Quello che si disputerà domenica al Sachsenring sarà un Gran Premio molto speciale per Valentino Rossi: al di là dei tanti problemi che il Dottore sta incontrando nella sua prima stagione in Ducati, Valentino domenica taglierà il prestigioso traguardo dei 250 GP in carriera. Il nove volte campione del mondo a tutt’oggi può vantare 105 successi nelle varie classi. Auguri, Dottore!!!
Valentino Rossi
MotoGP, Hayden alla Ducati: “Il Sachsenring mi piace”
L’animo combattivo della Ducati è anche quello di Nicky Hayden, compagno di scuderia di Valentino Rossi, anche egli determinato a invertire la sorte non propriamente benevola di questa parte di mondiale.
La MotoGP non sta esaltando le qualità del centauro a stelle e strisce per via di un ritardo evidente da parte della moto rispetto alle dirette avversarie ma Hayden è convinto che dalla Germania si possa invertire il trend:
MotoGP, Rossi verso il Sachsenring: “Ducati, servono gli straordinari”
Nessuna tregua per Valentino Rossi e la Ducati che, in virtù del ritardo ancora evidente rispetto a Honda e Yamaha, non possono permettersi di stare Fermi neppure un giorno. Straordinari in vista dell’appuntamento di MotoGP del fine settimana, in scena al Sachsenring.
Sebbene le speranze di tutti gli appassionati fossero univocamente proiettate a vedere una due ruote, la Rossa made in Italy, già vincente con in sella il centauro più grande di tutti i tempi, la prima pare di stagione ha svelato l’amara verità: manca ancora tanto per poter celebrare nella maniera migliore l’accoppiata di casa nostra. Le parole del Dottore lasciano intuire quanto sia, il 46, impegnato nel tentative di ridurre il gap:
“Abbiamo bisogno di lavorare il più possibile sulla messa a punto prima della gara. Al Mugello abbiamo iniziato a lavorare in una direzione per il set up che non avevamo mai provato prima ma lo abbiamo fatto domenica nel warm-up e quindi non ci abbiamo potuto dedicare molto tempo”.
Non fatica, Rossi, a tornare con I pensieri sui problemi che ne hanno condizionato la gara nel corso del gran premio d’Italia – in cui ha trionfato l’acerrimo rivale Jorge Lorenzo – e si sofferma su particolari tecnici evidenziati dalla moto:
Ducati Diavel, 5 mila modelli venduti in 5 mesi

Sarà l’effetto marketing garantito da Valentino Rossi, che si è legato a Ducati nel campionato di MotoGP oppure la solita, affidabilità del gruppo che sforna modelli su cui è possibile mettere la mano sul fuoco. Una cosa, probabilmemnte, non esclude l’altra e l’esito è presto detto: Ducati sbanca sul mercato e vende a go go.
Il dato interessante riguarda il modello Diavel: stando a quanto riportato in una nota ufficiale del gruppo di Borgo Panigale, la Ducati ne ha venduti cinquemila modelli in cinque mesi: “sta conquistando spazio e consensi – si legge nel comunicato – su tutti i mercati del mondo”, ovvero i 65 paesi dove Ducati è distribuita e commercializzata.
MotoGp, Rossi e la Ducati: “Stiamo lavorando, ci vuole pazienza”
Che più di qualcosa non stia andando nel verso giusto in casa Ducati, non è più una novità. Valentino Rossi non solo non torna ad essere competitivo al Mugello, circuito che è stato di suo esclusivo dominio per ben nove volte in carriera, ma ottiene un sesto posto con cui non raggiunge nemmeno la sufficienza. In un tracciato che lo aveva visto protagonista in moto GP dal 2002 al 2008, il campione di Tavullia ha spiegato così il suo distacco dai migliori: “Il nostro livello è quello che abbiamo espresso ad Assen, se fossi partito meglio i secondi di ritardo dai primi sarebbero stati una ventina“. La pista toscana che ha ospitato nel weekend appena passato l’ottavo appuntamento del motomondiale, ba mostrato ai tanti tifosi presenti, solamente l’ombra del Valentino Rossi che abbiamo ammirato negli anni scorsi. Dodicesimo in qualifica, con un ritardo dai primi di oltre 1,8 secondi e sesto in gara con addirittura 26lunghissimi secondi da Lorenzo. Come non bastassero questi dati già di per sé molto negativi, durante la gara Rossi ha preso circa 8 decimi al giro dai piloti che gli stavano davanti. Ignorare questi campanelli d’allarme, vorrebbe dire essere ciechi e sordi allo stesso tempo. “In Ducati stanno lavorando – ha poi detto Rossi – ma ci vuole tempo“: ma la Casa di Borgo Panigale non è minimamente paragonabile ai colossi giapponesi della Honda e della Yamaha che stanno dominando sin qui il mondiale. Il pilota italiano non può utilizzare la versione 2010 e la successiva 2011 della Ducati perchè non possiede la confidenza necessaria e la GP11.1 sembra essere nata vecchia guardando ai risultati che stanno facendo i suoi avversari. “Sappiamo ora ancora di più che la GP12 non potrà essere la moto del prossimo anno – ha detto Rossi al Mugello – anche con la mille, al Mugello nei test, non ho fatto i tempi di chi mi è finito davanti in gara“. Per vedere la Ducati e Rossi in testa, dunque bisognerà continuare ad avere pazienza. Ma fino a quando?
MotoGp, Valentino Rossi a novembre diventerà padre
Nonostante il Mugello non gli abbia portato bene per il secondo anno di file, Valentino Rossi potrà ben presto consolarsi e dimentica in fretta il primo anno in Ducati: infatti, presto il nove volte campione del mondo sarà padre. La sua fidanzata tunisina Marwa Klebi è incinta da quattro mesi e presto darà alla luce il primogenito di Valentino, di cui però ancora non si conosce il sesso. La compagna del nove volte campione del mondo, che ha 25 anni ed è da poco laureata in odontoiatria, ha iniziato a frequentare il Dottore due anni fa ed era presente anche nel paddock del Mugello, nonostante sia sempre rimasta dietro le quinte. Domenica però ha deciso di uscire allo scoperto ed è stata avvistata (come mostra la fotografia, n.d.r.) in motorino dietro ad un sorridente Valentino.
MotoGP, Rossi: “Ducati, ancora non va”
Doveva salvare il salvabile e, per carità, il sesto posto dimostra che almeno in quell’intento Valentino Rossi è riuscito. Vedere, tuttavia, il Dottore in sella a una Ducati che ancora non va mentre Jorge Lorenzo sguscia via da gran campione, è stato spettacolo che avremmo sperato di non vedere.
Eppure, a essere realisti, che il GP del Mugello avrebbe messo nelle condizioni di assistere a simile gara lo si sapeva già: Rossi non poteva competere per i primi posti, ci si augurava invece che sapesse farlo Marco Simoncelli.
Tra i due, la parte del leone l’ha poi fatta l’assai più mite Andrea Dovizioso che, nel silenzio imposto dalla scaramanzia, si è giocato il secondo posto nell’ultimo giro utile e ha saputo mettersi alle spalle l’attuale leader del mondiale, Casey Stoner.
Se il giubilio di Dovizioso, nell’immediato dopo gara, fa felici e lo sbotto di Simoncelli contro Pedrosa (“Mi ha rotto i maroni”, ha dichiarato SuperSic) fa sorridere, l’oggettiva e lucida analisi del 46Ducati lascia intendere che la Rossa, quest’anno, rischia di vivere una stagione di purgatorio:
Montezemolo: “Ducati come Ferrari, sfortuna; Rossi e Alonso, fuoriclasse”
Sembra di sentire il rock duro di Vasco Rossi mentre ripete, cantando “Dillo alla luna” quella frase emblematica e significativa. Maledetta sfortuna. Invece, a pronunciare un laconico rammarico e tirare in ballo la (mala)sorte è il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, il quale avanza un parallelo tra la Ducati e il Cavallino, unite in questa fase della stagione dalla sfortuna che pare vederci benissimo.
“Una similitudine tra Ducati e Ferrari – dichiara Montezemolo – in questo momento mi sembra che ci sia. Noi abbiamo iniziato malissimo, non ero contento e non me l’aspettavo, credo che queste cose servano anche a modificare il modo di lavorare e la cultura, lo spirito e un minimo anche l’organizzazione, noi abbiamo fatto un buon recupero, spero lo faccia anche la Ducati. Ora sto andando da Valentino Rossi, ho saputo che è arrivato secondo anche in go kart, voglio sapere che è successo”.
Montezemolo ha fatto tappa al Mugello per dare un occhio ai lavori fatti alla nuova tribuna e al nuovo asfalto.
MotoGP Mugello, Rossi e l’occhio sul casco

In sella alla sua Ducati, il Dottore ha messo in bella vista la livrea del suo nuovo casco, pensato appositamente per il gran premio di MotoGP del Mugello.
Un grande occhio azzurro riempie completamente la parte superiore del casco di Valentino Rossi. Il centauro italiano ha infatti l’usanza di svelare solo il sabato mattina la colorazione dedicata esclusivamente al Gp d’Italia che questa volta ha un doppio significato: il primo “occhio, sto arrivando per fare bene”; il secondo “occhio che qui mi sono fatto male”.
Il campione di Tavullia ha anche scherzato davanti alle telecamere con il casco in mano facendo il gesto del dito indice che abbassa la palpebra inferiore proprio a significare ‘occhio ragazzì.
Partita del Cuore, Valentino Rossi a Riccione il 7 luglio
La beneficenza chiama e porta a raccolta non solo migliaia di spettatori ma anche una parata di stelle legate al contesto motociclistico. Potrebbe esserci anche Valentino Rossi nella Partita del Cuore di Romagna, terzo Memorial Mattia Ugolini, che si terrà giovedì 7 luglio (20,45) allo stadio comunale Nicoletti di Riccione e il cui incasso verrà devoluto all’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus. Il comunicato con cui tutto ciò viene illlustrato lo ha diramato la AilBologna.
L’incontro di calcio benefico opporrà l’Official Fan Club Valentino Rossi – che, appunto, dovrebbe essere capitanato dal 46Ducati – agli Amici Football Club. I Fan di Valentino, coordinati da Flavio Fratesi schiereranno molti protagonisti del Mondiale Moto GP come Marco Simoncelli e Mattia Pasini oltre ai fedelissimi di Rossi, mentre la formazione degli Amici sarà composta da giocatori di serie A ancora in attività, stelle del basket come Mario Boni e dello spettacolo come Capitan Ventosa.
La formazione dei Fan sarà probabilmente diretta, come nella passata stagione, da coach Zaccheroni. La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Riccione. Il Memorial Ugolini sarà presentato lunedì alle 12 nella sala del Comune di Riccione.
MotoGp, Rossi ritorna al Mugello: “Vogliamo fare bene”
Valentino Rossi torna nuovamente sul luogo del delitto, dopo i test effettuati con la nuova GP12: il circuito del Mugello. Sarà la prima delle due gare di casa della stagione per la Ducati, col Dottore che, ad un anno dal tremendo infortunio rimediato proprio sul circuito italiano (in cui il pesarese si fratturò tibia e perone, n.d.r.), torna a correre su una delle sue piste preferite (su questo circuito ha ottenuto 9 vittorie in tutte le classi). Rossi, però, dovrà fare a meno sul suo capotecnico Jeremy Burgess, rientrato di corsa in Australia per essere accanto alla moglie, che dovrà essere sottoposta ad una serie di accertamenti medici e forse fare ricorso ad un possibile intervento chirurgico d’urgenza. In attesa del suo rientro, intanto, il ruolo di capotecnico sarà ricoperto da Max Bartolini, membro già facente parte del team, mentre Fabiano Sterlacchini gli subentrerà nel ruolo di responsabile tecnico della Ducati. “Prima di tutto vorrei fare un grande in bocca al lupo a Jeremy che non potrà essere con noi questa settimana per motivi personali, molto importanti. Ci mancherà molto nel box ma lo aspettiamo per il Gran Premio del Sachsenring”. “Nel frattempo – ha continuato il Dottore – noi dovremo cercare di fare bene al Mugello dove è vero che abbiamo girato con la GP12, ma anche che la nostra moto, essendo una 800cc, risponde in maniera un po’ diversa alle regolazioni, oltre ad essere nella prima sua fase di sviluppo. Sarà importante trovare rapidamente la strada giusta per il set-up perchè migliorare ad ogni turno è fondamentale per qualificarsi in una buona posizione. La pista è una delle mie piste preferite e sono sempre andato piuttosto forte. Tornarci dopo l’incidente non mi crea problemi: anche perchè quando ho fatto i test mi ha fatto solo un grande piacere guidare lì, come sempre“.
MotoGp, Rossi non ha voglia di smettere di correre. “Il Sic? Più scemo di me…”
“Sarebbe bella una grande uscita di scena, come nel tango. Però io sono già sicuro che non ce la farò, nel senso che ci ho pensato bene e mi sembra una stupidaggine, io voglio correre fin quando ho voglia e fin quando mi diverto“. Così si esprime Valentino Rossi in un’intervista rilasciata al giornalista Beppe Severgnini per il settimanale Sette. Su un suo possibile futuro erede il “Dottore” dice: “Mio fratello sta andando forte quest’anno, ha vinto le prime due gare. Spero che arrivi un giorno alla MotoGP. Ma lui è diverso da me, ha un altro carattere. Simoncelli invece è un po’ simile a me. Però anche lui è diverso: è ancora più scemo. Scemo nel senso buono“. Valentino, poi, ha escluso la possibilità di un forte crollo di interesse nei confronti del mondo del motociclismo e delle due ruote dopo il suo addio, “ci può essere il rischio perché tanta gente si è avvicinata alle moto grazie a me. Ma il motociclismo in Italia c’era anche prima. Ci sono tanti piloti che vanno forte” e aggiunge, “quando ti fermi secondo me sei fottuto. Schumacher per esempio doveva correre altri due o tre anni e poi smettere“. Delle sue tattiche per ottenere la vittoria e della nomea che si é fatto nel corso degli anni, ovvero di uno che schiaccia psicologicamente gli avversari prima di batterli in pista ammette, “è vero, sono un avversario abbastanza difficile. Certo che se sei forte psicologicamente, ma prendi un secondo al giro…“, e poi conclude, “sono al 100% tutto spontaneo. Se pensassi di costruire un personaggio non so cosa ne verrebbe fuori. Penso una cosa peggio di così“.
MotoGp, Simoncelli spera di vincere ad Assen. Rossi deluso: “Non riesco a guidare bene”
Marco Simoncelli ha centrato la sua seconda pole position stagionale, nel Gran Premio d’Olanda: ma questa volta il pilota italiano spera di fare bottino pieno anche in gara, dopo una stagione sin qui anche molto sfortunata: “Sono veramente soddisfatto di questa pole – ha commentato il pilota del team Honda Gresini – adesso spero di fare una bella gara. Ogni volta che faccio un buon risultato in prova, poi il giorno successivo non si trasforma in qualcosa di buono. Io e la mia squadra, che lavora bene e sodo, ci meritiamo un buon risultato“.
ROSSI IN DIFFICOLTA’: “NON RIESCO A GUIDARE BENE” – “Non riesco a guidare bene“. Valentino Rossi ha riassunto così le deludenti qualifiche di Assen: “Faccio fatica a mandare le gomme in temperatura, è successo anche qui. Le temperature basse non ci aiutano, ma gli altri riescono a far funzionare le gomme. Quindi, dobbiamo capire cosa succede a noi“, dice Rossi. Domani è prevista pioggia. “Speriamo di andare sul bagnato come è successo nelle prime prove libere“, ha concluso il pilota di Tavullia.
CAPIROSSI OUT – Loris Capirossi domani non sarà al via del Gran Premio d’Olanda. Il campione di Borgo Rivola infatti, qualificatosi con il quindicesimo tempo, è stato protagonista di una rovinosa caduta con la sua Ducati del Pramac Racing Team e ed è stato anche portato in ospedale per accertamenti. “Loris ha battuto la testa con consegente trauma cranico e sarà sottoposto alla Tac per scongiurare ulteriori problemi – ha detto il dottor Costa della Clinica mobile -. Poi, visto che è stato colpito dalla moto al torace bisognerà scongiurare un pneumotorace che già lui ha avuto sei anni fa in un altro incidente. Gli accertamenti escluderanno, quindi possibili versamenti nel polmone. Dovrebbero esserci fratture alle coste e alla spalla e quindi se la potrebbe cavare in pochissimo tempo“.
PUIG: “PEDROSA LAVORA PER IL MUGELLO” – Alberto Puig, il manager di Dani Pedrosa, ha rilasciato alcune dichiarazioni per aggiornare la stampa sul reale stato fisico del pilota catalano, che dopo aver subito un’operaazione per la frattura della clavicola post Le Mans, è dovuto tornare sotto i ferri appena una settimana fa: “Dani si è sottoposto ad un altro intervento chirurgico per correggere un problema con un frammento osseo della clavicola, ma ora sta decisamente meglio e sente molto meno dolore. È naturalmente voglioso di tornare in sella alla sua moto, ma preferisce affrontare le cose con i tempi giusti, senza fretta. A breve comincerà a fare qualche esercizio fisico e darà del suo massimo per tornare al Mugello“.
MotoGp, Rossi e la scelta della Ducati per Assen: “La GP12 é la mia moto”
“La scelta di usare subito la nuova Ducati GP12 è una questione di feeling, di sensazioni positive“. Così si é espresso Valentino Rossi nella conferenza del GP d’Olanda, in programma sabato ad Assen. Il Dottore è comunque consapevole dell’azzardo della scelta pensata insieme all’ing.Preziosi: “La GP12 è la mia moto. La GP11 è fatta da altri ed è arrivata a limite dello sviluppo. Il dubbio è vedere come va con l’800cc e non ci aspettiamo di battere subito la Honda“. Quello che arriva ad Assen è un Rossi determinato e carico di motivazioni. L’opposto di quello visto al termine del GP di Silverstone. : “La nuova ciclistica con il motore da 800cc non l’abbiamo mai provata. Diciamo che però con la GP12 mi sono trovato bene fin dal primo test, anche se ovviamente non abbiamo tanti riferimenti con gli altri, quindi bisognerà vedere il nostro livello di competitività rispetto alla Honda e alla Yamaha. Al Mugello la nuova Ducati andava meglio: è stata una cosa di sensazioni e mi sono trovato bene fin dall’inizio. Anche perché abbiamo avuto subito buoni riscontri. Però principalmente è una cosa di ‘pelle’“.
Gli ingegneri hanno però dichiarato che non ci saranno grosse differenze di velocità tra le 800 e le 1000, ma Valentino non la pensa allo stesso modo: “Non lo so, ma secondo me la moto va forte. Io penso che si andrà molto più forte. Ma soprattutto è più bella da guidare“. Il Dottore ha poi raccontato da dove é nata la decisione di anticipare i tempi per il debutto della GP12 e la direzione scelta nello sviluppo: “E’ stata una sorpresa anche per me avere la nuova moto già qui ad Assen. Però visto che abbiamo faticato di più del previsto ad inizio stagione e i risultati non sono stati certo buoni, spingevo molto per avere qualcosa di nuovo per il Mugello. Soprattutto al posteriore. Quindi, visto che avevamo in casa la GP12, Filippo Preziosi mi ha chiesto dopo i test ‘perché non usarla per l’800?’ e io sono stato subito d’accordissimo!” “Oltre a cercare di essere più competitivi in questa stagione, è un buon modo per portarsi avanti nei lavori per il prossimo anno. E’ positivo sotto tutti gli aspetti“.
C’è invece chi ha definito questa scelta una “mossa da ultima spiaggia“, ma Rossi è sereno: “Non la vedo come l’ultima spiaggia, ma solo come un modo per accorciare i tempi di sviluppo e iniziare a lavorare sulla moto nuova già da quest’anno. Nei test abbiamo visto che riesco a migliorarmi durante il giorno e girare più veloce, inoltre piace anche ad Hayden. Il dubbio vero è su come andrà con il motore da 800cc. Rispetto alla Honda ci può mancare ancora qualcosa, ma abbiamo di fatto tagliato 5-6 mesi di lavoro“. Infine Rossi ha dichiarato i suoi prossimi obiettivi: “Prima di tutto vogliamo tornare ad andare almeno come prima del GP di Silverstone. Quindi arrivare nei primi 5. Poi cercare di fare esperienza qui ad Assen, facendo una bella gara, per presentarci al meglio al GP del Mugello. Che per noi non è un obiettivo, ma di sicuro la gara più importante dell’anno“.