Biaggi e la rivalità con Vale Rossi

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Ora che, a quarantun anni e con un titolo mondiale appena conquistato in SBK edizione 2012, Max Biaggi si è ritirato dal contesto del motociclismo professionistico, diventa forse più facile – perché lo si fa a cuor leggero e si può non tener conto di pressioni e rivalità – riprendere uno dei duelli sportivi cui più ci si era proiettati negli anni scorsi, ovvero quello relativo al dualismo tra Max Biaggi e Valentino Rossi.

A sfocarne i contenuti è stata, di recente, la circostanza per cui i due hanno corso in categorie differenti e non sio sono più incrociati su pista ma Biaggi è tornato a parlarne in giornata ai microfoni di Radio Anch’io Sport:

“La mia rivalità con Valentino Rossi? Ormai è solo un ricordo ma adesso che non corro più la sento come un ricordo piacevole più che negativo. Con Valentino è sempre stata una sfida importante che a volte è andata anche sopra le righe e fuori dallo sport. È stata una bella rivalità e rimarrà tale. Quando ci sono persone che sono una all’opposto dell’altra, e noi tali eravamo, ha anche un valore più importante. Ma ormai è rimasto solo un ricordo”.

L’intervento è occasione per esprimere un parere personale rispetto al rapporto poco idilliaco tra lo stesso Dottore e la Ducati: Biaggi in tal senso propone la propria analisi

Stoner, lo dicono i fatti, è stato l’unico in grado di guidare quella moto in modo spettacolare, riuscendo a vincere. Rossi ha sottovalutato forse il talento di Stoner, pensando di fare meglio. Ha fatto una scelta sbagliata, un errore di valutazione e l’ha ammesso. Ma è facile fare errori di valutazione. Stoner è un bravissimo pilota, un fenomeno. Onore e merito a Stoner, ora Rossi dovrà ripartire cercando di convincere, provando a mettere a referto le stesse prestazioni cui era abituato in precedenza”.

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