Aspar: “In MotoGP ci vuole umiltà per vincere”

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aspar“Ci serve un po’ di umiltà in MotoGP” parola di Jorge MartinezAspar‘, manager dell’unica scuderia che vanta la presenza in tutte e tre le categorie del motomondiale. Secondo il boss del team, alla squadra servirebbe un pizzico in più di umiltà, anche se ammette che “in MotoGP non ci potrà essere alcuna sorpresa”. “L’importante è riuscire a presentarsi in Qatar subito in forma – ha continuato Martinez –. Sabbiamo di avere una moto e un pilota molto competitivi e c’è pure una struttura tecnica d’eccellenza. Per questo, essendo il primo anno, dobbiamo riuscire a fare bene”. Ma non c’è solo la MotoGP da considerare, ci sono anche la 125 e la Moto2: “Abbiamo una grande squadra anche nella altre categorie e non solo nella classe regina. In 125 e 250 abbiamo una storia importante e la struttura di queste due classi è buona. In MotoGP spero che le cose possano funzionare e che arrivi qualche buon risultato il poco tempo”. Per Martinez il passo dalla sella alla scrivania è stato breve e dall’alto della sua esperienza di pilota aggiunge: “Quando uno fa il pilota è la stella del gruppo e lavora la metà della metà e il mondo lo guarda e lo considera con rispetto. Ma quando poi si diventa capo di una squadra tutto cambia e il lavoro da fare è molto più duro”. Secondo il valenciano, però, “il segreto non è altro che buttarsi nel lavoro e lavorare tenendosi stretti i migliori collaboratori: non conosco altre soluzioni se non lavorare”. Ma se in 125 e Moto2 il mondiale è aperto ad ogni possibilità, in MotoGP a spartirsi il titolo saranno solo tre piloti: Valentino Rossi, Casey Stoner e Jorge Lorenzo partono in pole, mentre in Moto2 il campionato sarà un affare tra Simon, Elias e Di Meglio. E in 125? Bene Smith e Espargarò. Per Martinez il 2010 non sarà solo l’anno della presenza nelle tre categorie: cadrà anche il 30esimo anno di permanenza nel motomondiale.

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