MotoGp, le pagelle del Gran Premio del Portogallo

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Ecco le pagelle dei protagonisti del Gran Premio del Portogallo.

Daniel Pedrosa e Team Repsol 10 – Il voto più alto spetta di diritto al piccolo pilota spagnolo: Dani rientrava dopo aver subito il secondo intervento alla spalla (durante la gara, lo spagnolo ha spesso mosso il braccio dolorante per riattivare la circolazione). Nonostante tutto ciò però, resiste tenendo il ritmo del velocissimo Lorenzo e alla fine, quando intuisce la minima defaillance del connazionale, lo passa e scappa via verso la vittoria. Una gara praticaemnte perfetta. Perfetta anche per il suo team, l’Honda HRC, che piazza tre piloti nei primi quattro. Un gran bel risultato.

Jorge Lorenzo 8 – Bravissimo fino al quart’ultimo giro, gira forte mantenendo sempre la testa della corsa. Poi però si appanna improvvisamente e lascia passare Pedrosa. Gli fa i complimenti, ma secondo il campione del mondo Dani, essendo stato sempre dietro per tutto il tempo, era più fresco di lui. Non considerando però le condizioni fisiche precarie dell’avversario…

Andrea Dovizioso 7,5 – E’ bravo nel restare incollato a Rossi per tutto il tempo, senza farlo andare via ogni qual volta il Dottore ci prova. Il suo sorpasso quasi al fotofinish è invece una vera perla che porta tanti punti alla sua squadra. Mostra di essere cinico, con buone capacità tattiche e nessun timore reverenziale.

Casey Stoner 6,5 – Gira da solo per tutta la gara al terzo posto senza perdere terreno dai primi e senza farsi raggiungere dagli altri. Ma farsi condizionare dalla caduta di Simoncelli è un errore grave. Il pilota Honda poteva e doveva provare a dare qualcosa di più, ma lui si accontenta senza prendere rischi.

Valentino Rossi 6 – La spalla gli fa male, la moto non aveva un settaggio ottimale. Nonostante ciò rimonta dal nono posto al quarto all’inizio della corsa e lì resta a lungo, prima che Dovi lo bruci sul traguardo.

Marco Simoncelli 4 – L’ha dichiarato anche lui: “Errore mio“. Sbaglia completamente un ingresso in curva e si stende da solo, giocandosi al primo giro la possibilità di ottenere un risultato importante per la sua carriera e la stagione.

Ben Spies sv – E’ vero, cade da solo. Ma a sua discolpa bisogna dire che la sua moto funziona a singhiozzo dal’inizio. Decisamente incolpevole.

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