Bautista in Africa a sostegno di Riders for Health Experience Africa

Alvaro Bautista è ancora in fase di convalescenza dopo l’operazione al femore dovuta per togliere le viti di fissaggio dell’osso fratturato in Qatar ad inizio stagione, ma dalle colonne del suo blog personale ha voluto raccontare le impressioni dell’emozionante esperienza africana in cui ha messo a disposizione di un’organizzazione motociclistica che collega villaggi sperduti fornendo loro importanti medicinali. Lo scorso 23 novembre infatti, il pilota spagnolo si è unito ad altri 18 motociclisti tra cui l’ex campione Randy Mamola in Zambia per partecipare a Riders for Health Experience Africa. Il gruppo di piloti ha guidato le stesse moto che l’ente benefico utilizza per offrire assistenza sanitaria sul territorio africano.

La FIM rende note le nuove regole del Motomondiale

Nell’ultimo incontro della Commissione Grand Prix del 2011, è stata decisa la partecipazione alla classe MotoGP del Motomondiale nove prototipi CRT più un altro di riserva. Sono solo sei i piloti e le scuderie confermate: Colin Edwards con la NGM Forward Racing, Randy de Puniet e Aleix Espargaro con la Aspar, James Ellison con la PBM, Anthony West con l’abruzzese Speed Master e Michele Pirro con la seconda moto Gresini dotata di telaio FTR-Honda. Gli altri tre partecipanti e l’altra riserva verranno scelti tra la Ioda Racing, la BQR (che schiererà il colombiano Yonni Hernandez recentemente operato a un tendine), il Grillini Racing Team di Bologna e la francese Laglisse. Saranno quindi 21 i piloti sulla griglia della MotoGP, con una riserva: ci saranno 12 moto “factory” (costruite da Honda, Yamaha e Ducati) e 9 artigianali, contro le 17 dello scorso anno. Per agevolare l’adattamento ai nuovi regolamenti, salirà anche il limite di peso minimo per le moto 1000cc della categoria MotoGP: rispetto agli attuali 153 chili, sarà di 157 chili a partire dal 2012 e di 160 dall’anno successivo.

MotoGp Dovizioso consiglia di abbassare i costi e migliorare lo spettacolo

Dopo essere stato uno dei protagonisti del Motor Show di Bologna vestendo i panni di pilota da rally ed esser stato in Argentina come testimonial della nuova tappa del Motomondiale che si correrà dal 2013, Andrea Dovizioso ha detto la sua sulle nuove regole che caratterizzeranno la prossima stagione. “Non è cambiato molto in verità, la nuova 1000cc praticamente è la stessa moto della 800cc”, ha dichiarato il nuovo pilota della Yamaha Tech3 al sito Omnicorse.it.

Hai solo un po’ di potenza in più ai bassi regimi e leggermente meno in alto, ma i telai e l’elettronica sono ancora quelli, quindi il cambiamente è veramente minimo. E questo non è stato una sorpresa, perchè sapevo che per i progetti erano state utilizzate le 800 come base. La potenza della 800 era già tanta, quindi non si sono inventati niente di che. Dal punto di vista delle gomme invece ci sono stati dei cambiamenti importanti, perchè sono diverse rispetto a quelle che abbiamo utilizzato negli ultimi tre anni e quindi complicheranno un po’ la ricerca dei set-up ottimali. Sono più morbide a livello di carcassa, quindi ora scaldarle non è più un grosso problema, però in compenso flettono molto e pompano molto di più”.

Il “Gresini Racing Official Book 2011” dedicato a Super Sic

Come da consuetudine, anche quest’anno il Team Gresini pubblicherà un libro fotografico per ricordare la stagione da poco conclusa: questa volta però, il “Gresini Racing Official Book 2011” non potrà che essere doveroso omaggio all’indimenticabile Marco Simoncelli. Il libro di 128 pagine stampate ad altissima qualità fotografica, ha al suo interno immagini inedite, bellissime, di grande impatto emotivo del grande campione scomparso tragicamente in un incidente nel Gran Premio di Sepang in Malesia lo scorso 23 ottobre. “Ciao Sic” è il nome del libro, frutto della partnership tra il Gresini Racing Team e la Casa Editrice Faenza Group. Il libro è da pochissimi giorni disponibile sul sito letsbookandapp.com, mentre arriverà nelle migliori librerie italiane entro dicembre. Si tratta di un’opera ufficiale la cui vendita avrà anche una finalità benefica, con parte degli incassi devoluti alla “Fondazione Marco Simoncelli”. Fausto Gresini ha riassunto nel libro, in poche righe, gioie e dolori di una stagione che ha lasciato in lui una cicatrice indelebile: «Sic, o ancor meglio Supersic, era straordinario e in questo libro lo si vuole ricordare per la sua sincera simpatia ed i sorrisi che ha regalato a tutti noi». Nel libro é presenta anche un amabile ricordo del giornalista e amico del cuore, Paolo Beltramo, introduzione del libro “Ciao Sic”, che é anche un condensato di simpatiche ed ironiche frasi che riassumono alla perfezione lo straordinario carattere del pilota di Coriano.

E’ il talento di Stoner il segreto della Honda per Livio Suppo

Casey Stoner ha portato alla Honda quella mentalità vincente che è stata il vero segreto delle sue vittorie. Questa l’idea di Livio Suppo, colui che portò l’australiano in Ducati nel 2007, anno della sua prima vittoria Mondiale, nonché autore del suo divorzio con la Ducati e del suo secondo titolo con la casa giapponese: è lui l’uomo che ha sempre creduto nel talento dell’australiano. «Casey è stato veloce fin dall’inizio, penso che questo abbia dato agli ingegneri un sacco di motivazioni e anche un grande spinta all’interno dell’azienda», ha dichiarato il team manager della Honda al sito MCN. «Penso che la maggior parte del paddock riconosca che Casey in passato fosse veloce non solo a causa delle gomme Bridgestone e un motore Ducati. Ora, con i risultati di quest’anno e i tempi di Valentino Rossi con la Ducati, è ancora più chiaro il livello di Casey e penso che sia impossibile non riconoscere quanto sia veloce». Per Suppo, la vittoria di Stoner con la Honda é stato un capolavoro e se non ha vinto tutte le gare é stato solo per colpa della necessità di ambietarsi in una nuova squadra. «Sia Jorge Lorenzo che Dani Pedrosa avevano una lunga esperienza della loro moto mentre per Casey il suo team era tutto nuovo. Forse ha perso alcuni punti a causa di questo. Ma l’unico zero in classifica che ha ottenuto a Jerez non era colpa sua e anche lì ha fatto un ottimo lavoro. Ha fatto un anno super, non un errore, è incredibile», ha concluso il tecnico italiano.

MotoGp, per Zeelenberg é Stoner il valore in più della Honda

Wilco Zeelenberg, team manager della Yamaha Factory Racing, torna a parlare della stagione 2011 e si dice sempre più convinto che sia stato Casey Stoner l’artefice del dominio della Honda. Per l’olandese infatti, la moto giapponese non sarebbe poi cambiata tanto rispetto alla RC212V che ha corso la stagione 2010: è stato il pilota australiano ad aver dato alla HRC quel qualcosa in più per dominare in MotoGP. «Il grande cambiamento è che Casey con la Honda ha corso a un altro livello», ha dichiarato il dirigente della Yamaha al sito GPUpdate.net. «Sapevamo che la Honda aveva fatto un passo avanti lo scorso agosto a Brno, e Jorge Lorenzo aveva lanciato l’allarme e chiesto a Yamaha di fare un passo avanti. Per fare questo passo avremmo dovuto oltrepassare la nostra filosofia e non si può cambiare troppo altrimenti fai lo stesso errore della Ducati. Non volevamo andare in quella direzione e così sembra semplicemente che non abbiamo fatto abbastanza lavoro di sviluppo. Ma questo non era questo il caso». E dunque, seguendo questa linea di pensiero, Zeelenberg afferma che non ci sarebbe tutta questa distanza tra Honda e ,ma il tutto dipenderebbe solo dalla grande adattabilità del bicampione australiano. «La nostra moto era ancora in grado di lottare per il campionato, ma la Honda era forte quest’anno con Casey. Per me al momento i due piloti che sono un passo avanti a tutti sono Casey e Jorge. Dani Pedrosa a volte è spettacolare e veloce, ma Casey e Jorge sono superiori. Questo è abbastanza chiaro e con la nostra moto, Jorge è in grado di battere chiunque», ha concluso il team manager della casa giapponese.

La MotoGP dal 2013 correrà anche in Argentina

La MotoGP approda in Argentina e con Andrea Dovizioso come testimonial. L’occasione era per annunciare in via ufficiale il debutto del GP della Repubblica Argentina per il Mondiale 2013 con una cerimonia alla quale hanno preso parte il nuovo pilota della Yamaha Tech3 ed altri esponenti del mondo dello sport argentino. Il ministro del turismo argentino, Enrique Meyer, ha ufficializzato che il Gran Premio si correrà presso l’autodromo Termas de Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero, nel nord dell’Argentina, vicino alla città di San Miguel de Tucuman. La presentazione si è tenuta nel Museo del Bicentenario di Buenos Aires, alla presenza di diverse autorità nazionali, di alcuni rappresentanti Dorna e altri ospiti speciali, come l’ex pilota argentino Sebastián Porto. L’annuncio dato ieri é la logica conseguenza della firma della convenzione dello scorso settembre a Parigi tra il governo argentino, il governatore della provincia di Santiago del Estero, l’impresa OSD e la Dorna, per la celebrazione della prova del Mondiale MotoGP a partire dal 2013: l’accordo avrà una durata di tre stagioni, sino al 2016.

MotoGp, Pirro: “Sarà un’annata lunga e difficile”

L’erede di Super Sic nella scuderia Honda Gresini, Michele Pirro, è stato ospite nei giorni scorsi al Motorshow di Bologna dello stand Gordini-Renault e al sito Omnicorse.it ha rivelato tutte le sue preoccupazioni per l’imminente esordio in MotoGP.

«E’ una bellissima emozione, un bel traguardo, anche se forse è arrivato un po’ troppo presto dopo un solo anno di Moto2 e di Motomondiale, forse bisognava aspettare un attimo»,

ha spiegato il foggiano, neo pilota della FTR-Honda del team Gresini.

«Dopo tutto quello che è successo si è accelerato e la vittoria di Valencia ha affrettato un po’ le cose. Sarà una stagione difficile, spero di imparare in fretta».

MotoGp, Hayden lancia la Ducati: “Nel 2012 torneremo grandi”

Il pilota americano Nicky Hayden si dice convinto del fatto che la Ducati nella prossima stagione tornerà ad essere protagonista, dopo un difficile 2011 in cui la casa di Borgo Panigale ha portato a casa soltanto due podi.

«E’ stato un anno pesante per me e la squadra, a volte va così, ma è stata una difficile stagione perché abbiamo provato molte soluzioni invano»,

ha dichiaro l’americano al sito MCN.com, che sta pian piano recuperando dalla frattura al polso rimediata nell’ultima gara di Valencia.

MotoGp, Gresini difende la scelta Pirro: “Michele farà bene”

Ha fatto molto discutere nell’ambiente delle due ruote, la decisione assunta da Fausto Gresini di affidare la guida della sua seconda moto che schiererà in MotoGP, ad un pilota esordiente, con all’attivo una sola vittoria in Moto2, ovvero quel Michele Pirro diretto discendente di Marco Simoncelli, pilota della scuderia Gresini deceduto nel Gran Premio della Malesia lo scorso 23 ottobre. Ma il patron della scuderia faentina, tristemente orfana di Marco Simoncelli, ha scelto di mettere accanto al primo pilota HRC Alvaro Bautista una seconda guida, si è detto sicuro del fatto che il pilota foggiano farà bene.

«Abbiamo pensato che fosse giusto, per un progetto giovane come la CRT, dare un’opportunità a Michele Pirro affinché possa ulteriormente dimostrare il suo valore. Nella fase finale del Campionato del Mondo 2011 della Moto2 ha certificato di avere le qualità tecnico-sportive per poter crescere ancora e crediamo che in questa nuova categoria, la CRT, possa essere un protagonista»,

MotoGp, De Puniet sulla via del recupero

Il francese Randy De Puniet è attualmente impegnato nella fase di riabilitazione dopo l’operazione a cui é stato sottoposto la scorsa settimana: il pilota della MotoGP è soddisfatto dell’esito dell’operazione, soprattutto per l’avvenuta rimozione delle viti dalla caviglia, fonte di continuo fastidio. «Sono contento per l’operazione perchè mi consente di essere al 100% quando proveremo di nuovo a Jerez nella parte finale di gennaio prima di spostarci a Sepang, con una moto che tuttavia non sarà ancora la versione definitiva, ma sarà alla base di quella con la quale scenderemo in pista la prossima stagione», ha spiegato l’ex ducatista. Il francese nel nuovo anno, proseguirà il lavoro di sviluppo sul prototipo CRT Aprilia che la scuderia valenciana gli ha messo a disposizione per la stagione 2012. «Questa sarà una nuova avventura, un nuovo progetto, e farò di tutto per essere il più competitivo possibile, per avvicinarmi ai tempi delle altre moto e per provare a batterle se ne avrò l’occasione. Non è la prima volta per me con Aspar, lavorai con loro nel 2005 ed ottenni la mia ultima vittoria in un Gran Premio. E’ un team altamente competente, so bene che faranno il possibile per offrirmi una grande moto e sono ottimista per questa nuova esperienza», ha concluso il transalpino.

MotoGp, Dovizioso difende la sua scelta: “Yamaha Tech3 non é un ripiego”

La scorsa è stata una stagione molto positiva, la più bella della mia carriera. Ci tenevo a finire con il terzo posto in classifica. A Valencia era un gran premio difficile perché battere Pedrosa in casa sua non è facile e poi per il ricordo del Sic. Marco lo conoscevo da piccolo, abbiamo fatto tutta la carriera insieme. Siamo stati molto rivali ma con grande rispetto reciproco. E´ morto per fatalità, non c´è nessuna colpa specifica. La sicurezza in quelle situazioni non può fare nulla“. Così ha parlato il pilota italiano AndreaDovizioso durante un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Radio Sportiva, durante la quale ha ricordato la l’ultima stagione andata da poco in archivio con l’addio alla Honda, scuderia che ha segnato tutta la sua carriera ultradecennale nel motomondiale, alla Yamaha Tech: “Non è mai facile lavorare con Honda, ma in 3 anni e siamo riusciti ad arrivare a un livello altissimo.Lasciare la squadra in questo momento mi dispiace ma capisco la situazione con Stoner e Pedrosa che hanno il contratto garantito. Ho deciso di approdare in Yamaha nel momento giusto, anche per lo stile di guida che si può adattare a me. I primi test non sono andati bene, bisogna lavorare ma la base è buonissima. Non si possono fare pronostici per la stagione: vedremo a febbraio a Sepang a che livello saremo. Credo nel progetto Yamaha che non è una scelta di ripiego“.

MotoGp, Bradl operato tornerà a gennaio

Il pilota tedesco Stefan Bradl, attuale Campione del Mondo Moto2 (e futuro pilota della MotoGP nella quale garaggerà con la LCR Honda) è stato sottoposto con successo ad un’operazione chirurgica per rimuovere le placche metalliche inserite nel suo piede sinistro dopo l’infortunio accadutogli nei test pre-stagione del 2011. Il pilota tedesco ha lasciato subito l’ospedale di Augsburg ed ha immediatamente iniziato la fase di riabilitazione che dovrebbe in pochi giorni rimetterlo in sesto e permettergli di tornare a camminare e a sforzare il piede operato. Il 21enne tedesco sarà costretto ad un periodo di convalescenza al termine del quale potrà fare ritorno sulle piste per proseguire gli allenamenti. Dopo le vacanze di Natale il piano di lavoro di Bradl prevede un forcing di preparazione alla stagione 2012, prima del via dei test ufficiali di Sepang di fine gennaio a cui prenderà parte con la Honda del team LCR.

Loeb trionfa al Monza Rally Show davanti ad un grande Valentino Rossi

Il campione del mondo in carica di rally Sébastien Loeb ha trionfato nell’edizione 2011 del Monza Rally Show. In pista sono scesi ben 97 piloti delle categorie Rally, 24 Ore di Le Mans e Motomondiale, tra cui anche campioni delle due ruote: oltre a Valentino Rossi e Andrea Dovizioso della MotoGP, erano presenti anche Andrea Iannone e Claudio Corti della Moto2, che hanno provato il divertimento di correre con vetture da rally sul retilineo della pista monzese, trasformata per l’occasione in un circuito tortuoso perfetto per le vetture a quattro ruote motrici. Ma come previsto alla vigilia, é stato l’asso dei rally Loeb ha vinto la classica: il francese, uno dei più grandi campioni di tutti i tempi e vincitore di otto titoli iridati, ha dominato con la Citroen DS3 WRC, precedendo un grandissimo Valentino Rossi, che ha gareggiato con una Ford Fiesta RS WRC. Terzo posto per Dindo Capello, anch’egli su una Citroen DS3 WRC. Loeb si è imposto anche nel “Master Show – Trofeo Marco Simoncelli”, la prova finale della tre giorni monzese, disputata domenica pomeriggio. Secondo, anche in questo caso, il pilota della Ducati, che è comunque andato benissimo persino battendo il francese in due prove speciali.