Harley-Davidson, i nuovi accessori

Harley-DavidsonLa Harley-Davidson propone la sua nuova linea di accessori, si chiama Silencer, ed è caratterizzata da diversi oggetti utili per migliorare la vostra moto. Si parte dalla pedana e leva del cambio in modelli XL883L, XL883N, XL1200N prodotti dal 2007 in poi e XR dall’anno successivo, con un prezzo di 99 euro + la leva del cambio che costa 24 euro.

Il pedale del freno invece ha un costo diverso, 37 euro, è facile da dover installare ed è di piccole dimensioni. L’accessorio presenta placcatura in nichel e fori, ed è adatto ai modelli FX Softail prodotti dal 1984 in poi e ai modelli Dyna dal 1993 dotati di pedane avanzate.

Infine, delle comode manopole da 1.4” di diametro (che si montano senza colla), dal prezzo di 99 euro + Iva e sono facili eventualmente anche da rimuovere. Sono adatte ai modelli VRSC, XL, XR, Dyna, Softail prodotti dal 1996 e Touring dal ‘1996 al 2007.

Aprilia RSV4 R la moto di Biaggi in vendita a 16 mila euro (Photogallery)

Aprilia RSV4 RL’Aprilia mette in vendita al prezzo di 16 mila euro la RSV4 R, versione del bolide che ha portato al successo il centauro nostrano Max Biaggi (Superbike, il romano ha vissuto un’annata non del tutto soddisfacente riuscendo comunque a togliersi più di un vezzo e chiudendo nel modo migliore il 2009. ttime le premesse per il campionato 2010 nel corso del quale il neo papà ha annunciato di poter lottare per il titolo).

Aprilia RSV4 R è una moto da corsa che arriva alla strada con un misto di potenza ed equilibrio dinamico, tipico dei più sofisticati mezzi da competizione. E’ potente ma al contempo accessibile e semplice da usare. Questo in sintesi il giudizio rilasciato dai costruttori.

Yamaha Majesty 400cc con nuovo sistema di trasmissione (Photogallery)

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Elegante, comodo e veloce, questo è lo scooter della Yamaha Majesty 400 cc. Dal punto di vista tecnico l’aggiornamento più sostanziale è il nuovo sistema di trasmissione.

A cambiare sono l’albero di trasmissione intermedio, l’ingranaggio condotto, la puleggia, la cinghia e la frizione. Il monocilindrico bialbero a iniezione di 395 cc è in grado di erogare 34 CV a 7.000 giri e una coppia massima di 36,3 Nm a 6.000 giri.

Anche il telaio del Majesty è tra i più curati, costruito in alluminio e acciaio, da anni offre stabilità e maneggevolezza anche alle alte velocità. Sotto la sella troviamo due caschi e una catena, mentre gli oggetti più piccoli si possono riporre nei due cassetti, ricavati all’interno della carenatura anteriore. Tra le note negative però troviamo la pedana che si graffia facilmente e con l’acqua diventa scivolosa.

Una forcella da 41 mm con 120 mm di escursione abbinata a una coppia di ammortizzatori regolabili in precarico dalla corsa di 104 mm. L’impianto frenante, che utilizza tre dischi da 267 mm, è tuttavia completato dal sistema ABS: 200 euro di sovrapprezzo e disponibile solo nella colorazione bianca.

BMW F800, enduro stradale a 10 mila euro (Photogallery)

BMW F800

Sembra forse esagerato, ma per poter acquistare la BMW F 800 Gs occorrono ben 10 mila euro. Una enduro stradale aggressiva, con poche carene e tanta meccanica, dal faro asimmetrico al parafango alto. Il motore è il bicilindrico in linea da 800 cc, ma i cui carter sono stati completamente ridisegnati per cambiare l’inclinazione dei cilindri.

Ruota da 21 pollici e cilindri e pistoni sono ora inclinati di 3° rispetto ai 30° della F800 S. Compatta e leggera, pesa 178 kg a secco e con i suoi 85 CV a 7.500 giri con una coppia 83 Nm a 5.750 giri, per 200 orari di velocità massima.

Il forcellone è a doppio braccio e ospita un mono-ammortizzatore privo di leveraggi progressivi, che però adotta il sistema WAD a smorzamento controllato. I freni con un doppio disco anteriore da 300 mm di diametro, e uno posteriore da 265 mm con pinze Brembo, per cui è previsto in optional anche l’impianto ABS.

Kickboxer 2000 cc secondo il designer Ian McElroy (Photogallery)

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Per il momento è soltanto un sogno, ma forse potrebbe diventare realtà. Il designer Ian McElroy della Kickboxer ha immaginato di progettare un motore boxer quattro cilindri della Subaru un 2.000 cc sovralimentato con intercooler capace di 300 cavalli e gestito da un cambio automatico.

Un oggetto che richiama alla memoria un altro concept fuori dal mondo come il Dodge Tomahawk, che addirittura montava il V10 della Viper. La KickBoxer è disegnata con due porcelloni-monobraccio, una sospensione anteriore “tirata” simile a quella della Vyrus e con il doppio intercooler piazzato proprio a fianco del serbatoio.

E’ quasi tutto pronto e basterebbe uno sponsor per far decollare il nuovo progetto. McElroy infatti ha dichiarato che la moto potrebbe funzionare benissimo, basta soltanto un piccolo sforzo delle aziende commerciali per poter essere realmente realizzata.

Betamotor RR 2010 “made in Toscana”

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Betamotor ha deciso di fare il grande salto. Dopo aver tastato il terreno con la moto da trial costruendo il primo motore quattro tempi della sua storia, ha deciso di realizzare in Casa anche il motore delle sue enduro. Così, le RR 2010 saranno totalmente italiane, anzi toscane.

Il primo motore Beta è quindi un monocilindrico 4 tempi, proposto in tre cilindrate adatte sia ai fuoristradisti amatoriali, sia ai “pro”: 400, 450 e 520 cc. Le dimensioni generali del gruppo motore calano rispetto alla precedente unità KTM, oltre al peso medio contenuto in 31,4 kg. La compagnia ha lavorato molto sulla riduzione degli attriti interni e sulla messa a punto di distribuzione e carburazione.

Valentino Rossi post Sepang, l’intervista integrale

rossi-malesia-gallina-vecchiaDopo essersi confermato campione del Mondo di MotoGp nell’anno 2009 grazie al terzo posto di Sepang su circuito Malesiano, Valentino Rossi ha spaziato a 360 gradi rispetto a ciascuna delle tematiche affrontate nel corso dell’anno.

Una sorta di confessione che siamo in grado di proporvi integralmente. Si comincia con una riflessione rispetto ai nove mondiali messi in cantiere:

“Nove campionati del mondo sono un gran risultato, sono felicissimo! Voglio davvero ringraziare tutti, iniziando dagli uomini Yamaha, Furusawa-san, Lin Jarvis, Davide Brivio e tutti i miei ragazzi, Jeremy in particolare. Non ci sarei riuscito senza di lui, è un po’ come se fosse il mio papà delle moto! Devo anche ringraziare la mia famiglia e i miei amici, Stefania, Graziano, Uccio, Albi…sono tantissimi! Tutto il team, Yamaha e Bridgestone; insieme abbiamo fatto un gran lavoro ed è sempre un piacere correre con queste persone”.

Si prosegue con la spiegazione dello scenario scelto dal suo entourage per richiamare il trionfo. La gallina vecchia che fa buon brodo:

Hyosung Aquila Gv 700 e scooter Gem 4.0 e Gem 2.0 al salone di Milano

hyosungMancano circa due settimane al grande evento dell’apertura dell’Eicma, il salone dedicato alle due ruote di Milano, e le case iniziano a far svelare le loro nuove proposte. E’ così anche per la Hyosung, il marchio coreano distribuito dalla Melian Italia, che presenterà la nuova Aquila GV 700 ricca di cromature, con un bicilindrico a V di 90 gradi di 680cc da 66 Cv che andrà ad affiancare gli altri modelli più piccoli della 650. 125-250 cc.

Non solo, la compagnia asiatica ci farà vedere anche i primi scooter elettrici. Gem 4.0 e il Gem 2.0. Il primo dal peso di 170 kg, è dedicato a chi cerca maggiori prestazion, ed è formato da un motore elettrico da 7.1 kW che può raggiungere i 100 km/h e dispone di un’autonomia di 120 km circa. Il motore è montato nel mozzo ruota, ed è alimentato da un batteria agli ioni di litio con un tempo di ricarica di 2 ore.

Il Gem 2.0, invece, 85 kg, ed è adatto alla vita urbana, con una potenza è di 3.6 kW che consente di raggiungere i 65 km/h con un’autonomia di circa 110 km  e 2 ore come tempi di ricarica. Per il moneto però si conoscono solo le caratteristiche tecniche e strutturali e non i prezzi di listino.

La Yamaha Motor Italia si trasferisce in Spagna e manda a casa un terzo degli operai

yamaha-motor-italiaNon solo Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nella conduzione di un Mondiale di MotoGp che tiene con il fiato sospeso milioni di appassionati e che entusiasma col passare del tempo. Yamaha fa  anche assonanza con “mito” ma non allontana news amare. Yamaha, infatti, porta con sè una scia di notizie negative che dispiace mettere in evidenza. La crisi economica si fa sentite anche nel mondo dei motori, ed è notizia fresca quella che la famosa compagnia Yamaha Motor Italia chiude la catena di produzione nella sede di Monza  per trasferirla in Spagna.

Questo significa che un terzo dei 180 dipendenti verrà licenziato e sarà costretto a cercarsi un altro lavoro. A comunicare la notizia è Angelo Caprotti, uno degli addetti alla catena di montaggio:

“Saranno licenziati 67 dipendenti su circa 180 ovvero uno su tre. Chiudendo la produzione, perderanno il posto tutti gli operai e gli impiegati della filiera produttiva. Questo perché la fabbricazione delle moto sarà spostata in un altro posto dell’Europa, cioè la Spagna. Adesso ci stiamo organizzando per capire che contro mosse adottare. Pensiamo di resistere ad oltranza e di piantonare i cancelli dell’azienda perché, si sappia, faremo di tutto per salvare il posto di lavoro. Di tutto. La direzione aziendale ci ha comunicato ufficialmente la chiusura della catena di montaggio, con conseguente licenziamento collettivo di 66 persone con procedura di mobilità. Questi licenziamenti riguarderanno tutti i 47 operai, che resteranno in strada e 19 impiegati del settore commercio”.

Hybrid Sirio 50 cc a 29450 euro

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Duemilanovecentocinquanta euro, questo il prezzo dello scooter ibrido dell’Aspes. Si chiama Sirio Hybrid 50 cc con due motorizzazioni, una termica e una elettrica, che possono essere usate in modalità combinata o esclusiva.

Il tutto grazie ad un selettore inserito sul manubrio che permette di scegliere se viaggiare con il tradizionale motore a scoppio, che durante la marcia ricarica le batterie, o in modalità mista, che consente di viaggiare in elettrico fino a 25 km/h per poi passare al motore termico.

Infine, si può scegliere di affidare la spinta propulsiva esclusivamente al motore “a zero emissioni”. La batteria dello scooter può essere ricaricata anche tramite la normale rete elettrica domestica.

Il Sirio Hybrid è un prodotto cinese , ma con la supervisione italiana in loco, a testimonianza – della qualità . Al momento la rete distributiva Aspes si avvale di tre concessionari: a Roma, Rovigo e Varese. Oltre al Sirio, ci sono anche il Piaggio MP3 ibrido, lo scooter a 3 ruote e doppia propulsione, già in vendita a 9.200 euro.

Tri 280 e il rilancio del marchio Ossa

ossa-moto-logoLa rinascita della casa spagnola Ossa parte dal salone di Milano con il rilancio del marchio off road che negli Anni 60 e 70 ne hanno apprezzato le ottime moto da trial e motoalpinismo. La sua storia inizia nel 1928 correndo più volte la 24 ore di Barcellona.

Un marchio che si è sviluppato poi nel 1971 ed ha ha dominato il Campionato Europeo Trial, poi negli anni 80 la crisi fino alla chiusura definitiva.

Ora però sembra che le cose stiano andando meglio, Ossa tornerà su una moto da trial chiamata TRI 280.

Il merchandising c’è già e un bellissimo sito www.ossafactory.es è finalmente operativo.

Yike Bike la bicicletta elettrica a 3.500 euro

YikeBike

Sta arrivando e sarà il primo modello del 2010. Parliamo della Yike Bike, tutta fatta in carbonio, elettrica e che si ricarica in 30 minuti dal peso di 10 kg. E’ una bicicletta in carbonio che nell’aspetto ricorda i veicoli a pedali della metà dell’Ottocento. Per poterla guidare tocca sedersi sul manubrio per poi lanciarsi sulle strade a una velocità massima di 20 chilometri orari.

L’inventore è il neozelandese Grant Ryan ed ha avuto un bel successo in Europa e Stati Uniti. Basti pensare che quest’anno sono stati venduti 23 milioni di esemplari e i negozi specializzati in “e-bikes” hanno visto aumentare il proprio giro d’affari del 60 per cento. Entrerà sul mercato nel 2010, ma nel 2012 le vendite dovrebbero aumentare .Il prezzo è comunque ancora troppo elevato 3500 euro.

Rossi da grande: Yamaha (2010), poi Ferrari o Ducati (2011)

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Per Valentino Rossi, il riferimento non è più solo Giacomo Agostini ma pare essere sempre più John Surtees il solo pilota di moto diventato campione del Mondo anche in Formula 1 alla guida di una Ferrari. Non è ancora tramontata l’ipotesi suggestiva che Valentino Rossi si metta alla guida di una monoposto della Rossa.

Dopo gli attestati di stima – ennesimi – di Luca Cordero di Montezemolo e dell’entourage del Cavallino dopo la conquista del nono titolo del Mondo, per il nove volte iridato l’agenda continua a essere fitta di appuntamenti e includere imprgni che rimandano tutti alle quattro ruote.

C’è l’ultima gara di MotoGp sul circuito di Valencia (8 novembre), poi a ruota un motocross per beneficenza organizzato dal padre di Valentino, Graziano; il Rally di Monza e l’appuntamento del Messico a marzo. Che c’entra la Rossa in tutto ciò? A fornirci l’assist è proprio papà Graziano che dichiara palesemente:

Mv Agusta, i modelli del mito (Photogallery)

Mv Agusta

La storia di Mv Agusta è di quelle non semplici, a causa di una serie, continua nel tempo, di consegne e passaggi di proprietà della casa a due ruote.

Si parte con Meccanica Verghera Agusta, in attività dal 1945 al 1977, poi il marchio MV fu ceduto nel 1990 alla Cagiva e nel recente passato (siamo nel 2008) MV Agusta passa al gruppo Harley Davidson.

Fino alla recente volontà di mettere nuovamente sul mercato la marca. In questo travaglio societario, tuttavia, l’azienda non ha mai smesso di produrre modelli di moto da favola e capaci di stimolare l’interesse del popolo, numerosissimo e competente, di centauri.

Nella carrellata di Mv Agusta che proponiamo in calce, è evidente come i segni della storia non abbiano scalfito il mito.