Valentino Rossi assume Kate Fretti alla VR46

Nel giorno della presentazione della Onlus Marco Simoncelli 58, arriva l’annuncio dell’assunzione da parte di Valentino Rossi di Kate Fretti, la fidanzata di Sic.

La ragazza si occuperà di merchandising nella VR46, la società che cura il brad del Dottore. E’ la stessa Kate a riferirlo:

“Tra due settimane inizierò a seguire la logistica di chi viene ai gran premi e curerò anche il sito”.

L’azienda, oltre che distribuire il merchandising di ValeRossi, si occupa anche di quello dello stesso Simoncelli e del campione di cross, Tony Cairoli.

Yamaha chiede riduzione costi e sviluppo tecnologico

E’ vivace il dibattito nel mondo della MotoGp in vista del prossimo mondiale. Il team manager della Yamaha Lin Jarvis ha illustrato il pensiero della casa dei Tre Diapason sul momento attuale, con l’arrivo delle nuove CRT e la riduzione a solo 12 prototipi delle “factory”, due ruote prodotte dalle grandi case motociclistiche. «E’ piuttosto un momento critico e che noi tutti condividiamo la consapevolezza della necessità di apportare modifiche importanti per tenere sotto controllo i costi. Vogliamo anche vedere uno spettacolo migliore, quindi ci sono diversi problemi che dobbiamo affrontare e il più critico è la quantità di moto sulla griglia. Siamo giunti ormai nella più grande recessione economica dal 1930, quindi penso che lo stato è cambiato negli ultimi anni e tutti noi dobbiamo essere di mentalità aperta e pensare a quali cambiamenti intelligenti possiamo fare. Un equilibrio deve però essere mantenuto, perché se si toglie la necessità o la libertà di evoluzione tecnica, si perde uno dei motivi principali per cui sono qui i produttori», ha dichiarato il managing director della casa di Iwata.

PROBLEMA TECNICO – Per Jarvis, il vero problema non è quindi la presenza di moto CRT, ma il fatto che quest’ultime andranno a penallizzare la competizione pura, ovvero lo spirito che é alla base degli sport motoristici: tecnica e progresso tecnologico. «La MotoGP è utilizzata per formare ingegneri e spingerli a sviluppare nuove idee che possiamo in seguito utilizzare nella nostra produzione di serie. Se si toglie questa opportunità di apprendere e sviluppare nuove soluzioni tecniche, scompare anche una delle ragioni importanti per cui siamo qui e questo è anche pericoloso. Se hai un limite di giri al motore si ha la libertà di essere creativi nell’ambito di tale limite, ma se hai una centralina unica che controlla il motore si toglie la maggior parte della nostra libertà e creatività. L’elettronica è ormai dominante nello sviluppo dei veicoli moderni e penso che abbiamo bisogno di mantenerla. Ecco perché non è una soluzione facile: dobbiamo mantenere lo spazio per la creatività, ma mettere un tetto sui costi», ha concluso Jarvis.

Pedrosa contrario a guidare una CRT nel 2013

Anche lo spagnolo Dani Pedrosa vuol dire la sua nel dibattito sulle nuove moto CRT. Il pilota della Honda Repsol é intervenuto sul sito iberico Sport.es manifestando tutti i suoi dubbi sulla nuova categoria. «L’intero pacchetto delle CRT è inferiore a quello delle MotoGP attuali, non solo il motore ma tutti i componenti, come pneumatici, freni, sospensioni, sono tutti peggiori», ha commentato Pedrosa. «Le CRT schiereranno poi piloti, con eccezioni come Edwards e De Puniet, con poca esperienza». Un giudizio dunque molto negativo, ma ciò non ha impedito allo spagnolo di sottolineare anche alcuni lati positivi delle nuove moto. «Penso che le differenze nel 2012 sui tempi saranno notevoli, ma bisogna credere nella categoria: la Moto2 è stata un buon cambiamento, la Moto3 sembra promettente, può essere lo stesso per le CRT». Ma sull’eventuale possibilità di dover guidare una moto di tipo CRT nel 2013, quando altre nuove regole di riduzione dei costi entreranno in vigore, Pedrosa è stato nuovamente perentorio. «Non sarei felice di guidare una CRT in futuro, sarebbe un passo indietro per me da quando guido i prototipi da corsa più veloce al mondo e non so se sarebbe divertente come le MotoGP ufficiali», ha concluso Pedrosa.

La beneficenza porta il nome di Marco Simoncelli

Paolo Simoncelli ha avuto l’onore e onere di presentare a Coriano la Onlus che porta il nome e il numero identificativo di suo figlio: Marco Simoncelli 58. Si tratta di una organizzazione senza scopo di lucro con obiettivi chiari e crescita repentina. Lo conferma lo stesso papà di Sic:

“Ricordare Marco negli anni, e fare della beneficenza attraverso il suo nome: in poco tempo sta già diventando una cosa grossa. Si sono aperte le iscrizioni da pochi giorni e sono già state consegnate 800 tessere”.

Valentino Rossi svela top e flop della carriera in MotoGP

A sollecitarlo e dargli stimolo è stato un tifoso intervenuto nel corso della chat organizzata da Dainese per mettere in contatto Valentino Rossi e gli appassionati del centauro nove volte campione del mondo. Qual è, in mezzo a tanti, il momento migliore della carriera del Dottore? E, di contro, quale il peggiore? Il 46Ducati, in attesa di lanciarsi verso la MotoGP 2012, non si è sottratto dall’onere di risponedere e ha individuato top e flop dei suoi trascorsi nella specialità della MotoGP:

ValeRossi con Ducati e Sic verso il decimo mondiale

Nel 2012 l’obiettivo è scritto: da lì non sio torna indietro e Valentino Rossi ha inetnzione di non fare retromarcia. Il motomondiale che verrà sarà occasione in cui il centautro di Tavullia, nove volte iridato, proverà a vincere il decimo mondiale della carriera. E lo vuole in sella a Ducati e con addosso qualcosa che ricordi Marco Simoncelli. Lo ha detto il Dottore senza girarci intorno in occasione di un evento con i tifosi organizzato da Dainese nel paese natio del 46 Ducati:

“Il mio sogno in MotoGp è vincere il decimo mondiale. Spero che tornerò a farvi divertire presto. Quest’anno è stato un pò difficile, non ci siamo divertiti tanto neanche noi”.

MotoGP 2012 Lorenzo teme ValeRossi

Non lo dice esplicitamente perché da ex campione della MotoGP quale è, Jorge Lorenzo sa bene che non può permettersi, in sella alla sua Yamaha, di temere nessuno. Nè l’attuale iridato Casey Stoner nè tantomeno l’ex compagno di scuderia Valentino Rossi.

Allora, accade che Lorenzo non lo dica ma tra le righe insinua. Nel corso di un incontro con i tifosi svoltosi in un centro commerciale di Madrid, lo spagnolo si è lanciato in alcune valutazioni sul Dottore, roba tipo: a domanda, rispondo.

Uno dei quesiti riguardava proprio il 46 Ducati, reduce da una stagione deludente e autentica incognita del mondiale alle porte. Su ValeRossi, Lorenzo ha detto che:

Bautista in Africa a sostegno di Riders for Health Experience Africa

Alvaro Bautista è ancora in fase di convalescenza dopo l’operazione al femore dovuta per togliere le viti di fissaggio dell’osso fratturato in Qatar ad inizio stagione, ma dalle colonne del suo blog personale ha voluto raccontare le impressioni dell’emozionante esperienza africana in cui ha messo a disposizione di un’organizzazione motociclistica che collega villaggi sperduti fornendo loro importanti medicinali. Lo scorso 23 novembre infatti, il pilota spagnolo si è unito ad altri 18 motociclisti tra cui l’ex campione Randy Mamola in Zambia per partecipare a Riders for Health Experience Africa. Il gruppo di piloti ha guidato le stesse moto che l’ente benefico utilizza per offrire assistenza sanitaria sul territorio africano.

La Ducati soddisfatta delle nuove regole sui test

Tra le nuove regole che riguardano il mondo della MotoGP, quella che consentirà di utilizzare i piloti titolari nei test molto più che in passato, sarà di certo fondamentale per la Ducati, che così potrà provare il più a lungo possibile il nuovo telaio perimetrale. Nel recente passato infatti, la Ducati poteva utilizzare Valentino Rossi e l’americano di squadra Nicky Hayden soltanto per un numero limitato di giorni di test prefissati, utilizzando così il collaudatore Franco Battaini per lo sviluppo della moto. Rossi ha spesso criticato questa situazione, in quanto a suo dire la Ducati sarebbe stata penalizzata dal divieto di test stagionali: il pesarese ha dunque avuto ragione, visto che le sue tesi sono state accolte dalla Dorna e dalla Fim, con le nuove regole limiteranno i piloti soltanto nei 120 penumatici annuali a loro disposizione.

Lite Rossi-Dovizioso su twitter poi il chiarimento

Lassù qualcuno ce ne scampi: basta liti, restate concentrati! Verrebbe da gridarlo a entrambi: Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, rei di aver iniziato un periodo di baotta e risposta a distanza che è sfociato fin su twitter, dove ValeRossi ha recentissimamente postato l’ennesima frase sibillina nei confronti del Dovi.

Pirro vuole vincere la MotoGP 2013

Michele Pirro sta per iniziare il sogno: nel 2012 sarà MotoGP con il team Honda Gresini e il 25enne ex Moto2, non vede l’ora di cominciare. Obiettivi già chiari per il centauro di San Giovanni Rotondo: accumulare esperienza per provare a essere competitivo nel 2013.

Lo ha ribadito lo stesso Pirro in mattinata, quando ha incontrato la stampa nella sala giunta del comune di Bari:

“La MotoGp era uno degli obiettivi della carriera e forse non credevo arrivasse tanto presto. Corro per vincere da sempre e se fossi rimasto in Moto2 avrei potuto lottare per il titolo. In MotoGP non sarò competitivo subito ma farò esperienza per guadagnarmi l’opportunità di competere già dal 2013 per il titolo”.

Twitter @valeyellow46 il più seguito tra gli sportivi

Primo tra gli sportivi, secondo tra gli italiani: Valentino Rossi va veloce anche su twitter e, eccezion fatta per Laura Pausini che vanta circa 15 mila seguaci più del Dottore (354 mila circa a 338.523) si proclama uno dei volti famosi più amati dal pubblico.

A ruota, un altro cantante: si tratta di Jovanotti – putacaso amicone di ValeRossi – che ha da poco superato i 325 mila seguaci.

A Valentino – si apprende dal portale gpone – sono bastati pochi cinguettii per tagliare il provvisorio – e già eclatante – risultato: appena 403.

Ennesimo tassello che porta dritti verso una consatazione lineare: l’affetto nei confronti di Valentino Rossi continua a essere enorme.

La FIM rende note le nuove regole del Motomondiale

Nell’ultimo incontro della Commissione Grand Prix del 2011, è stata decisa la partecipazione alla classe MotoGP del Motomondiale nove prototipi CRT più un altro di riserva. Sono solo sei i piloti e le scuderie confermate: Colin Edwards con la NGM Forward Racing, Randy de Puniet e Aleix Espargaro con la Aspar, James Ellison con la PBM, Anthony West con l’abruzzese Speed Master e Michele Pirro con la seconda moto Gresini dotata di telaio FTR-Honda. Gli altri tre partecipanti e l’altra riserva verranno scelti tra la Ioda Racing, la BQR (che schiererà il colombiano Yonni Hernandez recentemente operato a un tendine), il Grillini Racing Team di Bologna e la francese Laglisse. Saranno quindi 21 i piloti sulla griglia della MotoGP, con una riserva: ci saranno 12 moto “factory” (costruite da Honda, Yamaha e Ducati) e 9 artigianali, contro le 17 dello scorso anno. Per agevolare l’adattamento ai nuovi regolamenti, salirà anche il limite di peso minimo per le moto 1000cc della categoria MotoGP: rispetto agli attuali 153 chili, sarà di 157 chili a partire dal 2012 e di 160 dall’anno successivo.

MotoGp Dovizioso consiglia di abbassare i costi e migliorare lo spettacolo

Dopo essere stato uno dei protagonisti del Motor Show di Bologna vestendo i panni di pilota da rally ed esser stato in Argentina come testimonial della nuova tappa del Motomondiale che si correrà dal 2013, Andrea Dovizioso ha detto la sua sulle nuove regole che caratterizzeranno la prossima stagione. “Non è cambiato molto in verità, la nuova 1000cc praticamente è la stessa moto della 800cc”, ha dichiarato il nuovo pilota della Yamaha Tech3 al sito Omnicorse.it.

Hai solo un po’ di potenza in più ai bassi regimi e leggermente meno in alto, ma i telai e l’elettronica sono ancora quelli, quindi il cambiamente è veramente minimo. E questo non è stato una sorpresa, perchè sapevo che per i progetti erano state utilizzate le 800 come base. La potenza della 800 era già tanta, quindi non si sono inventati niente di che. Dal punto di vista delle gomme invece ci sono stati dei cambiamenti importanti, perchè sono diverse rispetto a quelle che abbiamo utilizzato negli ultimi tre anni e quindi complicheranno un po’ la ricerca dei set-up ottimali. Sono più morbide a livello di carcassa, quindi ora scaldarle non è più un grosso problema, però in compenso flettono molto e pompano molto di più”.