Tom Jojic, il segreto di Aoyama in MotoGP

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jojicDietro ogni uomo c’è sempre una grande donna, ma dietro ogni pilota, non può che farsi trovare un grande stratega. Stiamo parlando di Tom Jojic, il tecnico del team Interwetten Honda MotoGP che ha il compito di supervisionare la parte tecnica per il Hiroshi Aoyama. Il pilota giapponese è alla prima stagione di MotoGP, dopo aver trionfato nell’ultima stagione di 250 davanti a Marco Simoncelli, a sua volta sbarcato nella classe regina. Il passaggio dalla quarto di litro, all’800cc non è semplice e per questo accanto a Aoyama è stato messo Jojic, nel mondo delle corse dal 1999. Ho iniziato con il team Roberts raccogliendo dati e mappature – ha svelato il tecnico del team Interwetten – Nel 2005 sono diventato capo tecnico fino a quando Kenny (Roberts, ndr) non ha lasciato il motomondiale nel 2007. Quindi sono passato al Kawasaki test team con Olivier Jaques, lavorando sullo sviluppo della moto e poi ho collaborato con il team Hayate”. Nel 2009, però, la Kawasaki si è ritirata e Jojic è finito in Superbike: “Ho collaborato con la KTM nell’IDM Superbike con il pilota Stefan Nebel, arrivato secondo. E a fine anno la Honda mi ha contattato e ho deciso di accettare la sfida”. Adesso è il coordinatore tecnico della squadra il cui compito è gestire tutto ciò che riguarda la moto dal punto di vista tecnico. “Con me ci sono Craig Burton, lo scorso anno alla Repsol Honda e Francesco Fava, telemetrista di Gresini nel 2009 – ha aggiunto Jojic –. Poi abbiamo assunto Emmanuel Buchner e Antonio Haba Perez”. Nonostante l’ottima squadra, per Aoyama non sarà una stagione semplice e anche lo stesso capo progetto suggerisce al giapponese di non pretendere troppo dalle sue potenzialità: “La cosa più difficile da capire è l’elettronica: per il resto avendo già l’esperienza in 250 saprà guidare veloce anche in MotoGP. Dovrà però imparare le regolazioni della ciclistica e dovremo insegnargli come le modifiche fatte sull’elettronica possano incidere sulla ciclistica. Questo è l’aspetto primario da capire”.

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