Più di così, non poteva accadere nulla che garantisse a Casey Stoner una gioia maggiore. Vincere sul circuito di Phillip Island il secondo mondiale della carriera è solo un epilogo che nella maggior parte dei casi, il sognatore non riesce a portare a termine. Perché sbancare nella gara di Australia e laurearsi campione del mondo 2011 significa aver coronato l’impagabile desiderio di vincere tra le curve di casa, sentendo odore della propria gente, a un tiro di schioppo dalla vita di sempre.
Casey si è fiondato nella morsa che l’Australia ha saputo garantirgli e – appena dopo aver tagliato il traguardo – ha vissuto quel bagno di folla come una delle sensazioni più belle in assoluto. Perchè, sebbene non sia il primo iridato dell’australiano – già davanti a tutti nel 2007 in sella a Ducati – è la porima volta che gli capita di aggiudicarsi lo scettro del migliore in casa sua.