Aprilia MXV 450, un’utopia cross su due ruote

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apriliaUn look aggressivo, grande potenza d’erogazione e un’ottima manegevolezza. No, non è il sogno di tutti gli appassionati da cross. Non è nemmeno l’identikit di un’utopia su due ruote. Tutto questo, racchiuso in un’unica moto è l’Aprilia MXV 450. Quella del bicilindrico da cross di Noale è una storia che ha fatto discutere parecchio. All’inizio ha suscitato soprattutto scetticismo e, diciamolo, in parte i diffidenti hanno avuto ragione. Scarsa affidabilità, pedane troppo alte. Per non parlare delle sospensioni: durissime. Ma questa nuova versione 2010 della MXV 450 potrebbe segnare una svolta. Presentata come model year 2009 ma consegnata dai concessionari i pochissimi pezzi, la MXV 450 è stata rinnovata sotto molti aspetti per la prossima stagione. il particolare più rappresentativo di questo cambiamento riguarda la sospensione anteriore Kayaba che prende il posto della obsoleta Marzocchi. Completamente nuova anche la mappatura della centralina, che rende il comportamento del motore molto più lineare e meno cattivo. Rimane invece immutato lo scarico con i due terminali sottosella, un elemento ormai caratteristico dell’Aprilia. Dalle note versione enduro e motard, la versione cross eredita ben poco: anzi possiamo tranquillamente affermare che si tratta di una nuova moto. La pedivella prende il posto del bottone al manubrio per l’avviamento, il forcellone è tradizionale e non più “a banana”, le sovrastrutture ridisegnate sono più snelle, il serbatoio della benzina è sottosella e non più a ridosso del cannotto di sterzo. Tutto questo serve a “centralizzare” e abbassare le masse, una mossa fondamentale per rendere il comportamento più facile e intuitivo, a tutto vantaggio dell’efficacia in campo. L’obiettivo sembra essere a portata di mano, visti i promettenti risultati ottenuti nel mondiale Motocross MX2. E per sentirsi un campione servono 9.200 euro. Ecco, se dobbiamo dirla tutta, è il prezzo uno dei pochi anelli deboli di questa Aprilia. Ma, si sa, per le utopie, forse, si può spendere un po’ di più.

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