1 Jorge Lorenzo SPA Yamaha 1:36.214
2 Valentino Rossi ITA Yamaha 0.260
3 Casey Stoner AUS Ducati 0.314
4 Daniel Pedrosa SPA Honda 0.488
5 Colin Edwards USA Yamaha 0.928
6 Randy De Puniet FRA Honda 1.234
7 Loris Capirossi ITA Suzuki 1.275
8 Andrea Dovizioso ITA Honda 1.327
9 Nicky Hayden USA Ducati 1.440
10 Mika Kallio FIN Ducati 1.599
Jorge Lorenzo, stavolta, ce l’ha fatta e all’Estoril partirà davanti a tutti dopo una sessione di qualifiche nel corso della quale allo spagnolo è riuscito di ripetere le belle libere del venerdì e del sabato. Solo secondo, ma bene anche lui, Valentino Rossi, le cui sensazioni – rispetto alla moto e al circuito – sono assolutamente positive. Il buon Casey Stoner riparte dalla terza piazza, riuscendo a stare davanti a un Dani Pedrosa che in qualifica non è stato brillante come suo solito.
Colpisce, di tutti, una riflessione: il 22enne Lorenzo, ora si può dire, pare aver finalmente trovato un equilibrio mentale e una freddezza in grado di renderlo competitivo nei momenti cruciali. Pare maturato rispetto a qualche gara fa: veloce lo è sempre stato ma ora sa controllarsi, sa gestire se stesso e la moto in maniera più sicura. Questo per dire che avere quale maestro un certo Valentino Rossi ed essere ancora tanto giovane, significa avere davanti una carriera spaventosa. Potenzialmente, gli può riuscire di tutto. A
lle spalle di Pedrosa, il terzetto rappresentato da Colin Edwards, Randy De Puniet e Loris Capirossi. Solo ottavo Andrea Dovizioso. Gioia per Lorenzo:
“Era un bel po’ che non facevo una pole: il giro secco era sempre stato uno dei miei punti forti ma ultimamente non era mai stato molto competitivo con le morbide. In ogni caso devo dire che questo fine settimana le cose stanno procedendo molto bene e il setup con entrambi i tipi di gomma è molto buono. Oggi ho potuto uscire e fare subito dei giri molto veloci. Domani sarà un altro giorno e tutti gli avversari saranno al massimo. Spingerò al limite e vedremo che accadrà”.
Per Vale, a cui il secondo posto in gara potrebbe fare più che comodo (ma non ammetterà mai di accettare anche la seconda piazza) c’è tempo di sperimentare nel corso del warm up:
“Abbiamo migliorato molto rispetto a ieri e migliorato tanto i problemi che avevamo in frenata, tutto sommato è andata bene. Ci manca un po’ di trazione in uscita dalle curve lente e perdiamo un po’ di tempo anche al tornantino in salita. Non siamo lontani ma dobbiamo studiare i dati per migliorare un altro po’ in vista della gara. Domani 28 giri saranno una bella battaglia. Ma siamo pronti”.