MotoGp 2009, il pagellone dei piloti: Valentino Rossi 9

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Quando ci si accinge a parlare di un campione – Valentino Rossi – che in carriera è stato capace di portare a casa ben 9 titoli mondiali, il rischio è di scadere nella celebrazione.

Proveremo a non scivolare nel banale e ad essere originali, ben consapevoli del fatto che tutti gli aggettivi sono già stati utilizzati per descrivere lo strapotere del centauro di Tavullia come pilota e l’entusiasmo che scatena come personaggio.

Qualcuno, esagerando, ha parlato del nono come “il titolo più sofferto”: non condividiamo, dal momento che la leadership del “Dottore” è stata, (quasi) mai come stavolta, al di sopra di ogni discussione. Lo dimostra la fine che hanno fatto i rivali, Jorge Lorenzo (compagno di squadra in Yamaha) incluso: crollo psicologico e addio ai sogni di gloria, forse ancora prematuri finché in sella ci sarà Valentino.

Jorge Lorenzo verso la Germania: “Me la gioco al 100%”

lorenzo_motogpJorge Lorenzo, ovvero l’avversario principale per il nostro Valentino Rossi. La MotoGp 2009 si sta infiammando grazie ai due centauri della scuderia Yamaha che riescono a darsi battaglia di gran premio in gran premio.

L’ottimo terzo posto di Laguna Seca ha sicuramente galvanizzato Lorenzo che correva in condizioni di forma tutt’altro che ottimali ma è riuscito a contenere i danni sul Dottore, forte e impeccabile come suo solito.

La Germania, per lo spagnolo che non ha ancora recuperato pienamente dalle lesioni derivanti dalla caduta sul circuito californiano (una sublussazione della clavicola destra, una piccola frattura nel piede destro e contusioni in entrambe le caviglie), vuole essere l’occasione per andarsi a riprendere il gradino più alto del podio.

MotoGp, Capirossi e Dovizioso: l’Italia che suda e che lavora

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Di certo non possono ancora permettersi di lottare con i primi tre della classe, che viaggiano certo ad una marcia nettamente superiore. Tuttavia, per Loris Capirossi e Andrea Dovizioso, vi sono più di un elemento per cui essere soddisfatti. Loris non ha bisogno di confermare nulla, anzi: considerando le qualità tecniche, possiamo dire senza alcun dubbio che il pilota di Rizla Suzuki ha raccolto in carriera molto meno di quanto seminato.

Dovizioso è all’alba di una carriera che, continuando così, sarà certo ricca di soddisfazioni. Per il veterano emiliano, Montmelò è coinciso con l’utilizzo di un nuovo motore, testato anche nei giorni immediatamente successivi alla gara.

“Abbiamo avuto un giorno intero per sviluppare la moto e lo abbiamo utilizzato per provare un telaio diverso e un anteriore differente. E’ lì che si deve concentrare ogni sforzo da parte del team e del sottoscritto. Riguardo al motore, siamo ancora nella fase in cui possiamo utilizzare il nuovo o il vecchio. Quello nuovo è probabilmente più potente, ma la vera novità  sta nel carattere. Rende la moto più facile da guidare. Possiamo dire che sia un passo in avanti, ma ora ne serve uno ulteriore. Fortunatamente non avremo bisogno di un motore incredibilmente potente ad Assen, per questo potremmo essere molto competitivi anche lì”.

MotoGp: Dovizioso, bene a Le Mans e al Mugello. Il podio a Barcellona?

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C’è qualcuno che lo aveva indicato quale vera rivelazione del campionato del mondo di motociclismo in corso. MotoGp 2009, si è cominciato alla grande con l’incertezza che regna sovrana per una classifica che vede incollati tre piloti che non hanno bisogno di presentazione: Casey Stoner, Valentino Rossi e quel fulmine di Jorge Lorenzo a cui sta toccando in sorte di pilotare la graduatoria di questa prima fase.

E poi, stipati dietro con exploit che variano da gran premio a gran premio, ecco gli outsiders: piloti giovani o un po’ più esperti, con mezzi tecnici meno importanti ma accomunati da almeno un elemento simbiotico. Il fatto, cioè, di essere capaci di battagliare ad ogni occasione grazie ad una grinta e ad una forza di carattere davvero sbalorditivo. Tra loro, inutile ribadirlo, trova grande spazio Andrea Dovizioso, all’esordio in MotoGp e oramai di casa nella classe regina delle due ruote.