MotoGp, Capirossi e Dovizioso: l’Italia che suda e che lavora

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Di certo non possono ancora permettersi di lottare con i primi tre della classe, che viaggiano certo ad una marcia nettamente superiore. Tuttavia, per Loris Capirossi e Andrea Dovizioso, vi sono più di un elemento per cui essere soddisfatti. Loris non ha bisogno di confermare nulla, anzi: considerando le qualità tecniche, possiamo dire senza alcun dubbio che il pilota di Rizla Suzuki ha raccolto in carriera molto meno di quanto seminato.

Dovizioso è all’alba di una carriera che, continuando così, sarà certo ricca di soddisfazioni. Per il veterano emiliano, Montmelò è coinciso con l’utilizzo di un nuovo motore, testato anche nei giorni immediatamente successivi alla gara.

“Abbiamo avuto un giorno intero per sviluppare la moto e lo abbiamo utilizzato per provare un telaio diverso e un anteriore differente. E’ lì che si deve concentrare ogni sforzo da parte del team e del sottoscritto. Riguardo al motore, siamo ancora nella fase in cui possiamo utilizzare il nuovo o il vecchio. Quello nuovo è probabilmente più potente, ma la vera novità  sta nel carattere. Rende la moto più facile da guidare. Possiamo dire che sia un passo in avanti, ma ora ne serve uno ulteriore. Fortunatamente non avremo bisogno di un motore incredibilmente potente ad Assen, per questo potremmo essere molto competitivi anche lì”.

Per Andrea Dovizioso, che sta collezionando quarti posti a oltranza, pare sempre più vicino il podio, anche se il giovanissimo centauro della Honda Repsol deve lavorare ancora parecchio per recuperare margine su Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Casey Stoner.

“Sono soddisfatto di quello che sto facendo, con il nuovo telaio affrontiamo molto meglio l’entrata in curva, uno dei nostri problemi principali. L’obiettivo è correre per il Campionato. Non siamo ancora abbastanza forti, per questo non posso essere contento di non poter correre per la vittoria. Giorno dopo giorno, gran premio dopo gran premio ci stiamo tuttavia avvicinando”.

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