Moto GP, Lorenzo ha le idee chiare. “Arrivare a Valencia col titolo conquistato”. E intanto attacca Rossi: “Mi ha deluso dal lato umano”

Dopo la pausa, il Motomondiale torna ad occupare l’interesse di tutti gli appassionati sportivi. E a tenere banco è ancora una volta l’infinito duello tutto interno alla Yamaha. Il leader della classifica iridata MotoGP, Jorge Lorenzo ha espresso il desiderio durante un’intervista televisiva, che gli piacerebbe diventare campione del mondo ad Aragon, nel Gran Premio che si svolgerà il prossimo 19 settembre. Il pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha, sa bene che si tratta di un’impresa quasi impossibile e allora, intervistato dal programma di TVE ‘Paddock GP’, ha detto di voler arrivare al Gran Premio di Valencia con il titolo di campione in tasca, teatro dell’ultima gara della stagione in corso che gli ha permesso di accumulare nelle prime dieci gare, ben 77 punti di vantaggio sul secondo in classifica, il connazionale della Honda Dani Pedrosa.

Con sette vittorie e tre secondi posti, il maiorchino infatti, diventa insieme a Mick Doohan e Giacomo Agostini, il terzo pilota nella storia del motociclismo ad aver completato le prime dieci gare della stagione, senza andare mai oltre la seconda posizione.

Super Lorenzo, durante una recente intervista televisiva, ha dunque voluto confidare i suoi prossimi sogni iridati: “Vorrei essere campione ad Aragon, ma sarà impossibile, perché ci sono ancora molte gare. Ma spero di vincere prima, così sarò più rilassato e potrò festeggiare a Valencia. Questa fin’ora è stata una stagione incredibile, ben oltre ciò che ho sognato. Pensavo di ottenere una vittoria più dell’anno scorso, ma abbiamo fatto dieci gare e ottenuto sette vittorie. Sarà molto difficile continuare in questa linea nelle ultime otto gare”.

Nei giorni scorsi inoltre il maiorchino aveva riservato parole di certo non al miele al suo compagno di squadra Valentino Rossi, oramai passato alla Ducati, con il quale nella prossima stagione si accenderà un duello che promette scintille. Non mi piace il muro – spiega il maiorchino – Mi sarei aspettato più da Rossi dal lato umano, un maggiore scambio di informazioni tecniche. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perché la mia squadra ha fatto ancora meglio non avendo accesso ai dati delle telemetrie. Non mi sono mai sentito nervoso per l’idea di combattere contro Rossi. Sapevo che dovevo imparare, migliorare e lavorare duramente. Ho visto gare in TV da quando avevo 10 anni e ho imparato qualcosa dai piloti in ogni classe. Da Valentino ho imparato a gestire la gara”.

Difficile essere allo stesso tempo due cose differenti in questomondo: amici ed avversari. L’anno prossimo a dividere il box con Lorenzo ci sarà Ben Spies, Texas Terror, campione del mondo Superbike nel 2009 alla prima volta in sella su una Yamaha R1 e soprattutto sui circuiti europei. Lorenzo lo accoglie con parole positive: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”. Vedremo dopo le prime prove con una M1 ufficiale.

Ducati, Romano Prodi esalta l’arrivo di Valentino Rossi

Anche la politica coinvolge il mondo della moto, e così il passaggio di consegne di Valentino Rossi alla Ducati, ha lasciato perplesso pure i nostri onorevoli, in particolare l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi da tempo appassionato di Moto Gp, che si è detto molto sorpreso. “Da tifoso e appassionato sono felice, ma ho qualche dubbio per la carta di identità di Valentino Rossi, in ogni caso vediamo come se la caverà  in pista con una nuova moto.  Un pilota italiano alla guida di una moto italiana, era l’idea che secondo me doveva pensare anche il mondo delle F1, ad esempio la Ferrari, ma Maranello considerano troppo rischioso puntare su un italiano. In Formula Uno sarebbe un’accoppiata ancora più spettacolare.”

Graziano Rossi:”Con il passaggio alla Ducati, più facile per Valentino arrivare in Formula 1″

Graziano Rossi, il papà del grande Valentino Rossi, annuncia come il trasferimento del Dottore alla Ducati, possa avvicinare il figlio al mondo delle 4 ruote in Formula 1. “Valentino oggi non è in grado di smettere di fare il motociclista,  è integro a livello di motivazioni, ma quel sogno è tutt’altro che svanito, anzi. Se tra 3-4 anni volesse arrivare in F.1, quale via migliore della Ducati? Questo passaggio mi sembra un grosso passo avanti’’. Il Papà Rossi spiega come è avvenuto il passaggio di consegne dalla Yamaha alla Ducati. “Erano 4 anni che ci stava pensando, quando scelse la Yamaha i tempi non erano maturi. Ora ha gli ingredienti per scrivere un’altra pagina della sua straordinaria carriera”. Infine il pensiero va al futuro, il papà Rossi è convinto che il futuro sarà ancora più positivo. “Valentino è un ragazzo con la testa a posto, se ha fatto questa scelta è perché se la sentiva, non di certo per una questione economica”.

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Ducati, la prima intervista di Valentino Rossi:”ho cambiato perchè avevo bisogno di nuovi stimoli”

Eccolo il grande giorno di Valentino Rossi in Ducati è arrivato. Nel momento della conferenza stampa, il campione di Tavullia ha riservato parole dolci e amare per  Yamaha che è stata sua compagna per  molti anni, prima di dare il benvenuto alla casa italiana, con la speranza del grande salto della Formula 1. “All’inizio dell’anno ho dovuto pensare più seriamente a cosa fare in futuro: la Ducati mi cercava da tanto tempo, così sono andato a parlare con l’ingegner Filippo Preziosi (direttore tecnico di Ducati corse, ndr), che conosco da tanto tempo. Ho trovato in loro una grandissima motivazione ad avermi sulla Desmosedici e, soprattutto, il mio lavoro in Yamaha mi sembrava terminato”. Vale ripercorre la vicenda da un inizio lontano. “ Nel 2004, in Yamaha mi volevano a tutti i costi e insieme abbiamo fatto un grande lavoro. Abbiamo migliorato la M1, ha una moto vincente e due piloti come Lorenzo e Spies, soprattutto lo spagnolo, che va forte. La situazione è cambiata tanto, non sono più così fondamentale qui. Alla mia età e dopo aver vinto così tanto hai bisogno di motivazioni, di una bella atmosfera, di un ambiente sereno: mi è sembrato che potessi avere tutto questo più in Ducati che in Yamaha”. Tra le cause dell’addio alla Yamaha la situazione del presidente corse della casa giapponese, Masao Furusawa. “Per me è lui il numero uno di Yamaha, è con lui che ho sempre discusso di questioni tecniche e non solo. A fine stagione andrà in pensione, verrà a mancare una figura importante della mia storia in Yamaha. Dall’altra parte ho trovato Preziosi, che mi sembra un po’ il Furusawa del 2004: mi ha voluto a tutti i costi, ha voglia di lavorare con me”. Infine un pensiero ai tifosi, e a quelli italiani che glielo chiedevano con grande attesa di poter passare ad una moto italiana. “Credo che in molti saranno contenti. In questi mesi, tutte le volte che andavo al bar a prendere un caffè, o a comprare il giornale, o da qualsiasi parte, tutti mi dicevano: “allora, quando vai in Ducati?”».«Sinceramente è stata una scelta molto graduale e più passa il tempo e più mi sembra di aver preso la decisione giusta. Ma non ho cambiato perché c’è Lorenzo: come ho detto, avevo bisogno di una nuova sfida e di un atmosfera differente. E in Yamaha il mio lavoro era finito».

Ducati, il presidente Gabriele Del Torchiò dà il benevenuto al Dottore:”Con lui abbiamo fatto il colpo del secolo”

“Il colpo Ducati è stato di quelli importanti, il più prestigioso del secolo”, con queste parole il presidente Gabriele Del Torchio ha dato il benvenuto a Valentino Rossi che ieri ha annunciato il suo addio alla Yamaha. “Siamo particolarmente felici di poter annunciare che dal 2011 Valentino Rossi sarà con noi. Un binomio di eccellenza nel panorama motociclistico mondiale, coerente con la nostra caratteristica di azienda italiana, portabandiera dei valori “made in Italy”, che trovano nella tecnologia, nel design e nella sportività gli elementi distintivi e la chiave del successo”. La chiave di svolta è stato l’ingegnere Preziosi che un amico di Valentino, è’ una storia lunga, iniziata molti mesi fa. L’accordo l’abbiamo raggiunto a giugno, ma soltanto un paio di giorni fa è stato firmato. Chi sarà il suo secondo pilota, la risposta è semplice:”siamo in trattativa con Nicky Hayden, ma vedremo”.

Moto Gp, la Ducati smentisce l’accordo con Rossi. Sarà Cal Crutchlow l’erede di Valentino?

In merito alle recenti notizie e presunte dichiarazioni attribuite a Gabriele Del Torchio, presidente Ducati, apparse sul sito americano Cycle World e riprese da altri siti internazionali, Ducati Motor Holding pur confermando l’interesse nei confronti dei due piloti, ritiene che quanto erroneamente riportato debba ascriversi alle numerose interpretazioni e voci circolanti negli ultimi tempi“. È quanto ha tenuto a precisatre la casa di Borgo Panigale, comunicando “di non aver ancora concluso alcun accordo con i piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden per la prossima stagione MotoGP“.

In ogni caso, più che una smentita quella di Borgo Panigale sembra in realtà più un rinvio, dato che l’accordo con Valentino Rossi sarà verosimilmente annunciato lunedì 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno. “Se e quando gli accordi verranno conclusi – precisa la nota – gli stessi saranno oggetto di un comunicato stampa ufficiale“.

Intanto in casa Yamaha si guarda al futuro. Certamente al dopo Valentino, visto che Lorenzo resterà la prima guida per la casa giapponese per molti anni ancora. E la seconda guida del Mondiale 2010, la Yamaha molto probabilmente la ha già in casa. Si tratta del giovane fenomeno inglese della Superbike Cal Crutchlow, che nello scorso weekend ha vinto per la prima volta in Superbike: non è un caso infatti che già si parli di riunioni con la Yamaha per un possibile approdo alla MotoGP nel 2011. L’uomo pole della stagione, ben cinque quelle ottenute dal giovane inglese sino a questo momento, sta maturando nella massima categoria delle di derivate serie, e tanti occhi degli addetti ai lavori sono puntati sulla sua carriera. Di certo però, la Yamaha dovrà pensarci bene: l’inglese infatti dimostra di avere un bel caratterino, che a 24 anni non gli impedisce di attaccare senza tanti giri di parole il suo team, dalle colonne del portale web www.crash.net. “La mia posizione in classifica non rispecchia il mio ritmo, lo sanno tutti. Fortunatamente anche Yamaha sa che io valgo di più” commenta Cal, poco modesto ma abbastanza realista, e continua: “Non ho problemi a fare giri veloci, ma Yamaha vede benisssimo come è difficile mantenere il ritmo per una intera gara. Non abbiamo avuto aggiornamenti quest’anno, ci hanno solamente messo 12CV in più nel motore che hanno peggiorato la situazione. Correre il mondiale senza ricevere nulla di nuovo è deludente. Le squadre che hanno un test-team sono Aprilia e BMW, e si nota quanto stanno crescendo. C’è bisogno di persone in sella alla moto in Giappone, ma costa milioni e non è nelle intenzioni di Yamaha investire così ora, quindi dobbiamo fare tutto noi in gara. Sto cercando di fare del mio meglio e credo che si veda”.

Che sia la mossa giusta per spedirlo in MotoGP, dove Yamaha spende e spande per far vincere la sua moto? Staremo a vedere.

Moto Gp, Stoner salirà sulla “sua” Honda già a novembre

Era una delle notizie attese dopo l’ufficialità della firma del contratto: l’attuale pilota della Ducati Casey Stoner (dalla prossima stagione in sella alla Honda) ha programmato con i suoi nuovi datori di lavoro di HRC, il primo test in sella alla RC212V, che non tarderà ad arrivare. Appena il pilota australiano scenderà dalla sella della Ducati per l’ultima gara della stagione, a Valencia, salirà sul cavallo giapponese per qualche giro sulla stessa pista ed iniziare a prendere confidenza con la nuova moto.

La conferma é arrivata direttamente dal team manager Alessandro Cicognani, che ha accettato la richiesta della Honda di impegnare Stoner sulla nuova due ruote già nelle ventiquattrore ore seguenti alla fine del campionato, il 7 novembre: “Casey sarà libero di girare con la Honda nei test di Valencia. Il lunedì dopo la gara comincia praticamente il campionato 2011, quindi non abbiamo nessun problema a lasciarlo libero”, ha commentato.

Normalmente i contratti della maggior parte dei piloti scadono con la fine dell’anno solare, ma a quanto pare sembra che in Ducati lascino libertà ai piloti, anche nell’ultima parte della stagione invernale, libera dal contratto e dagli accordi con gli sponsor. L’ormai accertata investitura in rosso per il “Dottore” Valentino Rossi potrebbe quindi vedere il suo debutto durante gli stessi test di inizio novembre, in seguito, ovviamente, alla comunicazione ufficiale del suo ingaggio con la Ducati.

D’altronde, valutando con lungimiranza e intelligenza il lavoro che attende i team per il Motomondiale del 2011, ha molto più senso sciogliere i legami dei piloti con i team e gli sponsor legati al marchio già dal giorno dopo il termine del campionato. Intanto, in attesa che Lorenzo vinca con la sua Yamaha il suo primo titolo Mondiale nella Moto Gp, in tantissimi attendono la stagione che verrà, perché senz’altro sarà rivoluzionaria ed è dunque bene che tutti i piloti su una nuova moto comincino il loro lavoro già dall’inverno, e non solo dopo capodanno.

Moto Gp, Yamaha: Valentino incorona Lorenzo. “Ha meritato il titolo mondiale”

Il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, è stato e sarà senza ombra di dubbio il dominatore assoluto della prima parte della MotoGP 2010. Il pilota maiorchino infatti, nonostante l’infortunio patito nel pre-campionato durante i test, ha messo insieme 6 vittorie e 3 secondi posti in nove gare, un ruolino di marcia a dir poco fantastico. Molti addetti ai lavori però, sostengono che l’infortunio di Valentino Rossi al Mugello gli abbia notevolmente facilitato il compito; sarà pure vero, anche se non ne avremo mai una riprova pratica, ma dietro al maiorchino della Yamaha c’è il vuoto, e visto che si sta parlando comunque di piloti del calibro di Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, i meriti di Lorenzo sono comunque innegabili. Ora ad “incoronare” Lorenzo arriva anche il compagno di squadra Valentino Rossi: ecco le parole rilasciate all’edizione online di “AS”, dal “Dottore“.

E’ difficile dire quello che sarebbe successo con me in pista tutto l’anno, ma non si può rimproverare un pilota che ha vinto sei gare, è stato secondo nelle altre tre senza mai cadere. In questo momento, Lorenzo merita il titolo in grande stile. Con me in pista sarebbe stato più difficile psicologicamente, ma lui merita il titolo al cento per cento”.

Stoner contro la Bridgestone – Arriva dopo il Gp di Laguna Seca lo sfogo di Casey Stoner, il pilota australiano della Ducati, che si scaglia contro il produttore di gomme Bridgestone, e che riflette l’opinione della maggior parte dei piloti della classe regina. Del resto come non essere d’accordo con l’australiano alla luce dei numerosi incidenti che hanno caratterizzato finora la stagione 2010?  Nelle ultime gare ben due piloti, il campione del mondo Valentino Rossi e De Puniet, a causa delle gomme “dure come il marmo” e quindi difficili da portare in temperatura, sono caduti procurandosi fratture importanti alle gambe. “A causa della crisi economica, la Bridgestone sta cercando soprattutto di risparmiare denaro e questo non aiuta a risolvere il problema delle gomme che in certi frangenti sono pericolose” , ha dichiarato il pilota Ducati. ”La gomma morbida va bene in quasi tutte le condizioni, quindi c’è qualcosa che non va. Infatti la “dura” è di marmo! Molti piloti usano la morbida proprio per questo, e per il fatto che è dura abbastanza per non andare in crisi mai, nemmeno quando l’asfalto è molto caldo. Non va bene perché è imprevedibile, in quanto non trasferisce il calore dalla parte dura a quella più morbida”.

Moto Gp, Stoner e Dovizioso guardano a Laguna Seca. “Pista affascinante”

casey-stoner-ducati-teamLa prossima gara della MotoGp sulla pista di di Laguna Seca è un appuntamento molto amato dal pilota australiano della Ducati Casey Stoner, innamorato delle piste vecchia maniera, il cui layout segue la formazione naturale del terreno piuttosto che un disegno studiato al computer. L’australiano, in netta ripresa visti i tre podi consecutivi conquistati, sulla pista californiana ha vinto nel 2007 e ha conquistato il secondo posto l’anno successivo. “Laguna è una pista che mi è sempre piaciuta perché è impegnativa ma divertente e segue l’andamento del terreno e di tutti i suoi saliscendi e cambi di direzione. Inoltre apprezzo molto l’atmosfera festosa ma rilassata dei tifosi americani. Naturalmente mi piacerebbe un bel risultato ma non voglio fare alcuna previsione perché ultimamente siamo sempre arrivati vicini al top senza però riuscire a concretizzare quello che volevamo. Ci manca molto poco, un po’ più di “grip”, di stabilità in frenata e di maneggevolezza, dettagli che ci darebbero quel paio di decimi che ci mancano. Sono pochi ma, visto il livello attuale, si fanno sentire. Vedremo, noi partiamo comunque con l’obiettivo di fare meglio di quanto fatto finora”.

Il pilota della Honda Andrea Dovizioso arriva a Laguna Seca, nona tappa del motomondiale 2010, con l’obiettivo di puntare ad ottenere un buon risultato prima della pausa estiva della MotoGP che poi ritornerà in pista il prossimo 15 di agosto a Brno, nel Gran Premio della Repubblica Ceca. Il centauro del Team Honda Repsol è infatti ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. “Adesso andiamo dritti a Laguna Seca dopo la Germania e non vedo l’ora di correre lì perché è una pista unica e anche perché voglio migliorare il mio risultato dell’ultima gara in Germania. Siamo completamente concentrati su come ottenere un buon risultato questo fine settimana prima della pausa estiva della MotoGP. L’anno scorso sono stato veloce a Laguna e stavo facendo una grande gara fino a quando purtroppo ho toccato i paletti di plastica all’uscita della corsia box a velocità elevata e danneggiato la mia leva della frizione, che in seguito ha contribuito alla mia caduta. Fino a quel punto ho potuto lottare con Valentino (Rossi) e sarebbe potuta essere una buona gara. Questo significa che sono fiducioso e so che possiamo essere forti in questo Gran Premio. Dani ha vinto la gara qui l’anno scorso e anche l’ultima gara in Germania il Domenica e questo ci dà una motivazione in più. La pista di Laguna è speciale, molto diversa da quella standard a cui siamo abituati in Europa e per questo motivo è interessante correre qui. Mi piace molto l’atmosfera, la gente ei fan, ed è sempre un piacere venire in California”.

Moto Gp, ecco l’accordo Yamaha-Ducati: Rossi dal 2011 sposerà la casa di Borgo Panigale

valentinorossigermania2010Non si tratterà di più che di un freddo comunicato stampa quello che il prossimo 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno, da Borgo Panigale partirà per fare il giro del mondo e far impazzire di gioia tutti i tifosi italiani. Parliamo della mail che annuncerà l’arrivo di Valentino Rossi alla Ducati. Finirà così dunque, non solo il lungo tormentone sul futuro del “Dottore“, ma soprattutto il forte imbarazzo che da anni colpiva gli appassionati italiani:  infatti, se da un lato si gioiva per i successi di Vale, dall’altro si incassava la sconfitta della Ducati. O viceversa, vedi anno 2007. Finalmente però dal 2011 il destino di Rossi e della rossa cammineranno, o forse sarebbe meglio dire correranno, insieme. Il sogno dei tifosi italiani si è dunque finalmente realizzato.

Allora, la domanda che si pone é: perché farli aspettare ancora se in realtà è da tempo già tutto stato deciso? Di sicuro, non c’era di certo bisogno di verificare se il nove volte campione del mondo fosse ancora capace di guidare una moto sui suoi standard dopo la frattura di tibia e perone destri al Mugello. Al contrario infatti, ancora una volta ha vinto la gran voglia di bruciare le tappe e tornare in gara dopo soli 43 giorni, confermando che la passione e la cattiveria sono le stesse di sempre. Se non addirittura maggiori. E inoltre, sono anche state già definite tutte le clausole del contratto che legherà per due anni Rossi alla Ducati. Per l’ingaggio di Valentino la Casa italiana e tutti gli sponsor, Marlboro in testa, scuciranno la bellezza di 12 milioni di euro l’anno. Dal canto suo, il pilota non potrà evitare la vagonata di eventi promozionali che lo assideranno, ma non sarà di certo questo un problema.

I benefici in termini di immagine ed economici di un simile investimento per la Ducati e sponsor tabaccaio sono e saranno talmente vasti che a Borgo Panigale avrebbero dato fiato alle trombe già da un po’. Ma l’attesa potrebbe portare un altro vantaggio. Domenica, infatti, si corre a Laguna Seca, in California. E da sempre gli Stati Uniti rappresentano un mercato fondamentale per la Yamaha. Arrivarci con Jorge Lorenzo in testa alla classifica è un bel colpo. Ma di certo il contraccolpo per la casa di Iwata sarebbe inevitabile visto che la star più attesa ha appena detto che se ne andrà sbattendo la porta. La Ducati, insomma, rinviando il tutto non avrebbe fatto altro che un piccolo piacere ai colleghi giapponesi. Una sorta di gentlemen agreement, a cui magari la Yamaha potrebbe ulteriolmente rispondere lasciando Valentino libero di provare la Desmosedici subito dopo l’ultima gara a Valencia, senza aspettare la fine dell’anno come previsto dal contratto.

MotoGP, rientra Rossi e lo share vola. 5,5 milioni di telespettatori per il Gp di Germania

Valentino-Rossi-006Grazie al rientro anticipato di Valentino Rossi nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Sachsnering, lo spettacolo e l’appeal fanno ritorno nella MotoGp, con il Mondiale che prende una sana boccata di ossigeno e fa ritorno a livelli di ascolto più consoni al suo bacino d’utenza. D’altronde il rientro del “Dottore” a sole sei settimane dal terribile infortunio del Mugello, è coinciso anche con il ritorno dello spettacolo in pista, dopo gli ultimi tre Gran Premi alquanto piatti e monotematici, con lo spagnolo Lorenzo sempre vittorioso in solitaria. E così é stata la corsa del Sachsenring a diventare l’evento più visto della giornata: in una nota Mediaset comunica che ben 5.517.000 telespettatori, con uno share del 43,50% sul target commerciale, hanno seguito le imprese del centauro di Tavullia.  E nell’ultimo giro, dove si é vissuta la fase più intensa del duello tra Rossi e Casey Stoner per il terzo posto, si è addirittura raggiunto un picco di 6.139.000 telespettatori e del 49,26% di share sul pubblico attivo. Bene anche gli ascolti della Moto2 e della classe 125.

La classifica aggiornata della MotoGp – Diamo ora uno sguardo alla classifica piloti della Motogp 2010 dopo il Gran Premio di Germania che si è corso ieri sul circuito del Sachsenring. Jorge Lorenzo mantiene inalterata la sua leadership nel Motomondiale 2010 con 185 punti . Secondo posto per lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda (a 47 punti) che ha vinto il Gran Premio di Germania. Valentino Rossi, invece, con il suo quarto posto nel Gran Premio di ieri passa dal settimo al sesto posto in classifica.

Ecco i primi dieci piloti della classifica piloti della Motogp 2010:

1. Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha – 185 punti

2. Dani Pedrosa – Repsol Honda – 138 punti

3. Andrea Dovizioso – Repsol Honda – 102 punti

4. Casey Stoner – Ducati – 83 punti

5. Nicky Hayden – Ducati – 78 punti

6. Valentino Rossi – Fiat Yamaha – 74 punti

7. Randy De Puniet – LCR Honda Motogp – 69 punti

8. Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – 67 punti

9. Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – 49 punti

10. Marco Melandri – San Carlo Honda Gresini – 45 punti

L’appuntamento con un nuovo Gran Premio della Motogp 2010 è previsto per il 25 luglio prossimo: si corre negli Usa a Laguna Seca.

MotoGp, al Sachsenring torna a trionfare Pedrosa davanti a Lorenzo. Stoner terzo, Rossi chiude con uno storico quarto posto

n512471_pedrosa01_10_slideshowAnche nella categoria della MotoGp, succede un po’ di tutto durante l’eni Motorrad Grand Prix Deutschland, gara che segna lo storico ritorno in pista del Campione del Mondo in carica Valentino Rossi. L’italiano chiuderà alla fine con un quarto posto incredibile dopo una gara nella quale ha regalato emozioni fino all’ultima curva, pur perdendo il confronto con Casey Stoner e, di conseguenza, il podio.

La svolta della gara purtroppo arriva con l’incidente di Randy de Puniet (che riporterà la frattura della tibia) dopo soli nove giri, nel quale cadranno vittime anche gli spagnoli Alvaro Bautista e Aleix Espargaró. Ovviamente scattano le bandiere rosse e la gara viene prima sospesa per poi ripetere con una seconda partenza nella quale mancheranno tutti e tre i piloti coinvolti nella caduta.

Alla fine vince Dani Pedrosa su Repsol Honda, dimostrando, per la seconda volta in stagione dopo la gara del Mugello, di essere il più accreditato e vero rivale di Jorge Lorenzo, comunque giunto sul traguardo secondo e sempre più aggrappato ad una classifica generale che non può che continuare a sorridergli. La sfida tra i due spagnoli non regala grandi emozioni, visto che dura solo il tempo di qualche giro, fino a quando il pilota del team Fiat Yamaha decide di “accontentarsi”, per una volta, della seconda piazza. Come detto sul podio ci va Casey Stoner. Per l’australiano si tratta del secondo terzo posto stagionale, ma anche in questa occasione probabilmente egli stesso si aspettava finalmente di poter competere con i primi della classe. Con Rossi quarto sorridono anche Andrea Dovizioso (Repsol Honda) e soprattutto Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) che completano una top six per metà, anche se la seconda parte, tutta italiana. Con questo risultato Simoncelli recupera anche qualche punto nella classifica rookies nei confronti di Spies oggi solo . In una gara che ha visto solo 12 piloti al traguardo (Bautista, Espargaró, De Puniet e Edwards costretti al ritiro) c’è spazio anche per la 12ª posizione, anche se ultima, di Alex De Angelis, al ritorno in MotoGP con il team Interwetten MotoGP.

Moto Gp, Gran Premio di Germania: Pedrosa primo nelle libere, Stoner secondo. Sorpresa Rossi 7° con Lorenzo “solo” 6°…

n512255_PEDROSA02_4.preview_bigNeanche il tempo di tornare in pista, che già Valentino Rossi sorprende tutti e torna a far parlare di sé. Insomma, tutto sembra riavviarsi verso una normalità che nell’ultimo mese é mancata “quasi” a tutti. Nella sessione delle prove libere del venerdì del Gran Premio di Germania sul circuito dello Sachsenring, il Campione del Mondo in carica si é dimostrato di fatto, subito competitivo sul singolo giro, trovando anche la vetta della classifica dei tempi nei primi dieci minuti e chiudendo alla fine settimo, a 723 millesimi dalla miglior crono.
Davanti al pilota italiano, che non si è affatto risparmiato in termini di giri (alla fine saranno ben 29), lo spagnolo Dani Pedrosa su Repsol Honda torna finalmente ad essere competitivo sin dal venerdì, facendo segnare il miglior tempo della sessione (1’22.521), precedendo l’australiano Casey Stoner su Ducati, prossimo probabile compagno di squadra dello spagnolo. Il numero 26 del team ufficiale HRC stacca sul traguardo l’australiano del team Ducati per 199 millesimi. Gli americani Nicky Hayden e Ben Spies, bravo a ritrovare subito il ritmo dopo un’uscita di pista ad inizio sessione, chiudono in terza e quarta posizione. Il numero 69 del team Ducati si é fermato a poco più di 4 decimi, mentre il texano del Monter Yamaha Tech3 accusa un ritardo di 6 decimi netti. Con Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) proprio nell’ultimo giro a disposizione, la notizia vera riguarda Jorge Lorenzo addirittura sesto e solo 20 millesimi più rapido del suo compagno di squadra Valentino. Randy De Puniet (LCR Honda), Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini) e Andrea Dovizioso (Repsol Honda) completano la top ten virtuale, mentre Alex De Angelis al rientro dopo l’infortunioé ultimo e accusa poco più di 1,5 secondi da Pedrosa.

Rossi contento – “La caviglia e la gamba fanno un pò male, ma sono molto soddisfatto. Sono veramente felice, soprattutto perchè sono molto più agile sulla moto rispetto a quanto lo ero nei test. Mi sento abbastanza fiducioso in sella, anche la spalla sta bene e non mi da problemi. Ora avverto un pò di dolore alla gamba e alla caviglia ma non va così male. Oggi sono stato in grado di fare una serie di giri consecutivi, sono stato abbastanza veloce. Le cose sembrano funzionare“.

n512252_ROSSI06_0.preview_bigTuta e scarponi speciali per il Dottore – Intanto, dopo che a seguito dell’incidente al Mugello per Valentino Rossi iniziò la lunga fase di riabilitazione, per l’azienda Dainese prese il via quella di progettazione e sviluppo di un equipaggiamento tecnico speciale che potesse permettere al campione di Tavullia di tornare a correre nelle condizioni più sicure e rapide possibili. Infatti, già durante il primissimo test di Misano dello scorso 7 luglio scorso, il “Dottore” provò una nuova tuta e dei nuovi stivali modificati, che furono giudicati ottimi dal pilota stesso sia dal punto di vista della protezione che del comfort. I tecnici di D-tec (Dainese Technology Center) hanno quindi continuato il loro lavoro per perfezionare i dettagli in vista del secondo test di Brno e soprattutto per essere pronti nel sorprendente ritorno di Valentino in MotoGP al Sachsenring. Il numero 46 ha indossato già oggi nelle prove libere dell’eni Motorrad Grand Prix Deutschland la nuova tuta con il sistema D-air® racing. Le modifiche principali apportate riguardano in particolare la parte del gambale della tuta: infatti il classico paratibia in polipropilene è stato sostituito da uno in kevlar-carbonio e ne è stato inserito anche un secondo, a protezione del perone. Lo stesso Valentino poi, aveva anche chiesto in un secondo momento, che questa speciale protezione fosse integrata anche nella gamba sinistra della tuta. La circonferenza del gambale è stata poi allargata sia per alloggiare le nuove protezioni sia per consentire un più facile inserimento del nuovo stivale. Anche quest’ultimo, infatti, è stato leggermente allargato per garantire un maggior comfort alla gamba traumatizzata ed al quale è stata aggiunta un’ulteriore apertura laterale per facilitarne la calzata.

Moto Gp, Gp di Germania: i piloti carichi in vista del Sachserning. Stoner: “Faremo bene”. Pedrosa: “Vogliamo vincere”. Dovizioso: “Voglio riscattarmi”

n488417_227022_2007+MotoGP+group+in+action+in+Sachsenring-1280x960-jul8.jpg._original.originalE’ quasi tutto pronto per il Gran Premio di Germania e tutti i piloti dichiarono le loro intenzioni per il weekend che si avvicina. Casey Stoner è per esempio uno degli estimatori del circuito del Sachsenring: “Sono contento di andare al Sachsenring dove abbiamo sempre fatto delle belle gare e dove ho ottenuto il mio primo podio, in 125cc.. Siamo più fiduciosi per quanto riguarda la moto, nelle ultime tre gare è andata bene, dobbiamo solo trovare un paio di decimi cercando di migliorare il ‘grip’ senza perdere il feeling davanti. E di aderenza al Sachsenring c’è decisamente bisogno, soprattutto laterale, nei curvoni in appoggio dove devi tenere aperto il gas il più a lungo possibile. Anche quando si arriva in cima alla curva 12 il posteriore si alleggerisce molto e tende a scomporsi quindi in quel tratto è assolutamente necessario avere un ottimo ‘grip’. In ogni caso non vedo l’ora che arrivi la prossima gara perchè se riusciremo a trovare un buon ‘set up’ potremo avere l’opportunità di fare davvero bene. Voglio ottenere dei buoni risultati e insieme alla mia squadra lavoreremo duramente e daremo il 100% per ottenerli“.

Anche la Honda mostra un Daniel Pedrosa fiducioso e carico quello che si presenta questo weekend al Sachsenring per l’ottavo round del mondiale MotoGp. “E’ una pista dove mi piace correre e normalmente abbiamo avuto delle buone prestazioni – ha esordito lo spagnolo -. Nel 2008 sono caduto mentre mi trovavo in testa con un buon margine. Questo mi fa pensare positivo per questo fine settimana“. L’obiettivo, come ha affermato il pilota della Honda Repsol, “è combattere per la vittoria“. Al Montmelò Dani Pedrosa ha chiuso al secondo posto alle spalle di Jorge Lorenzo: “E’ stata una gara positiva – ha affermato lo spagnolo -. Abbiamo preso un altro podio dopo quello di Assen, ora spero di continuare così e di poter competere per il successo nelle prossime due gare“.

L’altro pilota della Honda, Andrea Dovizioso, arriva al Sachserning con il chiaro obiettivo di riscattare la caduta del Montmelò. Il pilota della Honda Repsol è convinto infatti di poter lottare per le parti alte della classifica. “Stiamo crescendo sempre di più ad ogni gara – ha esordito il forlivese -. Ora ci manca lo step finale per lottare abitualmente per la vittoria“. In Spagna Dovizioso è rimasto incollato ai tubi di scarico della Yamaha di Jorge Lorenzo fino alla caduta che lo ha tagliato fuori dalla corsa. “Avevamo il passo per competere per il gradino più alto del podio, ma alla fine il risultato non è stato quello sperato – ha ricordato Dovizioso -. Nonostante questo abbiamo avuto la consapevolezza di esser migliorati. Quindi anche questo weekend lavoreremo per lottare per vittoria“. La pista del Sachserning é alquanto variabile: questo perché presenta una parte molto lenta, seguita immediatamente da una molto veloce che può esaltare le caratteristiche della RC212V. “Sono ansioso di correre, possiamo fare bene“, ha concluso.