A Valencia si corre per Marco Simoncelli – a cui è stato intitolato il circuito di Misano – tant’è che il Sic lo si ricorda in ogni frangente, ciascuno degli attimi che interessano in maniera più diretta o solo di rimando la MotoGP 2011. Da Valentino Rossi, alla ricerca di un podio a questo punto della stagione insperato, che corre con il 58 adagiato sul 46 della propria Ducati, a Loris Capirossi, atteso all’ultima gara della carriera con identico volere e pensiero (correre per Sic, correre con Sic).
Gli omaggi per il 24enne di Coriano si sono estesi dal paddock agli spalti, dove non sono mancati striscioni in ricordo di Simoncelli, ma è proprio quel che è accaduto – e che accadrà – tra i box delle scuderie nel corso della tre giorni a destare enorme curiosità. Il clima in cui si corre è surreale, pare ci sia davvero la sola intenzione di cogliere al meglio il gesto ideale, la dimostrazione più azzeccata per trovare un attimo di intimità con Sic.

L’ultimo saluto a
Più di così, non poteva accadere nulla che garantisse a Casey Stoner una gioia maggiore. Vincere sul circuito di Phillip Island il secondo mondiale della carriera è solo un epilogo che nella maggior parte dei casi, il sognatore non riesce a portare a termine. Perché sbancare nella gara di Australia e laurearsi campione del mondo 2011 significa aver coronato l’impagabile desiderio di vincere tra le curve di casa, sentendo odore della propria gente, a un tiro di schioppo dalla vita di sempre.
Le nuove Beta RR 125 LC provengono dalle sorelle 4T di grande cilindrata, e sono adatte ai ragazzi.


Mille euro. È questo il contributo della ducati che, insieme ai propri concessionari, ha deciso di venire incontro ad appassionati e neofiti. Mille euro per poter sfrecciare con una “made in Borgo Panigale”. E di questi tempi, tanta grazia. Grazie a questa iniziativa, il prezzo del Monster 696 parte quindi da 6.990 euro. Una chance d’oro per diventare “Ducatista” o per godere dell’evoluzione che questo nuovo modello ha fatto segnare in un segmento di mercato in cui il Monster ha letteralmente fatto scuola. La nuova Monster 696 ha segnato l’inizio di una nuova era. Tutto grazie a una nuova filosofia – diciamo così – di tipo progettuale. Una filosofia che ha fatto della Monster un’incona del mondo motociclistico, lanciando un messaggio copiato poi da tutti gli altri. Quello per cui “meno e meglio”, ovvero: via gli orpelli, le cose accessorie, i vezzi e gli ammiccamenti. 






















