Direttiva Ue moto e motorini dal 2016 a minor impatto ambientale

Anche il mondo delle due ruote si allinea ai parametri europei circa l’emissione dei gas di scarico. Così come accaduto per le auto, dal 2016 anche le moto di grossa cilindrata dovranno rispettare i parametri Euro4 (innalzati ad Euro5 dal 2020), Euro3 per i motorini sempre dal 1 gennaio 2016.

La misura si rende necessaria al fine di provvedere ad un maggior controllo, da parte degli organi preposti, delle alte percentuali di polveri sottili presenti nell’atmosfera, controllo dovuto anche alla maggiore e sempre più influente, rispetto all’inquinamento ambientale, circolazione di motoveicoli nelle città appartenenti ai paesi dell’Unione Europea.

Sono infatti circa trenta milioni i motocicli (tra moto, motorini, tricicli tipo ‘Ape‘ e mini-car) presenti sulle strade d’Europa.

Questo ha portato all’urgente e quanto mai provvidenziale azione da parte dell’UE, scaturita da un vero e proprio compromesso tra Parlamento e Consiglio Europeo. Veicoli a due ruote, quindi, più ‘verdi’, questo ciò che contempla la direttiva, ancora al vaglio della Commissione mercato interno prima di essere sottoposta al voto in plenaria a Strasburgo il prossimo novembre.

Tempi lunghi, dunque, anche per l’innalzamento dei parametri di sicurezza: dal 2016 su tutti i mezzi di cilindrata superiore ai 125cc sarà obbligatorio il sistema di frenata Abs. I motorini, compresi gli scooter fino a 125cc, invece dovranno essere dotati del più economico sistema di frenata combinata Cbs.

La proposta iniziale, di equipaggiare tutti i motoveicoli con sistema di frenata Abs sin dal prossimo anno, è stata presentata solo oggi, nonostante fosse nei piani della Commissione già da un paio d’anni, trovando però l’ostracismo da parte dell’ACEM, industria del settore, secondo cui la misura risultava troppo costosa, soprattutto per i motoveicoli al di sotto dei 125cc, destinati per lo più ad un uso cittadino.

In merito a questa nuova norma, l’Ue ha pronto anche un sistema sanzionatorio per evitare che i veicoli a due ruote vengano in qualche modo ‘truccati’. Attenzione, dunque, per l’ambiente e soprattutto occhio alla sicurezza di chi ha scelto una vita da ‘Easy Rider’.