre gare è andata bene, dobbiamo solo trovare un paio di decimi cercando di migliorare il ‘grip’ senza perdere il feeling davanti. E di aderenza al Sachsenring c’è decisamente bisogno, soprattutto laterale, nei curvoni in appoggio dove devi tenere aperto il gas il più a lungo possibile. Anche quando si arriva in cima alla curva 12 il posteriore si alleggerisce molto e tende a scomporsi quindi in quel tratto è assolutamente necessario avere un ottimo ‘grip’. In ogni caso non vedo l’ora che arrivi la prossima gara perchè se riusciremo a trovare un buon ‘set up’ potremo avere l’opportunità di fare davvero bene. Voglio ottenere dei buoni risultati e insieme alla mia squadra lavoreremo duramente e daremo il 100% per ottenerli“.

Anche la Honda mostra un Daniel Pedrosa fiducioso e carico quello che si presenta questo weekend al Sachsenring per l’ottavo round del mondiale MotoGp. “E’ una pista dove mi piace correre e normalmente abbiamo avuto delle buone prestazioni – ha esordito lo spagnolo -. Nel 2008 sono caduto mentre mi trovavo in testa con un buon margine. Questo mi fa pensare positivo per questo fine settimana“. L’obiettivo, come ha affermato il pilota della Honda Repsol, “è combattere per la vittoria“. Al Montmelò Dani Pedrosa ha chiuso al secondo posto alle spalle di Jorge Lorenzo: “E’ stata una gara positiva – ha affermato lo spagnolo -. Abbiamo preso un altro podio dopo quello di Assen, ora spero di continuare così e di poter competere per il successo nelle prossime due gare“.

L’altro pilota della Honda, Andrea Dovizioso, arriva al Sachserning con il chiaro obiettivo di riscattare la caduta del Montmelò. Il pilota della Honda Repsol è convinto infatti di poter lottare per le parti alte della classifica. “Stiamo crescendo sempre di più ad ogni gara – ha esordito il forlivese -. Ora ci manca lo step finale per lottare abitualmente per la vittoria“. In Spagna Dovizioso è rimasto incollato ai tubi di scarico della Yamaha di Jorge Lorenzo fino alla caduta che lo ha tagliato fuori dalla corsa. “Avevamo il passo per competere per il gradino più alto del podio, ma alla fine il risultato non è stato quello sperato – ha ricordato Dovizioso -. Nonostante questo abbiamo avuto la consapevolezza di esser migliorati. Quindi anche questo weekend lavoreremo per lottare per vittoria“. La pista del Sachserning é alquanto variabile: questo perché presenta una parte molto lenta, seguita immediatamente da una molto veloce che può esaltare le caratteristiche della RC212V. “Sono ansioso di correre, possiamo fare bene“, ha concluso.

Moto Gp, Rossi pronto a tornare al Sachserning. Brivio parla del futuro: “Vorremmo restasse alla Yamaha”

af087818308f3f35f5bc8f7082fdacecIl pilota italiano del Fiat Yamaha Valentino Rossi sta finalmente tornando in pista e le notizie che arrivano dal circuito della Repubblica Ceca di Brno non possono che far tornare a sognare i tifosi. Ad appena un mese e una settimana dopo il gravissimo incidente del Mugello, Valentino è infatti già in pista. Il GP della Germania sul tracciato del Sachserning non è più un miraggio, ma la decisione arriverà solo nella giornata di domani.

Ma nononstante i grandi progressi del “Dottore“, non é tutto é rosa e fiori. Ciò che infatti fa stare in pensiero i tifosi del Dottore, sono le voci sul futuro di Valentino Rossi: “Adesso c’è da pensare al presente, il futuro è lontano qualche mese“. Queste le parole pronunciate da Davide Brivio che ha risposto così, a Sky Sport 24, a un domanda sulla prossima destinazione di Valentino Rossi, che sembra sempre più vicino al passaggio alla Ducati. “Sono momenti delicati e importanti, solo lui deve dire cosa ha intenzione di fare – afferma il team manager della Yamaha -. Noi lo vogliamo trattenere, vorremmo che la squadra rimanesse sempre così e lui lo sa, però la decisione è solo sua. Adesso pensiamo alle prossime gare, all’imminente, speriamo ci dica presto cosa ha intenzione di fare“.

A questo punto però, in molti addetti ai lavori si chiedono: ma che fine farà ora lo stesso Brivio. “Io in Ducati? Di questo non ho mai parlato con nessuno, non lo so – dribbla Brivio -. Poter scegliere dove andare sarebbe già un grande privilegio, ma è molto presto davvero. La prima cosa è capire cosa lui vorrà fare, poi si muoveranno tutti di conseguenza, non lo so. Abbiamo tempo“. Di certo c’è che, per il momento, Casey Stoner ha già firmato per la Honda, cosa che ha aperto le danze al mercato dei piloti, che coinvolgerà senz’altro anche lo stesso Rossi. E non solo…

Moto Gp, secondo test per Valentino Rossi a Brno. “Sono molto contento di come é andata”

MOTORCYCLING/ROSSISono molto contento di come è andata“. Sono state queste le prime parole di Valentino Rossi dopo la seconda sessione di test con la Yamaha Superbike, stavolta sul circuito ceco di Brno dopo quello effettuato mercoledì scorso sulla pista di Misano. “Sono molto più in forma della scorsa settimana – ha detto Rossi -. Dopo qualche giro ho problemi alla spalla ed al ginocchio. Vorrei andare al Sachsenring, ma devo aspettare una radiografia. Se la tibia ha fatto callo osseo potrò andare. Decideremo mercoledì. Correre per una gara intera è un’altra storia, ma ho ancora un paio di giorni per recuperare qualcosina“, ha inotlre aggiunto il pesarese che però ha ancora a disposizione un paio di giorni per decidere se affrettare il rientro in gara già domenica al Sachsenring.

Sarebbe importante per me correre nelle prossime due gare così da arrivare a Brno in buona forma, anche se per essere realmente competitivi dovremo attendere fino a Misano“, ha affermato Valentino. “Correre con la YZF-R1 è stato divertente (per il “Dottore“), devo ringraziare il team che ha preparato la moto per me. Abbiamo dovuto concentrarci prima sulla mia gamba e poi sul set up della moto ma è andata bene e abbiamo registrato qualche buon tempo“. Dunque al momento attuale ancora non è deciso al 100% se il nove volte campione della Motogp correrà o meno il prossimo Gran Premio di Germania, ma la sua presenza dovrebbe essere per molti scontata. La sessione di oggi, comunque, è stata come detto anche da Valentino Rossi decisamente positiva. Rossi ha fatto 46 giri, il migliore dei quali a 1’59″1, come fatto in gara-2 dai protagonisti della Superbike domenica scorsa, Max Biaggi in primis.

Suppo contento per Stoner – Livio Suppo, direttore marketing Honda ed ex direttore del progetto Ducati MotoGP, è parso molto soddisfatto dell’arrivo di Casey Stoner in HRC. Suppo, che tra l’altro con l’australiano ha sempre avuto un rapporto di stima reciproca e che nel periodo “buio” del campione del mondo 2007 è stato uno dei  pochi a non abbandonarlo, lo ha cercato sin dal suo arrivo in Honda, ed ecco le sue parole così come riportate dalla Gazzetta dello Sport. “Stoner è entusiasta, non vede l’ora di iniziare la nuova avventura. Crediamo fortemente in lui e sono certo che prima di venire con noi darà più soddisfazione alla Ducati. Qui troverà una squadra che ha vinto 14 titoli in 27 anni. Sarà un bene per lui cambiare ambiente”.

Moto Gp, i bookmaker danno fiducia a Rossi: a 20.00 la rimonta su Lorenzo

rossi_yamaha_r1Non sembrano esserci più molti dubbi sul fatto che questo sia e possa continuare ad essere l’anno della Spagna (da un punto di vista prettamente sportivo) da qui alla fine dell’anno. Tracce decisamente importanti di predominio iberico  trovano ampio riscontro anche nel Motomondiale edizione 2010, dopo sette Gran Premi disputati: non é una caso infatti che gli unici due piloti ad aver superato quota 100 punti sono proprio lo spagnolo Jorge Lorenzo su Yamaha (165) tra l’altro leader del Mondiale e Dani Pedrosa su Honda (113). I due spagnoli terribili che il resto della compagnia sta davvero soffrendo sin dall’inizio della stagione. Ed é del tutto normale che il dominio iberico si ripercuota inevitabilmente nelle valutazioni delle agenzie di scommesse. Per esempio la Better, per quanto riguarda la vittoria finale del Mondiale, quota prima Lorenzo a 1.08, poi Pedrosa a 8.00: per il momento non si trovano alternative valide al loro strapotere, come detto tutto di marca iberica, in termini di vittoria finale. Eccezion fatta però, probabilmente, per il “DottoreValentinoRossi: il pilota italiano sembra infatti destinato ad un prossimo rientro (si parla del Gp di domenica prossima, 18 luglio, nel Gran Premio di Germania al Sachserning), che potrebbe, nel caso in cui tutto volgesse a suo favore, consentirgli di recuperare il terreno perduto. La quota assegnata da Better al pilota di Tavullia e’ ovviamente tanto elevata (20.00) seppur alquanto intrigante: ma c’e’ da scommettere (e da scommetterci) che Rossi ci provera’ fino in fondo, senza alcun timore reverenziale. Se per l’italiano le chances di una rimonta non sono dunque da escludere, pradossalmente per i bookmaker é ancora piu’ difficile ipotizzare quella dell’australiano dell’ormai ex Ducati, Casey Stoner (in lavagna a 25.00), stesso discorso vale anche per l’altro pilota italiano Andrea Dovizioso su Honda (40.00), buon terzo in classifica generale al momento. Premi stratosferici invece per tutti gli altri, a partire dall’americano Hayden su Ducati, quotato a 150.

Moto Gp, Yamaha: domani a Brno torna in pista Valentino Rossi

valentino-rossi-misano-250Valetino Rossi, dopo il positivo test di Misano di mercoledì scorso, è pronto per effettuare il bis, sulla pista ceca di Brno, dove in questo weekend è stato protagonista il suo storico rivale italiano, Max Biaggi, nel Mondiale della Superbike. L’appuntamento è dunque per domani pomeriggio, sempre alla guida della Yamaha R1 Sbk di James Toseland. Ma c’è da sottolineare che la ripresa dall’intervento per la duplice frattura alla gamba va davvero a gonfie vele: il pesarese potrebbe infatti arruolabile tornare per il GP di Germania del 18 luglio.

Valentino Rossi proverà dunque la Yamaha Superbike domani a Brno. Il nove volte campione del Mondo, come ricordato, è già tornato in moto mercoledi scorso a Misano, ad appena 32 giorni dall’incidente che subì al Mugello costatogli la dolorosissima frattura esposta di tibia e perone della gamba destra. Nella prima uscita post-infortunio dello scorso mercoledì, Valentino ha compiuto 26 giri sulla Yamaha R1 Superbike di James Toseland realizzando (con le gomme Pirelli standard) un ottimo tempo: il pilota italiano ha infatti corso in 1’38”200, ad appena 1”7 dal primato della pista. La squadra Superbike, che è stata impegnata oggi e per tutto il weekend a Brno per la nona prova del Mondiale delle derivate di serie, è entrato in pre-allarme da sabato pomeriggio e parte del personale ha tra l’altro già provveduto a modificare le prenotazioni aeree per il rientro previsto a Milano, che è la base operativa del team che ha sede accanto a quello della Yamaha MotoGP.

Rossi girerà dunque con la moto del britannico James Toseland, la stessa peraltro utilizzata a Misano. Stavolta, però, avrà gomme Pirelli evoluzione. Il tracciato di Brno domattina è occupato, ma la direzione della pista ha dato disponibilità dalle ore 14 alle 17. Valentino Rossi dovrebbe arrivare nella Repubblica Ceca nella serata di oggi.

Superbike, Gp della Repubblica Ceca: Biaggi superstar allunga ancora su Haslam. Ora il Mondiale é davvero vicinissimo

SBK Brno_Max Biaggi--300x145Max Biaggi e l’Aprilia ancora protagonisti nel Mondiale della Superbilke: la coppia tutta italiana ha infatti sbancato anche sul tracciato di Brno nel Gran Premio della Repubblica Ceca e vola così alla conquista del titolo iridato. La pista ceca è stata infatti anche stavolta amica del pilota romano, che qui aveva già vinto dieci volte nella sua carriera, con tutte le moto che ha guidato e in tutte le categorie cui ha preso parte: quattro con la 250 GP, due con la 500, una con la MotoGP e tre con la Superbike. La nona affermazione (in 18 gare!) è a tutti gli effetti una pesantissima ipoteca sul Mondiale Superbike. Anche perché l’unico vero inseguitore Leon Haslam (Suzuki) è spronfondato definitivamente nella crisi che lo attanaglia da un pò (ottavo e decimo) per un vantaggio che dopo Brno é salito a + 68 punti quando restano 4GP (8 gare, 200 punti) alla conclusione.

Nella prima corsa Max Biaggi si era diciamo così “accontentato” del secondo posto alle spalle del nordirlandese Jonathan Rea (Honda) “perché avevamo problemi di aderenza, la moto non era a posto” ha dichiarato il romano al termine della prima manche. Nella seconda però, Max ha rimesso nuovamente le cose a posto fulminando lo stesso avversario al settimo dei venti giri previsti. “Brno è casa mia, ci tenevo a vincere e devo un grande grazie alla mia squadra che anche qui è stata fantastica” ha riconosciuto Biaggi. “Siamo migliorati molto tra una gara e l’altra facendo qualche azzeccata modifica sulla nostra moto. Rea è stato un grande avversario, avevo intenzione di seguirlo ma ho visto che si poteva vincere e ci ho provato. Non è ancora fatta, la stagione è lunga”. Sul primo podio terzo posto per il giovane e promettente Cal Crutchlow (Yamaha) scattato in pole ma rallentato dalla repentina usura dei pneumantici che nella seconda manche lo ha addirittura costretto ad una sosta ai box per la sostituzione. Michel Fabrizio (Ducati), finito fuori per rottura del motore in gara uno, ha poi dato un senso alla giornata con il terzo posto finale della seconda prova.

Moto Gp, Alonso accetta la sfida di Rossi del 2006. Ma con qualche riserva…

C_27_articolo_36839_GroupArticolo_immagineprincipaleNon sappiamo quanti di voi si ricorderanno della sfida che fu lanciata nel lontano 2006 da Valentino Rossi a Fernando Alonso per il titolo di “re dei motori“. Bene, dopo quattro anni sembra che lo spagnolo abbia deciso ad accettarla e così i due assi di manubrio e volante potrebbero davvero trovarsi di fronte guidando una F1, una MotoGP e una macchina da rally. “Un giorno la accetterò, perché no. Adesso che sono alla Ferrari sarebbe più facile. Qualcosa per lo spettacolo, ma nulla di serio”, ha ammesso Alonso in un’intervista al quotidiano spagnolo “As“. Alonso, comunque, preferisce mettere le mani avanti: “Lui ogni tanto fa un test sulla Formula 1 e se dovessi riuscire pure io a farne uno sulla moto, allora questa sfida si potrebbe fare. Certo, per me guidare una due ruote come fanno i piloti veri sarà impossibile. La vedo abbastanza difficile: magari la accendo e mi si spegne subito …”. E per quanto riguarda il confronto con la vettura da rally? “Non l’ho mai provata, però credo che ci vorrebbe qualche prova prima di guidarla”. Insomma, non siamo di fronte ad un vero e proprio “sì”, ma diciamo ad un “so” o un “nì”. Certo, il sempre più probabile passaggio di Valentino alla Ducati, faciliterebbe l’organizzazione di questo evento, con entrambi i piloti già vestiti di rosso. Appuntamernto al 2011, allora?

Di certo l’arrivo di Stoner in HRC sblocca definitivamente il moto-mercato, perchè ora la Ducati ha un posto libero e sembra che sia giunto il momento giusto per il matrimonio con Valentino Rossi. Il centauro di Tavullia, attualmente infortunato, è da sempre stato accostato al team di Borgo Panigale, ma stavolta sembra si farà davvero sul serio. Infatti, mai occasione più propizia di questa per coronare il sogno di tanti appassionati italiani: dopo i convincenti test di Misano, Rossi potrebbe addirittura rientrare in pista il prossimo weekend, quello del Sachsenring, ed é lì che potremmo assistere al clamoroso annuncio. Prima però, a inizio settimana, ci sarà il tempo per effettiare un altro test sulla M1 Superbike di ritorno da Brno, dove Valentino prenderà la decisione definitiva. Per quanto riguarda il contratto di Casey Stoner, si tratta invece di un biennale da 6 milioni e mezzo, senza opzioni, mentre per quello di Rossi si parla di 13 milioni a stagione con diverse opzioni. Non ci resta che aspettare ancora pochi giorni e poi sapremo tutto sia sul ritorno in pista di Rossi sia sul suo futuro alla Rossa.

Superbike, Gp di Repubblica Ceca: a Brno la Superpole é di Crutchlow, ma Biaggi é secondo. Haslam solo 14°

Crutcholw-300x199Sorpresa, se così possiamo definirla, durante le qualifiche del Gran Premio di Repubblica Ceca sulla pista di Brno, per la del Mondiale di Superbike. Il pilota Cal Crutchlow, nonostante la sua giovane carta d’identità, ha dimostrato ancora una volta di essere un maestro per quanto concerne il giro secco. Una abilità che non é mancata nemmeno sul tracciato di Brno, dove a tutti è parsa ancora più evidente la grande abilità del giovane pilota, che dopo un giro praticamente perfetto ha conquistato la sua ennesima SuperPole. U riisultato davvero ottimo, che riprota il sorriso nel paddock della Yamaha, delusa dalle prestazione del più esperto Toseland (oggi solamente decimo)e così lontana dai fasti dell’anno appena trascorso, quando però in sella vi era un certo Ben Spies. Ma anche per quanto riguarda la prestazione in gara, l’inglese sta crescendo sempre più e molto probabilmente già dalld’anno prossimo potrebbe divenire uno dei principali candidati al titolo mondiale. Titolo che però oggi, è ancora più saldamente in mano a Max Biaggi con la sua amata Aprilia.

Dopo un venerdì difficile infatti, il grande lavoro del team italiano ha permesso a Biaggi di ritrovare competitività nelle qualifiche, cosa che ha permesso al pilota romano di classificarsi secondo, fatto importantissimo in chiave mondiale. Una seconda posizione ancora più impreziosita dal fatto che Haslam, il principale rivale diretto al titolo, è finito solo quattordicesimo, tradito ancora una volta dalla casa Suzuki che non porta più sviluppi per la sua moto. Biaggi quindi è davvero vicino al titolo, e se non commetterà errori nei momenti cruciali difficilmente potrà perderlo.

La Ducati é invece ancora in affanno: nonostante durante le libere aveva dimostrato una insperata competitività, per trovare la prima Ducati in griglia bisogna andare addirittura a Luca Scassa, sesto sì, ma con una moto privata. L’unico pilota Ducati che potrà ricordarsi positivamente questa annata 2010. Fabrizio e Haga invece, sono rispettivamente settimo e quindicesimo: un vero disastro per il Team ufficiale che già da oggi inizierà a guardare al futuro sia come progetto che come piloti. Checa, finora l’unico in grado di portare preziosi punti in classifica alla squadra di Borgo Panigale, è ottavo ma mai pienamente competitivo in questo week-end.

Domani dalle 11 il via alle due gare, prima di una piccola pausa estiva. Ma il mondiale SBK, che riserva sempre grandi emozioni e colpi di scena, è finito nelle mire dei capi della Moto Gp che stanno cercando di copiare queta Sbk, provocando le ire dell’organizzazione Superbike. Molto probabilmente ci aspetta un periodo di fuoco tra queste due organizzazioni del motomondiale, sperando che non rovinino l’immagine di entrambe le categorie. A seguire la griglia di partenza.

Griglia di partenza del Gp di Repubblica Ceca:

1. Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team)  1’58.018

2. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing) 1’58.743

3. Jonathan Rea (HANNspree Ten Kate Honda)  1’59.094

4. Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport) 1’59.135

5. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare)  1’59.179

6. Luca Scassa (Supersonic Racing Team) 1’59.393

7. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 1’59.451

8. Carlos Checa (Althea Racing) 1’59.571

9. Lorenzo Lanzi (DFX Corse) 1’59.699

10. James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team)  1’59.699

11. Max Neukirchner (HANNspree Ten Kate Honda)  1’59.829

12. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 1’59.830

13. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing)  1’59.841

14. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 1’59.995

15. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team) 2’00.258

16. Shane Byrne (Althea Racing) 2’00.564

17. Jakub Smrz (Team PATA B&G Racing)  2’00.341

18. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team)  2’01.167

19. Matteo Baiocco (Team Pedercini) 2’01.523

20. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport)  2’00.508

21. Broc Parkes (ECHO CRS Honda) 2’01.463

22. Roger Lee Hayden (Team Pedercini) 2’01.826

Moto Gp, ora é ufficiale: Stoner lascia la Ducati e firma con la Honda

casey_stoner_motogp_race_mugello_2009Ora la notizia ha finalmente assunto i crismi dell’ufficialità: Casey Stoner ha firmato con la Honda e dal prossimo anno correra in sella ad una moto della casa giapponese. Dunque, il Gran Premio di Valencia del prossimo 7 novembre 2010, chiuderà non solo il Mondiale 2010, ma soprattutto concluderà quattro anni di straordinaria e indimenticabile collaborazione tra tra la Ducati e il pilota australiano Casey Stoner. Un rapporto importante, caratterizzato da sempre da una grande stima reciproca, condito da tante emozioni e tante vittorie, tra cui l’importantissima conquista del primo Titolo Mondiale MotoGP sia per la Casa italiana sia per il pilota australiano.

Stoner arrivò in Ducati nel 2007 e con la Desmosedici GP7, che debuttava allora nella nuova categoria 800cc, conquistò la prima vittoria già nella prima gara, dando inizio ad un percorso strepitoso che portò, nello stesso anno, alla conquista del titolo iridato e a tanti altri successi nel corso delle stagioni seguenti. La casa di Borgo Panigale non ha certamente dimentica tutto questo, nonostante un 2009 da incubo e un 2010 alquanto insipido. Infatti la Ducati ha voluto ovviamente ringraziare Casey Stoner, che ha scelto di affrontare una nuova sfida, con la riconoscenza e un affetto che rimarranno indelebili nel tempo. “Vorrei ringraziare Casey da parte dei nostri tifosi, dei nostri sponsor ma soprattutto a nome di tutte le persone che lavorano in Ducati”, ha commentato Filippo Preziosi, direttore generale Ducati Corse, “perché le vittorie e le emozioni che ci ha regalato ci hanno ripagato del lavoro e dei sacrifici di tutti questi anni. In queste quattro stagioni insieme ci sono stati tanti momenti belli, come la vittoria del Mondiale nel 2007 e la vittoria nella gara del Mugello del 2009, che non dimenticheremo mai. In Casey abbiamo trovato non solo un pilota dal talento cristallino, ma soprattutto un ragazzo estremamente onesto e leale e per questo rimarremo legati a lui, anche da avversari, da affetto e stima”.

E dopo il saluto della Ducati, é giunta immediata la risposta del pilota australiano. “Ringrazio Ducati per avermi dato la grande opportunità di correre e vincere con loro in questi quattro anni”. ha commentato Casey Stoner. “Hanno scommesso su di me alla fine del 2006 quando ero praticamente uno sconosciuto ma lavorando uniti siamo stati capaci di vincere un mondiale, diverse gare e lottare per il titolo in altre due stagioni. Adesso ho deciso di cercare nuove sfide per il mio futuro e nuovi ostacoli da superare ma non dimenticherò questi quattro anni con la Ducati e le persone con le quali ho avuto il privilegio di lavorare così da vicino. Ancora un grande grazie alla Ducati,ai suoi tifosi, e a tutti gli sponsor con i quali abbiamo condiviso il successo e raggiunto traguardi che rimarranno nel tempo”.

Moto Gp, Yamaha: Yoshikawa in difficoltà sulla M1. “Dopo 8 anni senza corse 25 giri sono tanti”

wataru_yoshikawa_test_sepangNessuno avrebbe pensato che sarebbe stata una passeggiata o che fosse un gioco da ragazzi poter sostituire in pista e addirittura nel cuore dei tifosi, uno pilota e un personaggio come Valentino Rossi in sella alla sua Yamaha M1. E senza tanti giri di parole ma con profonda onestà intellettuale, se ne sta accorgendo anche il collaudatore giapponese Wataru Yoshikawa: il rider “temporaneo” scelto dalla casa giapponese, per guidare la Yamaha M1 numero 46, sembra decisamente in affanno e non sta riuscendo, almeno per il momento, ad onorare la leggendaria motocicletta sulla quale siede. Certo, ad onor del vero, va anche detto che correre un GP della classe regina del Motomondiale non è proprio una passeggiata, ma chiudere in ultima posizione, correndo il rischio di farsi doppiare, è davvero difficile da digerire, specie per i tifosi e per chi ritiene che il collaudatore giapponese si ritrova in sella a quella che può essere considerata, come dimostrano anche i risultati ottenuti dallo spagnolo Lorenzo, la migliore moto del campionato. Wataru Yoshikawa a Barcellona ha chiuso la gara quindicesimo, dunqnue ultimo. Ironia della sorte però, il sostituto di Valentino Rossi è riuscito comunque ad andare ai punti, ma soltanto perché le moto in pista erano appunto, solamente quindici.

E’ stato davvero difficile guidare con questo caldo: dopo più di otto anni senza corse, 25 giri sono molti,” ha persino commentato il giapponese, “Ma sono davvero felice di aver finito e di aver conquistato un punto. ” Stando così le cose però, è giusto che il pilota giapponese sia contento per aver “conquistato” il suo primo punto. Così come lo è di sicuro anche la Yamaha (un punto è sempre un punto), che ha voluto gettare nella mischia un collaudatore 40enne solo per rispettare il regolamento, togliendo magari un’opportunità d’oro a qualche pilota delle classi minori, di farsi un po’ di ossa nel mondiale MotoGP. “Mi auguro che questa esperienza mi aiuterà al Sachsenring e nel mio lavoro futuro,” ha continuato Yoshikawa, “Mi sono davvero goduto il lavoro svolto con il miglior team del paddock, sono stati veloci, professionali rilassati ed amichevoli: l’atmosfera nel box è stata grande. Sono lieto di aver avuto la possibilità di lavorare con loro.”

Superbike, parte il weekend di Brno: Biaggi punta ad una doppietta Mondiale

img_1277548204_735_lgDopo aver conquistato quattro vittorie negli ultimi due Gran Premi disputati, Max Biaggi si è issato in testa al mondiale della SBK e ha anche portato la sua Aprilia in vetta alla classifica costruttori. Ora, con il doppio primato da difendere dagli assalti degli altri piloti, Leon Haslam in primis, Max Biaggi e l’Aprilia Alitalia Racing Team giungono al decisivo weekend del Gran Premio della Repubblica Ceca sul tracciato di Brno, rispettivamente con 37 e 30 punti sugli inseguitori, che in questo momento sono rappresentati da Leon Haslam e la Suzuki del Team Alstare: questo perché alla fine dei conti, è rimasto solo il pilota inglese e la moto giapponese a contendergli il titolo a sole 5 tappe alla fine e 10 gare, con 250 punti in palio da dividere. Carlos Checa, terzo in classifica generale pur con una Ducati Clienti, visti anche gli ottimi risultati ottenuti con il sostegno della casa di Borgo Panigale, nelle ultime gare ha dimostrato di saper competere e gareggiare per le prime posizioni, ma i 135 punti che lo dividono dalla vetta sono effettivamente troppi per sperare in una possibile rimonta. In più c’è anche da considerare che la pista di Brno è tra le preferite di Max Biaggi: infatti proprio su questa pista il pilota romano ha portato alla vittoria per la prima volta la sua Aprilia RSV4 e  in passato ha conquistato ben otto successi nelle diverse categorie in cui ha gareggiato: 4 volte in 250, 2 in 500, 1 in MotoGp e in SBK nel 2007. Una lunga collezione di vittorie che esprime molto bene come Max Biaggi riesca ad esprimersi al meglio delle sue possibilità lungo il tracciato ceco. Le due manche disputate nell’ultimo Gran Premio di San Marino sono state simili, con una prima parte combattutta tra Biaggi, Haslam, Checa, Fabrizio e Corser (però, tolti Haslam e Fabrizio, i tre che rimangono sono vecchi leoni indomabili rispetto al mucchio di giovani che li inseguono!) per il podio e poi con il pilota romano che ha preso il largo lasciando agli altri la gloria. Possiamo dunque ipotizzare che anche a Brno i diretti inseguitori, si metteranno dietro gli scarichi della RSV4 provando a mettere pressione al pilota romano, ma quest’anno Max Biaggi sta guidando davvero in un modo perfetto. Quindi, l’unica cosa che potrebbe cambiare il registro del mondiale della Superbike, sarebbe se Haslam e compagnia,  si mettessero subito davanti al Corsaro. Bisognerà anche vedere cosa accadrà alle due Ducati ufficiali, messe tra l’altro ultimamente in crisi dalle prestazioni di Checa, come avevamo già riferito, e soprattutto del sempre più sorprendente Luca Scassa. In merito alla poco felice situazione di Borgo Panigale, c’è anche da segnalare che Jakub Smrz non monterà più una Ducati, ma su una Aprilia RSV4. Infatti il suo team, gestito da Marco Borciani e Mirco Guandalini, ha deciso di portare in gara l’Aprilia RSV4 per permettere al pilota di essere ancora più competitivo.

Ecco come seguire alla televisione le gare questo fine settimana:

Sabato 10 luglio

La7
10:30 Qualifiche
14.50 Superpole

Eurosport2
15.00 Superpole

Domenica 11 luglio

La7
11:15 Gara 1
15:20 Gara 2

Eurosport2
11:00 Superpole (replica)

Eurosport1
11:45 Presentazione Gara 1
12:00 Gara 1

Eurosport2
14:30 Gara 1 (differita)
15:30 Gara 2
22:00 Gara 1 (replica)
23:15 Gara 2 (sintesi)

Moto Gp, Yamaha: il ritorno di Valentino Rossi. A Misano con la Yamaha di Toseland, test positivo

n512044_rossi03.previewTutti i tifosi del “Dottore” e gli appassionati di motociclismo, oggi hanno potuto tirare un lungo sospiro di sollievo. Perché il loro “Dottore” preferito, quello da cui vorrebbero andare ogni giorno, è tornato. O meglio, quanto meno ci sta provando. Perché dopo il doloroso e choccante infortunio subito al Mugello, dove durante le prove libere del sabato mattina un volo con la sua Yamaha M1 gli procurò una frattura di tibia e perone, per la prima volta Valentino Rossi è tornato in pista dopo il brutto incidente del Mugello con conseguente stop di 5 mesi. Ma appena 32 giorni dopo, il nove volte campione del mondo è voluto tornare in sella ad una Yamaha Yzf-R1 fornita dal team Yahama World Superbike. Rossi ha cominciato a girare alle ore 18.28, compiendo ovviamente soltanto 11 giri per poi rientrare ai box alle 18.55. In questa prima sessione il campione di Tavullia ha girato in 1’41″000, più lento del miglior tempo fatto in gara da Max Biaggi di circa di 4,5 secondi (1’36″589).

Dopo questa prima presa di confidenza con una derivata di serie – i piloti Motogp per regolamento non possono provare con la loro moto sui circuiti del Mondiale – ma equipaggiata con gomme Bridgestone al posto delle Pirelli, Rossi è rientrato nuovamente in pista per compiere un’altra decina di giri. Stavolta il miglior tempo è stato 1’39″300. Il risultato di questa prova consegna un Valentino Rossi in condizioni fisiche buone e mentali ottime, già sostanzialmente pronto al rientro. Il prossimo appuntamento è il Gp di Germania, che si correrà il 18 luglio al Sachsenring. Il Dottore ha dimostrato di avere la padronanza del mezzo e di non andare per niente a spasso per la pista. Ma la domanda sorge spontanea: Rossi correrà al Sachsenring il prossimo 18 luglio, poco più di 40 giorni dall’infortunio al Mugello? Il Fiat Yamaha Team fa sapere che una decisione sarà presa soltanto ad inizio della prossima settimana, con Rossi che si consulterà con i medici ed i responsabili Yamaha: gamba e spalla fanno ancora male, ma un tentativo si può fare…