Andrea Dovizioso e la morte di Simoncelli, cinque mesi dopo

La morte di Marco Simoncelli ha sconvolto e inciso – in qualche modo – su ciascuno degli appassionati di motociclismo in particolare ma anche su chi, in senso più lato, non si intende né apprezza il contesto a due ruote.

Sarà un fotogramma indelebile e a rimarcarne l’impatto ci ha pensato oggi il pilota MotoGP Andrea Dovizioso, tornato nel corso di un’intervista a Radio 24, sul decesso del Sic e su quanto accaduto al centauro in quota a Yamaha Tech 3 a livello psicologico. E’ un Dovizioso ancora scosso quello percepito attraverso i microfoni dell’emittente radiofonica, capace di parlare in mnaiera sincera del pilota di Coriano.

MotoGP test 2012 Dovizioso su Yamaha veloce e felice

Andrea Dovizioso, portabandiera di Yamaha Tech 3, non può che essere soddisfatto alla fine della due giorni di test MotoGP svolti a Sepang, Malesia, tra il 29 febbraio e il 1 marzo 2012. L’italiano, infatti, reduce da una delicata operazione alla spalla destra, ha stupito e sorpreso per i progressi mostrati in pista che gli sono fruttati il terzo tempo nella classifica generale nonché il miglior crono dell’intera scuderia nipponica, incluse le diue moto ufficiali di Jorge Lorenzo e Ben Spies.

MotoGP 2012, Dovizioso al limite con l’istinto

La MotoGP 2012 è iniziata – sebbene per l’avvio della stagione manchi ancora qualche settimana – con i primi test invernali della Malesia e Andrea Dovizioso, dopo due lustri vissuti in sella a Honda, ha potuto saggiare le virtù della sua Yamaha Tech 3.

Eppure, sebbene sia utile sfruttare i giorni che restano da qui alla prima tappa del motomondiale per mettere a punto nel migliore dei modi la due ruote, il Dovi si trova a fare i conti con un altro tipo di problematica, più strettamente personale e caratteristica.

Il pilota emiliano romagnolo, infatti, ha messo in chiaro che sta cercando di intervenire per depennare uno dei limiti che lo contraddistingue:

Valencia, Dovizioso: “Grazie Honda, ciao Marco”

Parentesi chiusa, ora si volta pagina. Per Andrea Dovizioso il podio (terzo posto) di Valencia coincide con la fine dall’esperienza professionale in sinergia con la Honda Repsol di Casey Stoner e Dani Pedrosa. Per l’italiano, ora, inizia la nuova ed entusiasmante esperienza con il team Tech3 della Yamaha. Valencia, di rimando, diventa contesto nel quale strappare l’ultimo trofeo della stagione e lasciarsi andare in una serie di dichiarazioni che sanno di commiato, saluto e bellissima apertura nei confronti del futuro.

“La mia strategia è stata perfetta, sono contentissimo – racconta Dovi ai microfoni di Mediaset – arrivare all’ultima gara a Valencia e giocarmi la terza posizione con Pedrosa è una cosa difficilissima. Lui era più veloce e l’unico modo per avere la meglio era fare una strategia intelligente. La strategia è stata perfetta, sono contento. Mi dispiace per l’ultima parte di gara perchè erano le mie condizioni ideali, ma era troppo importante il terzo posto”.

La fine di una parentesi viene accolta così:

“Voglio ringraziare la Honda, è una squadra speciale e insieme abbiamo lavorato bene negli ultimi anni”.

Il saluto conclusivo è tutto per Marco Simoncelli:

“Ciao Marco”.

E Dvi va via.

MotoGP Misano, Dovizioso: “Sesto, per ora. Devo partire bene”

Seconda fila e sesto tempo in qualifica per Andrea Dovizioso, la cui Honda si appresta ad affrontare la gara di Misano con qualche problema in più rispetto ale recenti prove. L’italiano, sorpresa stagionale per rendimento e affidabilità, non sembra affatto demotivato e analizza il da farsi in vista della prova del campionato con enorme fiducia nei propri mezzi sebbene non sia fin qui andata come sperava: