Rossi prima del GP Regno Unito: focus su Yamaha e sul futuro

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Valentino Rossi ha rilasciato un’interessante intervista prima di un’altra tappa molto importante per il Mondiale di Moto GP, ovvero il gran premio del Regno Unito. Il Dottore non ha usato mezzi termini nel definire la sua attuale situazione con la Yamaha e non si è voluto nascondere nemmeno in merito alla corsa verso il titolo 2018, stimolando anche la curiosità sul suo futuro.

Valencia, ValeRossi: “Che emozione il giro per Sic”

Una grande emozione. E’ così che Valentino Rossi, intervistato da Mediaset appena prima dell’appuntamento con la gara di Valencia, ha definito l’omaggio di MotoGP, Moto2 e 125cc a Marco Simoncelli. La parata in onore di SuperSic si è consumata in un giro di pista a cui hanno preso parte tutte le moto e tutti i centauri:

“Il giro per Sic è stato emozionante”,

ribadisce il Dottore che sul circuito Ricardo Tormo ha indossato una maglia con il 58 di Simoncelli e portato una bandiera con il numero del suo amico fraterno. Bello, continua ValeRossi, anche vedere

Kevin Schwantz in sella alla Honda di Simoncelli, è stato speciale vedere tutte le moto in pista. È il minimo che potevamo fare”.

VIDEO intervista Vale Rossi Fiumicino 25/10: “Marco non lo dimentico”

A Fiumicino che erano le sei appena passate. Dalla Malesia, Valentino Rossi ci è tornato con la salma di Marco Simoncelli, Kate, papà Paolo e buona parte dei componenti della Honda Gresini. Il ricordo di un Dottore vestito di nero, con cappellino scuro in testa, è sommesso e partecipato. Poche le parole pronunciate ai giornalisti che erano in attesa all’aeroporto. Immagini nitide, risente un po’ nell’audio ma:

“Io – ha detto Vale – Marco non lo dimenticherò mai”.

E poi. Ha detto Vale.

“Io e Marco, sempre insieme su qualunque cosa avesse un motore”.

Le immagini:

MotoGP, Rossi: “Ducati, ancora non va”

Doveva salvare il salvabile e, per carità, il sesto posto dimostra che almeno in quell’intento Valentino Rossi è riuscito. Vedere, tuttavia, il Dottore in sella a una Ducati che ancora non va mentre Jorge Lorenzo sguscia via da gran campione, è stato spettacolo che avremmo sperato di non vedere.

Eppure, a essere realisti, che il GP del Mugello avrebbe messo nelle condizioni di assistere a simile gara lo si sapeva già: Rossi non poteva competere per i primi posti, ci si augurava invece che sapesse farlo Marco Simoncelli.

Tra i due, la parte del leone l’ha poi fatta l’assai più mite Andrea Dovizioso che, nel silenzio imposto dalla scaramanzia, si è giocato il secondo posto nell’ultimo giro utile e ha saputo mettersi alle spalle l’attuale leader del mondiale, Casey Stoner.

Se il giubilio di Dovizioso, nell’immediato dopo gara, fa felici e lo sbotto di Simoncelli contro Pedrosa (“Mi ha rotto i maroni”, ha dichiarato SuperSic) fa sorridere, l’oggettiva e lucida analisi del 46Ducati lascia intendere che la Rossa, quest’anno, rischia di vivere una stagione di purgatorio:

MotoGp, dopo il Qatar. Rossi: “Troppo lenti, vittoria per Bud”

podio-qatarYamaha pigliatutto. Valentino Rossi ha beneficiato della caduta di Casey Stoner e non ha provato alcuna difficoltà nell’andare a strappare il successo sul circuito di Losil. Jorge Lorenzo, dal canto suo, ha fatto tutto ciò che gli era possibile per stare agganciato al 46Yamaha ma tutto quel che ne è uscito è un secondo posto a due secondi di distanza. Il post Qatar ha consentito di raccogliere espressioni e impressioni dei centauri, a cominciare da un poco entusiasta Valentino Rossi, realmente preoccupato per la lentezza della propria moto:

“Ho finito la benzina dopo aver tagliato il traguardo. Stoner spingeva al massimo e se fosse rimasto in piedi, sarebbe stato più difficile. La mia moto andava piano in rettilineo, prendevo secondi sugli inseguitori ma poi venivo riavvicinato. Comunque grazie al team, vincere qui è stato importantissimo e sono felicissimo. In ogni caso sono contento, è un risultato importantissimo: si vedeva Stoner che stava tirando come un dannato ma anche dopo la sua uscita non è stato facile: l’asfalto era un pò scivoloso, e in rettilineo la moto andava un po’ piano. Il sorpasso di Dovizioso mi ha dato la scossa e ho fatto 2-3 giri al massimo. È andata bene. Ma ora siamo preoccupati, la nostra Yamaha va troppo piano, almeno rispetto a Honda e Ducati. E’ un problema che dovremmo risolvere”.

Happy birthday Valentino: Rossi tra Yamaha e il sogno di un figlio

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Dopo aver raggiunto obiettivi insperati e importantissimi, Valentino Rossi sta per tagliare il traguardo dei 30 anni, quello in cui viene naturale mettere in fila le prime analisi e valutazioni. Nato il 16 febbraio del 1979, Vale ha concesso un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha confessato sogni e desideri, speranze e rimpianti.

“La prima considerazione – dichiara il campione di Tavullia – è che a 30 anni non si è affatto vecchi, anzi. Rispetto a quello che pensavo 10 anni fa, mi sento davvero un ragazzino e so che posso permettermi di sognare ancora un sacco di cose. Tempo ce n’è. Lo dimostra la società: a trent’anni le persone sono ancora in casa da sole o con i genitori e alla famiglia ci si pensa dopo. Il primo bilancio dice proprio questo: dal punto di vista professionale grandi traguardi, dal punto di vista personale mi manca praticamente ancora tutto”.

Il Rossi pensiero è un flusso che spazia a 360°.