Il decalogo del buon tagliando

tagliando_1Quante volte è capitato di sgranare gli occhi davanti al conto del meccanico? Il tagliando è un momento quasi intimo con la moto. Non si può certo badare a spese. «Eppure – si pensa – se non sbaglio questa cosa costa meno. Però forse non è così». Quante volte per non fare la figura degli sprovveduti, si è aperto il portafogli, così, senza batter ciglio. Per evitare tutto questo ecco dieci regole per non avere sorprese. Un decalogo da ricordare. Giusto per non sgranare gli occhi. Non così tanto, almeno.
Primo, chiedere un preventivo. Se la risposta non convince c’è da preoccuparsi. L’utopia sarebbe quella di avere un documento scritto (perché «verba volant…»), ma anche se vi propongono una cifra a voce non accontentatevi. Chiedete lumi.

Harley-Davidson, pronta la versione lusso della XR 1200

harleyVestita di nero. Potente, snella e agile. Un tailleur per tutte le occasioni. E tanto carattere. Nel 2010 Harley-Davidson ha lanciato la versione lusso della naked: la XR 1200 X. Le modifiche rispetto al modello di base sembrano minime. Ma non lo sono. E non solo perché il nero opaco della meccanica e della carrozzeria raffinano – di molto – la sua linea. Non solo perché la posizione di guida è più sportiva, leggermente piegata in avanti sul manubrio.

Nasce Peugeot Scooter: il leone torna a ruggire

peugeotIl leone torna a ruggire: in francese, certo, e con una nuova veste. É la Peugeot. Che in una conferenza stampa a Parigi annuncia: «cambiamo logo, nome e strategie». Ora è «Scooter». Adieu, quindi, alla Peugeot Motocycle. Adieu anche al vecchio logo. Troppo poco moderno, troppo poco «edonistico», stando alle parole del responsabile dello Stile, Jean-Pierre Ploué. Spazio a quello nuovo progettato direttamente dai designer Peugeot. Per creare sempre più un filo conduttore – rigorosamente blu – tra le due (o tre) ruote e i propri clienti. Il re della jungla dei motori appare più semplice e con un maggiore dinamismo. Sembra quasi uscito da una videografica di qualche sito internet. La novità è la tridimensione e lo sfondo: blu profondo, appunto. A risaltare lo stemma. Oltre al disegno la casa francese aggiunge anche la parola “scooter” accanto al proprio nome. E fin qua, logo e nome. Ma anche le idee della neonata Peugeot scooter sono semplici e moderne allo stesso tempo. Si cercherà sempre più di guardare all’ambiente e alla tecnologia. Così come è stato dimostrato nell’ultimo Eicma di Milano. L’e-vivacity e la Hybrid Three Evolution ne sono la prova. Il primo modello è una versione elettrica del Vivacity, già in commercio con motorizzazioni tradizionali a due e quattro tempi. A emissioni zero, con una autonomia di 80-100 km a seconda delle condizioni d’uso. Il secondo scooter – un ibrido a tre ruote, ancora in fase di realizzazione e pronto nel 2011 – ha un motore termico è un monocilindrico da 300cc, sovralimentato con un compressore volumetrico ed in grado di erogare ben 41 CV, mentre i due motori elettrici anteriori hanno una potenza di 3 kW l’uno. Insomma: Peugeot Scooter sembra avere le idee molto chiare, fin da subito. D’altra parte, questo, non dovrebbe stupire. Chi ha cercato di domare il leone ha sempre voluto guardare avanti. Sotto tutti i punti di vista. Qualche esempio? Dall’Abs di serie negli scooter 125, ai progetti a bassissimo prezzo per i 50 cc. Tutti prodotti realizzati rigorosamente all’interno dei confini della grandeur francese.

Cagiva Raptor 125, l’alternativa allo scooter

raptorStufi dei soliti scooter? Arriva dalla Cagiva una novità che potrebbe mettere in difficoltà il florido mercato degli scooter. Stiamo parlando dell’ultimo nato nella casa italiana di motociclette, il Raptor 125, una moto naked sportiva che riesce ad appassionare. Nato a metà tra uno scooter e una vera moto sportiva, la Raptor 125 permette al pubblico di guidare un veicolo aggressivo, ma non pericoloso, magari in attesa di fare il grande passo e puntare su una moto più potente. La Raptor 125 è più indicata, però, al pubblico giovanile, vista la sua linea sportiva dal carattere frizzante che fonda le radici nello stile e nella tecnologia della Planet. Il nome deriva dalla sorella maggiore X-Raptor da cui ha preso spunto per il faro anteriore, per la sella ridisegnata e adatta anche al passeggero e per il parafango anteriore protettivo.

Padova Bike Expo Show: oggi al via la XVI edizione

padovafieraInizia oggi il Padova Bike Expo Show. La manifestazione, giunta alla sua sedicesima edizione, va in scena fino a domenica (orario continuato dalla 9 alle 20) presso il quartiere fieristico della città veneta. Lo scorso anno il Padova Bike Expo Show è stato visitato da 65mila persone e per l’edizione 2010 si annuncia ancora più ricco di contenuti, soprattutto grazie all’accordo con la Federazione Italiana Custumizer che permetterà di raddoppiare i padiglioni custom. Anche lo spazio espositivo è aumentato e per il 2010 sono annunciati 350 espositori con oltre 600 rappresentati che si offrono al pubblico in 9 padiglioni per una superficie di 70mila mq di cui 10mila dedicati agli show. Cambia anche il prezzo del biglietto d’ingresso, ma niente paura: con soli 10 euro si potrà visitare il Padova Bike Expo, ossia con il 33 per cento in meno rispetto all’edizione dello scorso anno.

Ducati Hypermotard 1100 Evo, novità da pista

ducati_evoLa Ducati Hypermotard 1100 si trasforma e diventa Evo e Evo Sp. Sono queste le due nuove versioni della casa motociclistica di Borgo Panigale dedicate al pubblico più esigente che si diverte a ricercare le emozioni, magari con qualche gimkana pure in città. La Hypermotard 1100 Evo, dove “Evo” non sta che per evoluzione, si basa su una semplice formula: più cavalli e meno pesantezza per rendere ancora più agile e snella una moto già frizzante. Infatti, rispetto alle versioni standard e S, le nuove nate in casa Ducati hanno più cavalli (95 al posto di 88), ma ben 7 chili in meno grazie alla speciale “cura dimagrante” effettuata sul telaio. La versione Evo Sp presenta qualche leggera differenza con la semplice Evo: innanzitutto l’ammotizzatore posteriore è firmato Ohlins e non Sachs, poi le pinze del freno anteriori Brembo sono radiali monoblocco, i pneumatici sono più racing e gli attacchi sono stati rialzati dal manubrio.

Bmw S1000 RR, la tedesca che sembra giapponese

BMW-S1000RR-road-testLa sportiva che viene dalla Germania. Pare una moto italiana o giapponese, invece è al 100 per cento tedesca. Stiamo parlando della nuova Bmw S1000 RR che con i suoi numeri da prestazioni sportive, potrebbe ingannare ogni esperto. In meno di tre secondi raggiunge i 100 km/h e con 193 cavalli arriva a sfiorare i 300 orari come velocità massima. Nata a Berlino, la S1000 RR è il primo esperimento della Bmw tra le moto ultra sportive, che non rinunciano alla potenza con grande attenzione, però, alla sicurezza. Prima di arrivare a presentarsi al grande pubblico, è passata per il mondiale Superbike 2009 e, nonostante il settore in crisi, la Bmw propone un prodotto che potrebbe interessare tanti appassionati. La caratteristica principale della S1000 RR sono i due fari asimmetrici con l’inusuale carena con feritoie a branchie di squalo sul lato destro. Attenzione anche all’elettronica d’eccellenza che permettono alla nuova nata in casa Bmw di issarsi un gradino sopra le altre concorrenti.