Lorenzo accoglie Rossi in Yamaha, sono felice

Non è più come due, tre anni fa, quando Valentino Rossi era di fatto prima guida in Yamaha e Jorge Lorenzo mirava a insediarne e scalfirne il ruolo di protagonista e in scuderia e in pista.

Da allora – con il passaggio del Dottore in Ducati – lo scenario si è di fatto modificato in modo evidente: Lorenzo ha fatto in tempo a vincere un mondiale e perdere il successivo solo per lo strapotere evidente della Honda di Casey Stoner (e si sta giocando l’attuale con ottime possibilità di vittoria) mentre per Rossi e la scuderia di Borgo Panigale sono state solo delusioni su delusioni.

Valentino Rossi svela top e flop della carriera in MotoGP

A sollecitarlo e dargli stimolo è stato un tifoso intervenuto nel corso della chat organizzata da Dainese per mettere in contatto Valentino Rossi e gli appassionati del centauro nove volte campione del mondo. Qual è, in mezzo a tanti, il momento migliore della carriera del Dottore? E, di contro, quale il peggiore? Il 46Ducati, in attesa di lanciarsi verso la MotoGP 2012, non si è sottratto dall’onere di risponedere e ha individuato top e flop dei suoi trascorsi nella specialità della MotoGP:

MotoGp: Rossi tra Ducati e Yamaha; Lorenzo: “E’ problema di Valentino”

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Sembrava che il Mondiale appena concluso servisse per appianare ogni diatriba tra i piloti MotoGp in quota alla Yamaha, ma pare che non sia affatto così. Valentino Rossi, fresco vincitore del Motomondiale, mette in guardia la Yahama e, in una intervista rilasciata alla BBC, il Dottore manda un messaggio che sa di ultimatum:

“La Yamaha mi deve portare più rispetto, e deve decidere presto tra me e Jorge Lorenzo, altrimenti sono pronto ad andarmene alla Ducati. Ho una buona offerta da valutare con attenzione, e non sono così sicuro al 100% di restare in Yamaha, dipenderà da ciò che accadrà il prossimo anno, dalla mia prestazione alle loro ambizioni , potrei quindi cambiare moto e passare alla Ducati, cercando di vincere il Motomondiale con una moto italiana. Sarebbe davvero una grande motivazione, anche se il rapporto che ho con la Yamaha è davvero forte”.

Seccato lo spagnolo Lorenzo:

Lorenzo: “E se fosse Valentino Rossi a copiare me?”

jorge_lorenzo_estorilChissà quanto ha aspettato, in silenzio, il momento di poter parlare per esternare ai quattro venti tutto ciò che – causa una soggezione necessaria e dettata dalla verità incontrovertibile dei risultati, che hanno sempre dato ragione a Valentino Rossi – avrebbe voluto gridare a squarciagola.

E’ bastata una vittoria, con dominio assoluto per carità, a Jorge Lorenzo per mettergli in moto una lingua che, andasse così veloce anche la sua moto nel corso degli ultimi appuntamenti mondiali, sarebbe titolo assicurato. Ha cantato Jorge Lorenzo, e per farlo ha scelto le pagine del numero odierno di Riders Italian Magazine, nel quale pare che lo spagnolo si lasci andare a uno sfogo eccessivo.

Rossi: “Estoril, da dimenticare!”; Lorenzo gioca: “Secondo al Mondiale mi sta bene”

jorge-lorenzoLa cavalcata che ha portato Jorge Lorenzo a vincere l’appuntamento all’Estoril è stata memorabile. Per lo spagnolo, certo, che ha inflitto agli avversari distacchi enormi; per il secondo arrivato, Casey Stoner, che meglio di così non poteva fare; per Dani Pedrosa, a cui il terzo posto va più che bene. Punto.

Nulla da scrivere sul libro dei ricordi più belli, invece, per Valentino Rossi che, al contrario, una batosta come quella della MotoGp in Portogallo non l ricorda di sicuro. Noi, a memoria – ma siamo andati a spulciare i numeri – non la ricordiamo di certo. Vale che si becca 23 secondi dal primo, quasi il doppio rispetto a quei 13 secondi che nel 2008 – MotoGp Qatar – gli rifilò Casey Stoner. Uno dei punti più bassi della carriera che coincide anche con la fine di un mondiale che, a questo punto, si riapre per davvero. Diciotto punti sono una stupidaggine. La franche zza di Rossi in sala interviste è quella che riconosciamo al talento di Tavullia da che lo conosciamo:

“Poche volte sono stato così in difficoltà nella mia carriera. Qui, per la verità, ero in difficoltà anche l’anno scorso: riuscii a salire sul podio solo grazie alla caduta di Dovizioso. Abbiamo iniziato le prove con uno svantaggio di tre, quattro decimi al giro e ce lo siamo portati dietro fino alla gara. Abbiamo sbagliato la messa a punto: la gomma posteriore, identica a quella dei miei avversari, si è scaldata troppo e così non avevo più aderenza nel momento di massima piega. Non è stato un problema della copertura, ma di bilanciamento della moto che l’ha fatta lavorare nella maniera sbagliata. Salire sul podio sarebbe stato meglio per tanti motivi, non solo perché avrei conquistato tre punti in più. Ma a Indianapolis, dove ero caduto, era andata molto peggio: bisogna accontentarsi”.

Una parte che non compete al 46Yamaha: quella di chi è costretto a guardare le imprese degli altri. Una faticaccia. Di tutt’altro umore, invece, è Jorge Lorenzo. Maturo e fiero per la quarta vittoria stagionale.

Valentino Rossi, il Signore: “Lorenzo è forte. Punto”. Per lo spagnolo addio Yamaha?

lore-rossiTiene banco Valentino Rossi, fenomeno incontrastato del mondo delle due ruote. Dopo le prime libere della MotoGp in corso in Gran Bretagna, il 46Yamaha ha parlato alla stampa e lo ha fatto a suo modo.

Argomento preferito? Manco a dirlo, Jorge Lorenzo che, tra l’altro, è sembrato – nel corso delle prime libere le quali, sia inteso, valgono ben poco – accusare il colpo e non vivere una delle giornate migliori:

Yamaha MotoGp, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo pronti a darsele di santa ragione

ROSSI-LORENZOValentino Rossi vs. Jorge Lorenzo. Storia fresca, annata 2009. Per la serie “ogni campione lo è ancora di più di fronte ad un valido avversario”, i due stanno inscenando quello che, ad oggi, è il duello più interessante della MotoGp.

Elemento che contribuisce ad arricchire ulteriormente la rivalità – e scusate se è poco -, il fatto che entrambi corrano per la scuderia Yamaha, a questo punto in grado di gongolare realmente di fronte ad un duello che promette scintille. Valentino Rossi ha immediatamente pensato di mettere a tacere ogni velleità dell’avversario con un lapidario:

“Non può pensare di arrivare, vincere e in due anni essere importante come Valentino. Forse è un po’ presuntuoso”.