Moto3, Danny Kent il più veloce nei test di Jerez

La nuova categoria della Moto3 ha effettuato l’ultima sessione di lavoro sul circuito spagnolo di Jerez sabato scorso, portandosi avanti con lo sviluppo delle loro nuove 250cc a quattro tempi che da quest’anno prendono il posto delle 125 a due tempi utilizzate fino all’anno scorso. L’inglese Danny Kent, della scuderia Red Bull KTM Ajo, é stato il più veloce grazie al tempo di 1’47”1, confermandosi dopo il primo posto ottenuto nelle prime due giornate. Secondo il giovane spagnolo Maverick Viñales della Avintia Racing, che ha chiuso a quattro decimi da Kent. Terza posizione per Alberto Moncayo, autore di una caduta nelle scorse giornate per fortuna senza conseguenze. Quarto il compagno di squadra di Kent alla Red Bull KTM Ajo, il tedesco Sandro Cortese, che ha preceduto lo spagnolo della Aspar Hector Faubel per la virtuale Top 5.

MALE GLI ITALIANI – Molto deludenti invece le prestazioni degli italiani, ad eccezione del giovane Niccolò Antonelli della Gresini Racing, che ha chiuso al 12° posto a 2”2 da Kent. I due piloti del Team Italia FMI, Romanoi Fenati e Alessandro Tonucci, sono finiti rispettivamente 23° e 24°, davanti a Luigi Morciano della Ioda. Da segnalare infine la caduta dello svizzero Giulian Pedone della Ambrogio Next Racing, che si è fratturato un polso: per lui l’inizio della stagione è seriamente a rischio.

Corti e la Italtrans tra i protagonisti dei test di Valencia in Moto2

Claudio Corti e la scuderia Italtrans sono stati a sorpresa tra i principali protagonisti dei test invernali della Moto2. Il pilota originario di Como si é sempre classificato tra i primi cinque e i tempi di giornata ottenuti (1’37″4, 1’36″1, 1’35″9) lo hanno visto, nelle tre sessioni dei test di Valencia, due volte al terzo e una volta al quinto posto.

«Direi che è andata proprio bene», ha spiegato il lombardo. «Mi trovo molto a mio agio con la nuova moto. La Kalex è amichevole, per così dire. Il tempo che l’anno scorso era stato il mio migliore, su questo circuito, oggi è quello che mantengo sul passo. Un bel segnale».

Nei primi test della Moto2 a Valencia é Redding il più veloce

Si é svolta oggi la prima giornata dei test ufficiali della Moto2 a Valencia: protagonista il grande freddo di questi giorni, con temperature di poco superiori allo zero, specie in mattinata. Tutti al lavoro nelle ore pomeridiane, quindi, quando il circuito Ricardo Tormo era un pò più “caldo“. Il tempo migliore é stato dell’inglese Scott Redding che ha fermato il cronometro sul 1’36”5, con la sua Kalex del team Marc VDS Racing. Dietro al britannico si é piazzato lo spagnolo Pol Espargarò della Pons Racing, staccato di appena5 decimi, mentre un ottimo terzo tempo l’ha trovato il pilota italiano del team Italtrans Racing Claudio Corti, che ha chiuso in 1’37”4 a 9 decimi dalla testa. Max Neukirchner della Kiefer Racing, che ha vinto il titolo piloti lo scorso anno con Stefan Bradl ed Esteve Rabat con la seconda Pons Racing completano la cinquina dei prototipi Kalex: la moto tedesca ha dominato questo primo giorno di test a discapito della rivale Suter.

Gp 125, Romano Fenati vince in Spagna, ed è campione Europeo

Dopo 3 anni un italiano sale sul podio principale europeo nella categoria 125 Gp, si chiama Romano Fenati ha 15 anni fa parte del Team Italia Aprilia, ed ha trionfato in Spagna ad Albacete. Fenati è partito bene poi però al sesto dei diciotto passaggi il ragazzo è riuscito in un sorpasso e non è stato più ripreso. Fenati ha dunque centrato un grandissimo traguardo, l’ultima volta a trionfare nella categoria 125 è stato Lorenzo Salvadori nel 2008. Ottima la performance azzurra nella categoria; Niccolò Antonelli è giunto terzo, quinto invece Francesco Bagnaia. Nella prossima tappa al Mugello, Fenati e Antonelli si giocheranno il tricolore 125 separati da appena tre punti, un appassionante sfida dal dentro o fuori per il titolo Mondiale.

Mondiale Moto2, Aragon: risultati e classifiche

Dopo la zampata decisiva di Marc Marquez che, con un finale di gara a dir poco entusiasmante, ha fatto suo il gran premio di Aragon in terra spagnola della Moto2, è proprio il pilota di casa a candidarsi quale unico avversario possibile per il tedesco Stefan Bradl che, nell’occasione, ha perso terreno finendo solo ottavo.

Buone le prestazioni dei due italiani Andrea Iannone e Simone Corsi, che hanno chiuso risoettivamente secondo e terzo e si sono conquistati due terzi di podio. Iannone è terzo nella generale ma il suo divario dai primi due è di oltre cento punti: non gli resta che difendere il gradino più basso del podio dall’attacco dell’indomito Alex De Angelis.

Classifica della gara di Moto2 dopo la prova di Aragon:

MotoGP qualifiche Aragon, dominio Stoner e Honda

Tutt’altro che sorprendente, sotto un profilo prettamente legato alle aspettative, la griglia finale che si evince in seguito alle qualifiche di MotoGP in programma ad Aragon, Spagna. Ci si attendeva Casey Stoner e la Honda dell’australiano, vittima nel corso di un giro lanciatissimo di una caduta che ne ha frenato ulteriormente la corsa record contro il cronometro, si è piazzata con il muso davanti a tutti.

Con il tempo di 1’48”451, l’attuale leadre della classifica piloti è stato uno dei due a scendere sotto il muro dell’1’49”. L’altro, finito alle saplle di Stoner, è il pilota di casa – anch’egli alla guida di una Honda – Dani Pedrosa che ha fatto fermare il cronometro a  296 millesimi dall’australiano. In quella che attualmente rispecchia il vero potenziale dei team in gara, la graduatoria vede l’attuale iridato Jorge Lorenzo – su Yamaha – al terzo posto, con l’iberico bravo a mettersi dietro Andrea Dovizioso (Honda) e Marco Simoncelli (Honda).

Aragon, Rossi: “Se non paghi le bollette…”

L’inconveniente accaduto nel corso delle libere di ieri sul circuito spagnolo di Aragon, dove 125cc, 250cc e MotoGP sono in procinto di duellare in vista della gara di domenica, ha vincolato ciascun pilota a rimandare ogni tentativo di miglioria allam mattinata di oggi. Black out elettrico, per dirla brevemente, e ogni cosa illuminata non ha fatto luce. Senza corrente, era impossibile procedere. Immediata la reazione scherzosa di Valentino Rossi che non ha perso l’occasione per farsi due risate:

“Ciò che è capitato? Succede quando non si pagano le bollette”.

Intanto, per quel poco che si è potruto vedere, il più veloce è sembrato Dani Pedrosa che, su Honda, ha strappatpo il miglior tempo; a ruota gli si sono piazzati Jorge Lorenzo con la Yamaha e Casey Stoner con l’altra Honda ufficiale. Il Dottore e la Ducati hanno da apportare qualche miglioria:

Momodesign e Yamaha per L’X-Max spagnolo

Momodesign e Yamaha hannoi deciso di portare avanti un progetto in cantiere da tempo: la creazione di una edizione limitata – pensata e rivolta esclusivamente al mercato spagnolo –  dello scooter X-Max, valore aggiunto dell’azienda nipponica.

Tra le caratteristiche del nuovo X Max, restano sempre vive l”attitudine sportiva e metropolitana che ne caratterizza la livrea ma vengono implementate innovazione e design.

A dettagliare la buona nuova è una nota congiunta con cui le due aziende hanno definito gli scenari futuri:  il mezzo di trasporto urbano – si legge – diventa un vero e proprio elemento di stile per distinguersi sulle strade di città come Barcellona, Madrid, Valencia.

La Superbike arriva ad Aragon: Checa sogna l’allungo mondiale

Non c’è tregua per uomini e mezzi del Campionato Mondiale Superbike. Infatti tutto il circo composto da piloti, tecnici, meccanici, camion ed hospitality si sono spostti dal circuito romagnolo di Misano Adriatico a quello spagnolo di Motorland Aragon.  Quindi dopo aver gareggiato in Spagna a Jerez, Jarama, Albacete e Valencia, ora il Mondiale Superbike debutterà sul nuovo impianto di Motorland Aragon, lungo 5,344 km, a pochi chilometri dalla cittadina di Alcaniz. Il campionato delle “derivate di serie” arriva, quindi, nel paese iberico proprio con un pilota spagnolo in testa alla classifica mondiale, Carlos Checa. Il pilota del Team Althea Racing, dopo la doppietta di Misano – la terza della stagione e la quinta assoluta in carriera – ha un considerevole vantaggio sul secondo classificato, Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team).

MotoGp, Simoncelli arriva in Spagna dopo Le Mans: i tifosi di Pedrosa lo minacciano, rischio sicurezza per Super Sic

Marco Simoncelli arriva a Barcellona con un unico obiettivo: voltare pagina e guardare avanti, cercando di lasciarsi alle spalle lo spiacevole episodio che lo ha visto protagonista in negativo durante il Gran Premio di Le Mans. Un “episodio” che certamente  non ci voleva nella carriera del pilota romagnolo, e che ha segnato mente ed animo del pilota della San Carlo Gresini Honda: “In queste due settimane di sosta ho pensato parecchio alla gara di Le Mans. Sono ancora dispiaciuto per quel che è accaduto a Dani e spero che per questo week-end si sia già ripreso dall infortunio” dice Simoncelli. “Sono anche dispiaciuto perchè la Honda non ha potuto piazzare quattro moto ai primi posti del Gran Premio francese. Insomma, ho riflettuto, ho capito dove ho sbagliato ed in futuro cercherò in certi frangenti di valutare meglio la situazione ed essere un po’ più cauto. So che a Barcellona probabilmente non riceverò una standing ovation, ma spero che, se sarò criticato questo avvenga in maniera civile e non come avviene in altri sport. In ogni caso, vorrei lasciarmi alle spalle le varie polemiche, salire sulla mia moto ed iniziare a lavorare per la gara, nella quale sono sicuro che io e il mio team possiamo puntare in alto“. Intanto però, non tutti la pensano alla stessa maniera. Dalla Spagna infatti, arrivano notizie preoccupanti, che parlano di un Simoncelli a rischio sicurezza nel prossimo GP di Catalogna di MotoGP, in programma domenica. La notizia, giunge da ambienti giornalistici spagnoli, è confermata dal team manager di Simoncelli, Fausto Gresini, secondo il quale Super Sic avrebbe ricevuto delle minacce in vista della gara del Montmelò. Divesi tifosi spagnoli non hanno gradito l’atteggiamento in pista di Marco Simoncelli, che nel GP di Francia, con una manovra alquanto azzardata, ha provocato la caduta dell’iberico Dani Pedrosa, che con quella caduta si è procurato la frattura della clavicola destra, poi operata. La stampa spagnola non è stata da meno, dipingendo il pilota italiano come un elemento pericoloso: poi sui blog, social forum, con un gruppo su Facebook che ha anche chiesto il ritiro della licenza di pilota a Simoncelli, fino alle accuse rivolte dal manager di Pedrosa, Albert Puig, che ne ha chiesto addirittura la galera.

MotoGp, Rossi vuole vincere a Valencia nell’ultima gara con la Yamaha

Dopo 7 lunghe stagioni condite da 4 titoli in MotoGp, l’avventura di Valentino Rossi in Yamaha é oramai giunta al passo di addio. Una storia d’amore che ha avuto quasi sempre e solo alti ma che ora è finita, o meglio: é quasi finita. Sì, perché manca ancora l’ultimo appuntamento del Mondiale prima di chiudere il libro dei ricodi ed aprire una nuova pagine della carriera del pesarese. Nel GP di Valencia, in terra ‘nemica’ nella tana del neo campione del mondo Jorge Lorenzo, il Dottore vorrebbe infatti piazzare l’ultima zampata della stagione e magari centrare il secondo posto finale nella classifica piloti, per fare uno sgarbo all’altro pilota di casa, Pedrosa.

Alla fine eccoci qua, è la mia ultima gara con la Yamaha. Sarà per tutti un weekend emozionante – afferma il pilota di Tavullia Ovviamente vorrei vincere quest’ultima gara, sarebbe un modo splendido per chiudere questo rapporto che ha regalato tanti momenti splendidi – continua Rossi che conferma il suo ottimismo – Abbiamo migliorato l’assetto della nostra moto nel Gp del Portogallo e speriamo di essere in buona forma a Valencia, anche se questo non è stato il miglior tracciato per me negli ultimi anni. Questo però – ribadisce – è un fine settimana speciale e quindi faremo il possibile”. Valentino è attualmente terzo in classifica ma il secondo posto non é troppo lontano: “Dopo la gara dell’Estoril sono diventato terzo nel Mondiale. Il secondo posto non è impossibile da raggiungere anche se sappiamo che Dani è molto forte a Valencia e ha ancora 19 punti di vantaggio”.

Moto Gp, a Motegi solo lacrime e rabbia per Pedrosa: “Non mi merito questo”. Rossi raggiante per il 1° posto, Lorenzo ora é più tranquillo che mai

E’ stata una giornata molto brutta. Si è trattato di uno strano incidente quando ero solo al secondo giro pieno. Ho provato a fermare la moto come al solito, ma ho sentito che c’era qualcosa di strano e non ho potuto fare altro che cadere. Mi sono accorto subito di essermi fatto male perchè avevo molto dolore“. Dani Pedrosa ha raccontato con queste parole il suo sfortunato incidente nel corso delle prove libere del GP del Giappone della MotoGP. “Cadendo ho preso un colpo forte alla caviglia sinistra e alla spalla. Gli esami hanno accertato la frattura alla clavicola sinistra. Una sfortuna perchè ultimamente stavamo ottenendo dei risultati molto buoni” prosegue il pilota della Repsol Honda Hrc. “La stagione era iniziata nel migliore dei modi. Ero in forma nei test invernali e abbiamo lavorato molto per raggiungere e mantenerci ai massimi livelli. Non sento di meritarmi questo. Dopo i controlli medici abbiamo deciso che la soluzione migliore era andare in Spagna dove verrò operato. Spero che vada tutto bene“.

Sono davvero felice, onestamente sono il primo a essere sorpreso – ha ammesso Valentino -. Mi aspettavo di soffrire tantissimo con la spalla e sono contento che invece tutto sia andato bene. Mi sono sentito a mio agio sulla moto sin dall’inizio e abbiamo fatto un gran lavoro col setting, ho usato il nuovo motore e la Yamaha è stata brava“. In particolare Rossi ha notato dei miglioramentiin quarta e in quinta e tutto sta funzionando al meglio. Lo so che oggi è solo venerdì ma era da tanto tempo che non ero davanti a tutti per cui cerco di godermi questa dolce sensazione. So che c’è il rischio di pioggia, sarebbe un peccato, ma se la pista sarà bagnata faremo del nostro meglio“. Un pensiero va anche allo sfortunato Pedrosa: “Mi dispiace per lui, è stato davvero sfortunato“.

L’infortunio di Dani Pedrosa spalanca ovviamente le porte verso il titolo iridato MotoGp a Jorge Lorenzo. “Ma non voglio pensare quali conseguenze possa avere la situazione di Dani – replica il pilota della Yamaha, leader in classifica -, mi dispiace per lui, è un brutto colpo di sfortuna farsi male a questo punto della stagione“. Lorenzo preferisce allora parlare dei progressi della sua moto. “Siamo andati molto meglio rispetto ad Aragon, il che è un sollievo, non ho avuto ancora il nuovo motore come Rossi ma spero di utilizzarlo presto. In ogni caso abbiamo perso molto meno in rettilineo rispetto alle ultime gare e abbiamo un’accelerazione migliore. Possiamo migliorare ancora un po’ la trazione in alcune parti del tracciato ma in generale è stata una giornata positiva e non sono troppo lontano da Valentino“.

Moto Gp, l’annuncio di Rossi: “La spalla mi fa male, a fine stagione mi opero”. Lorenzo, Pedrosa e Stoner con la mente al Gp di Aragon

La spalla mi fa male, troppo male e quindi a fine stagione mi opero“. Questo l’annuncio dato davanti alle telecamere di Sky Sport24, che hanno intercettato ieri, al Mugello, Valentino Rossi mentre parlava con Giacomo Agostini della spalla infortunata che continua a dargli fastidio, ancor di più della gamba fratturata 100 giorni prima sullo stesso circuito nel corso del GP d’Italia. I due si trovavano sul circuito fiorentino per una giornata organizzata dalla Dainese Group con i migliori campioni degli ultimi decessi, Rossi, Agostini, appunto, e Kevin Schwanz.

Il mio obiettivo e salire sul podio e andare il più forte possibile“. Jorge Lorenzo ha recitato il solito ritornello prima di ogni gara, anche in occasione delle presentazione del Gran Premio d’Aragon, tredicesimo round del mondiale MotoGp. Lo spagnolo ha già avuto modo di scoprire i segreti della pista spagnola così come altri suo i compagni, nelle ultime due settimane: “E’ un tracciato fantastico – ha evidenziato -. La prima curva mi ricorda la pista di Istanbul e inoltre ci sono anche molti alti e bassi. E’ molto divertente. Sono eccitato dall’idea di correre per la terza volta in Spagna“. Lorenzo ha infine espresso anche un pensiero per Shoya Tomizawa, il pilota giapponese scomparso tragicamente durante il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini lo scorso 5 settembre a Misano Adriatico: “Dedicheremo la nostra gara a Shoya“, ha concluso il pilota della Yamaha.  

Con ancora ben 63 punti di svantaggio da Lorenzo, è alquanto difficile per Dani Pedrosa pensare alla vittoria del campionato. Difficile, ma non impossibile, almeno stando alle parole del suo ultimo intervento nel suo blog. “In molti mi hanno chiesto se posso ancora credere e puntare al titolo. Non si può nasconderlo, Lorenzo è lontano, ma ci sono ancora molte gare. E’ impossibile vincere il campionato? No. Però è difficile, questo di sicuro, anche perchè Lorenzo è molto regolare ed il suo peggior risultato è un terzo posto. Noi dobbiamo continuare a dare il massimo nelle ultime gare di questa stagione per provare a vincere e lavorare gara dopo gara“. La rimonta proseguirà anche durante questo fine settimana al Motorland Aragon, un circuito che ha avuto modo di scoprire girando con una Honda CBR 1000RR di serie nelle scorse settimane. “Motorland Aragon sarà un circuito nuovo per tutti, almeno in sella ad una MotoGP. Abbiamo imparato molto da Silverstone: De Puniet aveva provato prima con una moto di serie e si è subito rivelato molto veloce. Questa volta tutti i piloti hanno preso questa decisione di provare ad Alcaniz, io stesso ho percorso qualche giro con una CBR. E’ un bel circuito, impegnativo, sarà molto importante il venerdì per trovare un buon set-up“. Parlando del momento di forma che lo ha visto vincitore e dominatore assoluto nelle ultime due gare, Dani Pedrosa inevitabilmente punta al tris questo fine settimana ad Alcaniz. “Arriviamo ad Aragon dopo due vittorie consecutive, quattro stagionali. Siamo in un buon momento e sebbene sarà difficile battere gli avversari adesso siamo al loro stesso livello. Dobbiamo confermarci, spero di portare a casa la terza vittoria consecutiva“.

A partire da venerdì mattina, così come per tutti gli altri piloti, anche Casey Stoner e Nicky Hayden cominceranno a preparare il Gran Premio di Aragon, new entry del calendario del Motomondiale, che ritrova il vecchio “format” di quattro turni di prove. I due piloti del team Ducati, infatti, avranno a disposizione tre sessioni di libere e una di qualifiche, di 45’ ciascuna, per adattare la Ducati GP10 al nuovo tracciato situato nei pressi della piccola cittadina di Alcaniz. “Sono contento di andare ad Aragon. Le ultime due gare per noi sono state difficili e correre su una pista nuova è sicuramente stimolante“.

Moto Gp, la bionda Elena Myers guiderà una Suzuki nei test di Valencia

Le avvenenti ragazze bionde presenti ad ogni Gran Premio e per tutti i weekend nei vari paddock del Motomondiale, non fanno oramai più notizia. Se però parlando di una “bionda” si tratta di una pilota e non di una “ombrellina“, allora il discorso cambia radicalmente. E’ quanto avvenuto sul tracciato di Laguna Seca, dove la bellissima Elena Myers ha preso il primo contatto con quello che lei sogna possa diventare prima o poi il suo nuovo mondo e ha avuto subito un fantastico regalo: la 16enne californiana, già una stella nel campionato americano Supersport, a fine stagione proverà avrà il piacere e l’onore la Suzuki GSV-R di Capirossi e Bautista sul circuito di Valencia.

Insomma, la giovane Elena (nel nome il destino di una donna che ha già cambiato una volta il corso della storia n.d.r.) ha iniziato il conto alla rovescia che la porterà all’8 novembre, il giorno dopo la chiusura del campionato 2010 (il 7 novembre si chiude il Mondiale 2010), quando chiuderà la visiera del casco per provare l’emozione unica di guidare una MotoGP. La sua presenza nel box del GP degli Usa, in visita alla squadra giapponese (corre nell’Ama Pro Racing proprio con la Suzuki), ha subito dato i primi positivi riscontri, tanto che il team manager Paul Denning le ha fatto la grande promessa. Che per una donna “normale” sarebbe quella di contrarre matrimonio sull’altare di una bellissima chiesa, ma che per la Myers sarà quella di salire in sella a una delle moto più veloci del mondo. “E’ incredibile, provare una MotoGP anche se solo per qualche giro sarà l’esperienza più folle della mia vita. Mi piacerebbe arrivare a correre lì un giorno”, ha detto. Certo che per rimpolpare la griglia della classe regina non ci potrebbe essere scelta più gradita. Per tutti i tifosi e gli addetti ai lavori.