Moto CR&S (Photogallery) e CR&S Duu, attesa per il 2011

CR&S Duu

I dettagli significativi li espone la CR&S attraverso pochi concetti basilari ma chiari e irrinunciabili: ogni CR&S è costruita a Milano, a mano, in poche decine di esemplari l’anno; ogni CR&S è concepita per il piacere di guida e l’appagamento estetico, e rappresenta quindi l’essenza stessa della motocicletta in un delicato equilibrio tra forma e funzione; ogni CR&S offre un’infinita gamma di varianti tecnico-estetiche e si configura attraverso un rapporto diretto Cliente-Costruttore; ogni CR&S rappresenta una nuova tipologia di moto, dove leggerezza e maneggevolezza, unite a potenza, coppia ed erogazione gestibile, permettono di avere prestazioni elevate con estrema facilità ed in sicurezza.

La CR&S “VUN” introduce una nuova categoria di moto: le “Mistostretto”. D’altronde per una moto di nuova concezione non ci si puo’ stupire che qualsiasi altra categoraia vada stretta. Non e’ ovviamente una supersportiva, ne’ una granturismo, neppure una sport-touring che e’ la via di mezzo. Ma non e’ nemmeno una custom. Ancora: per essere una monocilindrica non e’ una enduro, ne’ una supermotard, ne’ una retro’. Potrebbe essere una naked, ma anche questa definizioni le va un po’ stretta, perche’ le naked sono anche le supersportive senza carenatura o le stradali da due quintali-e-passa. Moto nuova, categoria nuova: e’ cosi’ che nasce la “Mistostretto”.

Ducati Hypermotard 796, ecco la Photogallery

Ducati-Hypermotard

La bella notizia, prima ancora di svelare la nuova arrivata in casa Ducati, sta nel fatto che il gruppo italiano abbia deciso di agevolare l’acquisto della nuova Hypermotard 796 con un ecoincentivo di 500 euro.

Ciò significa che – oltre al contributo statale di 500 euro per una eventuale rottamazione – si può contare su quello equivalente proposto da Ducati. Quindi, facendo il conto, sono mille euro di agevolazione che abbassano il prezzo della Hypermotard 796 da 8.990 euro a 7.990 euro.

Ducati Hypermotard 796 sta a dimostrare più di una cosa: in primo luogo, il fatto che la casa italiana di due ruote più conosciuta al mondo continui a solleticare i propri appassionati con impegno e dedizione – tanto che i frutti in questione ne sono un’ottima dimostrazione; in secondo luogo, accerta la volontà di Ducati di non perdere il treno con le evoluzioni strutturali cui stanno mirando tutte le protagoniste del settore.

MV Augusta F4, il 9 Novembre la presentazione ufficiale

MV Augusta F4

Per ora, è l’unica immagine disponibile e ve la mostriamo con golosità. Quella di chi non vede l’ora di mmirarla in tutto il suo splendore. Sta per uscire la nuova MV Augusta F4 con un motore da 186 cv. Una bestia che cambia soltanto nel lato estetico, lo scarico infatti resta sottosella, mentre sarà invariato il classico look a “canne d’organo” che è ormai diventato un marchio di fabbrica.

La presentazione avverrà il 9 Novembre, subito prima dell’Eicma (il salone di Milano)  ad occhio nudo possiamo però già vedere le prime curiosità, il faro mantiene la stessa forma del precedente, ma è più compatto e usa una lampada Bixeno. Spigoli e sfaccettature ne caratterizzeranno maggiormente il profilo. Il motore è a  4 cilindri con  valvole radiali che lo portano a 186 cv e 12.900 giri. Il forcellone è più lungo ma anche leggero, ed anche il telaio è stato rivisto, il peso ne è stato alleggerito per renderla ancora più potente. L’appuntamento per gli appassionati è per il 9 Novembre, lì ne sapremo sicuramente di più.

Ducati Multistrada Testarossa 1200 al salone di Milano

ducati testastretta 1200

La maxi Enduro Ducati presenta al salone di Milano la nuova crossover che manterrà il nome Multistrada ma cambierà tutto il resto. La nuova 1200 Testastretta cresce di cilindrata montando una nuova versione del motore 1198 battezzata Testastretta 11° gradi, nome che certamente ha un significato tecnico, che dovrà però essere svelato nel salone automobilistico lombardo.

Una crossover con ruote in lega da 17 pollici, dischi da 320, forcellone monobraccio e scarico basso. Per la prima volta Ducati abbandona il traliccio “integrale” per una struttura mista con piastre laterali di alluminio, un cambio di filosofia importante. L’attenzione al turismo e alla protezione dei passeggeri sarà maggiore che in passato e la potenza sarà da record.

Moto(Mo)rini mette in vetrina la V12M01 al Salone di Milano

morini logo

La casa motociclistica Morini ha annunciato la nuova V12M01 che verrà presentata al salone di Milano. Al momento sappiamo davvero poche cose ma è il telaio la grande novità: il 1200 Morini (V2 di 87°) eroga 126,5 cv a 8500 giri con una coppia di 11,4 kgm a 7000 giri.

La V12M01 deriva ovviamente dalla Granpasso con cui in pratica condivide la ciclistica, ovvero il telaio a traliccio e forcellon, e anche l’inclinazione del cannotto di sterzo (26°5’) e la forcella con steli da 50 mm che ha anche la medesima escursione (175 mm).

Il peso scende da 210 a 198 kg, il serbatoio contiene 27 litri con gli scarichi “sparati” verso l’alto. Infine  l’impianto frenante possiede dischi da 320 mm e pinze radiali monoblocco Brembo.

Aprilia RSV4 R la moto di Biaggi in vendita a 16 mila euro (Photogallery)

Aprilia RSV4 RL’Aprilia mette in vendita al prezzo di 16 mila euro la RSV4 R, versione del bolide che ha portato al successo il centauro nostrano Max Biaggi (Superbike, il romano ha vissuto un’annata non del tutto soddisfacente riuscendo comunque a togliersi più di un vezzo e chiudendo nel modo migliore il 2009. ttime le premesse per il campionato 2010 nel corso del quale il neo papà ha annunciato di poter lottare per il titolo).

Aprilia RSV4 R è una moto da corsa che arriva alla strada con un misto di potenza ed equilibrio dinamico, tipico dei più sofisticati mezzi da competizione. E’ potente ma al contempo accessibile e semplice da usare. Questo in sintesi il giudizio rilasciato dai costruttori.

Yamaha Majesty 400cc con nuovo sistema di trasmissione (Photogallery)

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Elegante, comodo e veloce, questo è lo scooter della Yamaha Majesty 400 cc. Dal punto di vista tecnico l’aggiornamento più sostanziale è il nuovo sistema di trasmissione.

A cambiare sono l’albero di trasmissione intermedio, l’ingranaggio condotto, la puleggia, la cinghia e la frizione. Il monocilindrico bialbero a iniezione di 395 cc è in grado di erogare 34 CV a 7.000 giri e una coppia massima di 36,3 Nm a 6.000 giri.

Anche il telaio del Majesty è tra i più curati, costruito in alluminio e acciaio, da anni offre stabilità e maneggevolezza anche alle alte velocità. Sotto la sella troviamo due caschi e una catena, mentre gli oggetti più piccoli si possono riporre nei due cassetti, ricavati all’interno della carenatura anteriore. Tra le note negative però troviamo la pedana che si graffia facilmente e con l’acqua diventa scivolosa.

Una forcella da 41 mm con 120 mm di escursione abbinata a una coppia di ammortizzatori regolabili in precarico dalla corsa di 104 mm. L’impianto frenante, che utilizza tre dischi da 267 mm, è tuttavia completato dal sistema ABS: 200 euro di sovrapprezzo e disponibile solo nella colorazione bianca.

BMW F800, enduro stradale a 10 mila euro (Photogallery)

BMW F800

Sembra forse esagerato, ma per poter acquistare la BMW F 800 Gs occorrono ben 10 mila euro. Una enduro stradale aggressiva, con poche carene e tanta meccanica, dal faro asimmetrico al parafango alto. Il motore è il bicilindrico in linea da 800 cc, ma i cui carter sono stati completamente ridisegnati per cambiare l’inclinazione dei cilindri.

Ruota da 21 pollici e cilindri e pistoni sono ora inclinati di 3° rispetto ai 30° della F800 S. Compatta e leggera, pesa 178 kg a secco e con i suoi 85 CV a 7.500 giri con una coppia 83 Nm a 5.750 giri, per 200 orari di velocità massima.

Il forcellone è a doppio braccio e ospita un mono-ammortizzatore privo di leveraggi progressivi, che però adotta il sistema WAD a smorzamento controllato. I freni con un doppio disco anteriore da 300 mm di diametro, e uno posteriore da 265 mm con pinze Brembo, per cui è previsto in optional anche l’impianto ABS.

Kickboxer 2000 cc secondo il designer Ian McElroy (Photogallery)

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Per il momento è soltanto un sogno, ma forse potrebbe diventare realtà. Il designer Ian McElroy della Kickboxer ha immaginato di progettare un motore boxer quattro cilindri della Subaru un 2.000 cc sovralimentato con intercooler capace di 300 cavalli e gestito da un cambio automatico.

Un oggetto che richiama alla memoria un altro concept fuori dal mondo come il Dodge Tomahawk, che addirittura montava il V10 della Viper. La KickBoxer è disegnata con due porcelloni-monobraccio, una sospensione anteriore “tirata” simile a quella della Vyrus e con il doppio intercooler piazzato proprio a fianco del serbatoio.

E’ quasi tutto pronto e basterebbe uno sponsor per far decollare il nuovo progetto. McElroy infatti ha dichiarato che la moto potrebbe funzionare benissimo, basta soltanto un piccolo sforzo delle aziende commerciali per poter essere realmente realizzata.

Betamotor RR 2010 “made in Toscana”

BETAMOTOR-RR

Betamotor ha deciso di fare il grande salto. Dopo aver tastato il terreno con la moto da trial costruendo il primo motore quattro tempi della sua storia, ha deciso di realizzare in Casa anche il motore delle sue enduro. Così, le RR 2010 saranno totalmente italiane, anzi toscane.

Il primo motore Beta è quindi un monocilindrico 4 tempi, proposto in tre cilindrate adatte sia ai fuoristradisti amatoriali, sia ai “pro”: 400, 450 e 520 cc. Le dimensioni generali del gruppo motore calano rispetto alla precedente unità KTM, oltre al peso medio contenuto in 31,4 kg. La compagnia ha lavorato molto sulla riduzione degli attriti interni e sulla messa a punto di distribuzione e carburazione.

Hyosung Aquila Gv 700 e scooter Gem 4.0 e Gem 2.0 al salone di Milano

hyosungMancano circa due settimane al grande evento dell’apertura dell’Eicma, il salone dedicato alle due ruote di Milano, e le case iniziano a far svelare le loro nuove proposte. E’ così anche per la Hyosung, il marchio coreano distribuito dalla Melian Italia, che presenterà la nuova Aquila GV 700 ricca di cromature, con un bicilindrico a V di 90 gradi di 680cc da 66 Cv che andrà ad affiancare gli altri modelli più piccoli della 650. 125-250 cc.

Non solo, la compagnia asiatica ci farà vedere anche i primi scooter elettrici. Gem 4.0 e il Gem 2.0. Il primo dal peso di 170 kg, è dedicato a chi cerca maggiori prestazion, ed è formato da un motore elettrico da 7.1 kW che può raggiungere i 100 km/h e dispone di un’autonomia di 120 km circa. Il motore è montato nel mozzo ruota, ed è alimentato da un batteria agli ioni di litio con un tempo di ricarica di 2 ore.

Il Gem 2.0, invece, 85 kg, ed è adatto alla vita urbana, con una potenza è di 3.6 kW che consente di raggiungere i 65 km/h con un’autonomia di circa 110 km  e 2 ore come tempi di ricarica. Per il moneto però si conoscono solo le caratteristiche tecniche e strutturali e non i prezzi di listino.

Hybrid Sirio 50 cc a 29450 euro

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Duemilanovecentocinquanta euro, questo il prezzo dello scooter ibrido dell’Aspes. Si chiama Sirio Hybrid 50 cc con due motorizzazioni, una termica e una elettrica, che possono essere usate in modalità combinata o esclusiva.

Il tutto grazie ad un selettore inserito sul manubrio che permette di scegliere se viaggiare con il tradizionale motore a scoppio, che durante la marcia ricarica le batterie, o in modalità mista, che consente di viaggiare in elettrico fino a 25 km/h per poi passare al motore termico.

Infine, si può scegliere di affidare la spinta propulsiva esclusivamente al motore “a zero emissioni”. La batteria dello scooter può essere ricaricata anche tramite la normale rete elettrica domestica.

Il Sirio Hybrid è un prodotto cinese , ma con la supervisione italiana in loco, a testimonianza – della qualità . Al momento la rete distributiva Aspes si avvale di tre concessionari: a Roma, Rovigo e Varese. Oltre al Sirio, ci sono anche il Piaggio MP3 ibrido, lo scooter a 3 ruote e doppia propulsione, già in vendita a 9.200 euro.

Tri 280 e il rilancio del marchio Ossa

ossa-moto-logoLa rinascita della casa spagnola Ossa parte dal salone di Milano con il rilancio del marchio off road che negli Anni 60 e 70 ne hanno apprezzato le ottime moto da trial e motoalpinismo. La sua storia inizia nel 1928 correndo più volte la 24 ore di Barcellona.

Un marchio che si è sviluppato poi nel 1971 ed ha ha dominato il Campionato Europeo Trial, poi negli anni 80 la crisi fino alla chiusura definitiva.

Ora però sembra che le cose stiano andando meglio, Ossa tornerà su una moto da trial chiamata TRI 280.

Il merchandising c’è già e un bellissimo sito www.ossafactory.es è finalmente operativo.

Mv Agusta, i modelli del mito (Photogallery)

Mv Agusta

La storia di Mv Agusta è di quelle non semplici, a causa di una serie, continua nel tempo, di consegne e passaggi di proprietà della casa a due ruote.

Si parte con Meccanica Verghera Agusta, in attività dal 1945 al 1977, poi il marchio MV fu ceduto nel 1990 alla Cagiva e nel recente passato (siamo nel 2008) MV Agusta passa al gruppo Harley Davidson.

Fino alla recente volontà di mettere nuovamente sul mercato la marca. In questo travaglio societario, tuttavia, l’azienda non ha mai smesso di produrre modelli di moto da favola e capaci di stimolare l’interesse del popolo, numerosissimo e competente, di centauri.

Nella carrellata di Mv Agusta che proponiamo in calce, è evidente come i segni della storia non abbiano scalfito il mito.