MotoGp, Lorenzo avverte Stoner in vista di Misano: “Vogliamo tornare al top”

Dopo il passo falso compiuto nel Gp di Indianapolis, che ha regalato una fetta in più di titolo iridato a Casey Stoner, il Campione del Mondo in carica. lo spagnolo Jorge Lorenzo, prova a rientare in corsa tornando su un circuito che per lui rappresenta un passato ricco di successi: il tracciato di Misano. Il maiorchino in carriera ha sin qui ottenuto tre secondi posti consecutivi nella massima categoria. Quando mancano sei round al termine del Campionato, Lorenzo si trova a 44 punti dal leader della classifica generale Casey Stoner.  “Spero di lasciarmi al più presto l’ultima gara alle spalle. Adesso andiamo diretti a Misano, una pista che mi piace e dove ho vinto e conquistato diversi podi. Con il mio team cercheremo di tornare al top per continuare a lottare in questo finale di Campionato!”. Questi i propositi del campione del mondo in carica in vista del Gp di Misano.

Ma la Yamaha deve pensare anche all’altro pilota, l’americano Ben Spies, che ha lasciato gli Stati Uniti con grandi aspettative dopo la buona gara disputata ad Indy: il texano, al debutto nella MotoGp nella scorsa stagione, dette sfoggio delle sue grandi capacità nella gara dello scorso anno, dove, dopo essere scivolato in decima posizione dopo un solo giro dalla partenza, riuscì a compiere una grande rimonta, che lo portò a chiudere con un onorevole piazzamento finale. Spies conserva un ottimo ricordo di Misano anche per un altro motivo: nel 2009 ottenne una vittoria nel mondiale della Superbike. “È abbastanza faticoso attraversare di nuovo l’Atlantico, ma mi è sempre piaciuto correre a Misano. Sono andanto molto bene nel mio anno di mondiale Superbike e mi ricordo di alcune battaglie interessanti nella mia prima gara MotoGP dello scorso anno. Siamo carichi dopo il podio di Indianapolis, e non vediamo l’ora che arrivi venerdì per scendere di nuovo in pista”.

MotoGp, Stoner su di giri: “Siamo stati semplicemente perfetti”

E’ ovviamente entusiasta Casey Stoner, pilota della Honda, vincitore dell’ultima tappa del motomondiale ad Indianapolis e leader attuale della classifica piloti della MotoGp: “In questo week-end abbiamo trovato una pista difficile. Se non si stava bene sulla linea si rischiava di sbagliare, bisognava essere perfetti e molto precisi“. Una pista dall’asfalto infimo dunque: ad un certo punto, anche l’australiano ha temuto il peggio: “Quando Pedrosa mi ha passato avevo i freni caldi e potevo rovinare la gara perché potevamo toccarci. Dopo la gara è andata bene e ho vinto. La giornata è stata molto calda con la pista scivolosa, ma abbiamo ottenuto comunque un gran risultato“. Dopo l’ennesimo successo stagionale che lo proietta a +44 sull’inseguitore e campione del mondo in carica Lorenzo, in molti si attendono un monologo dell’australiano da qui a fine stagione: a cominciare dal prossimo impegno di Misano: “Ho a disposizione una moto molto buona e competitiva, con la quale mi sento molto a mio agio. A Misano a caccia del poker? Non lo so, sono stato veloce in passato in quel circuito, ma non sapremo fin quando ci arriveremo. E poi Jorge e Dani (Lorenzo e Pedrosa, ndr) sono molto veloci. Aver già vinto tre gare di fila e’ qualcosa di grande e di cui essere grato al team“.

Dopo lo scellerato errore commesso a Brno quando era in testa alla corsa e c’erano molte probabilità che potesse vincere, il pilota spagnolo della Honda, Dani Pedrosa, si é rifatto con il secondo posto di Indy: “E’ stata dura per me perché ieri ho preso un secondo ed ero lontano da Casey. Per me era impossibile vincere ma il secondo posto va bene, e poi non sono arrivato troppo lontano da Stoner. Sono contento, specie dopo la caduta di Brno. Ringrazio la mia squadra e ora penso a Misano“. Anche Pedrosa sottolinea come quella di Indianapolis sia stata una gara molto difficile per tutti i piloti in gara: “E’ stata una gara strana. Un po’ solitaria perché ero secondo da solo ma ho tenuto un buon ritmo“. Il discorso é che Casey appare davvero irraggiungibile, anche per lo stesso Pedrosa, che corre su una moto identica e prova a stargli dietro. “In qualifica, ero ad un secondo da Stoner ed era un po’ strano. Oggi, però, il distacco era solo di 3 decimi. Lui era un pelino più veloce ma spero di fare meglio alla prossima gara. Stoner è un pilota che guida forte sempre, in qualsiansi situazione: freddo o caldo, grip non grip. Dobbiamo imparare questa tecnica e così fare dei buoni risultati. Oggi ho fatto una buona gara, ma già ieri lui aveva un vantaggio dopo le qualifiche“.

Ben Spies, il pilota americano della Yamaha, festeggia un ottimo terzo posto, nonostante abbia qualche rimpianto per la gara: “E’ stata una bella gara da vedere. E’ una di quelle cose che capitano, non sono partito bene. Con Dovizioso non so cosa sia successo, ma le corse sono così. Dopo di che ho fatto un ottimo lavoro, sono riuscito a recuperare“.

MotoGp, Spies e il nuovo motore della Yamaha: “Ad Indy saremo più potenti”

Nel prossimo week end si correrà il Gran Premio di Indianapolis e il pilota americano della Yamaha Ben Spies, ha dichiarato che correrà con un motore Yamaha più potente nell’appuntamento americano, in quella che é la seconda delle due gare americane in calendario nella stagione della MotoGP. Spies, come la gran parte dei piloti, ha infatti iniziato a collaudare il motore evoluto per la prima volta durante i test di Brno, in vista della prossima stagione. Tutto questo, nonostante il pilota americano abbia un braccio sinistro dolorante ed indebolito a causa di un nervo schiacciato. Il nuovo propulsore giunge a metà della stagione, e potrebbe rivelarsi un asso nella manica importante per la casa giapponese, in quanto la Yamaha M1 ha sempre pagato dazio in termini di potenza nei confronti della rivale Honda nelle gare fin qui disputate. Il nuovo pacchetto, fornirà più coppia a tutti i regimi, e potrebbe regalare a Jorge Lorenzo i mezzi per competere con il rivale Stoner per la vittoria del titolo finale. E i primi risultati sono stati alquanto positivi, visto che lo stesso Spies a Brno è andato mezzo secondo più veloce del suo miglior giro di gara, utilizzando le nuove specifiche del motore. “Certo ogni pilota vorrebbe sempre più potenza e si tratta di un grande passo avanti, c’è un incremento delle prestazioni“, ha dichiarato Spies. “Grazie a questo miglioramento abbiamo fiducia per Indy e il resto della stagione. I motori da 800 esistono da un sacco di anni e stanno per uscire di scena il prossimo anno sostituito da quelli da 1000cc. Forse possiamo tirare fuori ancora un po’ di potenziale da essi prima della fine della stagione“.
Come detto, il 27enne texano deve risolvere i problemi ad un braccio: per questo sarà oggetto di ulteriori trattamenti di fisioterapia nei prossimi giorni, nel tentativo di presentarsi nella forma migliore per la gara di domenica prossima. “Da un punto di vista fisico ho solo bisogno di un sacco di fisio, non c’è nulla di danneggiato, è solo un nervo intrappolato tra due ossa e ora so quanto mi può influenzare“, ha continuato Spies. “Col riposo la situazione è un po’ migliorata ma farò prima della gara alcune scansioni per vedere se tutto è ok e spero di essere in piena forma a Indy“, ha concluso l’americano.

MotoGp, la Yamaha verso Laguna Seca con la livrea biancorossa

Anche per il team Yamaha Factory Racing, quello di Laguna Seca sarà un gran premio speciale: il team infatti, vestirà di nuovo la speciale livrea rossa e bianca YZR-M1 WGP50th Anniversary Edition già “indossata” ad Assen, dove Ben Spies centrò la sua prima vittoria in carriera nella MotoGp. Tra l’altro, la gara dell’anno scorso, vide il trionfo di Jorge Lorenzo, che ottenne la pole position per ottenere poi la prima vittoria sul circuito americano, la sesta di una stagione 2010 da dominatore assoluto. Il suo attuale compagno di squadra Ben Spies ha invece vinto tre gare AMA a Laguna e l’anno arrivò sesto nel primo gran premio nella classe regina.

Questo il pensiero di Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing: “In questo momento siamo molto forti e abbiamo fatto grandi cose sia al Mugello che al Sachsenring: l’obiettivo del prossimo weekend sarà quindi quello di continuare a ridurre il nostro gap da Stoner. Ho bei ricordi legati a Laguna: la bella vittoria dello scorso anno e anche quanto accaduto nel 2009 quando ottenni la pole position nonostante una brutta caduta nelle qualifiche e riuscì anche a salire sul podio. Laguna Seca è incredibile e l’atmosfera che circonda la pista è fantastica, e a tutto ciò bisogna aggiungere il ‘cavatappi’ che penso sia la miglior curva di tutto il Campionato. Non vedo l’ora di tornare in sella alla mia M1 per continuare la lotta per il titolo!”

Ben Spies, Yamaha Factory Racing: “È sempre bello correre davanti al proprio pubblico e sarà anche un’occasione importante per Yamaha che vestirà ancora con i colori del 50° anniversario. Ad Assen mi hanno portato fortuna e spero che possano portarmela anche davanti ai miei familiari, ai miei amici e a tutti i tifosi. Quando correvo nel Campionato AMA ho ottenuto buoni risultati e proprio per questo adoro il circuito di Laguna Seca. Sarà un weekend impegnativo ma allo stesso tempo divertente: non vedo l’ora di scendere in pista”.

MotoGp, Spies alla caccia di un nuovo successo al Sachsenring

Il campione del mondo della Superbike 2009, l’americano della Yamaha, Ben Spies, proverà ad ottenere un nuovo importante risultato al Gran Premio di Germania, nona tappa del Motomondiale 2011, cercando di bissare il successo ottenuto sul circuito di Assen e che gli é valsa la prima vittoria in carriera nella MotoGp. ‘Wonder Ben’ smania dalla voglia di tornare a correre in terra tedesca per poi volare alla volta del tracciato amico e delle curve del Cavatappi di Laguna Seca: “siamo in buona forma in questo momento con la squadra, la moto va davvero bene, sono fiducioso e i risultati lo stanno dimostrando. Naturalmente poi andremo nella mia gara di casa negli Stati Uniti e avrò di nuovo i colori rosso e bianco”.

MotoGp, la Yamaha e Ben Spies prolungano il contratto di un anno

Il primo team a smuovere le acque sul mercato piloti è stata la Yamaha, che ha deciso di prolungare il contratto di Ben Spies. Dunque ‘Texas Terror’ vestirà i colori della casa di Iwata anche nel 2012, dove affiancherà la confermatissima prima guida Lorenzo. Il pilota di Memphis quest’anno ha sin qui raccolto 2 sesti posti, con due gare non concluse e in ultimo un ottimo terzo posto in Catalogna. Ben Spies si é detto soddisfatto delle scelta fatta ed è felice di proseguire il suo rapporto con un Team che ha sempre avuto fiducia in lui, portandolo dalla Superbike (campione del mondo nel 2009) , fino ad arrivare alla Moto GP. “Sono molto soddisfatto e grato alla Yamaha – dice il pilota statunitense -, che mi ha dato l’opportunità di correre e vincere in Superbike ed ora di prendere parte alla MotoGP“.

Spies, la Yamaha, Honda e il mondiale 2011: il texano si racconta

Silverstone e Ben Spies sono un connubio solido, lo ha testimoniato la gara del 2010 quando la MotoGP dovette prendere coscienza del fenomeno texano, riuscito nell’occasione a conquistare il suo primo podio nella classe regina con la Yamaha YZR-M1. L’americano gareggiava allora per il Team Yamaha Tech3, evidentemente meno competitivo di quello ufficiale del quale fa parte attualmente. Il compagno di scuderia di Jorge Lorenzo, dopo un avvio di stagione non particolarmente brillante, ha potuto riassaporare, in Catalogna, le emozioni del podio, condiviso proprio con il campione del mondo. In vista della gara nel Regno Unito per il 12 giugno, Spies si mostra già concentrato e voglioso di dare un seguito ai risultati recenti:

MotoGp, Lorenzo arriva all’Estoril con tanta voglia di vincere

Jorge Lorenzo si affaccia al week end che porta al Gp del Portogallo sul circuito di Estoril, con il chiaro obiettivo di aumentare il proprio vantaggio in classifica generale piloti, che è al momento di appena nove punti. Il bilancio del pilota maiorchino sul tracciato portoghese è alquanto impressionante: tre pole position consecutive, detentore assoluto dei giri veloci in gara e, come ciliegina sulla torta, tre vittorie negli ultimi tre anni, fin da quando fece il suo esordio in MotoGP. Lo scorso anno, tra l’altro, Jorge arrivò in Portogallo già con indosso la corona di campione del mondo poichè il calendario della stagione 2010 prevedeva l’appuntamento di Estoril solo alla penultima gara della stagione. E fu proprio in Portogallo che Lorenzo e il suo ex compagno di squadra Valentino Rossi, regalarono aall Yamaha i titoli mondiali di Team e Costruttori per la terza volta consecutiva. Lorenzo ha il morale a mille grazie anche alla bella prestazione di Jerez de la Frontera dove, davanti al proprio pubblico e in condizioni di asfalto precarie, ha ottenuto la prima vittoria della stagione. “Questa settimana saremo in Portogallo, un Paese al quale mi legano ricordi bellissimi! Ad Estoril ho ottenuto la mia prima vittoria in MotoGP nel 2008 e poi mi sono ripetuto anche nelle due stagioni successive”. “Questa pista – ha continuato il pilota – rappresenta il mio talismano e “l’astronauta” ci torna sempre volentieri! Mi sono allenato duramente per un mese intero e spero che questo mi aiuti ad essere in perfetta forma per questa gara. Siamo in testa alla classifica, è vero, ma è anche vero che siamo solo all’inizio del campionato. Dopo la gara ci fermeremo a Estoril per una giornata di test e potremo provare un bel po’ di cose per il set-up futuro della mia M1“, ha dichiarato Jorge Lorenzo.

Il suo attuale compagno di squadra, Ben Spies, invece, arriva in Portogallo dopo le ultime quattro settimane trascorse negli Stati Uniti, dove ha preparato nei minimi dettagli la gara di Estoril. “Anche se ho avuto l’opportunità di tornare a casa in Texas e rilassarmi, questa pausa è stata sin troppo lunga per me. A Jerez la squadra aveva lavorato veramente bene e mi aveva consegnato una moto perfetta, così competitiva che siamo arrivati a due passi dal podio. L’anno scorso qui a Estoril partii bene ma non riuscii a prendere parte alla gara. Ora non vedo l’ora che sia venerdì per iniziare le prove e vedere cosa riusciremo a fare quest’anno” ha dichiarato Spies.

MotoGp, Spies a Valencia nonostante l’infortunio alla spalla

Dopo la caduta patita nel corso del giro di ricognizione all’Estoril, Ben Spies ha peggiorato la sua situazione per l’infortunio alla caviglia sinistra, con cui già convive dal GP di Francia. Il pilota americano del team Tech 3 stringerà dunque i denti per guidare nel prossimo weekend a Valencia. L’obiettivo di Texas Terror sono soprattutto i test che si terranno dopo la gara sul “Ricardo Tormo” in cui darà inizio alla sua avventura con il team ufficiale Yamaha. “Mi sono fatto male alla caviglia ed è piuttosto doloroso – ha detto il “rookie of the year – Dovrò fare degli accertamenti una volta in Spagna, ma la mia intenzione è di correre a Valencia e fare anche i test”. Il team Tech 3 ha inoltre confermato che utilizzerà Colin Edwards come tester estemporaneo per la Moto2 a Valencia, e ha confermato di aver ingaggiato l’inglese Bradley Smith e il francese Mike Di Meglio per la sua squadra.

MotoGp, Ben Spies ha fiducia per la gara: “Posso lottare per il podio”

Ben Spies a Phillip Island partirà per la terza volta in stagione dalla prima fila della griglia MotoGP e domani attaccherà per provare ad ottenere il terzo podio della sua annata d’esordio nella massima categoria. “Sono molto felice di questa prima fila, magari un po’ sorpreso. Ero veramente soddisfatto del mio ritmo di gara e dei primi giri veloci della sessione, ma quando ho provato a spingere un po’ di più la pioggia sul mio visore non mi ha permesso di farlo“. “Non ho voluto correre rischi anche perché sapevo di essere vicino alla prima fila. I miei tempi di qualifica sono buoni per la gara di domani e non posso che essere contento. Sono fiducioso perché ho chiuso la sessione senza pensare di aver fatto grandi cose“. Sulla gara di domani ha aggiunto: “Se riusciamo a fare bene e la moto lavora come deve, allora forse posso lottare per il podio. Ho i tempi per riuscirci, ma devo trovare il modo di far andare meglio la moto negli ultimi dieci giri di gara“.

Moto Gp, ad Indianapolis Pedrosa c’é: “Grazie a tutta la squadra”. Spies strafelice, Lorenzo e Rossi stremati al traguardo

Oggi è stata una gara molto dura, con un caldo così” il principale pensiero di Dani Pedrosa che ha vinto dominando la gara di Indy, anche grazie alla scelta di montare le gomme “hard”. “Le Yamaha andavano con la gomma più morbida ed io pensavo avessero qualcosa in più e ho dato il massimo e sono riuscito a vincere prendendomi anche una rivincita sulla corsa della scorsa stagione. Un grazie a tutta la squadra” conclude lo spagnolo della Repsol Honda Hrc. Alle sue spalle si è piazzato l’eroe di casa, Ben Spies, l’anno scorso dominatore in Superbike. Lo statunitense della Monster Yamaha Tech3, alla sua prima stagione nella classe regina è soddisfatto. “Sono al primo anno e tutto è andato molto bene. Sono secondo davanti ai miei, agli amici al mio pubblico. Sono stato anche al comando e questa è un grande soddisfazione. Sono molto felice“.

Sono veramente stanco, la gara è stata molto dura“. Jorge Lorenzo appare visibilmente provato ai microfoni di Mediaset dopo il Gp di Indianapolis. Lo spagnolo, giunto terzo con la sua Yamaha, spiega: “Tutti oggi sono molto stanchi, ma io non ho mangiato molto e questo mi ha fatto stancare tanto. Poi avevo un problema davanti, sono andato molto piano, era impossibile fermare Pedrosa e Spies. Questa resta una grande stagione, sono soddisfatto, ma oggi non posso essere felice“.

Valentino Rossi è stanco ma comunque soddisfatto del quarto posto ottenuto ad Indy. “E’ stata una gara abbastanza positiva per me: sono riuscito a girare come Lorenzo e Spies, poi sono tornato a guidare abbastanza bene, tornando a mettere la moto come piace a noi“, spiega il pesarese della Fiat Yamaha. “Ho fatto un pò di fatica nei primi giri come mi capita nelle ultime gare, poi nella fase centrale sono andato molto forte e di questo sono contento, perchè a Laguna Seca e Brno, invece, ero lontano dai primi, ma alla fine non avevo più ‘benzina’. Ho fatto fatica e ho dovuto mollare quando ho visto S.Pietro tra la curva 2 e 3 ho dovuto mollare. Un pò come Fantozzi nella partita di calcio” aggiunge sorridendo Rossi ai microfoni di Italia. “Oggi c’era un grande calore che arrivava anche dalla frizione: ho tutti i piedi rossi. Alla fine gli stivali si erano quasi squagliati” rivela Valentino che, ancora, non è ovviamente al massimo della sua forma. “Devo lavorare. Faccio fatica. Non sono al 100%, ma la cosa positiva è che ce l’ho fatta per una parte della gara. In questo periodo mi sono allenato, ma mi sono concentrato sulla gamba e sulla spalla, ora ho bisogno di fare un pò di fiato” ammette alla fine.

Moto Gp, Indianapolis: Pedrosa trionfa e mantiene aperto il discorso Mondiale. Spies secondo, Lorenzo terzo

Lo spagnolo Dani Pedrosa non vuole ancora arrendersi a consegnare il titolo allo spagnolo Lorenzo. E così il pilota della Honda festeggia il terzo successo stagionale, imponendosi nella undicesima gara della MotoGP sul circuito di Indianapolis: lo spagnolo della Honda ha preceduto sul traguardo le Yamaha dello statunitense Spies e Lorenzo, il leader del Mondiale, che ha dovuto così cedere 9 punti al suo rivale diretto. Ora la classifica vede Lorenzo con un ampio margine di 68 punti su Pedrosa, che però ha dimostrato di poter rendere la vita difficile a Jorge fino alla fine del campionato.

Al via scatta molto bene Spies dalla pole, la prima in carriera per lui, seguito da Dovizioso, Hayden, Pedrosa, Lorenzo e Rossi ed è un inizio che entusiasma il pubblico statunitense, che festeggia due dei suoi beniamini nelle prime tre posizioni. Ma la festa dura troppo poco, visto che Hayden è presto scavalcato da Pedrosa e Lorenzo che si lanciano all’inseguimento di Spies, mentre Melandri, buon settimo fin lì, cade rovinosamente. Il texano della Yamaha fa quello che può, ma al giro viene “sverniciato” in rettilineo da Pedrosa, che si porta così al comando e allunga con un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri piloti in gara. Alle sua spalle, Lorenzo passa in staccata Dovizioso, che poi si vede costretto a cedere il passo anche a Valentino. Pedrosa quando è nelle condizioni di esprimersi al meglio, con una moto impeccabile, non teme avversari e impone alla gara un ritmo impossibile: una vittoria che ha dunque il suo tipico marchio di fabbrica. Spies può comunque festeggiare il contratto ufficiale Yamaha con il secondo posto, il suo migliore risultato in MotoGP e Lorenzo, alla fine stremato, anche se per la prima volta in stagione, non finisce né primo, né secondo, blinda il suo vantaggio nel Mondiale e per una volta, saggiamente, si accontenta.

Rossi dopo le tre scivolate nel week-end, l’ultima nel warm up del mattino, chiude al 4° posto, in una gara resa per le sua condizioni ancora più difficile dal grandissimo caldo36° di temperatura -, che hanno inciso sul rendimento di tutti. Da metà gara in poi Valentino ha alzato il ritmo, andandosi a prendere un piazzamento che lo avvicina in classifica a un deludente Stoner, ancora una volta caduto nelle fasi iniziali. Prossima gara, domenica 5 settembre a Misano.

L’ordine di arrivo: 1. Pedrosa (Honda), 2. Spies (Yamaha), 3. Lorenzo (Yamaha), 4. Rossi (Yamaha), 5. Dovizioso (Honda), 6. Hayden (Ducati), 7. Simoncelli (Honda).

La classifica: Lorenzo p. 251, 2. Pedrosa 183, 3. Dovizioso 126, 4. Stoner 119, 5. Rossi 114. 6. Spies 110. 7. Hayden 109.

MotoGp Indianapolis: Pedrosa detta legge

Dani Pedrosa trionfa a Indianapolis, vanificando le attese del pubblico locale, desideroso di vedere sfrecciare i centauri di casa, Ben Spies e Nicky Hayden.

In realtà, Spies aveva illuso parecchio, con una partenza a razzo che sembrava lanciarlo come un proiettile verso la vittoria ma ha subito il ritorno della furia spagnola che, in sella a una Honda perfetta (va detto che è stato impeccabile anche Pedrosa, non sempre capace di conservare concentrazione per un gran premio intero), ne aveva più di tutti. A suon di giri record e di distacchi abissali su chi gli stava dietro, Pedrosa ha tagliato il traguardo con più di tre secondi su Spies, che diventano sei sul terzo, il leader del mondiale Jorge Lorenzo.

Valentino Rossi non è riuscito a fare meglio del quarto posto ma, di questi tempi, meglio accontentarsi. Non è un periodo felice per il tavulliano, incappato in una caduta nel corso delle ultime prove ma sempre capace di sdrammatizzare: “Sono un pilota giovane, si vede che devo fare esperienza, non so da quanto non cadevo così tanto, credo dal 1996…”.

Motomondiale, ad Indianapolis Spies in pole nella Moto Gp. Simon davanti a tutti in Moto2, Marquez nella 125cc. Nwl Warm-up brillano Lorenzo, Iannone e Marquez

Ben Spies ha piazzato a sorpresa il miglior tempo nelle qualifiche a Indianapolis davanti a Lorenzo nella Moto Gp: miglior modo per festeggiare il passaggio nel team ufficiale della Yamaha nella prossima stagione proprio non c’era per il pilota statunitense. Stoner, dominatore assoluto nelle libere del venerdì e del sabato è finito sesto, terza fila, invece, per Valentino Rossi. Nella 125cc Marquez regola il connazionale Nico Terol, mentre nella Moto2 la pole è di Simon.

Jorge Lorenzo (Yamaha), leader attuale del mondiale della Motogp, è stato il più veloce nel warm-up del Gp di Indianapolis con il tempo 1.40.482. E’ invece finito a terra, per la terza volta in questo week end, Valentino Rossi (Yamaha), tradito dall’anteriore della sua moto: un segnale non proprio ben augurante in vista del Gran Premio di questa sera. Rossi ha chiuso con il sesto tempo, staccato da Lorenzo di 0,419”. Secondo tempo per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), poi l’americano Ben Spies (Yamaha), quarto l’australiano Casey Stoner (Ducati). Quinto tempo per Andrea Dovizioso (Honda) a 0,401s da Lorenzo, nono Marco Melandri (Honda), 14/o Marco Simoncelli (Honda), 17/o Loris Capirossi (Suzuki).

Risorge il nostro Andrea Iannone (SpeedUp), che ieri era caduto procurandosi una forte contusione al piede sinistro, mentre oggi ha chiuso al primo posto il warm up del Gp di Indianapolis Moto2 con il tempo 1’45″720. L’abruzzese ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Julian Simon (Suter), l’inglese Scott Redding (Suter) e il romano Simone Corsi (Motobi). Undicesimo è giunto il napoletano Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 15/° ha chiuso Claudio Corti (Suter) alle spalle dell’attuale leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki).

Nemmeno le briciole agli avversari. E’ questo ciò che ha deciso il catalano della Derbi Marc Marquez: attuale leader del Mondiale, dominatore delle prove libere e delle qualifiche con relativa pole conquistata, è stato il più veloce anche nel turno di prove pre-gara della classe 125 con il tempo di 1’48″352. Alle spalle di Marquez, l’inglese Bradley Smith (Aprilia), poi l’altro iberico Nico Terol (Aprilia), mentre Luois Salom (Aprilia) ha chiuso in quarta posizione. Il migliore degli italiani è stato Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che ha chiuso in 14/a piazza.