Moto2, Kenny Noyes lo spagnolo d’America che corre per Banderas

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banderasMentre la MotoGP attende i prossimi test in Qatar, la Moto2 si prepara per tornare in pista a Jerez De la Frontera per la seconda volta in questo lunghissimo pre-stagione. Tra i piloti da tenere maggiormente sotto osservazione c’è sicuramente Kenny Noyes, classe ’79, che debutta nel motomondiale con la squadra di Antonio Banderas. Nato a Barcellona, ma con passaporto degli Stati Uniti, Noyes è uno dei piloti che in Spagna hanno iniziato ad amare: sarà il suo spirito iberico, sarà il team dell’attore spagnolo, ma uno dei nuovi volti di Moto2 ha già le idee chiare. “Ho la nazionalità americana, ma sono residente a Barcellona – ci tiene a precisare Noyes –. I miei amici spagnoli mi chiamano ‘americano’, mentre quando vivo in California mi chiamano ‘lo spagnolo’. Sono stato educato con due differenti mentalità: quella spagnola e quella americana”. Adesso corre nella neonata classe del motomondiale, con il patrocinio di Banderas. “Sto studiando i suoi film, ma lo conosco molto bene come attore” ha confessato Noyes che è seguito dal padre, uno che prima di far correre il figlio su un circuito studia il tracciato nei minimi particolari. “Per la prima gara non abbiamo intenzione di puntare al massimo. La moto va bene, però abbiamo tutti gli stessi motori e quindi è difficile dire come finirà in Qatar – ha proseguito il pilota ispanico-americano –. Ci sono molti piloti che arriveranno al primo appuntamento in gran forma: io conosco il circuito perché ci sono stato 15 volte con una moto di serie per effettuare delle prove per una rivista”. Un pilota-giornalista? “Ho un paio di amici che fanno i test per la stampa e ogni tanto mi chiedono di dare loro una mano” ride Noyes. Intanto, però, il Qatar sarà solo la prima tappa di un lungo mondiale che si annuncia ricco di sorprese, soprattutto per la novità della 600cc, piuttosto differente dalla 250cc: “Con la Moto2 è necessario frenare poco e tardi, per riuscire ad entrare veloci in curva per poi aprire subito il gas in uscita. Il motore è perfetto, ma non spettacolare e l’unica differenza con le moto di prima è il freno motore, quello della Moto2 è nettamente superiore”.

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