Abs obbligatorio su moto e scooter, lo impone il Senato

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Qualche giorno fa ci siamo occupati della notizia inerente un dispositivo di legge emanato dal Parlamento Europeo in cui si contempla l’obbligatorietà del dispositivo ABS su moto e scooter dal 2016.

In Italia, il Senato ha emanato un emendamento al DL crescita che invece anticipa i tempi: la legge in effetti prevedrebbe che il dispositivo di sicurezza, anche di tipo meccanico, sia offerto sin da subito al pubblico come optional si tutti i veicoli a due ruote di nuova immatricolazione.

In accordo con la direttiva europea, invece, la cilindrata minima dei mezzi a cui si fa riferimento, ovvero ai veicoli 125. Questa decisione ha suscitato non poche polemiche tra gli addetti ai lavori: l’industria motociclistica italiana in via volontaria si era solo impegnata ad ampliare gradualmente l’offerta di Abs, oggi al 50% della gamma, di conseguenza un ‘obbligo’ di questo tipo creerebbe non pochi disagi.

C’è però da sottolineare un fattore importante: in primis il Dl non è ancora una legge, secondo poi il fatto che in materia di equipaggiamenti di veicoli relaziona l’Unione Europea. Pertanto, nel caso in cui questa legge dovesse passare il vaglio del Senato, i costruttori che non possono attrezzare i propri mezzi con il dispositivo ABS potrebbero intentare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per ostacolo alla libertà di circolazione delle merci.

Per questo l’ANCMA, l’associazione confindustriale dei costruttori di moto tuona contro la politica italiano, sostenendo che “il Parlamento non conosce processi produttivi e regolamenti europei”, tanto che si mette a rischio l’intera industria motociclistica italiana.

Una stoccata dura all’indirizzo della politica: ciò che contempla infatti il decreto legge presuppone un lavoro che richiederebbe almeno un paio di mesi. Ciò che chiede il Senato, in effetti, dovrebbe essere l’applicazione immediata. Impossibile!

Per ora, l’unica certezza riguarda la direttiva europea inerente l’obbligo di ABS sui motocicli superiore ai 125 cc a partire dal 2016. Dal 2017 l’obbligo si estenderà a tutti gli esemplari di nuova immatricolazione.

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