MotoGp Laguna Seca, Lorenzo in pole ma rischio ritiro (brutta caduta). Per Valentino Rossi circuito stregato

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lorenzo

1 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team 1.21.678
2 Valentino Rossi ITA Fiat Yamaha Team 1.21.845
3 Casey Stoner AUS Ducati Marlboro Team 1.21.910
4 Dani Pedrosa SPA Repsol Honda 1.22.113
5 Andrea Dovizioso ITA Repsol Honda 1.22.135
6 Toni Elias SPA San Carlo Honda Gresini 1.22.146
7 Colin Edwards UNI Monster Yamaha Tech 3 1.22.490
8 Nicky Hayden UNI Ducati Marlboro Team 1.22.540
9 Chris Vermeulen AUS Rizla Suzuki MotoGP 1.22.633
10 Loris Capirossi ITA Rizla Suzuki MotoGP 1.22.662
11 Marco Melandri ITA Hayate Racing Team 1.22.842
12 Alex De Angelis SAN San Carlo Honda Gresini 1.23.004
13 Sete Gibernau SPA Guinea Ecuatorial Team 1.23.106
14 Randy De Puniet FRA LCR Honda MotoGP 1.23.147
15 James Toseland ING Monster Yamaha Tech 3 1.23.390

Nulla da fare. A questo punto, viene da dire che la maledizione di Laguna Seca si abbatte su Valentino Rossi in maniera incontrovertibile. Il destino dice che per Rossi la pole position sul circuito americano proprio non deve essere.

Nonostante avesse dominato nelle libere del venerdì (sera in Italia), il Dottore non è riuscito a bissare il bel giro effettuato nell’ultima delle possibilità avute il giorno che precede le qualifiche e si è dovuto accontentare di partire dal secondo posto.

La parte del leone l’ha fatta il compagno di squadra, nonchè principèale avversario per la conquista del tittolo mondiale, Jorge Lorenzo che, in sella alla sua Yamaha, ha lasciato tutti dietro. Il tempo dello spagnolo è stato di 1’21.678, meglio di quasi due decimi rispetto al 46Yamaha. Va tuttavia annotato il fatto che Jorge Lorenzo, protagonista di due rovinose cadute, potrebbe essere in forse fino ai minuti che precedono il Gp: pare che gli acciacchi rimediati non siano affatto di lieve entità.

Ancora terzo (e a questo punto il tre, per l’australiano, sta diventando un numero cui gli tocca abituarsi) Casey Stoner, che ha tuttavia mostrato segnali di ripresa rispetto alle ultime prestazioni girando con tempi non così negativi (il suo distacco da Lorenzo è di meno di tre decimi, meno di un decimo la distanza che lo separa dal pesarese). Torna a spron battuto anche Dani Pedrosa, che ha strappato il quarto posto al compagnio di scuderia della Repsol Honda, Andrea Dovizioso.

A seguire, gli outsider Toni Elias e Colin Edwards, che si piazzano davanti al redivivo Nicky Hayden. Riesce a entrare nella top ten pure Loris Capirossi, a cui riesce di fare un pelino meglio di Marco Melandri (undicesima piazza per il centauro dell’Hayate Racing Team). A questo punto, il Gran Premio si fa particolarmente interessante anche se l’immaginazione ci porta a dire in maniera quasi certa che assisteremo al solito duello a tre, nel quale il meno avvantaggiato pare essere proprio Stoner, a meno che la carica di rivalsa e la voglia di riscatto del pilota Ducati non sia tale da consentirgli di giocarsela con quei due satanassi là davanti.

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