Sino ad ora non é stato un week end positivo per Valentino Rossi e la Ducati in quel di Jerez, per il Gran Premio di Spagna, secondo appuntamento stagionale. Nella sessione delle qualifiche infatti, il “Dottore” ha chiuso appena 12°, ma soprattutto é stato autore di una scivolata, per fortuna senza conseguenze fisiche, cha ha danneggiato la tuta e la Desmosedici con la quale sino ad ora si era trovato meglio. “La cosa positiva è che non mi sono fatto male quando sono scivolato, ma questo ha rovinato tutti i nostri piani perché la prima moto era quella che preferivo. Stavo andando bene e anche se non avevo il ritmo di Pedrosa e Lorenzo, non ero lontano. Purtroppo la moto si è un po’ rovinata e l’altra moto era diversa perché stiamo facendo dei test cercando il setting ideale. Ho cercato di spingere ma davanti non la sentivo bene e non volevo rischiare di fare un altro danno. Per domani, però, la prima moto c’è e penso di poter tenere un buon ritmo ma dovrò partire dalla quarta fila. Jerez è una pista che mi piace, mi diverto. La spalla? Mi manca ancora un po’ di forza ma non perdo tanto dopo pochi giri come in Qatar“.
MotoGP
MotoGp, a Jerez seconda pole per Stoner. Notte fonda per Rossi: é solo 12°!
Dal circuito di Losail del Qatar due settimane fa a quello di in Spagna di Jerez di questo pomeriggio, la solfa non cambia: a farla da padroni sono ancora loro, i terribili tre, con Stoner che precede il compagno Pedrosa, davvero super visto che corre con un braccio dolorante, e Lorenzo, ottimo terzo con una Yamaha che lui sta pian piano avvicinando allo strapotere della Honda. Prove travagliate invece per Valentino Rossi, che ha chiuso colo 12° dopo essere stato anche protagonista di una scivolata senza conseguenze all’inizio delle qualifiche, ma che gli ha rovinato la Ducati con cui si sentiva più a suo agio. Quinto Simoncelli, il migliore degli italiani. Caduta anche per Aoyama, che è stato colpito al ginocchio dalla sua stessa Honda: per lui solalmente una contusione per fortuna.
L’australiano Stoner, vincitore a Losail, ci sta dunque prendendo gusto a guidare “una moto più facile” ed anche oggi si é andato a prendere la pole con 1’38″757, lasciando Pedrosa a 158/1000 e Lorenzo a 161/1000. Gli altri sono decisamente lontani: il quarto, il bravo Spies, è a 633/1000 e il 5°, il nostro Simoncelli, è a 729/1000, davanti a Dovizioso, 6° a quasi un secondo (952/1000) dai sue due compagni: c’è da scommettere che i due rivali, come in Qatar, daranno vita ad una avvincente battaglia. Rossi perde invece il passo e quindi l’occasione di avvicinarsi ai primi cinque, a causa di una scivolata dopo una dozzina di minuti alla curva 8 che gli rovina la tuta e la Desmosedici con cui – parole di Vittoriano Guareschi confermate dal diretto interessato – “si trovava meglio“. Il distacco di 1″427 ricalca più o meno quello delle qualifiche di Losail, ma la cosa che al momento pesa di più è che la caduta pare aver interrotto quel sottile filo di confidenza con la moto che Valentino stava lentamente iniziando a costruire: il 7° tempo di De Puniet con la prima delle Ducati, legittima ulteriolmente i rimpianti, anche se in gara, con il telaio preferito, le cose per il pesarese dovrebbero solo migliorare. Molte le scivolate di oggi, fra cui quelle delle stelle (cadenti) statunitensi Spies, comunque molto positivo, ed Edwards. Il rientrante Hopkins, che sostituisce l’infortunato Barbera alla Suzuki è 14°, davanti a Capirossi, 15°. Il meteo – possibilità di pioggia per la gara – potrebbe essere un ulteriore variabile in più e rimescolare ancora le carte in vista della gara.
MotoGp, Valentino Rossi cerca il riscatto: “A Jerez meglio del Qatar”
Dopo aver messo alle spalle l’esordio in Qatar, Valentino Rossi si prepara ad affrontare il Gran Premio di Spagna, sulla pista di Jerez dove il Dottore è sempre andato forte ma dove la Ducati, sua nuova compagna d’avventura, ha sempre sofferto: “Spero che a Jerez il fattore umano conti più del mezzo – ammette il campione di Tavullia – per andare via contento mi basterebbe far meglio che in Qatar, non mi aspetto un risultato da matto, poi bisognerà anche vedere come reagisce la spalla. In questi 10 giorni ho lavorato molto, purtroppo ho ancora abbastanza dolore, ma forse ho più forza: dovrò stringere i denti, spero di tenere fino agli ultimi giri per poter spingere al massimo“.
“LAVORARE SULLA GUIDABILITA'” – La gara spagnola, insieme a quella portoghese dell’Estoril del prossimo 1 maggio, dovrebbero permettere a Valentino di ritrovare la forma migliore e capire di più della Desmosedici (alla quale saranno apportati anche alcuni miglioramenti nei test che seguiranno la gara di Estoril): “Stiamo lavorando su due fronti, su di me e sulla moto, e questo richiede tempo – spiega il ‘Dottorè – domenica ci sarà da stringere i denti, la moto è la stessa di Losail. Abbiamo visto due o tre cose dove si possono migliorare, proveremo a mettere a posto con il setting giusto e poi vedremo. Stiamo lavorando su diversi aspetti, non su uno solo: mi preoccupa soprattutto il motore, non tanto per la potenza quanto per la guidabilità, aspetto su cui alla Ducati non si sono mai occupati abbastanza“.
“SPERO CHE VADA MEGLIO TRA UN MESE” – Nei test previsti all’Estoril, la casa di Borgo Panigale ha anche annunciato l’intenzione di portare un nuovo telaio: “Vedremo quando la Ducati porterà qualcosa, speriamo presto – dice il nove volte iridato – servirà del tempo per sistemare un nuovo componente così importante. Va anche detto che a Losail sono riuscito a fare dei giri buoni nella seconda parte di gara, avremmo potuto far meglio se la spalla avesse retto. Credo che in un mese, per Le Mans, le cose potrebbero andare meglio. Altrimenti potrei anche iniziare a preoccuparmi“.
“IL DERBY? SPERIAMO BENE” – Tra i pensieri di Valentino, anche se non al primo posto, c’è anche il derby della Madonnina di sabato sera che lui, tifoso interista, seguirà da Jerez: “Sarà molto bello, guarderò la partita con qualche interista e milanista del paddock – dichiara Rossi – parliamo della partita più importante del campionato, speriamo bene“.
MotoGp, Stoner: “Posso vincere anche a Jerez”
A partire da domani, il Repsol Honda Team affronterà il secondo appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP 2011, puntando a confermare l’ottimo inizio registrato nel Gran Premio del Qatar. I tre piloti ufficiali della casa giappone Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, rispettivamente giunti primo, terzo e quarto a Losail, sono molto motivati dal cambio di palcoscenico. Prima di giungere ad Jerez, Dani, Andrea e Casey si sono fermati a Puertollano, città europea dello sports 2011, ospiti di Repsol, title sponsor del team. I tre piloti hanno infatti visitato l’impianto di raffineria della compagnia petrolifera iberica, il Comune, dove è stata anche allestita una mostra fotografica di moto da corsa marchiate Repsol, ed hanno poi partecipato alla presentazione del programma di sponsorizzazione motoristica Repsol 2011. Casey Stoner arriva a Jerez in testa al Mondiale. “Sono rimasto sorpreso dalle dimensioni del complesso di Puertollano – spiega l’australiano – Non immaginavo che una raffineria potesse essere così impressionante . È stata una bella esperienza prima del secondo GP della stagione. Negli ultimi anni non ho fatto dei buoni risultati su questo tracciato. Veloce nelle prove, spesso in gara non sono riuscito a concretizzare. Dopo il buon inizio di campionato in Qatar, abbiamo l’opportunità di ripeterci con un week end positivo. La stagione e’ appena iniziata e abbiamo molto lavoro da fare”.
Andrea Dovizioso, giunto quarto in Qatar dopo il bel duello con Marco Simoncelli, punta a migliorare il suo terzo posto ottenuto su questo tracciato nel 2006 e 2007 nella quarto di litro. “E‘ stato interessante conoscere Puertollano. Solo gli esperti che lavorano qui sono in grado di spiegare in dettaglio come si roducono i diversi tipi di carburante e quali materiali si utilizzano per fare l’asfalto, questioni tecniche alle quali non avevo mai pensato prima. Stasera andremo a Jerez, ci aspetta un week end di gara che affrontiamo motivati, soprattutto considerate le ottime prestazioni del pacchetto che abbiamo questa stagione. Jerez non e’ un circuito facile per me, ma conto di fare un buon lavoro con il team a partire da venerdì quando scenderemo in pista”.
MotoGp, Honda preoccupata per mancanza pezzi di ricambio
La Honda é ancora in allarme per le possibili conseguenze che il terribile sisma e tsunami che hanno colpito il Giappone potrebbe avere nel prosieguo della stagione del Motomondiale. “Sono stati consegnati i pezzi necessari per le prime due gare in Qatar e Jerez. Se la situazione in Giappone non cambia, saremo costretti a rivedere i nostri programmi“, ha affermato Shunei Nakamoto, vicepresidente della Honda Racing Corporation (HRC) facendo così il punto della situazione. Domenica la MotoGp torna nuovamente in pista sul tracciato andaluso di Jerez, sede del Gp di Spagna. Il terremoto che ha colpito il Giappone infatti, ha avuto un impatto sulla produzione dei costruttori giapponesi, anche se la Yamaha si dice tranquilla. “Nel nostro reparto corse in Giappone l’attivita’ e’ quasi normale. In questo momento non ci aspettiamo che l’attivita’ della MotoGp venga in qualche modo colpita dalla situazione“, spiega William Favero, portavoce di Yamaha Motor Racing.
MotoGp, Lorenzo: “Jerez é un posto molto speciale per me”
“Sono pronto per la gara di Jerez. Abbiamo cominciato il campionato molto bene in Qatar e credo che ci siano tutte le condizioni per fare molto bene davanti ai miei tifosi e al mio Fan Club”. Jorge Lorenzo si prepara a disputare il primo weekend davanti al pubblico amico, forte del secondo posto ottenuto in Qatar alle spalle dell’australiano Stoner, nel primo appuntamento del motomondiale della MotoGp. “L’anno scorso la situazione era molto simile e forse quella fu la gara migliore della mia carriera, con quel recupero nei giri finali. Non posso fare previsioni per domenica ma io e la mia squadra faremo certamente del nostro meglio per essere davanti”. Per lo spagnolo della Yamaha il prossimo sarà però un GP davvero speciale: “Jerez è un posto speciale per me, forse il più bel circuito al mondo. Il mio ricordo più bello? Quando corsi davanti a 100.000 persone il giorno dopo aver compiuto 15 anni!”, conclude il campione del mondo in carica. Il suo compagno di squadra, Ben Spies, si approccia al Gp di Jerez, memore del risultato conseguito lo scorso anno, quando senza nemmeno conoscere il circuito, si classificò ottavo in griglia di partenza e fu poi costretto al ritiro in gara dopo 20 giri. Lo statunitense é pronto comunque a darebattagliaper migliorare la propria posizione in classifica generale, dopo il sesto posto nella gara di apertura in Qatar. “Ho del lavoro da finire a Jerez… Il circuito mi piace molto e l’anno scorso fui molto deluso per non aver raccolto punti in gara. Ora correrò con la Yamaha ufficiale e credo che il risultato sarà differente! – dice Spies -. L’anno scorso non conoscevo il circuito, ma ora finalmente mi posso concentrare sulla messa a punto della M1 e vedremo cosa succederà. Jerez è la gara di casa del mio compagno di squadra, quindi mi aspetto una grande atmosfera”.
MotoGp, Simoncelli a Melandri: “Sei invidioso”. E su Jerez: “Faremo una bella gara”
Nell’oramai abituale appuntamento del martedì pomeriggio su “Virgin Radio” nel programma “Revolver” condotta da Ringo, Super Sic Marco Simoncelli (nella foto AP/LaPresse), ha parlato con il dj milanese di Marco Melandri, Valentino Rossi e della Superbike. “Secondo me se lì c’è un invidioso, quello è Melandri. Quello che ha detto Valentino alla fine è anche giusto, non in senso dispregiativo, ma il livello delle moto è un po’ più basso e alla fine tutti i piloti che vanno via dalla MotoGP vanno lì e vincono, quindi è sintomo che anche il livello dei piloti è un pelo più basso. Non è una cosa dispregiativa, è una cosa statistica. Io guardo sempre le gare di Superbike e mi diverto, però ho toccato con mano e secondo me è una categoria un po’ più facile“. Inoltre, parlando anche sul sito ufficiale del Gresini Racing del prossimo impegno nel Gran Premio di Spagna, Simoncelli ha detto: “Dopo la gara del Qatar ero felice e soddisfatto. Ho disputato la mia più bella gara da quando sono in MotoGP ma soprattutto ho capito di poter stare con i migliori e poter ambire molto presto ad un podio. Siamo partiti con il piede giusto e questo ci consentirà di fare ancora meglio già da Jerez“. “Ci lasceremo alle spalle ‘i problemini’ sofferti in Qatar riuscendo ad essere più competitivi. Sono cresciuto io ed cresciuta la squadra, rispetto allo scorso anno siamo migliorati molto ma non dobbiamo pensare di essere arrivati perchè la strada da percorrere è ancora lunga – ricorda SuperSic -. Oggi sappiamo tutti come e dove intervenire per essere maggiormente competitivi e questo è fondamentale per i risultati. Jerez è tra le mie piste preferite dove ho vinto, nel 2004 con la 125, la mia prima gara del motomondiale e quindi sono fiducioso di poter disputare, questo fine settimana, un bel Gran Premio“.
MotoGp, Rossiin vista del Gp di Jerez: “Devo fare meglio del Qatar”
“Il Qatar, con le sue tante “entrate” e frenate sulla destra, era una pista impegnativa per la mia spalla. Vedremo se invece Jerez, sotto questo punto di vista, potrà essere un po’ più facile, anche se credo bisognerà stringere i denti ancora per un po’. In questi giorni ho continuato ad allenarmi in palestra per cercare di aumentare forza e soprattutto resistenza ma sarà dopo la Spagna, con la cancellazione del Gran Premio del Giappone, che avrò quasi un mese per recuperare decisamente“. Questo il pensiero di Valentino Rossi durante la presentazione del team Ducati del prossimo appuntamento del motomondiale nel GP di Spagna, il secondo della stagione dopo il Gp del Qatar dello scorso 13 marzo, in cui il pilota italiano dovette accontentarsi del settimo posto finale. “Dal punto di vista tecnico, Jerez pare non essere la pista più favorevole per la Ducati ma vedremo, a me è sempre piaciuta molto e dobbiamo sicuramente provare a far meglio che in Qatar. Per il momento continueremo a lavorare sul set up, utilizzando tutto quello che abbiamo capito durante la prima gara, per la quale avevamo comunque trovato delle buone soluzioni” conclude il ‘Dottore’. “Quello di Jerez è un Gran Premio fantastico su una pista unica. Per me è uno dei più belli della stagione e, dato che è il primo in Europa, mi da quasi l’idea che sia di nuovo la prima gara dell’anno” dice, invece, Nicky Hayden. “In Qatar chiaramente non è andata come volevamo ma dobbiamo cercare di trarre il meglio da quanto fatto e provare a partire bene in Spagna sin dalle prove di venerdì. Non ci aspettiamo che le cose vadano bene da sole, si tratta di crederci e continuare a lavorare, cercando di fare un bel risultato. Mi piacerebbe potermela giocare con gli altri, far parte dell’azione, perchè a Jerez, se sei a posto, puoi davvero divertirti“.
MotoGp, per Pedrosa solo uno stiramento al braccio sinistro
Rientrato da Doha, dove domenica si è corsa la prima gara del Mondiale MotoGP, Dani Pedrosa si è sottoposto ad alcuni accertamenti medici per cercare di capire la natura da cui derivi il problema subito al braccio sinistro durante il Gran Premio del Qatar. Il pilota del Repsol Honda Team, che nonostante il dolore è comunque riuscito a conquistare il terzo posto sulla pista di Losail, aveva avuto un evidente calo di forza e sensibilità al braccio sinistro nella seconda parte di gara. I risultati della TAC a contrasto e della risonanza magnetica, hanno escluso compressioni vascolari o ai nervi della spalla, evidenziando solamente uno piccolo stiramento nel plesso, comunque in via di risoluzione, anche se necessita ancora di un po’ di tempo per guarire completamente. “Onestamente non mi aspettavo che in gara il braccio reagisse in questo modo, perché nei test invernali non mi aveva procurato alcun fastidio così pensavo che il problema fosse definitivamente risolto. Ho sofferto molto e ho realizzato che la lesione non era risolta completamente,” ha dichiarato Pedrosa. “Un vero peccato perché in Qatar avevo un ottimo feeling con la moto e fino alla seconda parte di gara, quando il dolore si è acuito ,mi sentivo bene ed era molto concreta la possibilità di lottare per la vittoria. Mentirei se dicessi che non sono deluso perché quest’anno la moto è molto competitiva e io sono preparato fisicamente, ma sfortunatamente di fronte a questa complicazione non posso fare altro che continuare a dare il massimo, finché non guarirò completamente”.
La MotoGp si stringe attorno al Giappone
La comunità della MotoGP si muove in favore del Giappone, a seguito del devastante terremoto e tsunami, che hanno portato gravissimi danni e migliaia di morti. I 17 piloti del Campionato del Mondo hanno messo il loro autografo su una speciale T-shirt con il messaggio: “Siamo con il Giappone“. La t-shirt sarà disponibile su tutti i circuiti del Campionato del Mondo e potrà essere acquistata per €20. I fondi raccolti, verranno devoluti ad una organizzazione umanitaria durante il GP di Giappone che si terrà il 2 ottobre. Questi i pensieri dei piloti della MotoGp sull’iniziativa che li ha visti coinvolti in prima persona. Jorge Lorenzo: “Dobbiamo assolutamente dare il nostro massimo supporto al Giappone in momento come questo. È un Paese che ha già dimostrato di saper superare le difficoltà. Un grande abbraccio a tutti i giapponesi e ai tifosi delle moto che vivono lì”. Casey Stoner: “Consideravamo l’alluvione di inizio anno in Australia un disastro, ma quello che è successo in Giappone va oltre la normale comprensione. Ho ascoltato storie dai colleghi in Honda e ho visto le notizie in tv ed è devastante sapere cosa stanno passando…Il nostro cuore e i nostri pensieri vanno tutti al Giappone. Spero trovino la forza per continuare a lottare e superare questo periodo ricostruendosi una vita“. Valentino Rossi: “Questo è un momento durissimo per tutti ma dobbiamo sostenere il Giappone e gli amici giapponesi. Dobbiamo incoraggiarli a non mollare e augurargli buona fortuna da parte mia e di tutto il mio team”.
MotoGp, le pagelle dei protagonisti del Gran Premio del Qatar
Ecco le pagelle del primo Gran Premio della MotoGp disputato in Qatar sul tracciato del Losail.
Casey Stoner 10 – Australiano perfetto in Qatar: non sbaglia praticamente nulla. Dominatore incontrastato di tutto il weekend, conferma i pronostici della vigilia: con la sua Honda é il pilota da battere in questo 2011.
Jorge Lorenzo 9 – Si nasconde per gran parte della gara, dove dimostra di meritare il titolo di campione del mondo. Sembrava molto lontano da Stoner e Pedrosa, ma in realtà resta aggrappato al primo posto fino alla fine.
Dani Pedrosa 7 – Il terzo posto gli lascia un po’ di amaro in bocca . Lo spagnolo prende 5 secondi dal compagno di squadra, e finisce anche per essere passato a doppia velocità da Lorenzo e deve lottare col coltello tra i denti per difendere il podio.
Andrea Dovizioso 6,5 – Mezzo voto in più della sufficienza perché vince la sfida ‘made in Italy’ con Simoncelli, ma il gap dai due compagni della Honda è ancora evidente. Il talento c’è, ma deve ancora fare il definitivo salto di qualità…
Marco Simoncelli 6 – Rispetto all’anno scorso mantiene tiene sempre alta la concentrazione dal semaforo verde alla bandiera a scacchi. Decisamente un buon inizio per una stagione in cui può sicuramente ritagliarsi un ruolo da protagonista
Ben Spies 5 – Una piccola delusione l’americano: nei test e in qualifica aveva mostrato un passo utile per lottare almeno per il podio. Invece si perde nelle retrovie e comincia a spingere solo alla fine, quando il dado è oramai tratto.
Valentino Rossi 4 – Sedici secondi da Stoner sono davvero troppi, per chi ha vinto nove mondiali in carriera. Certo la spalla fa male, la Ducati non è ancora la moto che il Dottore vorrebbe, ma la prima uscita di questo 2011 è decisamente insufficiente per il campione di Tavullia. Un 2011 terribilmente in salita per Rossi..
Nicky Hayden 3,5 – Di male in peggio: il compagno di squadra del Dottore, é staccato di oltre 10 secondi dall’italiano. Un disastro se si pensa alla fase finale del 2010, dove Kentucky Kid almeno riusciva a lottare per il podio.
Toni Elias 3 – Debutto stagionale per il campione del mondo della Moto2 che gira come una tartaruga e rischia anche di mandare la sua moto dallo sfasciacarrozze
Gli altri: Edwards 6, Crutchlow 5, Aoyama 5, De Puniet 4, Barbera 4, Capirossi sv
Motomondiale, la Suzuki scelgie Hopkins per sostituire Bautista
La Suzuki ha deciso di puntare su John Hopkins per rimpiazzare a Jerez (3 aprile, seconda gara del mondiale MotoGP) lo spagnolo Alvaro Bautista, che venerdì si è fratturato il femore sinistro durante la sessione delle prove libere sul circuito di Losail. Bautista è stato operato già ieri e nella migliore delle ipotesi potrà tornare in pista solo il primo maggio in Portogallo. Altrimenti a Le Mans (Francia) a metà dello stesso mese. In entrambe i casi comunque, Hopkins non potrà sostituirlo per i suoi impegni nella Superbike britannica. Hopkins, 27 anni, statunitense, ha trascorso sette stagioni in MotoGP – una con la Yamaha (2002), cinque in Suzuki (2003-2007) ed una con la Kawasaki (2008) – e nel 2007 è giunto quarto nella classifica finale del mondiale piloti. E’ salito quattro volte sul podio ma senza mai vincere.
MotoGp, Stoner subito leader. Lorenzo sorprende, Pedrosa beffato. Rossi e la spalla maledetta
Alla fine é andato quasi tutto come previsto in settimana. Casey Stoner fa il vuoto e vince il primo GP della stagione, con uno splendido Jorge Lorenzo che chiude secondo, e il compagno di squadra Dani Pedrosa, terzo: “Non sono partito bene, ho perso anche qualche marcia. All’inizio sono stati tutti un po’ pazzi, cercavano di superare. Ma io sono stato attento, e poi la moto ha iniziato ad andare meglio e ho cercato di capire cosa facessero gli altri. Una volta davanti sono riuscito a tenere un buon passo, un buon vantaggio che ho tenuto fino alla fine”. Chi ha invece sorpreso è sicuramente il campione in carica. Doveva inseguire Lorenzo invece si è ritrovato, alla prima occasione, davanti alla Honda del connazionale Pedrosa: “E’ stata la miglior gara della mia vita. Ho fatto molto meglio di quello che speravo. Ho guidato molto forte dall’inizio alla fine e quando vai al limite rischi di cadere. Ma mi sono salvato ed essere secondo è come un sogno”. E’ sicuramente, e a ragione, alla fine il meno soddisfatto della serata mondiale. Dani Pedrosa ha perso la battaglia contro il campione del mondo Jorge Lorenzo: “In prova ho avuto problemi al braccio sinistro, la moto andava benissimo e potevo andare con Casey, non riuscivo a tenere il manubrio e negli ultimi 10 giri sono andato veramente male. Andavo bene in rettilineo, ma alla fine sono arrivato terzo. Non capiamo il perchè di questo problema”. Valentino Rossi si é dovuto accontentare del settimo posto al Gp del Qatar, primo appuntamento mondiale della MotoGp. “Ci vuole un mese e mezzo per tornare a posto, devo lavorare soprattutto sul mio fisico. Sapevamo che eravamo a questo livello. Anzi, in gara sono riuscito a ottenere anche bei tempi. Ad un certo punto, però, fisicamente non sono in grado di guidare come devo. Ho gli stessi problemi che avevo lo scorso anno, ma ora guido una moto completamente diversa: significa che c’è da lavorare soprattutto sul mio fisico, perchè non ho molta forza – spiega ai microfoni di Mediaset -. Sento dolore dopo pochi giri, quindi cerco di compensare usando di più la gamba sinistra. Ma poi comincio a sentire dolore anche alla gamba. Alla fine, sono sempre in difficoltà nella seconda parte della gara“. “Abbiamo già dato indicazioni per migliorare la moto, è solo questione di tempo. Per noi, alla fine, è stata una bella gara. Ovviamente non siamo qui per ottenere un settimo posto. Ma sappiamo che possiamo crescere. A Jerez, nella prossima gara, potrei trovare condizioni migliori per la mia spalla. Possiamo avvicinarci agli altri“.
MotoGp, Stoner trionfa nel Gran Premio del Qatar. Lorenzo 2°, Rossi chiude 7°
Stoner e la Honda, come previsto, hanno dominato uno bel GP del Qatar; Lorenzo, con la Yamaha, chiude con un ottimo 2° posto che vale come un primo. Casey, inoltre, conferma il suo ottimo feeling con la pista di Losail – 4° successo in 5 edizioni e poteva essere cinquina senza la follia dell’anno scorso – e la superiorità in pista della moto della Casa di Tokyo, che piazza ben quattro RC212V nelle prime 5 posizioni. Sorprende positivamente la tenacia di Jorge, che coglie un 2° posto insperato alla vigilia, spingendo oltre i limiti della sua Yamaha e vincendo il duello spagnolo con Dani Pedrosa, alla fine 3°. Valentino Rossi con la Ducati ha invece limitato i danni, cogliendo un 7° posto che, al momento, rappresenta probabilmente il massimo delle sue possibilità. Ma c’é tanta Italia alla base del podio: Dovizioso, con la terza Honda Hrc, è 4°, davanti a Simoncelli (Honda Gresini), 5°, con cui ha battagliato a lungo per la quarta posizione.
La gara – I piani di fuga solitaria di Stoner alla vigilia, non sembrano andare a buon fine sin dalla partenza: Pedrosa scatta benissimo come sempre e va in testa, ma è Lorenzo che taglia il primo giro al comando, braccato dalle tre Hrc che lo inseguono. La leadership del campione del mondo dura pochissimo, quanto basta alle Honda per andare in testa e fare l’andatura, con l’indiavolato Pedrosa che regala numeri da brivido– incredibile un passaggio sull’erba sintetica del rettilineo in piena lotta con Lorenzo – e prova a fare la lepre, braccato da Stoner. Sembra la condizione ideale per Dani, che si esalta spesso nelle gare di testa, ma Stoner non lo mollae lo passa a 11 giri dal termine per poi scompare dalla visuale dei suoi avversari per andare a vincere in modo trionfale. Lorenzo, è però bravissimo a centrare un secondo posto preziosissimo in ottica campionato ai danni di un Pedrosa che ha chiuso la gara dolorante alla spalla e in grossa difficoltà fisica. Dovizioso e Simoncelli, 4° e 5°, tengono alto il tricolore italiano, cosa che la coppia Ducati-Rossi non riesce invece ancora a fare. Valentino è rimasto un po’ bloccato da Barbera all’inizio, ma più che arrivare davanti a Spies, 6°, con cui ha duellato per alcuni giri, non poteva fare. Quello di limitare i danni era un obiettivo chiaro di questa prima gara per Rossi: recuperando forza alla spalla giorno dopo giorno acquisirà anche più feeling con la complessa Desmosedici. Capirossi si è ritirato poco dopo il via, che è stato preceduto da un intenso minuto di silenzio in griglia per commemorare le vittime della tragedia del Giappone.