MotoGp 2009, il pagellone dei piloti: Valentino Rossi 9

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Quando ci si accinge a parlare di un campione – Valentino Rossi – che in carriera è stato capace di portare a casa ben 9 titoli mondiali, il rischio è di scadere nella celebrazione.

Proveremo a non scivolare nel banale e ad essere originali, ben consapevoli del fatto che tutti gli aggettivi sono già stati utilizzati per descrivere lo strapotere del centauro di Tavullia come pilota e l’entusiasmo che scatena come personaggio.

Qualcuno, esagerando, ha parlato del nono come “il titolo più sofferto”: non condividiamo, dal momento che la leadership del “Dottore” è stata, (quasi) mai come stavolta, al di sopra di ogni discussione. Lo dimostra la fine che hanno fatto i rivali, Jorge Lorenzo (compagno di squadra in Yamaha) incluso: crollo psicologico e addio ai sogni di gloria, forse ancora prematuri finché in sella ci sarà Valentino.

Rossi da grande: Yamaha (2010), poi Ferrari o Ducati (2011)

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Per Valentino Rossi, il riferimento non è più solo Giacomo Agostini ma pare essere sempre più John Surtees il solo pilota di moto diventato campione del Mondo anche in Formula 1 alla guida di una Ferrari. Non è ancora tramontata l’ipotesi suggestiva che Valentino Rossi si metta alla guida di una monoposto della Rossa.

Dopo gli attestati di stima – ennesimi – di Luca Cordero di Montezemolo e dell’entourage del Cavallino dopo la conquista del nono titolo del Mondo, per il nove volte iridato l’agenda continua a essere fitta di appuntamenti e includere imprgni che rimandano tutti alle quattro ruote.

C’è l’ultima gara di MotoGp sul circuito di Valencia (8 novembre), poi a ruota un motocross per beneficenza organizzato dal padre di Valentino, Graziano; il Rally di Monza e l’appuntamento del Messico a marzo. Che c’entra la Rossa in tutto ciò? A fornirci l’assist è proprio papà Graziano che dichiara palesemente:

MotoGp, solo il record di Agostini (123 vittorie) può stimolare ancora Valentino Rossi (100 vittorie)

valentino_rossiIl parto di Giacomo Agostini, nato a Brescia il 16 giugno del 1942, fu difficoltoso. Travaglio doloroso e rischio di complicazioni. Ne venne fuori un pargolo vivace e in grado di diventare il Campione che tutti conosciamo. Sulle due ruote Ago ha imparato ad andare ancor meglio di come un uomo possa muoversi sui suoi stessi piedi e nella gloriosa – la più grande che un motociclista possa sognare – carriera gli è riuscito di inanellare la bellezza di 123 vittorie e conquistare 163 podi su 190 gare corse in totale.

Un mostro, nulla da eccepire, che non ha avuto – almeno fino a qualche tempo fa – alcun erede. Poi, un ragazzotto di nome Valentino Rossi fa il suo esordio in 125cc: era il 1996 e Vale, che conquista la sua prima vittoria in carriera nel Gp di Brno, quell’annata vincerà il mondiale. Nel 1998 l’esordio in 250cc, classe nella quale trionferà un anno dopo, in seguito ad una prima fase di assoluto ambientamento.