Pedrosa contrario a guidare una CRT nel 2013

Anche lo spagnolo Dani Pedrosa vuol dire la sua nel dibattito sulle nuove moto CRT. Il pilota della Honda Repsol é intervenuto sul sito iberico Sport.es manifestando tutti i suoi dubbi sulla nuova categoria. «L’intero pacchetto delle CRT è inferiore a quello delle MotoGP attuali, non solo il motore ma tutti i componenti, come pneumatici, freni, sospensioni, sono tutti peggiori», ha commentato Pedrosa. «Le CRT schiereranno poi piloti, con eccezioni come Edwards e De Puniet, con poca esperienza». Un giudizio dunque molto negativo, ma ciò non ha impedito allo spagnolo di sottolineare anche alcuni lati positivi delle nuove moto. «Penso che le differenze nel 2012 sui tempi saranno notevoli, ma bisogna credere nella categoria: la Moto2 è stata un buon cambiamento, la Moto3 sembra promettente, può essere lo stesso per le CRT». Ma sull’eventuale possibilità di dover guidare una moto di tipo CRT nel 2013, quando altre nuove regole di riduzione dei costi entreranno in vigore, Pedrosa è stato nuovamente perentorio. «Non sarei felice di guidare una CRT in futuro, sarebbe un passo indietro per me da quando guido i prototipi da corsa più veloce al mondo e non so se sarebbe divertente come le MotoGP ufficiali», ha concluso Pedrosa.

Bautista in Africa a sostegno di Riders for Health Experience Africa

Alvaro Bautista è ancora in fase di convalescenza dopo l’operazione al femore dovuta per togliere le viti di fissaggio dell’osso fratturato in Qatar ad inizio stagione, ma dalle colonne del suo blog personale ha voluto raccontare le impressioni dell’emozionante esperienza africana in cui ha messo a disposizione di un’organizzazione motociclistica che collega villaggi sperduti fornendo loro importanti medicinali. Lo scorso 23 novembre infatti, il pilota spagnolo si è unito ad altri 18 motociclisti tra cui l’ex campione Randy Mamola in Zambia per partecipare a Riders for Health Experience Africa. Il gruppo di piloti ha guidato le stesse moto che l’ente benefico utilizza per offrire assistenza sanitaria sul territorio africano.

L’ex capotecnico di Super Sic lavorerà in Sbk con l’Aprilia di Biaggi

Aligi Deganello negli ultimi cinque anni è stato il capotecnico e amico intimo di Marco Simoncelli. Insieme, hanno portato a casa un titolo mondiale 250 ed ottenuto risultati importanti in MotoGp. Dopo la tragica scomparsa del pilota corianese lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premio della Malesia a Sepang, il capotecnico ha deciso di accettare la proposta dell’Aprilia di seguire Max Biaggi. Per capire qual era il legame che c’era fra Aligi Deganello, capotecnico con un passato da pilota da cross, e Marco Simoncelli, basta andare a riprendere un’espressione che Aligi usava per spiegare il rapporto che lo legava al Super Sic: “Mi sento come uno zio di Marco. Padre sarebbe troppo visto che ne ha già uno meraviglioso come Paolo”. Deganello, aveva avuto una brevissima esperienza in passato nella Superbike, proprio con l’Aprilia durante l’esibizione di Simoncelli ad Imola nel 2009 conclusasi con un terzo posto, si é confrontato con il padre di Marco, Paolo Simoncelli prima di accettare la proposta della casa di Noale: “Prima di andare a vedere cosa mi offriva l’Aprilia ne ho parlato con il babbo di Marco, con il quale ci sentiamo praticamente ogni giorno – ha raccontato Deganello alla Gazzetta dello Sport – e lui mi ha subito detto d’accettare dicendo che era un segnale che mi mandava Marco. Queste parole mi hanno tranquillizzato e mi hanno spinto ad accettare. Sarà particolare lavorare con Max. Passo dal lavorare con l’amico migliore di Valentino al suo rivale storico. E’ sicuramente un bel salto però di restare in MotoGp a lavorare con il team Gresini non me la sentivo proprio. Mi sarei sentito a disagio. Ho parlato con Max ha una grandissima voglia di rivalsa e la mia missione sarà cercare di dargli strumenti per vincere le gare e magari perché no tornare anche campione del mondo“. Vittorie e successi che, se arriveranno, saranno tutte da dedicare a quel ragazzo speciale col numero 58.

La FIM rende note le nuove regole del Motomondiale

Nell’ultimo incontro della Commissione Grand Prix del 2011, è stata decisa la partecipazione alla classe MotoGP del Motomondiale nove prototipi CRT più un altro di riserva. Sono solo sei i piloti e le scuderie confermate: Colin Edwards con la NGM Forward Racing, Randy de Puniet e Aleix Espargaro con la Aspar, James Ellison con la PBM, Anthony West con l’abruzzese Speed Master e Michele Pirro con la seconda moto Gresini dotata di telaio FTR-Honda. Gli altri tre partecipanti e l’altra riserva verranno scelti tra la Ioda Racing, la BQR (che schiererà il colombiano Yonni Hernandez recentemente operato a un tendine), il Grillini Racing Team di Bologna e la francese Laglisse. Saranno quindi 21 i piloti sulla griglia della MotoGP, con una riserva: ci saranno 12 moto “factory” (costruite da Honda, Yamaha e Ducati) e 9 artigianali, contro le 17 dello scorso anno. Per agevolare l’adattamento ai nuovi regolamenti, salirà anche il limite di peso minimo per le moto 1000cc della categoria MotoGP: rispetto agli attuali 153 chili, sarà di 157 chili a partire dal 2012 e di 160 dall’anno successivo.

Moto2, Elena Rosell correrà con il team spagnolo QMMF motorizzato Moriwaki

Elena Rosell potrebbe diventare la seconda donna nel Motomondiale, dopo la tedesca Katja Poensgen nel 2003, a disputare una completa stagione di motociclismo.

La 25enne spagnola infatti, dopo il debutto lo scorso anno con la Aspar in Moto2 ad Assen e le due presenze come wild-card ad Aragon (in cui ha concluso 33ma) e a Valencia (25ma), secondo quando sostenuto dall’autorevole quotidiano spagnolo sportivo Marca é prossima ad entrare a far parte del team QMMF.

 

Moto2, Smith sfida Marquez per il titolo 2012 con la sua Suter

Il Mondiale 2012 é ancora lontano, ma Bradley Smith ha già lanciato la sua sfida a Marc Marquez in vista della prossima stagione della Moto2.

Con sette gare vinte nel 2011 e sconfitto in campionato da Stefan Bradl solamente a causa dell’infortunio che lo ha costretto a saltare l’ultimo e decisivo gran premio a Valencia, lo spagnolo é di diritto il favorito del prossimo Mondiale.

Smith, giovane pilota inglese della Tech3 che ha conquistato quest’anno tre podi, sostiene però di poterlo battere sul suo stesso terreno.

MotoGp, per Zeelenberg é Stoner il valore in più della Honda

Wilco Zeelenberg, team manager della Yamaha Factory Racing, torna a parlare della stagione 2011 e si dice sempre più convinto che sia stato Casey Stoner l’artefice del dominio della Honda. Per l’olandese infatti, la moto giapponese non sarebbe poi cambiata tanto rispetto alla RC212V che ha corso la stagione 2010: è stato il pilota australiano ad aver dato alla HRC quel qualcosa in più per dominare in MotoGP. «Il grande cambiamento è che Casey con la Honda ha corso a un altro livello», ha dichiarato il dirigente della Yamaha al sito GPUpdate.net. «Sapevamo che la Honda aveva fatto un passo avanti lo scorso agosto a Brno, e Jorge Lorenzo aveva lanciato l’allarme e chiesto a Yamaha di fare un passo avanti. Per fare questo passo avremmo dovuto oltrepassare la nostra filosofia e non si può cambiare troppo altrimenti fai lo stesso errore della Ducati. Non volevamo andare in quella direzione e così sembra semplicemente che non abbiamo fatto abbastanza lavoro di sviluppo. Ma questo non era questo il caso». E dunque, seguendo questa linea di pensiero, Zeelenberg afferma che non ci sarebbe tutta questa distanza tra Honda e ,ma il tutto dipenderebbe solo dalla grande adattabilità del bicampione australiano. «La nostra moto era ancora in grado di lottare per il campionato, ma la Honda era forte quest’anno con Casey. Per me al momento i due piloti che sono un passo avanti a tutti sono Casey e Jorge. Dani Pedrosa a volte è spettacolare e veloce, ma Casey e Jorge sono superiori. Questo è abbastanza chiaro e con la nostra moto, Jorge è in grado di battere chiunque», ha concluso il team manager della casa giapponese.

La MotoGP dal 2013 correrà anche in Argentina

La MotoGP approda in Argentina e con Andrea Dovizioso come testimonial. L’occasione era per annunciare in via ufficiale il debutto del GP della Repubblica Argentina per il Mondiale 2013 con una cerimonia alla quale hanno preso parte il nuovo pilota della Yamaha Tech3 ed altri esponenti del mondo dello sport argentino. Il ministro del turismo argentino, Enrique Meyer, ha ufficializzato che il Gran Premio si correrà presso l’autodromo Termas de Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero, nel nord dell’Argentina, vicino alla città di San Miguel de Tucuman. La presentazione si è tenuta nel Museo del Bicentenario di Buenos Aires, alla presenza di diverse autorità nazionali, di alcuni rappresentanti Dorna e altri ospiti speciali, come l’ex pilota argentino Sebastián Porto. L’annuncio dato ieri é la logica conseguenza della firma della convenzione dello scorso settembre a Parigi tra il governo argentino, il governatore della provincia di Santiago del Estero, l’impresa OSD e la Dorna, per la celebrazione della prova del Mondiale MotoGP a partire dal 2013: l’accordo avrà una durata di tre stagioni, sino al 2016.

Moto2, Iannone guarda al Mondiale 2012: “Voglio lottare per il titolo”

Il pilota italiano Andrea Iannone ha rilasciato un’intervista a Sport Mediaset nella quale confessa la sua frustrazione per la stagione di Moto2 2011, conclusa al terzo posto nella classifica piloti del Mondiale ma senza mai essere in lotta per il titolo.

«E’ stata una stagione travagliata per me, non siamo riusciti ad esprimere tutto il potenziale che avevamo: per l’Italia è stato un periodo un po’ difficile, soprattutto quest’anno»,

ha spiegato il pilota della Speed Master, che aggiunge:

MotoGp, De Puniet sulla via del recupero

Il francese Randy De Puniet è attualmente impegnato nella fase di riabilitazione dopo l’operazione a cui é stato sottoposto la scorsa settimana: il pilota della MotoGP è soddisfatto dell’esito dell’operazione, soprattutto per l’avvenuta rimozione delle viti dalla caviglia, fonte di continuo fastidio. «Sono contento per l’operazione perchè mi consente di essere al 100% quando proveremo di nuovo a Jerez nella parte finale di gennaio prima di spostarci a Sepang, con una moto che tuttavia non sarà ancora la versione definitiva, ma sarà alla base di quella con la quale scenderemo in pista la prossima stagione», ha spiegato l’ex ducatista. Il francese nel nuovo anno, proseguirà il lavoro di sviluppo sul prototipo CRT Aprilia che la scuderia valenciana gli ha messo a disposizione per la stagione 2012. «Questa sarà una nuova avventura, un nuovo progetto, e farò di tutto per essere il più competitivo possibile, per avvicinarmi ai tempi delle altre moto e per provare a batterle se ne avrò l’occasione. Non è la prima volta per me con Aspar, lavorai con loro nel 2005 ed ottenni la mia ultima vittoria in un Gran Premio. E’ un team altamente competente, so bene che faranno il possibile per offrirmi una grande moto e sono ottimista per questa nuova esperienza», ha concluso il transalpino.

Motomondiale, anche nel 2012 si correrà al Sachsenring

La gara del Sachsenring si correrà anche nella prossima stagione: è stato fissato infatti per l’8 luglio il GP di Germania del Motomondiale sulla storica pista della regione della Sassonia e la sua presenza nel calendario MotoGP 2012 è quindi ufficiale, grazie all’accordo raggiunto quest’oggi. La gara del Sachsenring era a rischio taglio in quanto l’ADAC, l’ente promotore della gara, aveva dichiarato di non essere più in grado di coprire la quota delle tasse stabilite dalla Dorna e aumentate rispetto agli scorsi anni.

Motomondiale, Roberto Rolfo torna protagonista: correrà in Moto2 con il team Technomag-CIP

Roberto Rolfo a distanza di un anno farà il suo ritorno nel Motomondiale: il pilota torinese infatti, nella prossima stagione correrà con il team francese Technomag-CIP in Moto2. Rolfo, 31 anni, nella sua lunga carriera ha corso con Aprilia, Honda e Ducati nella classe 250cc e nella MotoGP, con la scuderia della Pramac Racing. Dopo alcuni anni trascoris in Superbike, è tornato nel 2010 in sella alla Suter del team Italtrans team dal quale non stato confermato per la stagione 2011, nonostante abbia corso ottime gare ottenendo anche un terzo posto nel Gran Premio di Germania ed una splendida vittoria a Sepang. «Nel 2010 eravamo rimasti a Valencia, all’ultima gara di Moto2 e poi la parentesi in Superbike con la Kawasaki», ha spiegato Rolfo. «Le cose non si possono lasciare a metà e bisogna battersi per poterle realizzare. Così, per il 2012, ho deciso di tornare in Moto2 in sella alla moto del team Technomag-CIP di Alain Bronec. Sono molto felice perché la squadra è davvero di alto livello ed ha dimostrato molta professionalità negli anni lavorando con piloti molto veloci».

COLONIA ITALIANA NELLA MOTO2 – Rolfo andrà anche ad infoltire il numero dei piloti italiani nel Motomondiale, che specialmente nella classe Moto2 anche nella stagione appena conclusasi, hanno vissuto momenti da protagonisti. Rolfo si è detto molto contento della nuova sfida e non lo preoccupano nemmeno le condizioni della sua gamba, infortunatasi in Superbike. «Sono contento di tornare a guidare una 600cc, moto che mi appassiona molto e mi diverte davvero per le grandi velocità che bisogna mantenere in curva. Io sto sempre meglio, la riabilitazione al mio ginocchio funziona bene e non vedo l’ora di tornare in sella. Nei primi giorni di dicembre incontrerò il team per pianificare il programma di lavoro invernale per arrivare preparati alla prima gara di una stagione molto importante per me», ha concluso il torinese.

MotoGp, Dovizioso difende la sua scelta: “Yamaha Tech3 non é un ripiego”

La scorsa è stata una stagione molto positiva, la più bella della mia carriera. Ci tenevo a finire con il terzo posto in classifica. A Valencia era un gran premio difficile perché battere Pedrosa in casa sua non è facile e poi per il ricordo del Sic. Marco lo conoscevo da piccolo, abbiamo fatto tutta la carriera insieme. Siamo stati molto rivali ma con grande rispetto reciproco. E´ morto per fatalità, non c´è nessuna colpa specifica. La sicurezza in quelle situazioni non può fare nulla“. Così ha parlato il pilota italiano AndreaDovizioso durante un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Radio Sportiva, durante la quale ha ricordato la l’ultima stagione andata da poco in archivio con l’addio alla Honda, scuderia che ha segnato tutta la sua carriera ultradecennale nel motomondiale, alla Yamaha Tech: “Non è mai facile lavorare con Honda, ma in 3 anni e siamo riusciti ad arrivare a un livello altissimo.Lasciare la squadra in questo momento mi dispiace ma capisco la situazione con Stoner e Pedrosa che hanno il contratto garantito. Ho deciso di approdare in Yamaha nel momento giusto, anche per lo stile di guida che si può adattare a me. I primi test non sono andati bene, bisogna lavorare ma la base è buonissima. Non si possono fare pronostici per la stagione: vedremo a febbraio a Sepang a che livello saremo. Credo nel progetto Yamaha che non è una scelta di ripiego“.

MotoGp, la Ducati si affida a Carlos Checa per i test

Il team Ducati é sceso in pista per effettuare diversi test sul circuito di Jerez de la Frontera, in Spagna. Sono diversi infatti i team MotoGP e della Moto2 che da oggi sono scesi sull’asfalto di Jerez per iniziare a preparare al meglio la stagione 2012. Dopo aver paretcipato alla due giorni di test ufficiali svoltisi a Valencia all’indomani dell’ultimo appuntamento della stagione 2011, la Ducati proseguirà il lavoro di sviluppo della Desmosedici GP12 sul tracciato andaluso, ma farà a meno di entrambi i piloti titolari: Valentino Rossi è infatti impegnato per il fine settimana con il Monza Rally Show che nell’edizione di quest’anno é dedicato a Marco Simoncelli, grande amante anche del mondo delle quattro ruote e che pochi mesi fa aveva provato l’emozione del rally accompagnando il campione filandase Kravonen, mentre Nicky Hayden è ancora impegnato nella fase di recupero dopo il recente intervento chirurgico al polso destro.

L DUCATI PROVERA’ CON CHECA E BATTAINI – Priva delle due guide ufficiali, la scuderia bolognese si affiderà all’esperienza del neo Campione del Mondo della Superbike, Carlos Checa: il pilota della Althea Racing scenderà in pista con il collaudatore ufficiale Franco Battaini per proseguire i lavori sul prototipo della prossima stagione. Insieme alla Ducati proveranno sul circuito spagnolo per la classe MotoGP la NGM Forward con Colin Edwards e la BQR con Yonni Hernandez. Per quanto riguarda invece la categoria Moto2, si uniranno al test anche il Marc VDS Racing Team con il pilota inglese Scott Redding e il filandese Mika Kallio, la scuderia Aspar con il campione del mondo della 1255cc Nico Terol e l’ex campione del mondo della Moto2 Toni Elias, la Forward Racing di Moto2 con Alex de Angelis e Yuki Takahashi, la Pons Racing con Pol Espargaró e Esteve Rabat, la Honda Gresini con l’inglese Gino Rea, e la Tech 3 con Bradley Smith e Xavier Simeon.