La Repsol Honda ha ufficializzato la sua presenza anche nel nuovo campionato del mondo della Moto3: la squadra che gestisce la Honda ufficiale HRC nella MotoGP scenderà quindi in pista in tutte e tre le classi del Motomondiale, con il charo obiettivo di vincere tutti e tre i titoli dei mondiali piloti. La Repsol, che vanta oltre 40 anni di esperienza nella sponsorizzazione del Motomondiale, ha vinto quest’anno il titolo MotoGP con l’australiano Casey Stoner, sfiorando quello in Moto2 con lo spagnolo Marc Marquez. Sia Stoner che Marquez garaggeranno coi colori Repsol per il 2012, al pari di Dani Pedrosa, che ha concluso al quarto posto in campionato con tre vittorie dietro l’altro hondista, ora alla Yamaha Tech 3, Andrea Dovizioso.
REPSOL: IL FUTURO E’ DEI GIOVANI – Le speranze del team nella nuova Moto3, saranno invece affidate al giovane talento di due sedicenni, Alex Rins e Miguel Oliveira. Il primo è spagnolo, campione nazionale della 125, mentre il portoghese Oliveira è stato tra i protagonisti della scorsa stagione della 125. La Repsol ha anche reso noto che Alex Marquez, fratello minore di Marc Marquez, disputerà alcune gare come wild-card. Alla Repsol manca il titolo dalla classe cenerentola da un anno: nel 2010 vinse il titolo mondiale proprio con Marc Marquez.
Tra le tante novità previste dalle nuove regole che entreranno in vigore nella prossima stagione, la FIM e la Dorna hanno reso note una serie di modifiche per quanto concerne le procedure della sessione di qualifica per la MotoGP nel 2012. La Federazione motociclistica e la società che organizza il Motomondiale intendono infatti favorire quanto più possibile la neonata categoria CRT, consentendo la possibilità di sfruttare anche il warm up come sessione per ottenere un tempo valido per la gara. In pratica, tutti quei piloti che non riusciranno a qualificarsi nella prima sessione del sabato, avranno la possibilità di qualificarsi per la griglia “se otterranno un tempo uguale o migliore al 107% del tempo del pilota più veloce nel warm-up“. Sino all’ultima stagione, questa regola esisteva solo per le sessioni di prove libere mentre ora sarà applicata a tutte le sessioni.
La CRT del team Honda Gresini Racing potrebbe essere sostenuta da un motore Honda costruito dalla Ten Kate. La Gresini nel Mondiale 2012 correrà con un prototipo Honda CBR1000RR montato su un telaio FTR: questa configurazione sarà adottata per Michele Pirro, accanto alla Honda RC213V che verrà guidata dallo spagnolo Alvaro Bautista. Ma se da un lato la FTR svilupperà il nuovo telaio, la Honda dal canto suo non fornirà nessun supporto per il nuovo motore da 1000cc e questo a dimostrazione della grave crisi economica che ha colpito anche la casa giapponese e nonostante Gresini possa vantare datati legami di lunga data con la Honda. Secondo quanto riportato dal sito olandese Racesport.nl, proprio per questo motivo la Gresini avrebbe firmato un contratto con la Ten Kate Racing Products per la fornitura del motore e per curare l’elettronica per la CRT. Ricordiamo che la Ten Kate è stata per diversi anni partner del team Honda nel Campionato Mondiale Superbike, con la quale ha anche vinto il titolo con James Toseland e con la CBR1000RR nel 2007. Il team Ten Kate Castrol Honda nella stagione appena conclusasi, ha ottenuto due vittorie con Jonathan Rea e prima della sua esperienza con la Gresini in Moto2, Michele Pirro ha vinto una gara per la Ten Kate nel Mondiale Supersport.
E’ vivace il dibattito nel mondo della MotoGp in vista del prossimo mondiale. Il team manager della Yamaha Lin Jarvis ha illustrato il pensiero della casa dei Tre Diapason sul momento attuale, con l’arrivo delle nuove CRT e la riduzione a solo 12 prototipi delle “factory”, due ruote prodotte dalle grandi case motociclistiche. «E’ piuttosto un momento critico e che noi tutti condividiamo la consapevolezza della necessità di apportare modifiche importanti per tenere sotto controllo i costi. Vogliamo anche vedere uno spettacolo migliore, quindi ci sono diversi problemi che dobbiamo affrontare e il più critico è la quantità di moto sulla griglia. Siamo giunti ormai nella più grande recessione economica dal 1930, quindi penso che lo stato è cambiato negli ultimi anni e tutti noi dobbiamo essere di mentalità aperta e pensare a quali cambiamenti intelligenti possiamo fare. Un equilibrio deve però essere mantenuto, perché se si toglie la necessità o la libertà di evoluzione tecnica, si perde uno dei motivi principali per cui sono qui i produttori», ha dichiarato il managing director della casa di Iwata.
Anche lo spagnolo Dani Pedrosa vuol dire la sua nel dibattito sulle nuove moto CRT. Il pilota della Honda Repsol é intervenuto sul sito iberico Sport.es manifestando tutti i suoi dubbi sulla nuova categoria. «L’intero pacchetto delle CRT è inferiore a quello delle MotoGP attuali, non solo il motore ma tutti i componenti, come pneumatici, freni, sospensioni, sono tutti peggiori», ha commentato Pedrosa. «Le CRT schiereranno poi piloti, con eccezioni come Edwards e De Puniet, con poca esperienza». Un giudizio dunque molto negativo, ma ciò non ha impedito allo spagnolo di sottolineare anche alcuni lati positivi delle nuove moto. «Penso che le differenze nel 2012 sui tempi saranno notevoli, ma bisogna credere nella categoria: la Moto2 è stata un buon cambiamento, la Moto3 sembra promettente, può essere lo stesso per le CRT». Ma sull’eventuale possibilità di dover guidare una moto di tipo CRT nel 2013, quando altre nuove regole di riduzione dei costi entreranno in vigore, Pedrosa è stato nuovamente perentorio. «Non sarei felice di guidare una CRT in futuro, sarebbe un passo indietro per me da quando guido i prototipi da corsa più veloce al mondo e non so se sarebbe divertente come le MotoGP ufficiali», ha concluso Pedrosa.
Alvaro Bautista è ancora in fase di convalescenza dopo l’operazione al femore dovuta per togliere le viti di fissaggio dell’osso fratturato in Qatar ad inizio stagione, ma dalle colonne del suo blog personale ha voluto raccontare le impressioni dell’emozionante esperienza africana in cui ha messo a disposizione di un’organizzazione motociclistica che collega villaggi sperduti fornendo loro importanti medicinali. Lo scorso 23 novembre infatti, il pilota spagnolo si è unito ad altri 18 motociclisti tra cui l’ex campione Randy Mamola in Zambia per partecipare a Riders for Health Experience Africa. Il gruppo di piloti ha guidato le stesse moto che l’ente benefico utilizza per offrire assistenza sanitaria sul territorio africano.
Tra le nuove regole che riguardano il mondo della MotoGP, quella che consentirà di utilizzare i piloti titolari nei test molto più che in passato, sarà di certo fondamentale per la Ducati, che così potrà provare il più a lungo possibile il nuovo telaio perimetrale. Nel recente passato infatti, la Ducati poteva utilizzare Valentino Rossi e l’americano di squadra Nicky Hayden soltanto per un numero limitato di giorni di test prefissati, utilizzando così il collaudatore Franco Battaini per lo sviluppo della moto. Rossi ha spesso criticato questa situazione, in quanto a suo dire la Ducati sarebbe stata penalizzata dal divieto di test stagionali: il pesarese ha dunque avuto ragione, visto che le sue tesi sono state accolte dalla Dorna e dalla Fim, con le nuove regole limiteranno i piloti soltanto nei 120 penumatici annuali a loro disposizione.
Aligi Deganello negli ultimi cinque anni è stato il capotecnico e amico intimo di Marco Simoncelli. Insieme, hanno portato a casa un titolo mondiale 250 ed ottenuto risultati importanti in MotoGp. Dopo la tragica scomparsa del pilota corianese lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premio della Malesia a Sepang, il capotecnico ha deciso di accettare la proposta dell’Aprilia di seguire Max Biaggi. Per capire qual era il legame che c’era fra Aligi Deganello, capotecnico con un passato da pilota da cross, e Marco Simoncelli, basta andare a riprendere un’espressione che Aligi usava per spiegare il rapporto che lo legava al Super Sic: “Mi sento come uno zio di Marco. Padre sarebbe troppo visto che ne ha già uno meraviglioso come Paolo”. Deganello, aveva avuto una brevissima esperienza in passato nella Superbike, proprio con l’Aprilia durante l’esibizione di Simoncelli ad Imola nel 2009 conclusasi con un terzo posto, si é confrontato con il padre di Marco, Paolo Simoncelli prima di accettare la proposta della casa di Noale: “Prima di andare a vedere cosa mi offriva l’Aprilia ne ho parlato con il babbo di Marco, con il quale ci sentiamo praticamente ogni giorno – ha raccontato Deganello alla Gazzetta dello Sport – e lui mi ha subito detto d’accettare dicendo che era un segnale che mi mandava Marco. Queste parole mi hanno tranquillizzato e mi hanno spinto ad accettare. Sarà particolare lavorare con Max. Passo dal lavorare con l’amico migliore di Valentino al suo rivale storico. E’ sicuramente un bel salto però di restare in MotoGp a lavorare con il team Gresini non me la sentivo proprio. Mi sarei sentito a disagio. Ho parlato con Max ha una grandissima voglia di rivalsa e la mia missione sarà cercare di dargli strumenti per vincere le gare e magari perché no tornare anche campione del mondo“. Vittorie e successi che, se arriveranno, saranno tutte da dedicare a quel ragazzo speciale col numero 58.
Nell’ultimo incontro della Commissione Grand Prix del 2011, è stata decisa la partecipazione alla classe MotoGP del Motomondiale nove prototipi CRT più un altro di riserva. Sono solo sei i piloti e le scuderie confermate: Colin Edwards con la NGM Forward Racing, Randy de Puniet e Aleix Espargaro con la Aspar, James Ellison con la PBM, Anthony West con l’abruzzese Speed Master e Michele Pirro con la seconda moto Gresini dotata di telaio FTR-Honda. Gli altri tre partecipanti e l’altra riserva verranno scelti tra la Ioda Racing, la BQR (che schiererà il colombiano Yonni Hernandez recentemente operato a un tendine), il Grillini Racing Team di Bologna e la francese Laglisse. Saranno quindi 21 i piloti sulla griglia della MotoGP, con una riserva: ci saranno 12 moto “factory” (costruite da Honda, Yamaha e Ducati) e 9 artigianali, contro le 17 dello scorso anno. Per agevolare l’adattamento ai nuovi regolamenti, salirà anche il limite di peso minimo per le moto 1000cc della categoria MotoGP: rispetto agli attuali 153 chili, sarà di 157 chili a partire dal 2012 e di 160 dall’anno successivo.
Dopo essere stato uno dei protagonisti del Motor Show di Bologna vestendo i panni di pilota da rally ed esser stato in Argentina come testimonial della nuova tappa del Motomondiale che si correrà dal 2013, Andrea Dovizioso ha detto la sua sulle nuove regole che caratterizzeranno la prossima stagione. “Non è cambiato molto in verità, la nuova 1000cc praticamente è la stessa moto della 800cc”, ha dichiarato il nuovo pilota della Yamaha Tech3 al sito Omnicorse.it.
Come da consuetudine, anche quest’anno il Team Gresini pubblicherà un libro fotografico per ricordare la stagione da poco conclusa: questa volta però, il “Gresini Racing Official Book 2011” non potrà che essere doveroso omaggio all’indimenticabile Marco Simoncelli. Il libro di 128 pagine stampate ad altissima qualità fotografica, ha al suo interno immagini inedite, bellissime, di grande impatto emotivo del grande campione scomparso tragicamente in un incidente nel Gran Premio di Sepang in Malesia lo scorso 23 ottobre. “Ciao Sic” è il nome del libro, frutto della partnership tra il Gresini Racing Team e la Casa Editrice Faenza Group. Il libro è da pochissimi giorni disponibile sul sito letsbookandapp.com, mentre arriverà nelle migliori librerie italiane entro dicembre. Si tratta di un’opera ufficiale la cui vendita avrà anche una finalità benefica, con parte degli incassi devoluti alla “Fondazione Marco Simoncelli”. Fausto Gresini ha riassunto nel libro, in poche righe, gioie e dolori di una stagione che ha lasciato in lui una cicatrice indelebile: «Sic, o ancor meglio Supersic, era straordinario e in questo libro lo si vuole ricordare per la sua sincera simpatia ed i sorrisi che ha regalato a tutti noi». Nel libro é presenta anche un amabile ricordo del giornalista e amico del cuore, Paolo Beltramo, introduzione del libro “Ciao Sic”, che é anche un condensato di simpatiche ed ironiche frasi che riassumono alla perfezione lo straordinario carattere del pilota di Coriano.
Casey Stoner ha portato alla Honda quella mentalità vincente che è stata il vero segreto delle sue vittorie. Questa l’idea di Livio Suppo, colui che portò l’australiano in Ducati nel 2007, anno della sua prima vittoria Mondiale, nonché autore del suo divorzio con la Ducati e del suo secondo titolo con la casa giapponese: è lui l’uomo che ha sempre creduto nel talento dell’australiano. «Casey è stato veloce fin dall’inizio, penso che questo abbia dato agli ingegneri un sacco di motivazioni e anche un grande spinta all’interno dell’azienda», ha dichiarato il team manager della Honda al sito MCN. «Penso che la maggior parte del paddock riconosca che Casey in passato fosse veloce non solo a causa delle gomme Bridgestone e un motore Ducati. Ora, con i risultati di quest’anno e i tempi di Valentino Rossi con la Ducati, è ancora più chiaro il livello di Casey e penso che sia impossibile non riconoscere quanto sia veloce». Per Suppo, la vittoria di Stoner con la Honda é stato un capolavoro e se non ha vinto tutte le gare é stato solo per colpa della necessità di ambietarsi in una nuova squadra. «Sia Jorge Lorenzo che Dani Pedrosa avevano una lunga esperienza della loro moto mentre per Casey il suo team era tutto nuovo. Forse ha perso alcuni punti a causa di questo. Ma l’unico zero in classifica che ha ottenuto a Jerez non era colpa sua e anche lì ha fatto un ottimo lavoro. Ha fatto un anno super, non un errore, è incredibile», ha concluso il tecnico italiano.
Elena Rosell potrebbe diventare la seconda donna nel Motomondiale, dopo la tedesca Katja Poensgen nel 2003, a disputare una completa stagione di motociclismo.
Il Mondiale 2012 é ancora lontano, ma Bradley Smith ha già lanciato la sua sfida a Marc Marquez in vista della prossima stagione della Moto2.